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TWF - Tex Willer Forum

Augustus McCrae

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Tutto il contenuto pubblicato da Augustus McCrae

  1. 2013 2015 ("Luna insanguinata" per me varrebbe un anno anche da sola) 2016 2022
  2. Sto ancora riflettendo, però un commento preliminare lo faccio: mannaggia la miseria, mi dispiace proprio non votare "Le navi perdute"...
  3. Augustus McCrae

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Ovviamente hai ragione ed è piuttosto peculiare che si debba anche dirlo a chiare lettere. Pensare l'opposto non implicherebbe che anche Lena Parker rientri nella categoria?
  4. Augustus McCrae

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Come promesso ho riletto tutto il topic Sono molto colpito dal profluvio di commenti su Kate Warne. Senza entrare nel merito specifico (l'ha fatto? non l'ha fatto?), soprattutto ora che @borden ha fornito la versione ufficiale, le cosidette "trappole al miele" sono un classico dello spionaggio dalla notte dei tempi. E, se non vogliamo limitarci a James Bond e alla guerra fredda (a questo proposito mi permetto di consigliare la notevole serie TV "Americans"), oppure scomodare la notissima Mata Hari che operava nella prima guerra mondiale, vorrei ricordare che pochi anni prima della storia di questo Texone il primo ministro del Regno Sabuado, Camillo Benso Conte di Cavour, metteva nel letto di Napoleone III la sua amica Virginia Oldoini Contessa di Castiglione, allo scopo di trarne informazioni e "ammorbidirlo" abbastanza da accettare di appoggiare l'Italia nel caso in cui l'Austria le avesse dichiarato guerra. Operazione peraltro perfettamente riuscita (vedi alla voce "Seconda Guerra d'Indipendenza italiana"). Ora sappiamo, perchè ce lo ha detto lo sceneggiatore, che Kate non ha commesso nessun atto "impuro" che qualcuno possa ritenere riprovevole (nota: "meretricio" e "prostituzione" prevedono un compenso in denaro*, di conseguenza sono in ogni caso termini errati, anche se l'atto fosse stato consumato), ma se anche questo fosse successo, sia pure in un contesto assai diverso da quello attuale, ci sarebbe stato poco da stupirsi. Certo, resta un'assassina, per legittima difesa o a sangue freddo, sta alla sensibilità di ognuno, come sta ad ognuno se definirla "marcia", "disgustosa", "eroica" (perchè disposta a sacrificare tutta se stessa alla sua causa), "senza scrupoli", "efficiente", santificarla o adorarla, ci mancherebbe... * Volendo sottilizzare, la differenza teorica è che nel meretricio il soggetto si tiene tutti i soldi perchè "gestisce il suo corpo", mentre nella prostituzione si viene "venduti" da un protettore/sfruttatore, che incassa tutto (o la maggior parte) del denaro. Credo che nell'italiano "moderno" siano praticamente sinonimi e, se non erro (ma posso sbagliare e chiedo aiuto a @Carlo Monni) in Italia è perseguito solo il reato di "sfruttamento della prostituzione".
  5. Augustus McCrae

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Finito. Che fatica evitare di leggere i commenti nel topic per non farmi influenzare (adesso vado a recuperarmelo tutto)... Premesso che le opinioni sono sempre personali e rispettabili, la mia è semplice: un volume splendido. Uno dei migliori Texoni di sempre, una grande sceneggiatura accompagnata da un comparto grafico di altissimo livello. La storia è articolata ma perfettamente comprensibile, un oliatissimo meccanismo ad orologeria che infine si incastra a meraviglia, il contesto storico è preciso e di grande interesse, i comprimari e i personaggi secondari sono ben definiti, l’utilizzo della “doppia narrazione in flashback” è affascinante e funzionale. Le emozioni sono palpabili ma senza eccessiva enfasi e senza scadere mai nella retorica a buon mercato. Il “messaggio” che passa è chiarissimo (e riprende la famosa invettiva di GLB): la guerra, ed in particolare una guerra civile, è un orrore che trasfigura gli amici in nemici, trasforma persone pacifiche in assassini, fornisce con la sua roboante e mendace retorica di “patria e onore” una giustificazione “nobile” a furfanti, malfattori, stupratori, sociopatici. E a pagare sono sempre le persone “normali” o i “poveracci”, perché i “pezzi grossi” che la fomentano e la dichiarano si limitano a tirare i fili. Lungo questo ricchissimo percorso Boselli gioca con noi lettori con grande complicità, ci spacca il cuore con il (volutamente interpretabile) “tramonto rosso” di Dotti, puntualizza (vedi il famigerato giuramento di Tex che tanto inchiostro virtuale ha sparso in questo forum), cita storie già pubblicate, ci stuzzica accennando ad altre ancora da leggere, prende in giro le critiche facendo “perdere un capitolo” a Kit. Aggiungo che Carson è davvero co-protagonista e, quando questo avviene, da membro del suo Fan Club non posso che esserne entusiasta. Capitolo disegni. Dotti fa magnificamente la sua parte, sia nelle scene dinamiche che in quelle statiche, negli interni e negli esterni (ad esempio le pagine 88-89, sono magnifiche, anche per atmosfera), nelle scene notturne e in quelle bruciate dal sole, nelle espressioni (si veda a pag. 28, il giovane unionista che, quasi involontariamente, spara e colpisce il generale Johnston influenzando in maniera decisiva la battaglia di Shiloh) e nei lampi degli spari. E poi gli sarò sempre grato del già citato “tramonto rosso” a pagina 36. Davvero una grandissima prova*. Concludendo, e ripetendomi, un volume magnifico, epico, emozionante, da leggere, rileggere e tenere gelosamente da parte. Grazie a Mauro Boselli e Maurizio Dotti. * L’unica cosa che non mi ha convinto è la rappresentazione di Kit Willer, ma dato che è di gran lunga il personaggio che mi interessa meno in tutta la saga texiana (fosse per me non apparirebbe mai) la cosa non ha effetto sulla mia valutazione.
  6. Augustus McCrae

    [Tex Willer N.56/57] Comstock Lode

    Se ti può consolare ho la stessa idiosincrasia, forse la differenza è che io me ne sono fatta una ragione, quando inciampo in una scena del genere alzo gli occhi al cielo, sospiro e vado avanti come se niente fosse*... Tra l'altro comincio ad avere la stessa reazione con i machissimi "duelli al coltello"... * Ovviamente la cosa inficia comunque la mia valutazione della storia.
  7. Augustus McCrae

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Preso! Sono in vacanza e prima ancora di fare colazione mi sono precipitato in edicola, sperando che almeno questo arrivasse puntuale (di solito la consegna avviene 1-2 giorni dopo). Prima impressione molto promettente (come da attese), attaccherò la lettura nel pomeriggio... se mia moglie non me lo scippa prima...
  8. @ymalpas grazie del regalo, veramente interessantissimo!
  9. Augustus McCrae

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    Buonissima storia di Boselli, accompagnato da un ottimo disegnatore, per quello che era l'esordio della nuova collana***. Bello l'incipit ambientato nel passato dei due rangers, saporito antipasto di quanto poi sarebbe stato sviluppato organicamente nella collana "Tex Willer" e nelle varie apparizioni collaterali (Texoni, Maxi, Cartonati...) e brillante la trappola per Carson organizzata dai vendicativi criminali. La storia riesce a mantenere anche una relativa tensione riguardo alla sorte del grande Kit, pur nella consapevolezza del lettore riguardo all'impossibilità che l'evento luttuoso sia reale (e meno male, non toccatemi Carson! ). Buono il finale, con la rivelazione del "quarto fratello". Certo, lungo il percorso c'erano tutti gli elementi per dedurre l'identità del "grande manovratore" (anche senza immaginare i rapporti di parentela) ma da questo punto di vista io apprezzo che Boselli giochi "pulito" con il lettore e metta sempre a disposizione tutti gli indizi. Passando ai disegni La mia impressione è che Brindisi sia stato un po' coperto dal colore, un peccato conoscendo il valore dell'artista. Questo vale in particolare per la versione cartacea, a mio parere la versione "Bonelli Digital Classic" è più gradevole e un po' meno meno "piatta". Riguardo alla diatriba sul colore, sicuramente la qualità non era quella auspicata, probabilmente anche per la qualità della carta. Io su Tex generalmente preferisco il B/N ma il colore non è sbagliato a prescindere, come dimostrato ad esempio dalla maggior parte dei cartonati, solo che deve essere di qualità (e più "naturale" possibile) per mettere in risalto i disegni invece di appiattirli. Qui se la cavarono onestamente (a parte la camicia fosforescente di Tex), andò peggio nel numero successivo, con una serie di facce tra il marroncino e il grigio-zombi, forse a rappresentare i diversi gradi di luce presenti nelle scene. Complessivamente, valutando storia e disegni senza considerare la questione colore, nel sondaggio ho votato 8. *** Senza entrare nel merito, per motivi di spazio , ora alcune delle collane collaterali sono spesso considerate "di serie B", palestre per testare nuovi autori/disegnatori o "sale parrocchiali" dove infilare storie non all'altezza della regolare o delle collane più prestigiose. All'epoca invece per il lancio si giocarono un gran bel jolly, una storia che con un respiro più ampio non avrebbe a mio avviso sfigurato nel bianco e nero di un Texone.
  10. Augustus McCrae

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    Probabilmente è una risposta banale ma, per motivi sentimentali e non solo (a mio parere Galep all'epoca era a un livello celestiale), sceglierei due storie "direttamente collegate" che sono state ripubblicate recentemente in formato brossurato: "Black Baron" e, soprattutto, "Il figlio di Mefisto". Dubito però che possa avvenire a breve, proprio per la recente ristampa in brossura.
  11. Augustus McCrae

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (1970-1979)

    Non partecipo mai ma stavolta mi sentivo preparato... e ovviamente ho sbagliato a votare...
  12. Augustus McCrae

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Finalmente! Non commento mai le anteprime ma questo Texone promette davvero bene (e ci sono Kate Warne e Damned Dick!)… Non vedo l’ora di averlo tra le mani…
  13. Non preoccuparti, la "fumettite" non accenna a passarmi, quindi continuo a comprare tutto (o almeno molto) doppio, e quando arrivano i cartonati gli albetti finiscono in cantina (il problema più grosso è sempre quello dello spazio in casa...). Vado subito a guardarmelo allora...
  14. Nel mio perenne ritardo sono finalmente arrivato a questa storia, che ho letto con gran gusto. Abilissimo Boselli a gestire la trama parallela di Tex e Carson, con quest'ultimo particolarmente grintoso e tosto (cosa che mi fa molto piacere). Interessante il nugolo di personaggi storici, affascinante l'apparizione di importanti personaggi della saga (l'entrata in scena di Lena è magnifica nella sua drammaticità) e molto divertenti le "strizzate d'occhio" al lettore veterano rappresentate dai riferimenti ad avvenimenti "futuri" apparsi in storie già pubblicate (emblematica la frase di Clemmons a Carson). Riguardo alla parte grafica, eccellente lavoro del bravissimo Del Vecchio che in alcuni passaggi ho trovato "milazziano" (spero di non far arrabbiare nessuno). Ultimo elogio per l'aulico omaggio di @borden. In conclusione un'ottima storia che vale sicuramente l'acquisto del recente cartonato. A questo proposito, visto il mio ritardo nella lettura e considerando che hanno iniziato a pubblicare i cartonati nella versione originale in B/N, comincio a chiedermi se per le storie di Boselli non sia il caso di attendere direttamente la pubblicazione in volume invece di litigare con gli albetti, le cui pagine si "scollano" con allarmante frequenza (almeno nella versione in mio possesso)...
  15. Spero che torni presto disponibile la relativa raccolta brossurata uscita in origine nel 2019 (magari è prevista una nuova edizione, come fatto recentemente con altri volumi).
  16. Augustus McCrae

    [Maxi Tex N.32] La grande congiura

    Finito e digerito il Maxi. Premessa, non sono interessato alle guerre talebane e trovo che litigare su un ottuagenerio che si comporta in pubblico come Vittorio Feltri (quello vero, non quello di Crozza) sia poco produttivo, visto che nessuno si schioda dalle sue posizioni e l'unica cosa che si ottiene è quella di "dirottare" i threads. In ogni caso, per la cronaca, la mia posizione su Nizzi, di cui ho letto pochissimo è, come già detto da altri, che per lui Tex sia sempre stato un "lavoro" e che questo si rifletta in maniera evidente sulla sua produzione. Per gli altri è "anche un lavoro" ma innanzitutto una passione, lo leggevano e lo amavano prima di iniziare a scriverlo. Lui no, lui si sentiva (e probabilmente si sente ancora) uno scrittore di gialli prestato a fumetti non suoi ("mi avete rubato Nick Raider!"). Passando all'albo in oggetto, l'ho preso fondamentalmente per Alessandrini e mi sono avvicinato attendendomi un disastro totale, forse per questo non sono rimasto deluso. La parte iniziale mi è scivolata via bene, poi alcuni dettagli hanno iniziato a farmi perdere feeling, ma alla fine resta una prova a mio parere dignitosa. Certo non mancano le note stonate, la base di partenza non è ovviamente molto originale e il senso di deja vu palpabile, ci sono troppi baloons che descrivono cose non necessarie ("se sparo rischio di colpire Tiger!", "farò un giro largo per non essere visto"), troppa "serindipidità" nell'azione dei nostri (i ribelli ciucchi nella caverna poi portati a braccia alle canoe sono piuttosto ridicoli), mi disturbano i riferimenti a Carson "alcolista" ed è assai poco texiano il Tex che fa spallucce e viene addirittura rimproverato da Carson quando sembra che il colonnello l'abbia avuta vinta. Capitolo "origlioni" che ho trovato meno "risibile" del solito. In particolare: - Il caso del pastorello non mi ha turbato (se avete mai letto i libri di Tony Hillerman, che si svolgono in tempi moderni nella riserva Navajo, avrete notato che c'è sempre un pastore a portata di mano, è una delle poche attività a loro disposizione), mentre mi ha lasciato di sasso la "paghetta" che gli rifila Tex per comprarsi i dolci. - Riguardo al tizio che parla nel sonno e alla prostituta che riporta le sue chiacchiere, mi sembra che la trovata possa ritenersi eccessiva e/o poco credibile, ma ha una particolarità che è l'opposto di quello che contestiamo sempre a Nizzi: nell'ambito texiano è originale (almeno credo che sia così, visto che nessuno ha scritto di averla già vista in altre avventure di Tex). Forse per questo non mi ha disturbato più di tanto. Passando al reparto disegni, nel complesso la mia valutazione è positiva. Alessandrini ha il suo stile riconosciuto, che può naturalmente non piacere. E' vero, Kit e Tex sono spesso indistinguibili (e mi sembra che il simbolo del falco sulla giubba di Kit cambi ogni tanto forma) ma a me non dispiace leggere versioni "personali" eseguite da autori con un proprio stile peculiare. D'altra parte mi piacciono Mastantuono e Font, che molti non apprezzano, mentre sono più freddo su altri artisti che godono di più ampia popolarità. In sintesi 6,5.
  17. Mi sembra troppo tardi per questo suggerimento...
  18. Augustus McCrae

    [347/349] Zhenda!

    La mia valutazione di questa storia risente sicuramente del fatto di averla letta nel "librotto" omonimo, quindi subito dopo la storia originale di GLB e non a decenni di distanza come per molti lettori è avvenuto nella realtà. Questo, abbastanza ovviamente, fa risaltare e rende leggermente fastidioso il ripetersi quasi "fotocopia" di alcune elementi e situazioni (I giaguari che diventano pantere nere, il loro uso "ipnotico" come armi a distanza, la presenza dei trafficanti di armi, anche se la riproposizione di Wolcott è divertente, gustoso vedere una canaglia di mezza tacca che ritorna in scena dopo quella che si suppone essere una onorata carriera da "travet" del crimine) seppur non manchino momenti godibili e/o graficamente molto validi. Cosa non mi è piaciuto: - Zhenda in versione "strega di Biancaneve", caricaturale al limite del ridicolo (e forse oltre) - Il "mefistiano" salvataggio di Zhenda dopo la caduta della storia di GLB. Se ci metto anche il volo di Tex ne "Il cavaliere solitario" di Kubert comicio a domandarmi da che altezza si deve cadere, e su cosa si deve atterrare, per schiattare nel mondo di Tex... - I sinaguas, pallida copia degli hualpai (mefistiani pure loro, sarà una coincidenza? ) - Il Carson sovente terrorizzato fino a sudare copiosamente - Il finale cambiato, con i varani invece del massacro degli inetti sinaguas (posso capirne il motivo, ma la parentesi "verniana" non mi ha entusiasmato) - A proposito di varani, vogliamo parlare del fatto che al loro mondo si accede attraverso una porta? Non era meglio sbarrarlo con delle grosse pietre? O almeno mettere un cartello! Cosa mi è piaciuto: - L'incipit onirico con l'omicidio della moglie di Sagua - Lo scontro a fuoco con i trafficanti di armi, reso in maniera molto cinematografica da Civitelli - La figura di Sagua, che ho constatato stare sulle scatole a molti e io invece trovo dignitosa, alla fine si schiera sempre con Tex e non è colpa sua se ha una madre demente... - Il villaggio dei sinaguas realizzato da Civitelli, bellissimo. - L'involontario umorismo, da commediaccia italiana anni '70-'80 con Montagnani e Bombolo, del reiterato riferimento all'abilità dei sinaguas nell'uso delle loro piccole mazze... - In generale la prova di un Civitelli non ancora al suo apice ma già spesso molto buono, Zhenda a parte... In sintesi a mio parere una lettura che scorre gradevolmente, ma ben lontana dall'essere memorabile. Se alla storia di GLB avevo dato 9, per questa non mi sento di andare oltre il 7.
  19. @valerio Non vorrei che il mio commento precedente fosse frainteso. Non penso che Barbanera se ne sia andato "solo" per questo topic, nè tantomeno che sia "colpa tua". Da un po' di tempo era in bilico e aveva già diradato i suoi interventi (in particolare a fronte di forti critiche suscitate da un suo post, probabilmente frainteso nel suo originale significato). La mia impressione, ma è solo una mia impressione, è che l'abrasività e l'acredine di alcuni interventi di questo thread siano stati la famigerata "goccia che fa traboccare il vaso", per questo ho usato l'espressione "contribuire". Se qualcuno, già "tentennante", per diversi motivi ha bisogno di serenità e passa dal forum per trovare un po' di leggerezza in un luogo che dovrebbe essere pieno di "compagni di passione" (quella per Tex), è comprensibile (naturalmente non necessariamente automatico) che trovandosi coinvolto in un accanito flame, e sempre sui soliti argomenti, si chieda cosa resta qui a fare...
  20. No, manco per niente Valerio. Sareste stati in topic se si fosse chiamato "Prequel e sequel". Invece si chiama "Fuga da Anderville" ed è il thread di commento ad una storia, una tipologia spesso usata dai "potenziali" nuovi utenti (quelli non ancora profilati) per verificare la loro "vicinanza" alle opinioni e alla "sensibilità fumettistica" dei forumisti prima di iscriversi, o che viene utilizzato generalmente per avere informazioni e pareri sulla storia in oggetto. Sono almeno 10 pagine che si è andati clamorosamente OT, tra le solite infinite menate (peraltro già lette decine di volte) senza possibilità di soluzione tra nizziani e anti-nizziani e i discorsi sui nipoti e bis-nipoti di Tex, ma nessuno dice niente. Forse serve qualche bell'insulto per attirare l'attenzione di "chi può"... P.S. E l'unico risultato di questo OT è stato quello di contribuire a far "ritirare" un valido interlocutore come il buon Barbanera/Antonello.
  21. Grazie Carlo, stavo scrivendo più o meno le stesse cose ma tu lo hai fatto prima e molto meglio. Personalmente, dato che è sempre questione di gusti, se devo gettare qualcuno nella spazzatura ci metto la versione di Roger Moore e quella di Timothy Dalton e mi tengo ben stretto lo 007 di Craig.
  22. "Non è un pagliaccio ma è il vero Tex".* E adesso? * Non è neanche detto che sia davvero la mia opinione, ma se la formula magica è questa... tra l'altro io "Fuga da Anderville" non l'ho mai letta....
  23. Fatto salvo il massimo rispetto per le opinioni altrui, trovo questa idea di futuro molto triste, per fortuna mi riguarda solo fino ad un certo punto. Per altri versi questo topic è divertente, nel forum ci sono migliaia di post che accusano gli sceneggiatori di aver copiato/rubato/riciclato le idee, poi discutiamo senza indignarci di un futuro dove le storie saranno solo e sempre un automatico riciclo di idee altrui, senza una scintilla di "umano genio" (o "umana idiozia", il concetto è lo stesso) e senza la necessità di un briciolo di talento o fantasia. Come assegnare un qualsiasi titolo sportivo simulando le partite invece che giocandole (lo so, arriveremo anche lì). Per quanto mi riguarda una "arte" così possono tenersela e mi cala veramente poco o punto venir tacciato di conservatorismo, porterò l'accusa come una medaglia. P.S. Non ho nulla contro la tecnologia, che mi ha dato da mangiare per quasi 40 anni, come al solito non è mai colpa dello strumento ma dell'uso che se ne fa.
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