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Il sassaroli

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Everything posted by Il sassaroli

  1. Zagor che mi sono deciso a non prendere. L'idea di lasciare in edicola qualsiasi storia titolata "Il passato di...." già mi girava in testa da un po', però, cavolo!, lasciare il mio Zagor in edicola? Ero molto combattuto. L'aumento di prezzo ha avuto l'effetto di confermarmi nella decisione. A scanso di equivoci ribadisco che non si tratta di una ripicca. Solamente le storie sul passato di chiunque non fanno per me. Un anno fa avrei preso l'albo e se non mi fosse piaciuto avrei continuato comunque a prendere gli albi successivi anche senza leggerli. Oggi no: tra questa storia (che è scritta da Rauch e quindi sicuramente sarà buona anche se non nelle mie corde) e la prossima (scritta da Burattini) sono 4x5.80=23 euro che investo in altre letture.
  2. Lanciostory e Skorpio 2014 = 2.80 € 2025 = 4.50 € Aumento del 61% Dago Nuova Ristanpa Colore 2015 (n.1) = 3.90 € 2025 = 5.20 € Aumento del 33.5 %
  3. Sarà che in Francia chi fa il mio stesso lavoro guadagna 2 volte e mezzo quello che prendo io e in Germania 3 volte? In realtà l'aumento di prezzo dei Bonelli non riflette l'andamento dell'inflazione. Se mettiamo a confronto i dati degli ultimi 10 anni la cosa diventa evidente: Nel 2015 un albo standard costava 3,20 € (fin dalla primavera dell'anno precedente) che è il nostro punto di partenza. Da allora ogni 2 anni c'è stato un aumento: Inflazione biennio 2015-2016: 0% Aumento Bonelli 2017: 9.5 % (da 3.20 a 3.50) Inflazione biennio 2017-2018: 2.4% Aumento Bonelli 2019: 11.5 % (da 3.50 a 3.90) Inflazione biennio 2019-2020: 0.4% Aumento Bonelli 2021: 12.5 % (da 3.90 a 4.40) Inflazione biennio 2021-2022: 10% Aumento Bonelli 2023: 12.5 % (da 4.40 a 4.90) Inflazione biennio 2023-2024: 6.7% Aumento Bonelli 2025: 18.5 % (da 4.90 a 5.80) Insomma in 10 anni l'inflazione è stata inferiore al 20% mentre i prezzi degli albi standard Bonelli sono aumentati di oltre l'80% Per contro mio l'aumento è più legato al calo dei lettori che all'aumento dei costi. P.S. I dati sull'inflazione sono ricavati da qui: www.rivaluta.it/serie-inflazione-m...nflazione-media Le percentuali degli aumenti Bonelli, invece, le ho rubate a Diablero
  4. Davvero "un bel tacer non fu mai scritto". Due post che trasudano arroganza e indispongono. Inconcepibile come uno scrittore professionista non si sia reso conto dell'effetto controproducente delle sue parole. Al di là di questo, però, fa impressione lo scollamento dalla realtà di Simeoni e Villa, il non avvertire, da un lato, la precarietà della propria fonte di guadagno in un mondo in cui l'intrattenimento è sempre meno legato al fumetto e alla lettura in genere, dall'altro il porsi in contrapposizione al proprio pubblico, non riconoscendo lo sforzo comune tra autori e lettori contro l'instupidimento delle forme di intrattenimento.
  5. Però se mio figlio oggi legge Senzanima (oltre a qualche manga) è proprio perché da piccolo ha letto Dragonero Adventures. Quindi a qualcosa è servito.
  6. Tutto condivisibile. Vorrei però offrire una lettura diversa dell'esperimento Audace in edicola. A me pare che Audace sia stato proprio un tentativo di rinnovamento del fumetto Bonelli. Rinnovamento di generi, di stile narrativo e anche di confezione (il formato maggiorato andava tutto a favore della tavola disegnata) proprio a mostrare la diversità da Tex, Zagor, DD, NN, MM, Dampyr e Dragonero. C'è stato anche un tentativo (benemerito) di agganciare il pubblico infantile con gli spillati in formato Audace. Insomma il tentativo di rinnovarsi c'è stato. Non tutto è andato per il verso giusto, ma a riprendere oggi in mano quelle storie (le ho seguite tutte tranne K1) ci vedo un gran lavoro di progettazione e una realizzazione curatissima. Epperò alla fine Audace in edicola non ha funzionato. Da questo dato di fatto (il fallimento in edicola della linea Audace) deriva la situazione attuale di pochi personaggi spremuti al massimo.
  7. Che generalizzazione ingenerosa! Negli ultimi anni ho letto molte storie Bonelli eccellenti, qualcuna che non è piaciuta, ma poche completamente insoddisfacenti (quasi tutte di Martin Mystère).
  8. Sapete una cosa? Per quanto mi riguarda questi aumenti Bonelli andranno a scapito di Cosmo, Aura e If. Voglio dire che non rinuncio a Zagor, Tex e Dylan, però la ristampa di Martin Mystère, le nuove serie 16x21 Aura e gli occasionali acquisti 16x21 Cosmo si possono anche tralasciare.
  9. I collaterali di Zagor hanno già in programma una significativa riduzione delle pagine; un aumento del prezzo proprio non è cosa simpatica. Coltivavo l'illusione che la riduzione del numero di pagine in Dampyr e nei collaterali fosse sufficiente per mantenere invariati i prezzi quest'anno.
  10. Contiene Il totem misterioso, La valle della paura e Il giuramento. Un vero compendio di gianluigibonelliantà.
  11. Mi è capitato tra le mani questo microvolumotto e non ho resistito: troppo particolare il formato (tascabile, a colori, con quattro strisce a pagina) per non averlo in collezione Certo che per leggerlo ci vorrebbero degli occhiali ingranditori... Fortuna che sono storie arcinote
  12. La storia è la stessa, così come il formato. Immagino siano nuovi i redazionali nell'edizione Bonelli. Tieni conto che qualche anno fa Bonelli non ha rinnovato la licenza a Mondadori e ha iniziato a produrre da sé i volumi da libreria. Alcune collane sono state mantenute (questa di brossurati 16x21 e quella dei cartonati bordo rosso in grande formato) e i volumi Mondadori ristampati con nuove copertine.
  13. Il vantaggio dei volumi brossurati per le avventure più vecchie è che trovi la storia completa; in passato era molto raro che le avventure di Tex occupassero un numero preciso di albi. Siccome la storia poteva iniziare e finire in una pagina qualsiasi, se cerchi i singoli albi per una specifica storia, ti troverai molto spesso il primo e l'ultimo albo con la conclusione dell'avventura precedente e l'inizio di quella successiva. Poi, a partire più o meno da metà dalla fascia dei numeri 400, è più facile trovare storie che occupano esattamente un certo numero di albi e dalla fascia 500 è la regola (con poche eccezioni). Se posso aggiungere qualche suggerimento da lettore molto discontinuo e non particolarmente legato a cicli passati direi: 696 L'OMBRA DEL MAESTRO Boselli / Dotti 697 MANHATTAN Boselli / Dotti 698 PANICO A TEATRO Boselli / Dotti 699 MINACCIA SU NEW YORK Boselli / Dotti 705 LA MASCHERA DI CERA Boselli / Benevento 706 IL CLUB DEI TREDICI Boselli / Benevento 707 LA FIGLIA DI SATANIA Boselli / Benevento 732 ALLA RICERCA DELLE NAVI PERDUTE Boselli / Bruzzo 733 I GUERRIERI DELLA TUNDRA Boselli / Bruzzo 734 LA CAMPANA NELLA NEBBIA Boselli / Bruzzo 735 I DANNATI DELL'ARTICO Boselli / Bruzzo 738 IL MANICOMIO DEL DOTTOR WEYLAND Boselli / Cestaro 739 I MISTERI DI SAN FRANCISCO Boselli / Cestaro 740 BEDLAM! Boselli / Cestaro 756 LA TIGRE COLPISCE ANCORA Boselli / Venturi 757 FUGA SULL'OCEANO Boselli / Venturi 758 IL RAJAH BIANCO Boselli / Venturi 759 I PIRATI DEL BORNEO Boselli / Venturi Sono tutte storie recenti, scritte da quel moderno Dumas che è Mauro Boselli, con ottimi disegnatori, trame corpose (da oltre 300 a quasi 450 pagine), western solo nell'ambientazione, godibilissime in sé stesse anche se collegate a trame precedenti (che ti verrà voglia di recuperare).
  14. Nel ricordo di Luca Crovi sul sito SBE c'è il link al servizio digitale delle Biblioteche Lombarde, da dove è liberamente scaricabile il romanzo storico-horror "Magia Rossa" sia nello standard aperto (ePub) che nel vecchio formato proprietario kindle (mobi). Se vi fosse sfuggito lo ripropongo qui sotto. https://milano.medialibrary.it/media/scheda.aspx?id=850636211&source=ebook_mlol_carousel
  15. Di Manfredi ho apprezzato gli estremi: Gordon Link e Cani sciolti. Invito a riprendere in mano qualche numero degli acchiappafantasmi de noantri per riscoperire un trash anni 90 ben fatto, ironico e leggero, l'antitesi del DD sclaviano per atmosfera, ancora gustoso a distanza di tanti anni.
  16. Pullulano di vedove le sceneggiatore di Ruju
  17. Letta per la prima volta in occasione dell'uscita nelle GSB. Molto nolittiana, senza dubbio. Però Tex è un'altra cosa.
  18. Apprezzo la risposta, Borden, so bene che si tratta di un "espediente narrativo normalissimo", ma ti informo che "lo sai" è il massimo del dialogo esplicativo che concepisco Quello che viene dopo mi dà noia. Perdonami, sono fatto così. Ricordo non so quale albo Marvel iniziava in media res e la didascalia diceva "seguiteci, non c'è tempo per le spiegazioni"
  19. Piaciuto pochino, devo dire. Parte malissimo con un dialogo esplicativo già nella prima pagina, che mi ha maldisposto verso tutto il resto. Dato che sul comodino ho anche il volumotto L'idolo di smeraldo diventa impossibile non confrontare i due incipit così simili. Quello di Boselli è assolutamente inverosimile: due personaggi hanno cavalcato assieme per chissà quanto e uno dei due non conosce il motivo del viaggio? Ma dai! Invece troviamo, all'inizio della storia di Bonelli, due personaggi che -come nell'altra- stanno cavalcando assieme, ma a differenza dell'altra hanno un dialogo credibile, fanno riferimento a eventi precedenti, che non vengono raccontati (perché basta un accenno e il lettore si aggancia, non occorre dire proprio tutto tutto) e tutto suona più naturale. Poi nello speciale i due personaggi continuano a parlare per altre quattro pagine (perché le cose devono essere spiegate per bene) e poi lentamente inizia l'azione (che non manca anche negli speciale). Bonelli invece cosa fa? Passa all'azione già alla seconda pagina e riesce perfino a delineare il carattere di Tex con poche battute rivolte a Tiger Jack. Insomma Bonelli afferra il lettore e lo scaraventa nel mondo di Tex, Boselli lo avvolge in una melassa bioptic che va avanti fino alla fine.
  20. Diablero, davvero non riesco a capacitarmi di come una persona con tanta cultura fumettistica che te, che ha vissuto il Rinascimento Americano, poi sia diventata dogmatica sulla continuity (che è semplicemente un artifizio narrativo, come il flashback, il cliffhanger, il colpo di scena, il deus ex machina, la rottura della quarta parete, eccetera). Ogni storia vive di vita propria, quello che viene raccontato dopo non va assolutamente a intaccare il valore del già detto. L'arrivo di Galactus non prende di epicità se poi Thomas fa morire di indigestione il divoratore di mondi (sì, anche zio Roy qualche porcata l'ha scritta), l'esistenza del Soldato d'Inverno non rende meno dolorosa la morte di Buky, la sopravvivenza di Higgins, scoperta nel 700, non svilisce Il Giuramento / L'Implacabile, non ne è la sua "vampirizzazione" (come hai detto una volta). Ecco, so che le nostre idee sono agli antipodi e non voglio riaccendere vecchi fuochi, quindi mi taccio ma leggerò volentieri una tua risposta non sulla questione tecnica, ma personale: perché tu, laico, trasformi un espediente narrativo in un dogma religioso?
  21. Hemm... Se mensile per il 700 non credo di esserci...
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