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Il sassaroli

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Tutto il contenuto pubblicato da Il sassaroli

  1. Il sassaroli

    [Speciale Tex Willer N.9] Jesse James

    Piaciuto pochino, devo dire. Parte malissimo con un dialogo esplicativo già nella prima pagina, che mi ha maldisposto verso tutto il resto. Dato che sul comodino ho anche il volumotto L'idolo di smeraldo diventa impossibile non confrontare i due incipit così simili. Quello di Boselli è assolutamente inverosimile: due personaggi hanno cavalcato assieme per chissà quanto e uno dei due non conosce il motivo del viaggio? Ma dai! Invece troviamo, all'inizio della storia di Bonelli, due personaggi che -come nell'altra- stanno cavalcando assieme, ma a differenza dell'altra hanno un dialogo credibile, fanno riferimento a eventi precedenti, che non vengono raccontati (perché basta un accenno e il lettore si aggancia, non occorre dire proprio tutto tutto) e tutto suona più naturale. Poi nello speciale i due personaggi continuano a parlare per altre quattro pagine (perché le cose devono essere spiegate per bene) e poi lentamente inizia l'azione (che non manca anche negli speciale). Bonelli invece cosa fa? Passa all'azione già alla seconda pagina e riesce perfino a delineare il carattere di Tex con poche battute rivolte a Tiger Jack. Insomma Bonelli afferra il lettore e lo scaraventa nel mondo di Tex, Boselli lo avvolge in una melassa bioptic che va avanti fino alla fine.
  2. Vedo che finora tutti concordiamo su Zagor. Molto bene.
  3. Diablero, davvero non riesco a capacitarmi di come una persona con tanta cultura fumettistica che te, che ha vissuto il Rinascimento Americano, poi sia diventata dogmatica sulla continuity (che è semplicemente un artifizio narrativo, come il flashback, il cliffhanger, il colpo di scena, il deus ex machina, la rottura della quarta parete, eccetera). Ogni storia vive di vita propria, quello che viene raccontato dopo non va assolutamente a intaccare il valore del già detto. L'arrivo di Galactus non prende di epicità se poi Thomas fa morire di indigestione il divoratore di mondi (sì, anche zio Roy qualche porcata l'ha scritta), l'esistenza del Soldato d'Inverno non rende meno dolorosa la morte di Buky, la sopravvivenza di Higgins, scoperta nel 700, non svilisce Il Giuramento / L'Implacabile, non ne è la sua "vampirizzazione" (come hai detto una volta). Ecco, so che le nostre idee sono agli antipodi e non voglio riaccendere vecchi fuochi, quindi mi taccio ma leggerò volentieri una tua risposta non sulla questione tecnica, ma personale: perché tu, laico, trasformi un espediente narrativo in un dogma religioso?
  4. Hemm... Se mensile per il 700 non credo di esserci...
  5. 1) Quelli che ho trascritto sono i mesi in cui gli albi nuovi hanno costato quella cifra. 2) Quella piega sul cartoncino che impedisce alla copertina di aprirsi fino alla brossura. Quella che c'è negli albi odierni e mancava invece negli albi degli anni 70 e 80.
  6. Su Vintagecomics ci hanno ragionato sulla base degli albi posseduti dai forumisti. Considerando che negli anni 70 hanno ristampato sistematicamente i numeri che venivano esauriti, le ristampe "rare" sono quelle con prezzo durato poco. Copio dal post di Andrea Ranzolin: " 300 lire dal 161 al 167, 7 numeri; 350 lire dal 168 al 202, 35 numeri; 400 lire dal 203 al 218, 16 numeri; 500 lire dal 219 al 236, 18 numeri; 600 lire dal 237 al 247, 11 numeri; 700 lire dal 248 al 260, 13 numeri; 800 lire dal 261 al 272, 12 numeri; 1000 lire dal 277 al 294, 18 numeri; 1200 lire dal 295 al 307, 13 numeri" Però non tutti i numeri sono stati ristampati con tutti i prezzi. Per esempio pare assodato che il n.1 da 300 lire non esista se non come bollino di sovrapprezzo. Penso che oggi nessuno possa dire esattamente quali numeri sono stati ristampati con le varie prezzature. Cosa c che riguarda tutti i Bonelli. Ad esempio il mio Dylan Dog Speciale n.1 è sicuramente una ristampa, in quanto c'è un copertina il solco di invito alla lettura che manca nell'originale.
  7. Le starai snobbando tu, non certo i lettori in genere.
  8. Mica facile. Esistono decine di versioni diverse del gigante tutte originali, nelle quali cambiano pochi dettagli, ma di fatto rendono impossibile dire "ristampa fedele". Fedele a quale versione? Per questo penso sia meglio fare un gigante fedele alle strisce. Con o senza refusi, come si preferisce, ma che faccia riferimento all'originale, cioè alle strisce.
  9. Hai già detto tutto quello che c'era da dire
  10. Discorso sensato, senza dubbio. Però è proprio il termine "anastatico" che oggi ha preso il significato tecnico originario ed è diventato "edizione il più possibile somigliante a quella originale". Così l'idea di una "anastatica" della gigante corretta dei refusi e delle censure non mi pare disdicevole. Sarebbe la prima gigante fedele alle strisce!
  11. Però avrebbe un senso filologico importantissimo: sarebbe la definitiva accettazione del valore letterario dell'opera di GLB e Galep. E non sarebbe neppure difficile da realizzare perché le strisce già sono pronte: costo quasi zero, anzi quelli sostenuti per restaurare le strisce verrebbero diluiti tra strisce e gigante. Un po' di battage pubblicitario (mettendoci dentro la parolina "anastatica" che, anche se è inappropriata, oggi va tanto di moda) e il gioco è fatto.
  12. Il sassaroli

    Come rilanciare Tex?

    Che dire? Che concordo al 100% e ti ho dato la coppa P.S. Ogni tanto (non tutti i mesi) Zagor salva il mondo (o almeno Darkwood) da minacce di livello Hellingen (o un gradino sotto), ma, appunto, sono cose eccezionali e, in passato, di mano boselliana, quindi molto ben fatte. P.P.S. Ho sempre detto che Samuel Stern avrebbe dovuto cominciare dal n.401: ci sarebbe stata una migrazione di massa
  13. Il sassaroli

    Come rilanciare Tex?

    L'OT sta diventando più interessante del resto Comunque non credo che RRobe avesse preso la trebisonda, ma che tutto fosse una scelta predeterminata: il suo metterci la faccia, la facilità al flame, fanno parte integrante della sua idea di rilancio. Gli riconosco di essersi messo in gioco in maniera totalizzante e non solo come autore, seguendo il principio del "purché se ne parli", ma ha fatto un Dylan buono per i pochi recchioniani e insopportabile per tutti gli altri.
  14. Il sassaroli

    Come rilanciare Tex?

    Ho forse detto quello che mi contesti? Rileggi quello che ho scritto e vedrai che non è quello che hai capito Ovviamente il riferimento agli anni 90 è legato al fatto che nei 70 nessuno di noi, cresciuti a pane e supereroi Marvel, si addentrava in considerazioni sul venduto delle diverse collane. Trepido nell'attesa
  15. Il sassaroli

    Come rilanciare Tex?

    Rispondo a Diablero. Permettendo che considero il Dylan Dog di Recchioni in assoluto il peggior fumetto Bonelli del XXI secolo, vorrei però dire che mi pare difficile abbia fatto scappare i lettori; se così fosse sarebbe stato allontanato prima, mentre è rimasto a "far danni" quanto? 10 anni? Per il resto sono d'accordo con Diablero: lui dice che Bonelli deve copiare da Bonelli e io che se non è rotto non va aggiustato. P.S. Comunque non ho MAI sentito un true beliver dire che la Marvel vende più della Bonelli. Anche nei favolosi anni 90 c'è sempre stata la percezione di quanto minoritario fosse il fandom supereroistico. Lettori manga non ne conosco
  16. Il sassaroli

    Come rilanciare Tex?

    Tex è il fumetto più venduto in Italia, se non in tutta Europa (e credo dia punti a molti comics americani). Io applicherei la prima regola del perfetto bricoleur: se non è rotto non aggiustarlo.
  17. Il sassaroli

    [Speciale Tex Willer N.9] Jesse James

    E le botte in testa o i pugni in faccia che mandano nel mondo dei sogni dal quale poi semplicemente ci si sveglia come da un doposbronza? E quanti "buchi" da armi da fuoco abbiamo visto guarire senza infezioni o gangrena in era preantibiotica? Anche queste sono convenzioni che "bisogna" accettare per leggere un fumetto d'avventura. È la sospensione dell'incredulità, bellezza! Accettare queste cose non è diverso dall'accettare che un essere umano alieno voli o che un ragazzo aderisca ai muri perché morso da un ragno radioattivo.
  18. Il sassaroli

    [Tex Willer 71/73] La regina del fiume

    Sì, grande storia. Però l'uscita di scena di Marie Gold è stata un po' sottotono. Questo mi è un po' dispiaciuto.
  19. Non per difendere Diablero, però non mi pare si tratti di psicologia spicciola: c'è alla base di questo ragionamento una considerazione sociologica generale che riguarda il rapporto tra la generazione nata sotto le bombe o poco dopo e i loro genitori, considerati in qualche modo responsabili di quella situazione. Giuliano Piccininno me ne ha parlato una volta ragionando sulla nascita di Zagor: "mi sono fatto l’idea che in Zagor ci sia quel sentimento di ribellione tipico degli anni 60. Zagor parte dal desiderio di Sergio Bonelli di fare qualcosa di diverso, rispetto al tipo di fumetto che faceva Gianluigi Bonelli. È quasi un gesto di ribellione verso la figura ingombrante del padre, quasi un tradimento verso un certo tipo di fumetto, quello tradizionale. Tradire la tradizione, insomma. Sembra un gioco di parole, ma invece è un processo necessario per la crescita della persona, soprattutto per chi ha ambizioni creative. Per me in Zagor, ancora oggi, c’è qualcosa che viene dritto dritto dagli anni 60, da quel sentimento di ribellione di molti giovani che dicevano: “No, io non seguo la strada di mio padre, non voglio fare quella carriera, io ambisco a qualcos’altro”. Non è una ribellione fine a se stessa, non è nichilista, al contrario è una ribellione costruttiva, quasi a dire: “Questo mondo è brutto, questo mondo è pieno di ingiustizie, io mi ribello contro questo mondo, ma la mia ribellione esprime una necessità di giustizia sociale”. Ecco, solo per dire che, inconscio certo, ma il sentimento di rifiuto verso il lavoro dei padri era generazionale, non personale.
  20. Epperò se io voglio solo leggere fumetti che me ne faccio di tutte le funzioni inutili di un tablet? Per me sono soldi buttati. Poi rimane il problema dello schermo retroilluminato: leggere un fumetto in bianco e nero su uno schermo amoled o lcd non è leggere, è autoimporsi un supplizio.
  21. Il thread c'è ma non lo trovo. Comunque la mia risposta è che finché SBE non metterà in vendita (in partnership, ovviamente) un dispositivo specifico, rimango al cartaceo. Tengo a precisare che sono ben conscio dei vantaggi del digitale, però non voglio rinunciare al piacere di lettura, quindi assolutamente tecnologia e-ink e minimo 10 pollici di schermo. Per la compatibilità con l'app Bonelli Digital Classic, poi il sistema operativo deve essere Android (non mi risultano e-reader con iOS) I pochi dispositivi di questo tipo che esistono sono costosi e la compatibilità con l'app è da dimostrare. Quindi io attendo. P.S. La domanda che mi sorge è: come puoi aver provato a leggere fumetti Bonelli su Paperwhite se di questi non esiste la versione kindle?
  22. Il sassaroli

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Dunque le tavole sono state scansionate da Milazzo stesso... So che circolano molti disegni ma pochissime tavole di Milazzo e di dice (sarà vero?) che lui le tiene archiviate. [Per avere un suo originale ho finito per prendere una (bella) tavola di Nik Rider]. Però le tavole di altri autori che sono sparsi tra i vari collezionisti? Divieto sia possibile fare un'operazione come questa. Sicché ogni volta che SBE pubblicherà un volume di questi non sapremo se ne varrà la pena fino a quando qualcuno si prenderà la briga di fare confronti.
  23. Ellapeppa! Stiamo parlando di appena 8 storie più Incubi (cinque anni dopo la precedente), che però è più di una storia, è un'opera autorale, revisionista (ma più alla Dark Knight Returns che alla Ken Parker). Mah... La penso diversamente. Sul non zagoriane, sul brutte invece... Comunque, per non essere frainteso: non credo proprio che Scavi potesse scrivere Tex come continuità. Troppo lontano il suo sentire da quello di GLB. Però una sua versione di Tex, una tantum, sarebbe stata interessante.
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