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frank_one

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Tutto il contenuto pubblicato da frank_one

  1. Io spero che d'ora in avanti la serie non diventi un'alternanza di - storie vecchie rinarrate con cura da Boselli (ma pur sempre vecchie) - storie filler scritte alla meglio e senza legami di continuity, piazzabili un po' dove si vuole tra una storia importante e l'altra
  2. frank_one

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Sto sfogliando ora. Bocci in formissima.
  3. frank_one

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Anche a me. Più ripenso a questa storia e più mi rendo conto di aver inizialmente dato troppo peso, nel mio giudizio, alla pochezza della vicenda di contorno, quella che coinvolge Tex e i contrabbandieri. I veri protagonisti sono Lagarde e i suoi fantasmi interiori e non c'è nulla di male se ogni tanto Tex e soci stanno sullo sfondo. Tutto sommato è stata una buona storia e Lagarde, se sviluppato in storie successive, potrebbe diventare un personaggio ricorrente interessante, al pari di Jim Brandon o anche meglio.
  4. Non sono sicuro di apprezzare questi adeguamenti. Se Bonelli aveva piazzato un cinese e ora Boselli lo trova fuori luogo, preferirei che quest'ultimo si inventasse qualcosa per spiegare come c'è capitato un cinese in quel posto insolito, piuttosto che sostituire un cinese con un messicano. Anche perché c'è il rischio di far passare il messaggio che uno straniero vale l'altro. Revisioni a parte, ho apprezzato molto questo secondo albo. Ghion mi sembra ancora meglio che nel primo: magistrale! Con certi disegnatori così bravi comincio a chiedermi se faccio bene a seguire la serie Tex Willer comprando gli albetti mensili o se forse non dovrei recuperare queste storie tramite i volumi da libreria che le ristampano in un formato più grande. Ho trovato qua e là qualche dialogo poco naturale, come se chi scrive senta il bisogno di spiegare ogni cosa. Serviva che Tex mi spiegasse che si mette i fiammiferi dietro l'orecchio per non bagnarli? Serviva che i banditi mi spiegassero di cosa si occupa la Wells Fargo? O quei dialoghi per spiegarmi che Dinamite sembra comprendere quello che gli si dice? Si cade un po' spesso nel didascalico, quando invece mi aspetterei dialoghi un po' più sporchi, veristi, soprattutto quando a parlare sono furfanti e rapinatori. Siamo nel vecchio west, dannazione!
  5. frank_one

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Lettura corretta. Lagarde non ha elaborato il lutto, quindi veder morire i suoi compagni prima e dover uccidere Larry dopo gli fanno rivivere il trauma non risolto della morte della fidanzata fino a farlo disregolare. Esce di senno per proteggersi da un dolore troppo complesso da gestire. Parlare con i "fantasmi" di Larry e della fidanzata equivale ad una negazione della loro morte. La negazione è una delle prime fasi dell'elaborazione del lutto, evidentemente lui è rimasto bloccato a quella fase. D'accordo anche col tuo voto: per me è una storia da 6,5, massimo 7. Purtroppo oltre alla vicenda di Lagarde, vero protagonista dei due albi, non c'è molta sostanza. Se consideriamo anche i disegni di Font, che mi sono piaciuti molto (ma non moltissimo), allora potrei portare il mio voto finale ad un 7,5. È comunque una storia che ricorderò positivamente e anzi non escludo di poterla rileggere.
  6. Letto e apprezzato il primo albo. Ottima prova di Ghion (che ancora non conoscevo), a parte quando in un paio di occasioni nel ritrarre i volti dei personaggi lontani piazza una chiazza nera informe al posto degli occhi, cosa che mi ricorda certi incubi generati dall'AI. Non vedo l'ora di leggere il seguito e sono curiosissimo di vedere Tex abbandonare per la prima volta la sua casacca con le frange in favore della camicia.. rossa! Sì, vorrei quella rossa sulle copertine, almeno per un po'. Per quella classica gialla c'è tempo! Tex giovane fuorilegge: giacca con le frange Tex giovane ranger: camicia rossa Tex adulto: camicia gialla
  7. frank_one

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Non sono d'accordo. La prima tavola è in effetti molto piena (normale, sono in una foresta), ma tutte le altre hanno ampi spazi privi di china, quindi la tua critica barcolla un po'. Oltretutto veniamo da una storia ambientata sulla neve, dove sulla pagina c'era più bianco che nero.
  8. frank_one

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Una curiosità: rispetto alla bozza di villa, nella versione finale della copertina del 761 sono spariti due alberi: https://dimeweb.blogspot.com/2024/03/tex-tra-ricorrenze-e-primati-e-sempre.html?m=1
  9. frank_one

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Scusami, visto che il tuo commento arriva dopo il mio te lo devo chiedere: quale parte del mio messaggio contiene offese agli autori?
  10. frank_one

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Storia piacevole, ma salvata dalla banalità solo dalla vicenda di Lagarde e delle sue visioni, aspetto questo attorno al quale ha gravitato quasi tutto il mio interesse durante la lettura di questi due albi. Sarà che per me la rivelazione della già avvenuta morte della fidanzata è stata una sorpresa a cui non ero ancora arrivato da solo, ma quello è stato per me il principale colpo di scena. Il resto purtroppo è stato poca roba: Tex che va di qui e di là seguendo tracce, una tribù massacrata senza un vero motivo, indiani un po' ingenui, un avvocato in mezzo a montagne innevate, Carson che si prende una botta in testa stranamente fuoricampo, Carson (lo stesso che si è appena fatto sfuggire un bandito) che viene chiamato a confermare la versione di Tex (che senso ha? I blackfoot non sembravano conoscerlo), Tex che butta una poveretta in un fiume gelato. La cosa che più mi ha fatto storcere il naso però è stato Louis che dice di non riuscire ad abbandonare le montagne perché sente di dover fare ancora qualcosa lì, anche se non sa bene cosa, nonostante più di una volta confermi di conoscere la direzione del forte. Mi ha ricordato un classico stratagemma dei videogiochi, quando non ti permettono di passare all'area successiva se prima non compi un'azione prestabilita che fa andare avanti la storia. Tante piccole ingenuità in queste 200 pagine. Nel complesso, una storia comunque piacevole, sufficiente a farti venire voglia di sapere come andrà a finire ma forse da sola non sufficiente a farti venire voglia di tornare in edicola il mese successivo. Io quando ho finito di leggere una storia faccio sempre due conti: questa storia vale i 9,80€ che ho speso? Temo non siano stati i soldi meglio spesi della mia vita, ma sono ancora contento di averli spesi. Paradossalmente avrei preferito spenderne 15€ ed avere un racconto su 3 albi: conoscere un po' meglio la storia di Lagarde, assistere alla partenza della spedizione della sua pattuglia, avere maggiori retroscena sulle attività dei contrabbandieri e i loro traffici con gli indiani, conoscere meglio Big Frank, capire meglio la questione dell'avvocato (anche se credo sia insalvabile), avere un finale meno frettoloso (ma avevano contato male le pagine che mancavano?). Chissà se rivedremo Louis e Nadine, non mi dispiacerebbe. Lui andrà a vivere con lei e i blackfoot? Se ne andranno più a sud a farsi una vita insieme? Temo si aggiungeranno ai tanti personaggi a cui mi affeziono e che purtroppo non rivedrò più. Disegni: mi piace molto Font, ha un suo stile unico e questo lo apprezzo sempre molto in un disegnatore. Ha uno stile che si fa voler bene, difficile spiegare perché. Stavolta non mi ha fatto cadere la mascella come nelle pagine finali di "Mezzosangue!" (621-622), ma mi ha regalato tante belle tavole piene di personaggi buffi tra alberi e neve. Se sono contento di aver speso quello che ho speso per questi due giornaletti è soprattutto per Font.
  11. Il Carson mi piace parecchio! Il bianchetto lo si può usare, mica è peccato, tanto ne vendono sempre.
  12. È stato più semplice del previsto e molto istruttivo. Ho giusto avuto qualche difficoltà a capire dove finivano le tavole di Dotti e dove cominciavano quelle di Rubini conoscendo poco questi due artisti, anche se Dotti lo sto già apprezzando da qualche mese tramite le copertine di Tex Willer. Soffermarmi sugli stili dei vari disegnatori, confrontare tratti, osservare i diversi modi di rendere le ombreggiature, è stata un'avventura nell'avventura che mi ha divertito molto e mi ha fatto fornite un ulteriore livello di apprezzamento per questa bellissima storia. Ho trovato raffinato invece l'omaggio di Ticci... a se stesso. Davvero una bella idea. Per me che ho ancora molto da imparare, anche le pagine di approfondimento si sono rivelate utili.
  13. Finalmente sto per leggere questa storia, ma prima ho una richiesta: Volume alla mano, riuscireste ad indicarmi le pagine disegnate dai singoli autori? Non ho ancora imparato a distinguere con certezza gli stili di ognuno.
  14. Pensavo proprio agli editoriali di Sergio Bonelli, ne ho letti un po' su vecchi Tutto Tex, sempre interessanti e sinceri. Spesso contenevano curiosi retroscena sulla serie e sulla sua lavorazione. Gli editoriali di oggi, specie sulla serie principale, invece spesso sono più una pubblicità sotto mentite spoglie dei volumi in pubblicazione, peccato. Per assurdo sono più interessanti quelli pubblicati sulle ristampe.
  15. Comprate le ristampe di albi che già possedete per poter leggere i nuovi editoriali o non ve ne frega nulla?
  16. Se le fumetterie non tengono Tex è perché in quei luoghi non vende. Non so se siete entrati in una fumetteria di recente, è il regno delle statuine e dei gadget della cosiddetta "cultura pop", ma soprattutto dei manga. Tex fa parte di un altro mondo, un altro pubblico. Se vi va bene trovate un angolino con qualche vecchio numero alla rinfusa, resti di una sezione dell'usato che il gestore non si ricorda nemmeno più avere (che però pretenderà di vendervi ancora al prezzo di copertina). Sicuramente nelle grandi città qualche fumetteria vecchio stile è rimasta (beati voi), ma il trend è questo. Le fumetterie sono ormai in mano al nemico, la nostra battaglia si combatte nelle edicole. Chiuse quelle non so dove andremo a prendere Tex, forse in tabaccheria.
  17. Sicuramente l'Associazione dei becchini gli passa qualcosa! Seriamente, pur trattandosi di un fumetto, trovo abbastanza plausibile il fatto che la gente che Tex aiuta gli dia qualche ricompensa, anche se per motivi narrativi non ci viene mai mostrato. Oppure quando per un suo intervento viene recuperato un bottino di migliaia di dollari e riconsegnato ai legittimi proprietari, volete che non lo ringrazino con una piccola parte di tale somma? Sarebbe strano il contrario. O perché no, potrebbe fare qualche lavoretto tipo il mandriano, lo scortatore, ... il postino! Il ragazzo ha talento da vendere, di certo pure nel far west non avrebbe faticato a racimolare qualche dollaro. E comunque la vita doveva costare DANNATAMENTE meno.
  18. frank_one

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    Perché, i puristi che dicono? Di Tansy mi è piaciuto molto come Zaghi l'ha disegnata quando è inferocita. Più temibile di una pantera!
  19. Come mi dissero due commessi di due fumetterie diverse qualche mese fa, quando stupito di non trovare nulla chiesi informazioni: se cerchi i Bonelli la fumetteria non è il luogo giusto. I numeri nuovi li fanno arrivare esclusivamente su richiesta, quindi è meglio andare in edicola, e per l'usato è meglio rivolgersi a mercatini ed ebay. Ripeto, parola di commessi.
  20. E sì che diminuendo i lettori dovrebbero aumentare quelli che non perdono tempo a svendere la collezione di padri e nonni. Il problema è che probabilmente vanno diretti su ebay, nemmeno ci pensano alla possibilità di mercatini locali.
  21. Almeno il cavallo non va a benzina.
  22. Il suo vizio di entrare in un saloon ed offrire da bere a tutti mi ha sempre suscitato la stessa domanda. Forse le persone che di volta in volta aiuta gli danno dei soldi a "telecamere spente"?
  23. frank_one

    Galleria di Samuele Frasca

    Forse c'è troppa distanza dall'attaccatura dell'orecchio alla mascella? Come se l'intero volto fosse leggermente troppo in avanti? Mi piace comunque molto, mi ricorda un po' il Tex di Andreucci.
  24. Recuperata in questi giorni. Piccolo capolavoro! Inizialmente mi ha ricordato la prima avventura di Tex in Canada vista ne Il tranello, per il cambio di ambientazione e per il rapimento di Kit, e per certi versi la supera. Grazie ai competenti disegni di Venturi possiamo seguire Tex nelle paludi della Louisiana, sulle coste del sud america e addirittura fin nelle isole della Malesia. Si spazia tra città, navi, foreste, spiagge, palazzi reali, prigioni: mai avevo sperimentato una tale varietà in una storia di Tex o in qualsiasi altro fumetto! Americani, pellerossa, olandesi, portoghesi, afroamericani, cinesi, malesi... tutti in un'unica storia e tratteggiati con cura senza mai creare confusione nonostante l'assenza di colore. Venturi è un fenomeno! Sufficientemente avvincente la storia, anche se non mi ha mai lasciato veramente col fiato sospeso. Interessante il rapporto tra Kit e Daniel, forse solo un pochino forzato sul nascere, ma perfetto per rendere onore al carattere e ai valori di Kit, mossi più dal cuore, messi a confronto con quelli di Tex, più di testa. In generale davvero ben costruite tutte le dinamiche che spingono all'azione le singole fazioni in rapporto tra loro. Certo è che mi sarei aspettato un po' più di azione da parte della Tigre: a conti fatti non fa granché in questi quattro albi, se non prendersi una pallottola in corpo e incontrare Tex ormai sul letto di morte. Qualche colpo di scena in più non avrebbe guastato. Ho trovato comunque Sumankan un personaggio ben caratterizzato e dalle motivazioni plausibili, condivisibili (non so che crimini abbia commesso nelle precedenti storie, è la prima che leggo), tutto tranne che la solita macchietta. Molto bella la conclusione, il compromesso perfetto. Il regno riconquistato dal nemico ma ceduto al figlio, alleatosi con i buoni. Dopo Jim Brandon in Canada e Montales in Messico, ora Tex ha un altro alleato che lo attende per altre future avventure "esotiche". Complimenti a Boselli e a Venturi. Storie come queste mi convincono del fatto che non ho sbagliato quando nel 2023 ho cominciato a leggere Tex: avrà 75 anni alle spalle, ma sa ancora offrire belle storie. Ne vale la pena!
  25. Il problema è che affezionati della serie regolare e casa editrice hanno obiettivi diversi, ammesso che ci sia una strategia dietro. Gli speciali vendono poco e la presenza di buone storie su quelle testate può solo far bene alle vendite. La regolare invece vende già di suo e si può permettere qualche storia più debole.
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