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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Lui non so, ma io ci sto seriamente pensando. La verità fa male eh? laughing Ma sul serio? Sicuro di aver letto storie di G. L. Bonelli? Che tu non la veda così non sognifica che non sia vero... anzi. Ti sfuggono due cose:1) quello del ferimento dovuto a fraintedimento con successiva amicizia è un classico del western e npon solo. Se poi c'è di mezzo una donna è ancora più interessante.. Accade anche John wayne in "El Dorado" ad esempio.2) la scena è funzionale alla trama perchè A) permette di introdurrre i Driscoll in modo non convenzionale (per Tex, perchè stratagemmi del genere sono molto popolari in letteratura ) consente a Kit di fare amicizia con Beth Driscoll. La ferita superficiale (superficiale, ricordalo) è il pretesto per la sosta al ranch dei Driscoll dove abbiamo anche modo di vedere come si possono raccontare le cose senza parole: mentre Tex e Carson parlano con Driscoll sullo sfondo Beth, che ha appena medicato Kit, stat ricucddogli la giubba. Il giovanotto è a petto nudo e lei è siciramente ammirata. Giusto per chiarire Kit non fa la figura del piccione: si accorge che c'è qualcuno appostato e reagisce con prontezza allo sparo fongendosi morto per far avvicinare il predsunto nemico. Quanto volte suo padre ha usato lo stesso trucco nei 632 numeri precedenti? Era un piccione anche lui? Ah... adesso contestiamo pure se Tex uccide qualcuno?inoltre, nel caso ti sfuggisse, è più incredibile che uno con un colpo di pistola strappi di mano una frusta ad uno senza strappargli anche un paio di dita piuttosto che ucciderne uno in uno scontro. Se Tex avesse solo ferito quel cowboy, mi sa che ti saresti lamentato perchè non l'aveva ucciso. Da quqndo poi è un probema che Tex e Carson usino tutte le loro pistole? Anche qui gli esempi passati si sprecano. Valli a cercare. Se questa non è una critica pretestuosa, io non so quale lo ?. Se ti fossi limitato a criticare la scena dei due vice avrei potuto capirti, ma tu hai voluto strafare ed hai voluto criticare la scena in cui Tex e Carson se ne sbarazzano. Insomma quelllo è un comportamento tipicamente da Tex eppure non ti sta bene. e poi dici di non essere prevenuto. Ma fammi il piacere. A me non hanno dato alcuno fastidio. Tex accetta le "condizioni" di Billie per pura galanteria, tanto sa che gli uomini di Damon gli renderanno impossibile rispettarle. Non gli costa nulla.
  2. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Mi era sfuggita questa parte. Forse non ci ho fatto caso, ma a me pare che le donne funzionali alla trama siano per adesso solo due, a meno che non si voglia considerare tale la procace cuoca tanto apprezzata anche da Carson Mia cara, Cheyenne, dimentichi che su Tex due donne sono davvero tante.
  3. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Tu che diciò laughing Fa un po' ridere la definizione di modernista quando si pensa che "Sangue Navajo" in cui l'eroico giornalista Martin Floyd (a proposito: quando lo ripeschi?) ed i suoi colleghi della carta stampata riescono perfino a far cadere dei politici è del 1961. P. S. 1. L'arrivo di Billie Banyon può essere un'altra citazione di "Partita d'azzaerdo" come in "La lunga pista" (ed essedo ormai passati 13 anni non ci sarebbe niente di male), ma anche dei tanti film western e non in cui i protagonisti si aspettano un uomo ed invece ad arrivare è una donna con tutti gli equivoci del caso. _ahsisi P. S. 2. A Lucca 2011, all'incontro in memoria di Sergio Bonelli, dicesti che Sergio ti aveva chiesto di fare di una delle donne di questa storia una racchia (e forse anche vecchia) e che tu all'inizio eri contrario ma che allora meditavi di accontentarlo. Immagino che la donna in questione fosse proprio Billlie... beh lasciami dire che sono contento che tu ci abbia ripensato. ::evvai::
  4. Nella storia "Il ritorno del Morisco" (n. 452/454) Non ancora. Di nulla.
  5. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Quale Kit intendi...? Il vecchio cammello che va dietro alle sottane o al giovane e ingenuo Willer? Secondo te quale dei due sarebbe il più "adatto" per un'adolescente? doubt _ahsisi
  6. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    S?, ho visto le altre tavole in anteprima di Acciarino e devo dire che è molto molto caruccia :lupod: E ci dovrebbe anche essere qualche "scintilla" tra lei e Kit- _ahsisi Peraltro in questa storia ci sarà anche un'altra donna ma che ruolo avrà non lo so.
  7. Carlo Monni

    [Texone N. 28] I Pionieri

    Ahem... non per criticarti Pallino, ma... Nel vocabolario italiano alla voce "lascivo" trovi questi significati: "lascivo [la-sc?-vo] agg. ? Licenzioso, lussurioso, impudico" Ora, io non so cosa tu volessi dire, ma sono sicuro che non era questo... anche perchè di atteggiamenti simili da parte di Tex non ne ho proprio visti.
  8. Carlo Monni

    Roberto Recchioni

    Ma almeno lo abbiamo perso per una degna causa. _ahsisi
  9. Carlo Monni

    [Texone N. 28] I Pionieri

    C'è da dire che: A) la storia di Manfredi è stata concepita e scritta nel 2006 e quella di Boselli è stata pensata nel 2009 e scritta materialmente nell'qrco degli ultimi tre anni, quidni non c'è proprio esatta contemporaneit?. C'è stata una congiuntura "sfavorevole", colpa di una cattiva programmazione, che ha fatto sè che per quest'anno ci fosse solo un Texone pronto (e p?r alcuni mesi si è temuto che non ci fosse nemmeno quello :malediz...).
  10. Senza entrare nel merito dei torti e delle ragioni, gradirei davvero che questo non diventasse il topic della polemica tra Pallino e Boselli e pur non essendo un amministratore, suggerisco sommessamente che se la si vuoe proprio conitnuare, lo si faccia nel topic personale di Boselli e che qui si torni a parlare (bene o male a seconda delle proprie inclinazioni ed aspettative) delle politiche editoriali e comemrciali della SBE, _ahsisi
  11. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Peste !Questa volta sono d'accordo con Borden, almeno sulla cover. Davvero scandaloso no? Ah... ora ti riconosco! :malediz... laughing
  12. Quello che si dice un percorso... lineare! -_nono :malediz... Il disegnatore, probabilmente, non c'entra nulla ma la Redazione.... zzzz :capoInguerra: Qui ti sbagli: sono state tutte scelte precise di Filippucci. non rivelo nulla di riservato perchè lo stesso disegnatore l'ha detto in varie occasioni pubbliche: quando è stato convinto da Sergio Bonelli ad entrare nello staff di Tex (Un'offerta che non si poteva rifiutare, l'ha chiamata _ahsisi) Filippucci ha accettato con l'intesa che avrebbe potuto disegnare almeno una storia di Martin Mystere ogni tanto ed è stato concordato per ora che sarebbe stata una delle storie dell'allegato dello Speciale MM, una media di 24 pagine all'anno. Ovviamente le illustrazioni del libro della moglie sono state una scelta squistamente personale. La Redazione c'entra ovviamente, ma solo perchè ha avallato le scelte di Filippucci. Il quale Filippucci, peraltro, a Lucca ha affermato che è sua intenzione tirare dritto e finire il primo albo della sua nuova storia ("La legge dei Forrest" su testi di Ruju) prima di dedicarsi agli altri suoi impegni collaterali.
  13. A dire dello stesso Nizzi, casomai. L'ha ribadito sabato primo giugno a Reggio Emilia a chi gli chiedeva se avrebeb fatto almeno una storia da 32 pagine epr il nuovo alboi a colori La verità è esattamente questa: il soggetto è stato presentato ed approvato nella primavera 2007. Filippucci ha cominciato a lavorarci subito dopo aver finito il Texone (primi del 2008 circa), si è interrotto per illustrare un libro di giardinaggio di sua moglie (che possiede un vivaio incredibile in quel di Loiano), ha ripreso e si è di nuovo interrotto per disegnare 32 pagine di Martin Myst?re 300. Ha ripreso ed ancora si è interrotto per disegnare una storia breve per l'albetto allegato allo Speciale Martin Mystere 2009. Rieccolo di nuovo a dedicarsi a Tex per un p? per poi interrompersi ancora e disegnare una storia breve per lo Speciale MM del 2010 e poi una storia di 32 pagine a colori, "la bella Gigogin", su testi di Alfredo Castelli, per il volume speciale "Una donna, un'avventura" prodotto da Tiferno Comics e distribuito in occasione dell'omonima manifestazione a Città di Castello nel settembre 2011. Dopodich? ha realizzato un'altra storia breve per lo Speciale MM 2011. Rieccolo, quindi, di nuovo al lavoro su Tex, salvo interrompersi ancora per la solita storia breve per l'albetto allegato allo Speciale MM del 2012. Nella tarda estate del 2012 termina finalmente la sua fatica. > Non so se questa ricostruzione ti soddisfa, ma si da il caso che corrisponda alla verità. Se poi tu preferisci credere alla tue fantasie dietrologiche, padronissimo, sai quanto me ne importa. -_nono Non esistono altre storie inedite di Claudio Nizzi. Esisterebbero, però (il condizionale è d'obbligo) due soggetti mai diventati sceneggiature. Il primo forse non è mai nemmeno stato presentato e verterebbe sul rapimento della figlia del Generale Davis. Avrebbe visto Tex e Carson prima a Washington e poi tra le tribù indiane del Nord Est familiari a chi legge Zagor. Il secondo sarebbe l'ultimo soggetto presentato da Nizzi nell'estate 2008 incentrato su un fortino assediato. Gli sarebbe stato chiesto di revisionalo, ma Nizzi prefer? lasciar perdere e dedicarsi ai romanzi dando l'addio a Tex. Questo è tutto.
  14. Il finale accelerato e confuso ?' stato, innegabilmente, un difetto del secondo albo. Ma dopotutto a cosa è dovuto tutto ciò se non alla dannata politica dei due albi, che ha solo rare eccezioni? Anche diverse storie di Borden, alcune anche pregevoli, sono state rovinate da un simile finale.Non per rinfocolare vecchie polemiche, ma... 1) i finali accellerati di Borden come queli di Manfredi del resto, sono dovuti solo ed escusivamente allo stile degli autori e sono del tutto indipendenti dal numero di pagine a disposizione. Dategliene anche mille di pagine e Boselli concentrer? comunque la risoluzione nelle ultime 15 pagine o già di l'. Basta leggersi le sue storie fiume per rendersene conto: Prendiamo "Lo scettro di Tin Hinan" su Zagor. Era nata come storia di due albi, visot che Boselli non riusciva a metterci dentro tutto quello che gli era venuto in mente in corso d'opera, fu portata a tre, poi a quattro ed infine a quattro ed un terzo. Tuttavia, pur avendo a disposizione ben 408 pagine e perfino una frazione di albo come piacerebbe tanto a te, la risoluzione finale della vicenda si concentra tutta nelle ultime 10 pagine. Questo è il modo di raccontare di Boselli, c'è poco a fare. 2) Non esiste una "politica dei due albi", non più almeno. Esiste una politica di storie ad albi completi, questa sè e mi trova completamente d'accordo perchè a me le store che si interrompevano o inziavano a metà albo mi davano fastidio sin da bambino. Per il resto, quella di fare storie in due albi ?, oggi, una scelta personale di Manfredi e Faraci, che hanno più volte dichiarato di preferire quella lunghezza. Ruju ha detto che se gli verr? un'idea da poter sviluppare in tre albi non avrà problemi. Boselli ha scritto, sta scrivendo e scriver? storie per la serie regolare di lunghezza superiore alle 220 pagine. 3) Un'ulteriore precisazione: più di una volta è la necessit? a dettare la lunghezza delle storie. Frisenda ci ha messo più di tre anni per realizzare 220 pagine. Se oggi gli fosse data una storia da tre albi , la si dovrebbe programmare per il 2018 o 2019 addirittura. E vogliamo parlare di Villa? Ora è a metà del suo Texone, affdatogli 11 anni fa, quando l'avrà finito, tu, nei panni di Boselli, gli affideresti una storia da tre albi? :malediz... Ti posso confermare che è un'addio. Non solo Nizzi non scrive più Tex ormai da 5 anni abbondanti, ma al sottoscritto che l'ha incontrato il primo giugno a Reggio Emilia, ha confermato che per lui Tex è un capitolo chiuso e che non intende nemmeno farsi convincere a scrvere una stora a colori di 32 pqgine in futuro.
  15. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Mia cara Cheyenne, è una cosa quasi naturale cercare somigliane con questo o quell'autore del passato, chi più, chi meno lo abbiamo fatto tutti prima o poi. Per quanto mi riguarda, nemmeno io vedo tutte queste somiglianze stilistiche con Fusco o Letteri. Casomai, visto che Acciarino appartiene alla cosiddetta "Scuola Salernitana", dovrebbe essere più facile vedere assonanze con il tratto di Bruno Brindisi che di quella scuola è l'esponente forse più famoso. Poi è altrettanto probabile che potremo vedere echi di Ticci e Villa, che ormai quasi tutti i nuovi disegnatori di Tex prendono come modelli di riferimento.
  16. Giusto per amor di precisione, questa storia non è stata ripescata da nessuna parte. Semplicemente è l'ultima storia che Nizzi ha scritto e lo ha fatto tra il 2007 ed il 2008 ed è stata affidata a Filippucci quando Nizzi ne stava scrivendo il primo albo. Il motivo per cui? stata pubblicata adesso e non prima è solo perchè Filippucci l'ha terminata soltanto ai primi di ottobre 2012 ed è stata, quindi, messa, nel primo spazio disponibile dopo che sono sttae effettuate le ultime revisioni.
  17. Carlo Monni

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Non vorrei gettare acqua sul fuoco del tuo entusiasmo, ma forse non sai che Tombstone è stata ed è una vera cittadina dell'Arizona famosa soprattutto per essere stata il teatro della sparatoria all'Ok Corral avvenuta nel 1881 tra i fratelli Earp ed i Clanton. Scommetto che Boselli si ricorda benissimo della storia di cui parli, ma che non era affatto sua intenzione omaggiarla o farne un sequel, quanto fare una classica storia cittadina con i più classici (appunto) elementi del genere, come il giornalista coraggioso, lo sceriffo corrotto, il pezzo grosso che detta legge. Se omaggio c'è, io più che a "I cacciatori di scalpi", dove Tombstone rappresenta solo una parentesi, lo vedo ai film western degli 40/50 dove queste figure non mancavano e questo rientrerebbe pienamente nello stile di Boselli.
  18. Carlo Monni

    Ta-hu-nah

    La risposta è semplice: non c'è nessuna storia che parli della sostituzione di Ta-hu-nah. Semplicemente ad un certo punto c'è un altro stregone nel villaggio centrale. Potrei sbagliare ma è possibile che l'ultima apparizione di Ta-hu-nah sia avvenuta nel n. 16 al funerale di Freccia Rossa come sempre innominato. Non sono sicuro che fosse proprio Nuvola Rossa, ma la prima apparizione di un stregone dovrebbe avvenire nel n. 40
  19. Carlo Monni

    Se Nizzi tornasse su Tex.....

    Nizzi non torner? a scrivere Tex, questo è certo e chi me lo ha detto è una persona degna di fede, ovvero Nizzi stesso. Al limite, ma molto al limite, un giorno potrebbe anche farsi tentare una tantum da una storia a colori di 32 pagine, ma la vedo dura. Quel che è vero è che ha presentato un soggetto per Le Storie che è stato approvato ed è in attesa di disegnatore, visto che no ce ne è uno libero. Previsioni p?r la pubblicazione? 2017 o 2018 , purch? la collana, come io mi auguro e come i dati di vendita finora fanno ben sperare, sopravviva sino a tale data.
  20. Bene, magari io non ho i Capelli d'Argento , ma seguo Tex quasi cinquant'anni ormai, il che badate bene, non mi rende un giudice indiscusso di come dovrebbe essere un vero texiano. Devo concordare con West10: quello che mi manca di più del vecchio Tex è che non ho più sei anni o anche 8 o 12, se è ?per questo, come quando lo leggevo. Per essere esatti, quello che rimpiango è il non avere più quello che gli anglosassoni chiamano "sense of wonder", la capacità di meravigliarmi, stupirmi, emozionarmi davanti a qelle storie. C'è poco da fare per questo: non sono più quello di un tempo, il mio stesso modo di leggere Tex (e non solo Tex) è irrevocabilmente mutato. Certe storie di oggi sono ancra capaci di suscitarmi emozioni, ma in maniera diversa, non per questo migliore o peggiore. Detto questo, quel che mi manca delle vecchie storie è sicuramente una certa spacconeria dei personaggi e la presenza dei pards, che non erano una mera appendice di Tex ma capaci di agire autonomamente (anche se su questo si sta facendo già qualcosa). Non mi manca, se non a livello nostalgico, lo stile di scrittura di GLB. Sono assolutamente convinto che gli autori moderni hanno il diritto di scrivere con lo stile che gli è più congenale, con il solo limite del rispetto dei personaggi e del loro mondo.
  21. Carlo Monni

    Galleria Di Stefano Babini

    Beh.... io è da un po' che lo scrivo: una storia breve di 32 pagine, magari anche colorata alla maniera sua, potrebbe essere fattibile. Ovviamente non la disegnerebbe in un mese, ma ci metterebbe un po' di più!Ma quello che noi utenti/fruitori/clienti di Tex desideriamo non sempre coincide con i tempi e i metodi della Redazione SBE. Quindi a noi non resta altro che aspettare e sperare. P. S:= confermo quanto scritto da Sam.... nel prossimo Magazine in programma ci sarà da chiarire alcuni aspetti e il consiglio che vi do' è NON PERDETEVELO! Come ho già scritto, quando l'ho incontrato a Reggio Emilia nel dicembre scorso, è stato lo stesso Babini a dirmi che è sostanzialmente d'accordo con Boselli e che considera un Texne un impegno superiore alle sue forze. Gli ho prospettato una storia breve a colori e lui ha detto che quella sarebbe un'ipotesi decisamente più fattibile. Quando ho riportato la cosa a Boselli, lui ha commentato qualcosa come: "Ecco finalmente uno che conosce i suoi limiti."Secondo me Babini (ma anche Sicomoro e Serpieri e magari Manara, che sognare non costa nulla ) è uno dei papabili per i prossimo Color a storie brevi. Vedremo se sarà così.
  22. Carlo Monni

    [629/630] L'inseguimento

    Di solito non faccio commenti se non alla fine della storia, ma questa è una delle rare eccezioni, giusto perchè vorrei dire subito la mia su alcune osservazioni che ho letto. Giusto per precauzione... Complimenti a Mastantuono che qui ha fatto un lavoro decisamente migliore dei precedenti. Mi chiedo se per il viso di Mitch Fraser si sia ispirato all'attore di western Richard Boone http://www.google.it/imgresèimgurl=http://... FEQ9QEwBA&dur=1 Per ora basta così. P. S. Non dipende certo da Faraci, ma questa è sostanzialmente la terza storia su quattro in cui Tex si imbatte in una banda di Apaches e pure nella quarta, ?Salt River", ci sono gli Apaches anche se non in veste di nemici. Un appello al curatore: più varietà in futuro, grazie. _ahsisi
  23. Giusto per coloro che non lo sapessero, Giancarlo Tenenti, nato nel 1934, è stato una delle colonne dei fumetti della Casa Editrice Universo tra la fine degli anni 60 e gli anni 80. Presso il suo studio hanno mosso i primi passi disegnatori del calibro di Giovanni Freghieri e Maurizio Dotti. Direi che per avere 79 anni se la cava ancora piuttosto bene. _ahsisi
  24. Carlo Monni

    [323] La Città Corrotta

    Nat McMillan°! doubt Mac Kennet, vorrai dire... A prescindere dall'errore sul nome fatto dall'amico tenente Cordoba, direi pare evidente che GLB avesse dimenticato di aver incontroto Nat MacKennet anche ne "Il Clan dei Cubani" oltre che nel più lontano "New Orleans". In seguito mi pare di ricordare che c'è una battuta con tanto di nota che rimanda a quella stora, ma pottrebeb essee ua amodifica fatta in sede di revisione.
  25. Carlo Monni

    [629/630] L'inseguimento

    Curioso... anch'io sono cresciuto con i disegnatori che citi (forse anche per p?i? tempo, perchè è probabile che sia più vecchio di te) eppure non ho fatto alcuna fatca ad accettare Mastantuono, Font e gli altri.
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