Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    5946
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    135

Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    @Exitvorrei poter rispondere a tono alla tua filippica, ma alla fine non ne vale la pena. L a sola cosa che mi sento di dirti è: tieni fede al tuo nome ed esci. Cosa ci fai qui se il Tex attuale è evidente che non ti piace, peggio lo ritieni ormai morto? Non sarebbe meglio per dedicare il tuo tempo e le tue energie a cose che davvero ti interessano?
  2. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    e se avessi capito male?
  3. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Di quelli indicati ad inizio pagina, due, se contiamo i Cestaro come uno s'intende, lo stanno già facendo, uno lo inizierà a breve ed almeno un altro sono convinto che lo farà una volta completato l'ultimo terzo di un certo lavoro la cui seconda parte uscirà prima dell'Inverno. Rimango sinceramente sorpreso che qualcuno pensi che Della Monica non farà mai un Texone perché avrebbe un tratto più zagoriano che texiano. A parte che è una frase del tutto prova di senso, mi scusi l'autore per la mia brutalità, non è affatto vero. Della Monica, alle prime armi, non fu forse abbastanza convincente su Tex 25 anni fa ma da allora ha fatto letteralmente un balzo da gigante ed ha dimostrato di cavarsela benissimo con il western.
  4. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Questa è anche la mia tesi. Del resto, Tex vive in un mondo dove non solo lui è capo dei Navajos con buina pace di quello che lo furono veramente, ma Cochise è vissuto almeno dodici anni in più di quello storico ed Ely Parker è rimasto Commissario agli Affari Indiani per almeno 15 anni invece che due perfino con un Presidente Democratico. E non dimentichiamo l'Affare Bascom anticipato di almeno un anno rispetto alla realtà storica su Tex Willer, Si tratta comunque sempre di personaggi e vicende storiche sostanzialmente marginali. La Storia con la S maiuscola è in genere rispettata-
  5. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Poche parole sulla questione cronologia. Boselli sta seguendo una versione, non esattamente identica ma comunque basata su quella, della cronologia che ha usato nel romanzo di alcuni anni fa. Le vicende descritte tra "La Mano Rossa" e fino allo scontro con Mefisto avvengono grosso modo fino all'estate 1860. Quella che nella narrazione originale era sostanzialmente una versione romanzata della rivoluzione messicana del 1911 viene da Boselli storicizzata reale "Guerra de la Reforma" che si concluse ai primi di gennaio 1861 con l'ingresso trionfale di Benito Juarez a Città del Messico. L'anno seguente i Conservatori avrebbero fatto un altro colpo di Stato ma questa è un'altra storia. Rientrato in Texas Tex si unisce a Damned Dick e Rod Vergil e rimane con loro fino agli eventi successivi al 2 aprile 1861 narrati in "Tra due bandiere". Immediatamente dopo la Guerra Civile si riprende il filo delle vicende di Tex narrate da GLB a partire da "La banda del Rosso" in cui Tex viene reintegrato nel Corpo Speciale. L'incontro con Lilyth avviene verso la fine del 1865 o primi mesi del 1866, in ogni caso diverso tempo prima del maggio 1867, caduta dell'Impero di Massimiliano in cui si colloca la vicenda dell'evasione di Montales con l'incontro con Lupe. Per far tornare tutto bisognerebbe pensare che nel mondo di Tex i Navajos siano rientrati prima da Bosque Redondo o addirittura non ci siano mai stati. Non sarebbe nemmeno la prima licenza storica su Tex, quindi non mi preoccupa, Kit Willer nato nel 1866 sarebbe perfettamente in linea con l'età che dimostra nell'eterno 1885/1886 in cui si svolgono in n genere le attuali avventure di Tex.
  6. Carlo Monni

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Non credo che uno sceneggiatore di casa Bonelli sia costretto con la forza a scrivere a partire da un soggetto che non lo convince. Probabilmente Boselli ha sottoposto il soggetto a Ruju e Ruju lo ha ritenuto sceneggiabile. A ritenerlo sceneggiabile è stato Boselli, è lui che approva i soggetti e che quindi decide che si possono trasformare in sceneggiatura. Non lo ha sottoposto a Ruju, lo ha assegnato a Ruju, è diverso. Ovviamente Ruju avrebbe anche potuto rifiutarsi ma non accade quasi mai così come non accade quasi mai che un disegnatore rifiuti un incarico e ne preferisca un altro. Gli esempi in tal senso si contano sulle dita di una mano, credo.
  7. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Nessun soldato, nessun combattente legittimo, ma con i guerriglieri è un discorso diverso. Quelli li giudica alla stregua di banditi.
  8. Carlo Monni

    [Tex Willer N.56/57] Comstock Lode

    Per quanto mi riguarda, sì. Non è affatto vero. Nella sua primissima storia, Tex, inseguito dagi uomini di Coffin, preferisce sparare ai cavalli perché non vuole uccidere. Fin dall'inizio Tex ha uciso solo quando non aveva altra scelta. Lo scopriremo solo viven... ehm... leggendo il prossimo episodio. Non appena seppe della morte dei suoi soci e dell'infortunio e ritiro dell'altro Comstock registrò la concessione a suo nome e successivamente ne registrò altre on altri soci. In seguito vendette tutte le sue quote e morì povero. Si sarebbe perso tutto il contesto storico relativo alla Comstock Lode ed alla corsa all'oro e l'argento in quello che di lì a poco sarebbe diventato il Nevada e che all'epoca era lo Utah occidentale.
  9. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Mi sto chiedendo se davvero ho letto quello che ho letto. Tutto mi aspettavo tranne tanto puritanesimo. Kate è una spia, per l'amor di Dio e fa quello che una spia deve fare per quanto brutto sia. il problema immagino che sia perché è una donna: è andata a letto con qualcuno poco raccomandabile pur di ottenere le informazioni di cui aveva bisogno, informazioni che magari sono servite a salvare delle vite? Beh, è una p______ una meretrice ma se, tanto per fare un esempio, James Bond seduce una ragazza e ci va a letto per ottenere informazioni sul cattivo di turno invece va bene, Kate uccide un uomo che l'avrebbe smascherata come spia, il che avrebbe significato finire impiccata perché quello era il destino delle spie in tempo di guerra. Lei fa quello che deve fare per proteggere la propria vita e la propria missione e per questo è marcia, Siete sicuri, davvero sicuri che se al suo posto ci fosse stato un uomo sareste stati così severi? Ho paura di sapere la risposta.
  10. Carlo Monni

    [Tex Willer N.56/57] Comstock Lode

    Questa storia è stata scritta ormai più di cinque anni fa quando i piani per la serie erano appena stati abbozzati e gli sceneggiatori diversi da Boselli si sono volutamente mantenuti vaghi. Ora hanno direttive più precise sulla collocazione delle loro storie che influenzano anche le date della loro uscita. Non esserne così sicuro. Questa serie ci ha già riservato sorprese al riguardo. Prima di tutto, Rauch si rifà volutamente allo stile delle primissime storie. Secondo: Tex non è mi stato uno che uccide per il gusto di farlo. Ancora oggi se può non uccide ma disarma o manda colpi di avvertimento sparando ai cappelli e cosi via. A te sembra cartoonesco, a me sembra Tex.
  11. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Mi ritrovo nelle considerazioni fatte da chi mi ha preceduto e quindi non le ripeterò. Indubbiamente uno dei migliori Texoni che abbia mai letto.
  12. Fumetti70 altri non è che il famigerato Comix Archive e definire discutibili le sue opinioni è già fargli un complimento. La sua attendibilità non è pari a zero ma molto al di sotto.
  13. E quindi che farai se mai dovesse disegnare sulla serie regolare vera e propria? Salterai gli albi?
  14. Carlo Monni

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Se volessimo proprio essere sofisti, era stato il Dipartimento Speciale ad espellerlo in seguito ad una falsa accusa di omicidio orchestrata da Mefisto e sua sorella.
  15. Carlo Monni

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (2000-2009)

    Risposta secca: no. "Tumak l'inesorabile" però può essere portato ad esempio di diverse cose: 1) di come un buon soggetto può essere rovinato da una pessima sceneggiatura. Avendo potuto leggere il soggetto originale di Civitelli so di cosa parlo. 2) Di come all'epoca non ci fosse una supervisione degna di questo nome. Nel giro di pochi mesi escono due storie, la tua "Il diadema indiano" e questa che si basano sullo stesso presupposto e sviluppate da te e Civitelli in maniera assolutamente indipendente all'insaputa l'uno dell'altro. Nessuno che abbia detto: c'è già una storia simile in lavorazione. 3) Del fatto che a volte i titoli degli albi erano scelti senza riflettere. Tumak è un personaggio minore, del tutto marginale e soprattutto tutt'altro che inesorabile.
  16. Carlo Monni

    Guglielmo Letteri

    Riprendo questa tua osservazione di ben tre anni fa circa per dire che se Nizzi si ritrovò a scrivere di nuovo per Letteri fu perché per motivi principalmente di salute propria Boselli era impossibilitato a scrivere una nuova storia per lui e si sa: i disegnatori vanno alimentati.
  17. Vuoi un patere personale non suffragato da prove? Sì? Esattamente come sapeva che "il medaglione spagnolo" era l'ultima storia suo padre. l'editoriale è quasi sicuramente l'ultima cosa che viene completata prima che l'albo sia mandato in stampa. Suppongo sia stato scritto tra dicembre e gennaio. Galep è morto a marzo Io credo che Bonello sapesse che non avrebbe potuto continuare ma non poteva dirlo.
  18. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Una cosa interessante di te è che quando ti fissi su una cosa proprio non ce la fai a cambiare idea anche se ti presentano elementi che confutano la tua tesi. Giolitti muore nell'aprile del 1993 ed è probabile che Nolitta si sia fermato con la sceneggiatura al massimo allora se non prima. Ritengo quasi certo che avesse deciso fin dall'inizio che la storia l'avrebbe finita Ticci e non perderò tempo a spiegarti perché. Ticci, però, nn era immediatamente disponibile perché era al lavoro sul Texone n. 7 che aveva la priorità perché altrimenti niente Texone nel 1994. Quanto a Galep non abbiamo informazioni su quando abbia iniziato "Golden Pass", i suoi ritmi di lavoro non erano più quelli di una volta a causa delle sue condizioni di salute. Si può, però presumere che abbia cominciato in quello stesso periodo. Non so da dove venga la notizia che avesse completato un centinaio di pagine. Io ho sempre saputo che erano meno di sessanta. Ticci si mette al lavoro su "La strage di Red Hill" al massimo nella primavera del 1994 ed intanto Nolitta modifica la sceneggiatura perché nell'intervallo ha cambiato idea su alcuni sviluppi narrativi. Successivamente Ticci si mette al lavoro su "Golden Pass" ripartendo dall'inizio. Tu dai per scontato che Nolitta avesse già scritto tutte le 130 pagine circa di sceneggiatura a lui attribuite prima del subentro di Boselli ancora prima della morte di Galep ma se così non fosse? Ecco che "Golden Pass" sarebbe la sua ultima sceneggiatura per Tex e sarebbe più logico essendo rimasta incompiuta. Chissà se Boselli non possa fornirci lumi al riguardo.
  19. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    In altri casi appunto, non in tutti i casi ed è proprio questo il punto. Non sono convinto: "La strage di Red Hill" era destinata a Giolitti e Giolitti non era esattamente un fulmine tanto è vero che fino ad allora gli erano state affidate storie abbastanza brevi. L'ultima sua storia pubblicata prima di questa risale al dicembre 1991 e si può quindi presumere che l'avesse finita al massimo a settembre. Coincide con l'inizio della famigerata crisi di Nizzi. Non è affatto facile capire quale delle tre che Nolitta comincia a scrivere in quel periodo sia l'ultima. Io punto su "Golden Pass"
  20. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Non ha mai detto che fosse la regola di tutte le sue storie. Quello che ha detto è che spesso iniziava una storia magari con una più o meno precisa idea di cosa voleva raccontare ma non di come ci sarebbe arrivato. La quasi totalità delle sue storie sono così, scritte a braccio, sviluppandosi man mano che le scriveva ma lo stesso vale per suo padre e per Boselli e per molti altri. Tu ne parli come se fosse una cosa negativa ma non lo è affatto. "Golden Pass" poi è un esempio limite. Lì era necessario dare una storia prima a Galep e poi a Ticci e lui se ne è preso carico.
  21. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    M a non è vero nemmeno questo, non tutte le volte almeno. Nella maggior parte delle sue storie, quale che sia il personaggio che scrive, Nolitta aveva sufficientemente chiaro dove andava a parare, quello che spesso non sapeva era come ci sarebbe arrivato ì perché avrebbe potuto cambiare idea mentre stava scrivendo. Questo, però, era vero anche per suo padre che quasi sempre scriveva a braccio. La stessa cosa vale oggi per Boselli, chiedi a lui se non mi credi.
  22. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Non serve un soggetto se nessuno deve approvartelo. Boselli fa lo stesso e così, presumo, anche Burattini quando scrive Zagor. Il soggetto, poi può essere narrato a voce e quindi non c'è niente di scritto o anche essere di poche righe. Alcuni autori si preparano una scaletta e poi la seguono rigorosamente, Nizzi era maniacale in questo, altri scrivono braccio seguendo l'ispirazione del momento e nemmeno loro sanno come andrà a finire la storia che stava scrivendo. La cosa vale anche fuori dall'ambito fumettistico ovviamente. Ed McBain, autore della fortunata serie di romanzi dell'87° Distretto, raccontava che partiva quasi sempre dalla scena del crimine con l'arrivo dei detective e da lì andava avanti scoprendo lui stesso chi era l'assassino man mano che scriveva. I casi sono due: o a te non piace Zagor o non lo hai ami veramente capito. Le gag di Cico non sono mai o quasi mai meri allungamenti di brodo da parte di un autore che non sa dove andare a parare. Sono delle vere e proprie storie nelle storie e sono quasi sempre del tutto autonome dalla storia principale perché Cico non è un semplice comprimario ma un vero e proprio coprotagonista ed il motivo per cui anche se sono stato sollecitato un paio di volte non ha mia voluto provare a scrivere Zagor, perché, per quanto mi piacciano, non sarei mai capace di scrivere gag come quelle di Cico, il mio senso dell'umorismo, ammesso che ne abbia uno, va in direzioni differenti e per come la vedo io se non sai scrivere Cico non puoi scrivere Zagor. GLB, ad onta di chi la pensava diversamente, non aveva un modo standard di iniziare una storia. Ci sono storie in cui si parte in medias res e poi ci viene spiegato il retroscena, altre in cui capita nel posto sbagliato al momento sbagliato... pe gli altri.. Altre storie iniziano nell'ufficio di qualcuno che dà ai pards un incarico, altre ancora iniziano con un prologo più o meno lungo e solo dopo Tex entra in scena ed anche questo smentisce la presunta regola per cui Tex deve essere sempre presente.
  23. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Beh, visto che la madre di una sorella di Sagua, cioè Lilyth, non era Zhenda, chi dice che Boselli alludesse proprio a lei?
  24. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Chiedo venia ma non sono esperto in distanze a cavallo e comunque, ora che mi ci fai pensare, almeno fino ad un certo punto il treno doveva arrivare. Proprio in una stazione Carson, sulla via del ritorno da Heaven, sta aspettando l'arrivo del treno 809 con a bordo Tex in una bellissima storia tua e di Marcello, Carson non è uno che ama i treni ma non disdegna nemmeno le comodità quando è il caso.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.