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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Guarda che tu hai fatto un'enorme confusione. Quando Borden nel topic dei commenti alle anteprime dice: Si riferisce alla sceneggiatura non alla storia già disegnata... perché, se non l'avevi capito, Boselli legge le sceneggiature prima che vengano disegnate in modo da poterle correggere prima di mandarle al disegnatore. Ruju ha cominciato questa sceneggiatura nel settembre 2014 mentre Cossu ha da poco finito la storia di Faraci iniziata a fine 2012 o inizio 2013. Infatti dice anche: Ovvero: Cossu non ha ancora iniziato o ha appena iniziato. Alla luce di tutto ciò quel che dici dopo... ... non ha più senso perché si basa su presupposti sbagliati...in particolare che esista un Maxi di Ruju & Cossu per il 2018 che in realtà non c'è. "Battle Bridge" è la seconda storia del Maxi 2016. Cossu disegnerà un altro Maxi? Ruju lo scriverà? Chiedilo di nuovo a novembre 2015. Per ora l'unico altro Maxi in lavorazione è quello scritto da Ruju su cui Diso si metterà al lavoro non appena terminata la sua storia precedente Sarà quello del 2018? Non lo so ma penso Boselli stia già pensandoci sopra.
  2. Carlo Monni

    Tex Killer

    Avvocato Monni! Qui c'è qualcosa che non mi quadra. Mi sa che Ulazana sta confondendo alcune cose... in effetti un po' di confusione c'è. in Italia, diversamente che per il cinema, non c'è mai stata una censura statale . Nel 1951 nelle parrocchie venne distribuito un "Indicatore della stampa per ragazzi", curato dalla Casa Editrice AVE la stessa che pubblica Il Giornalino), di proprietà dell'Azione Cattolica, in cui vennero elencate le varie testate, classificate in quattro categorie: "raccomandabili", "leggibili", "leggibili con cautela" ed "escluse". Tra queste ultime figuravano sia Pecos Bill che Tex Si trattava, però, per i fedeli di una raccomandazione, un obbligo morale non sanzionato legalmente (e per quanto ne so nemmeno canonicamente). Nel 1958 due deputai democristiani (ma avrebbero potuto essere del Movimento Sociale o del PCI per com'era il clima al riguardo all'epoca) presentarono una proposta di legge per sottoporre i fumetti ad una commissione di censura analoga a quella esistente per il cinema. Spaventati da questa prospettiva, gli editori di fumetti corsero ai ripari costituendo l'Associazione Italiana Editori Periodici per Ragazzi.che autorizzava il marchio di Garanzia Morale (MG) sui fumetti pubblicati dai soci sulla base di un codice di autoregolamentazione. Si trattava di una forma di autocensura che durò sino al 1967 e che come unico legame col Cattolicesimo aveva al massimo la fede personale degli editori o di alcuni di essi. Oggi ogni casa editrice adotta i propri criteri interni per stabilire cosa è corretto inserire nelle proprie pubblicazioni e questa io personalmente non la chiamerei censura.
  3. Nessun editore sano di mente chiuderebbe una serie con un buon attivo, quindi scordatelo. Quello che presumibilmente farà Boselli è introdurre sangue nuovo.
  4. Nel 2015 avremo anche una storia di Faraci & Cossu che avrà un minimo di 136 pagine (se il Maxi sarà a 320 pagine) ed un massimo di 152 (se di pagine ne avrà 336). Sempre che 180 sia il numero effettivo di pagine della prima storia e non siano un po' di più o di meno. Una precisazione: la prossima storia di Diso avrà necessariamente 334 pagine come l'ultima (336 complessive meno frontespizio e introduzione a pag. 4 e non 330. Per motivi tipografici le pagine degli albi sono sempre a multipli di 16, più raramente di 8. Ovviamente potrebbero esserci altre 4 pagine di redazionali... ma perché? Per il 2018... l'unico altro Maxi in lavorazione di cui io sia a conoscenza è un altro di Ruju & Diso... ma probabilmente altri sono in progetto.
  5. Da quel che ho capito, fermo restando il limite delle pagine del singolo Maxi (che fino ad oggi è stato in media di 320 e raramente a superato le 336, copertine escluse), le storie dei Maxi multipli non saranno a lunghezza rigida (Insomma: non saranno necessariamente tre storie da 110 pagine) Il Maxi del 2016 ad esempio, conterrà una storia (di Boselli & Danubio) di 110 pagine (sempre che, approfittando dello spostamento dall'Almanacco al Maxi, Borden non l'abbia allungata un pochino) e, se quel Maxi sarà di 336 pagine come quello di quest'anno, una (di Ruju & Cossu) di 222.. Credo che lo spostamento della storia di Danubio dall'Almanacco al Maxi sia dovuta alla volontà di non ingenerare nel pubblico la falsa impressione che Danubio sia relegato agli Almanacchi per qualche oscuro motivo. In realtà il motivo per cui finora gli sono state da disegnare solo storie di 110 pagine è che è molto lento.
  6. Carlo Monni

    Le Storie Di Pasquale Ruju

    Stando a quanto scrive Boselli, Ruju è attivissimo. Ha in lavorazione o in attesa di pubblicazione) effettiva: tre storie per la serie regolare, una per il Texone, tre pe il Maxi, due per l'Almanacco, una per il Color estivo ed una, breve, per quello autunnale. In più, starebbe scrivendo altre storie in attesa di disegnatore, visto che al momento non ce ne sarebbero di liberi. Quindi abbi fiducia.
  7. Carlo Monni

    The Magnificent Outlaw

    In un commento su Facebook Andreucci parla del 2016... credo che nel 2015 dovremmo aspettarci quello di Faraci e Breccia... qualcuno ne sa di piu'? Basta leggere un pò le anticipazioni. Andreucci per il 2015 è impossibile o quasi: gli mancherebbe il tempo materiale per finirlo Per il 2015 è previsto il Texone di Ruju & Rotundo. Per il 2016 è previsto quello di Faraci & Breccia. Salvo sorprese quello di Andreucci andrà nel 2017... ma tutto è possibile.
  8. In effetti è quello che penso anch'io... solo che tu sei il muro.
  9. Carlo Monni

    [647/648] Il Ricatto Di Slade

    Dipende da cosa si intende per nuovo corso. Se ci si riferisce a storie il cui soggetto è stato approvato da Boselli, allora no. Tuttavia questa è l'ultima storia del filone "Caccia ai fuorilegge" e la si potrebbe, in un certo senso, definire l'ultima del "vecchio corso" Le prime storie lunghe di Faraci il cui soggetto è passato al vaglio di Boselli sono quelle che appariranno sul Maxi dell'anno prossimo pe i disegni di Ortiz e Cossu. Idem.
  10. Inutile discutere, temo: se non gli piace Andreucci c'è poco da fare purtroppo.
  11. Carlo Monni

    [647/648] Il Ricatto Di Slade

    Non ne sono sicuro quindi meglio avere info da Carlo però mi pare che tempo fa interrogato da me sullo stesso quesito mi abbia risposto che la storia risale al 2009-10. Ma è passato del tempo e non ricordo troppo bene quindi meglio aspettare una sua risposta. Diversamente che in passato, quando non era raro che una storia dovesse essere ancora finita quando il primo albo era già in edicola (altri tempi e disegnatori da 40 e passa pagine al mese), oggi una storia va consegnata almeno 3/4 mesi prima della sua uscita in edicola per avere tutto il tempo di fare comodamente gli ultimi controlli e le eventuali revisioni. Si può, quindi, ragionevolmente presumere che le prime pagine di sceneggiatura di questa storia risalgano almeno al settembre 2009. Molto probabilmente a prima. La regola in SBE è: "Alimentare sempre il disegnatore", per cui, quando questi sta affrontando le ultime pagine di una sceneggiatura, ha già ricevuto le prime della nuova. Sta a lui, poi, scegliere se cominciarla subito o prendersi un po' di riposo dopo aver finito il lavoro precedente... opzione scelta (chissà mai perché ) dalla maggioranza dei disegnatori.
  12. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 18] L'avamposto Dell'infamia

    La cosa divertente è che vi lamentate della velocit? di Diso e della sua presenza costante quando la sua ultima storia è di quattro anni fa.
  13. Oh... se è solo per questo... ti posto un elenco di tutti gli esempi che vuoi. Dammi solo il tempo. E comunque io ho detto: "... praticamente solo disastri..." e lo confermo. Libero tu di pensarla diversamente. Per quanto mi riguarda senza le storie di Boselli io avrei mollato Tex sin dal 2004.
  14. Migliori di quanto ti possano probabilmente sembrare. Diciamo che non saranno mai grandi amici ma si rispettano. Giustissima osservazione. Su questo posso parlare con cognizione di causa, avendone discusso con lui personalmente in un incontro a Reggio Emilia: non gli dispiacerebbe fare una storia breve a colori di Tex ma solo per il tipo e formato di storia. Per il resto lui considera chiusa definitivamente la sua esperienza su Tex. E consentitemi di aggiungere un personalissimo "Meno Male". Negli ultimi dieci anni della sua carriera su Tex Nizzi ha combinato praticamente solo disastri. Se peraltro il problema fosse davvero che non lo chiamano. bisognerebbe informarlo che per le storie brevi non funziona così: deve essere lui a proporre un soggetto. Se aspetta che lo chiamino, esattamente come qualunque altro autore, aspetter? per l'eternit?. Certo che sè: si tratta della collana "Le Storie". Per la precisione: Nizzi ha scritto due sceneggiature di cui una praticamente già disegnata ed una in corso di realizzazione. Aveva proposto anche un terzo soggetto ma gli è stato respinto. Sulla serie, infatti, c'è una moratoria perchè hanno già troppe storie in lavorazione (almeno da riempire i prossimi 3 o 4 anni, pare) e mi sa che prima di commissionarne di nuove vogliono vedere se la serie sopravvive abbastanza a lungo da garantirne la pubblicazione. Con questi chiari di luna non vogliono trovarsi sul groppone storie che hanno già pagato ma non possono utilizzare.
  15. Non mi ci metto nemmeno a discutere con Paco, che ha dimostrato già in passato di essere un testone di prima forza quando vuole. Mi limito solo a dire che dalle scarne informazioni in mio possesso, si stanno studiando iniziative per rendere Tex più visibile anche sui nuovi media e per "ammodernare" certe cose come la colorazione. Paco spesso accusa la SBE di trascurare Tex solo perchè vara nuove iniziative e si d' da fare a rilanciare altre serie, lamentandosi perfino che alcuni disegnatori si siano impegnati, temporaneamente o meno, su altre serie, quasi fossero schiavi da costringere a lavorare per forza su Tex. Da quel poco che so e che ho capito chiacchierando con addetti ai lavori, ci sono comunque allo studio iniziative riguardanti Tex che potrebbero contribuire al rilancio dell'immagine di Tex anche reso le giovani generazioni nei limiti del possibile. Bisogna, comunque, dire che l'impressione generale che Tex sia essenzialmente un fumetto per vecchi esiste e la SBE dovrebbe davvero darsi da fare per cancellarla. Un modo per svecchiare il fumetto Tex e la sua immagine presso il pubblico sena tradirne l'essenza e senza scontentare troppo i vecchi lettori va trovato ed è possibile trovarlo secondo me. Mi raccomando, Boselli, datti da fare.
  16. Carlo Monni

    Domande A Moreno Burattini

    In questo momento sto per iniziare a scrivere la mia seconda storia breve di Tex (32 tavole) per un futuro Color. Il soggetto, questa volta, è horror-fantastico, diversamente dal western-messicano della prima. clap Ottime notizie. Ne eravamo al corrente ma fanno sempre piacere le conferme. Mettiamola così: io credo che Boselli non rifiuterebbe a priori una tua proposta se l'idea è valida L'erede spirituale di Mortimer. Se Faraci non si sbriga a presentare una sua proposta, fatti sotto. _ahsisi clap
  17. Carlo Monni

    Il Re Del Rodeo

    Non vorrei gettare acqua sul fuoco di un'eventuale tua indignazione, ma visto che all'epoca Galep per le copertine si ispirava moltissimo a quelle dei paperback western, specie quelle dei romanzi di Louis L'Amour, io credo sia molto probabile che sia Galep che ci ha realizzato l'immagine per il rodeo i Las Vegas abbiano attinto alla stessa immagine che li aveva colpito. _ahsisi
  18. Carlo Monni

    [645/646] Furia Comanche

    A dire il vero la scena in cui Wasape "testa" la propria vulnerabilità depone proprio contro l'idea accordo preventivo Che infatti non c'era. Nella storia si dice chiaramente e più di una volta che Wasape non sapeva ce volevano salvarlo. Lettori disattenti eh? _ahsisi
  19. Carlo Monni

    [Color Tex N. 05] Delta Queen

    il Color estivo rester? sempre con una sola storia, mentre quello autunnale con le storie brevi! E forse ti era sfuggito che l'anno scorso la storia lunga ad agosto c'era (frmata Boselli & Ticci peraltro).
  20. Carlo Monni

    [645/646] Furia Comanche

    Concordo. Lo avrei senz'altro preferito all'anonimo titolo "Furia Comanche"... Lamentavi con Boselli allora, perchè il titolo di lavorazione era proprio: "Wasape". _ahsisi Volete un sospetto? Per me temevano il raffronto col titolo di un film francese con Jean Reno: "Wasabi" , che per inciso è il nome di una salsa piccante giapponese mi pare.
  21. Carlo Monni

    [Texone N. 29] L'orda Del Tramonto

    Infatti... e vogliamo dimenticare "Omicidio in Bourbon Street" con un comprimario che si mantiene immortale grazie ad un filtro? Alchimia, magia e fantascienza sono tutte componenti fantastiche.? Posso smentire Yamlpas con molta sicurezza: non esiste più alcuna politica contro l'uso di elementi fantastici e soprannaturali in particolar modo) nelle storie di Tex. Quella di Yama non è affatto un'eccezione ad una presunta regola. Chiaramente queste storie saranno sempre una minoranza, nell'ordine più o meno, del 20% del totale anche se non è escluso che nel prossimo futuro ne possiamo vedere di più dopo anni di stecchetto.
  22. Carlo Monni

    [Texone N. 29] L'orda Del Tramonto

    Tra l'altro credo che sia una precisa linea editoriale il non sforare apertamente nel campo horror. Vedi i recenti casi di Ukasi in "Oltre il fiume" nella serie regolare o il cavaliere senza testa nel Texone "La cavalcata del morto". Sergio Bonelli che non era amante di queste tematiche su Tex, bene assecondato da Nizzi che non le amava altrettanto ( non dimentichiamo a questo proposito il fallimentare finale del primo ritorno della Tigre Nera ): in due hanno creato un solco profondo e invalicabile con le storie del passato. Credo che la gestione Boselli continuerà a giocare con il soprannaturale senza mai superare apertamente la linea di confine con il realismo. Unica eccezione saranno le storie con Mefisto. Ma potrei essere già smentito dalla prossima di Piccinelli. Potresti.
  23. Carlo Monni

    Titoli Di Lavorazione

    Beh... non proprio esattamente ma è sicuramente di aiuto nel capire cosa intendeva lo sceneggiatore. Che è esattamente quello che fanno tutti gli sceneggiatori a parte quelli i? menzionati. La sceneggiatura tipo è organizzata più o meno così:PAGINA 1,VIGNETTA 1: etc. Per essere precisi faceva delle specie di piantine per spiegare la posizione dei personaggi specie in scene di sconti dove bisogna non sbagliare su ci si trova dove. Anche questo lo fanno tutti. Boselli usa un sistema che è a metà tra quello dei Bonelli e quello tradizionale, perchè divide lui la pagina fisicamente in vignette ma invece di disegnare le scene le descrive.
  24. Carlo Monni

    Titoli Di Lavorazione

    fa sempre un certo effetto vedere questa sorta di storyboard preparativi ideati dal grande GLB. Chissà come divideva il suo lavoro... nel senso se per ogni pagina faceva tutte le scene e poi scriveva a parte i balloon con i dialoghi usando una comuna macchina per scrivere... comunque bella testimonianza storica di una storia come "L'Ombra di Mefisto" che, seppur non molto amata dai fan, è tra quelle che ricordo con più affetto. Questi non sono storyboard preparatori, è proprio una pagina di sceneggiatura.. Questo ea il metodo di lavoro usato da GLB e da suo figlio Sergio, alias Guido Nolitta, e che è attualmente usato anche dallo sceneggiatore di Zagor Jacopo Rauch. Boselli, invece, divide la pagina in vignette ed in ciascuna mette i dialoghi e didascalie con freccette ad indicare la posizione dei personaggi e una descrizione di cosa fanno.
  25. Brutto pessimista che non sei altro. Secondo me invece, nel settembre 2028 saremo ancora tutti qui a festeggiare l'ennesimo anniversario... probabilmente con dati di vendita più modesti rispetto ad oggi (diciamo sulle 150.000 copie) ed il prezzo di copertina intorno ai 5 Euro ma ci saremo. Nella testa di Boselli forse, ma a livello pratico assolutamente no. Ovviamente Sbagli. Su Tex era autoconclusivo e celebrativo anche il n. 455 del settembre 1998 (di Nizzi & Ticci) ma non era a colori. Io sè ormai. Nelle atre serie la tradizione di festeggiare decennali e loro multipli è cominciata addirittura nel 1992 con Martin Mystere (con albi, però, in bianco e nero). Sono stati a colori i numeri del decennale e del ventennale di Dylan Dog e del cinquantennale di Zagor. Direi che anche qui si può parlare di tradizione ormai consolidata. E di questi tempi, rinunciare al richiamo del colore proprio quando le più recenti iniziative legate a Tex sono proprio a colori, sarebbe da folli. Il fatto che tu lo veda difficile, non significa che sia impossibile. In fondo nessuno di noi è uno sceneggiatore. Necessario no, carino sè. Non a me... anche perchè non sono banalit?.
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