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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Queste parole del bravissimo Spada mi fanno pensare che lui abbia una conoscenza del personaggio Tex molto limitata. In particolar modo mi riferisco a "Lui non lascia trasparire le emozioni":Tex ride e scherza, si arrabbia e indigna come ogni altro essere umano-Tex non è un superuomo o un uomo freddo e impassibile, disincantato e cinico!Credo che Spada conosca bene solo il Tex della sua storia, effettivamente più "monolitico", freddo e distaccato del solito.-ovviamente spero che ci ripensi, e che possa tornare a disegnare Tex!
  2. paco ordonez

    Carson Family

    Come al solito quanto sostenuto da Pedro è tutt'altro che privo di fondamento!Ma credo che, comunque, siamo nel campo delle congetture. Forse è perchè l'idea di un Carson padre non mi piace molto, ma finch? la paternit? presunta non verr? ufficializzata in qualche ipotetica prossima storia con Lena e Donna, io continuerà a rimanere scettico. E comunque, proprio per il fatto che quello che dice Pedro ha una sua fondatezza, rilegger? la storia con maggior attenzione a questi dettagli!
  3. paco ordonez

    Galleria Di Luca Vannini

    Disegni bellissimi!!Sbaglio o questo è il disegnatore spesso presentato da "Baci e spari"?Mi piacerebbe sapere se è solo un'illustratore o anche un fumettista... e se è anche un fumettista, credo che abbia tutto il diritto di disegnare Tex!L'ultimo disegno è semplicemente meraviglioso!!
  4. paco ordonez

    Carson Family

    Sul fatto che Marcello fosse un mago dei pennelli sono d'accordissimo,Ymalpas!Ma comunque io la continuo ad interpretare così:Lena era la donna di Ray(credo che questo si evinca dalla scena nel saloon del primo albo), e lo salv? dall'ira di Kit perchè da Ray aspettava un figlio. Ciò non toglie che Lena potrebbe aver tradito Clemmons con Kit, quando quest'ultimo venne ospitato in casa sua per una intera notte. Mi chiedo:se davvero Donna fosse la figlia di Carson, perchè tra di loro non se lo sono mai detti chiaramente?Le risposte possibili sono due:1)veto della casa editrice;2)Carson non è il padre di Donna;io protendo per la seconda.
  5. paco ordonez

    Carson Family

    Anche io credo che non ci sia niente di male se Lena e Donna tornassero;ma il problema è come riuscire a farlo, perchè se si facesse quello che si è già fatto con "I sette assassini" si cadrebbe nella monotonia(anche se Boselli è un tal vulcano di idee che non dovrebbe avere questo problema!). Per quanto riguarda il rapporto tra Carson e le due donne:secondo me il vecchio cammello non è innamorato di Lena. Per lui,Lenarappresenta una bella storia appartenente al passato, e non molto di più. Certo, le vuole molto bene e sente nei suoi confronti un forte senso di responsabilità("Gli invincibili");e sicuramente un vecchio mandrillo come lui non si tira indietro davanti alle forme della bella Lena . Ma non c'è nulla di serio:Carson non è innamorato di Lena, tanto che non si fa il minimo problema, per esempio, a cadere tra le braccia di Mamie Smith. Lui è uno spirito libero, che non contempla l'idea della famiglia. Poi:Donna è la figlia di Carson°... forse sarà il lettore di Tex più tonto e ingenuo, ma anche se la cosa è stata, se non sbaglio, avallata dallo stesso Boselli, per me non è così. Nel senso che quando rileggo "Il passato di Carson" o "I sette assassini" non trovo nulla che confermi l'ipotesi della paternit? di Carson. Per me la cosa rimane solo una congettura, e nulla di più.
  6. Credo sia piuttosto complesso valutare questa fascia nel suo insieme, perchè sono tanti i temi che essa solleva e tanti i modi in cui essa può essere valutata. Indubbiamente è stata una fascia che, specialmente verso la sua conclusione,? stata, per la storia editoriale del nostro ranger, epocale. Epocale perchè in essa si è avuto il più vistoso rivoluzionamento nella composizione dello staff di sceneggiatori e disegnatori, un cambio della guardia e un ampliamento che prima non si era mai visto. Particolarmente evidente l'ampliamento del numero di disegnatori, che vengono a prendere il posto di alcuni nomi storici, purtroppo venuti a mancare o volontariamente ritiratisi:Letteri,Fusco,Monti,Marcello?Insomma, la vecchia guardia dei disegnatori è stata quasi totalmente sostituita dalle nuove reclute, che hanno indubbiamente portato una ventata di novità(per alcuni salutare, per altri meno)alla linea grafica della serie:dapprima i Cestaro, e poi in rapida successione(forse così rapida da lasciare un po' disorientati)Del Vecchio,Rossi,Sejas,Piccinelli,Mastantuono,Frisenda,Bruzzo, per non dimenticare le meteore Spada e Bianchini&Santucci. E non è finita qui, perchè nei prossimi mesi o anni ci aspettano numerosi altri esordi, da quello di Leomacs e Nespolino, da quello di Suarez a quello di Gomez.... Ma forse, il cambiamento più radicale riguarda gli sceneggiatori:Sergio Bonelli, in passato, aveva dato dimostrazione di voler affidare Tex alle mani di un unico sceneggiatore,Nizzi, aiutato in casi particolari da Bonelli padre,Nolitta, o i vari Medda e Canzio. Successivamente entrer? in campo Boselli, unico sceneggiatore ad alternarsi stabilmente con Nizzi. Più di così non si può fare, sembra dirci l'editore:Tex più di due sceneggiatori non può averli!Con la fascia in questione la cosa cambia, nuovi sceneggiatori entrano nello staff texiano:Tito Faraci in pianta stabile;Manfredi, con una presenza più parsimoniosa e calibrata, e Pasquale Ruyu(che come sappiamo esordir? a breve-incrociamo le dita!). Segura lo lascio fuori, perchè lui è comunque rimasto confinato(per fortuna!)ai Maxi. Insomma, se non è questa una piccola ?rivoluzione?!-questa fascia ha addirittura visto e vedrà l'esordio(e l'affermazione, nei casi di Faraci e Manfredi)di tre nuovi sceneggiatori, un abbondanza di sceneggiatori mai vista in passato!Altro evento:l'abbandono di Nizzi. Dopo anni e anni al timone della serie, il suo posto di sceneggiatore principale viene preso da Boselli, con immensa gioia di tanti e un immenso GRAZIE di tanti altri al grande sceneggiatore per quello che in tanti anni ha regalato ai lettori?Credo quindi si possa dire che questa sia stata una fascia di transizione, una fascia di passaggio tra gli autori più vecchi e ormai- come è giusto e ovvio che sia- sul viale del tramonto, e nuovi autori più freschi e motivati, che stanno portando una ventata di novità alla saga. Il periodo d'incertezza e confusione, quasi di sperimentazione(non ancora concluso) è stato un periodo necessario:Tex è riuscito a superarlo, e il suo futuro, se mai è apparso incerto, ora appare indubbiamente più roseo e carico di grandi aspettative!Credo che una delle cose che ha minato alla qualità delle storie di questa fascia sia stata un imposizione secondo me assurda, che tradisce ogni idea di ?tradizione texiana?, e che rappresenta un altro fatto rivoluzionario di questa fascia:la lunghezza standard delle storie, non più di due albi precisi!Non so se questa sia stata una scelta operata coscientemente dalla casa editrice e/o dagli sceneggiatori;sta di fatto che è stata una scelta assurda, che ha penalizzato(e non poco!)la qualità delle storie:ci si è spesso ritrovati con finali velocissimi e risolti nella maniera più sbrigativa(?Fratello bianco?, ?Vendetta per Montalesè), con soggetti buoni rovinati da una sceneggiatura affrettata che lasciava risolti alla bene e meglio i fili narrativi. E?stato privato,Tex, di uno di quegli elementi che lo contraddistinguevano(insieme, per esempio, a Zagor) dai fumetti ?moderni?:l'imprevedibilit?. Un tempo non sapevi mai dove la storia sarebbe finita, e potevi aspettarti che a metà di un albo ne sarebbe subito cominciata un'altra:una cosa bellissima, perchè permetteva allo sceneggiatore di andare dove voleva, di non farsi problemi nel continuare o meno la storia:essa finiva dove doveva finire, senza allungamenti di brodo o finali tirati, non c'era motivo per farlo. Ma poi è venuta l'assurda svolta, in realtà già iniziata coi numeri 400(solo che in quella fascia non mancano storie che finiscono o iniziano a metà albo, e sono davvero tante le storie da tre albi!). Le storie da più di due albi diventano così pochissime;e le aspettative nei confronti della prossima storia calano, perchè non c'è bisogno di Internet per capire che tanto, in ogni caso, anche quella storia che sembra così complessa e articolata non potr? superare i due albi, cascasse il mondo!Questa è la cosa che davvero non mi è piaciuta di questa fascia. Per il resto(discorsi triti e ritriti):Nizzi in decadenza?Sicuramente sè. E non voglio fare il suo avvocato difensore, perchè chiunque con un minimo di intelligenza capirebbe che ci sono miriadi di motivi che hanno portato a questo ?decadimento?, motivi fondati che lo giustificano in pieno-e comunque un Grande come Nizzi, non ha bisogno di alcuna giustificazione!Ciò detto, a me molte sue storie sono piaciute, e parecchio:?Mefisto? è un piccolo Capolavoro, e la scena dello scontro tra lui e Tex è da antologia;da antologia è anche il finale di ?Sul sentiero dei ricordi?, che sono stati in pochi a leggere;?Ritorno a Culver City? è invece un Capolavoro, una delle storie più intimiste e malinconiche della saga;?Documento d'accusa?? un altro Capolavoro-anche questa storia l'hanno letta in pochi, e forse in pochi hanno letto anche ?Apache Kid'.?Fratello bianco?,?Tiro al bersaglio?,?Puerta del diablo?,?I fucili di Shannon°, non mi sono piaciute,?Anasazi? sè. Boselli si è riconfermato sceneggiatore straordinario:?I lupi rossi?,?Colorado Belle?,?Morte nella nebbia?, sono dei Capolavori(e sono certo che anche ?La mano del morto?lo sarà!).?Missouri?,?Spedizione in Messico?,?Buffalo soldier?, sono delle grandissime storie. Altre, in cui Boselli ha ripresentato il solito vizietto dei ?personaggi ruba-scena?, non mi sono piaciute per niente:?A sud del Rio Grande?,?Tornado?,?Il fuggiasco?. Sono soddisfatto di questa fascia, e la ?giustifico? per le sue imperfezioni,Sta di fatto che, secondo me, da ?Dieci anno dopo' in poi, le storie diventano tutte(o quasi)molto più che buone, ed elevano di molto il livello qualitativo degli inediti, regalandoci delle annate straordinarie.
  7. paco ordonez

    Domande A: Claudio Villa

    Spiacente per te,Texiana, ma l'ordine di Ymalpas è sacrosanto!!
  8. paco ordonez

    Albi Per Un Nuovo Lettore

    Ad alcuni amici, che non avevano mai letto Tex a causa dei soliti pregiudizi, ho fatto leggere queste storie. Hanno tutte riscosso un grande successo:credo che possano piacere anche a te,Spy76!"La cella della morte", nella versione degli oscar mondadori;"Vendetta indiana", n.91;"Tra due bandiere",113,114,115;"Terra senza legge",Texone n.2;"Il presagio" nn.475,476,477"L'uomo senza passato", nn423,424,425"Il passato di Carson"nn.407,408,409:"Gli invincibili"nn.438,439,440;"Patagonia",Teone del 2009. E ce ne sono ovviamente tante altre!
  9. paco ordonez

    Domande A: Claudio Villa

    Quoto. Straquoto anch'io!E non vedo l'ora di leggere la storia!
  10. L'idea di Virgin non è niente male!Ne aggiungo un'altra:fare un articolo che affronti le storie di Tex da un punto di vista tematico. Per esempio, un confronto tra le varie "storie cinesi"("Il sicario","Chinatown","Il laccio nero"), che ne metta in luce le differenze, le continuit? in un ipotetica continuity, le differenze tra l'una e l'altra. Ancor più interessante farlo con tipologie narrative affrontate da autori diversi:la tematica del voodoo, per esempio,? stata affrontata sia da Bonelli("Il clan dei cubani"), che da Nizzi("Nelle paludi della Louisiana")... sarebbe interessante vedere in che modo due grandi autori diversi hanno affrontato tale tematica. Che ne dite?
  11. mmm... quell'Aquila Della Notte non mi ricorda molto Frisenda, a dire il vero:-)Credo invece sia evidente(e piacevolissimo!)il "debito" di Piccinelli nei confronti di Villa:niente di male, anzi!-credo sia normale, per un giovane, prendere come modello lo stile di un Maestro più anziano. E certamente il Tex di Piccinelli(e anche Montales e i pards!) è fantastico!
  12. Se dovessi dare un'idea per il prossimo numero, suggerirei di riprendere una vecchia operazione, secondo me bellissima, cominciata da Antony Steffen:quella contenuta nel topic "I capolavori grafici di Tex". Forse, però, una cosa del genere sarebbe troppo lunga da realizzarsi e porterebbe via troppe pagine della futura rivista... quindi si potrebbe fare un lungo articolo dedicato ad un solo grande disegnatore di Tex, un'articolo che ne segua la carriera, ne indichi le evoluzioni stilistiche, metta in risalto i punti forti del suo stile, parlando accuratamente dei suoi lavori migliori. Una piccola monografia, quindi, e se dovessi dire un nome, direi Ticci(se la rivista esce in ottobre del n.600, quale miglior nome, dato che il disegnatore della storia è proprio lui?).
  13. paco ordonez

    Domande A: Claudio Villa

    Wow!Bellissimo!E' chiarissimo in quale storia sia finita la tua idea,Claudio;e mi chiedo, ci è finita volontoriamente o involontariamente?Comunque è un soggetto bellissimo e molto drammatico!!
  14. La tua critica,AtTheRocks, sicuramente fondata, può essere anche condivisibile se ci si riferisce al Villa disegnatore di Tex-infatti non sei il solo a lamentarti della eccessiva prestanza fisica dei suoi personaggi... Per quanto riguarda la super donna, in quelle proporzioni esagerate non c'è errore, secondo me, perchè è proprio il modello supereroistico che prevede tali esagerazioni anatomiche. E se Villa avesse fatto un super uomo, sarebbe stato sicuramente più grosso del normale, sicuramente gigantesco e pieno di muscoli:i supereroi sono disegnati sempre così, innaturali e super uomini nel vero senso della parola.:-)
  15. E anche sulle gambe! Voglio dire, ha davvero dei bei muscoli da maratoneta!
  16. Che dire?... Bellissimi questi faccioni di Tex!In particolare l'ultimo ha una espressione che mi piace molto!Piccinelli è davvero un disegnatore straordinario:non vedo l'ora di leggere la sua nuova storia!
  17. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Letta l'intervista a Bonelli. Quello che mi ha sorpreso è che, pur elencando come al solito i problemi attuali del mercato fumettistico, conclude l'intervista con considerazioni ottimistiche e piene di speranza per il futuro del fumetto. La cosa, dato il pessimismo di cui Bonelli fa sfoggio in ogni intervista, mi ha stupito molto:piacevolmente!:-)
  18. paco ordonez

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Non saprei dire se questa storia si possa considerare ai livelli degli altri capolavori nizziani, o della saga in genere;non saprei dirlo e, a essere sinceri, nemmeno mi interessa molto. Sta di fatto che, secondo me, questa storia è un Capolavoro. Nizzi è in una forma smagliante:? evidente che a questo Texone, omaggio in alcune parti evidente a Hugo Pratt(vedi il contrabbandiere ammalato), ci teneva davvero molto. La narrazione è perfetta:non una sbavatura, non una cosa fuori posto;i dialoghi sono talmente belli e scorrevoli, piacevolissimi, che le 220 pagine si leggono come se niente fosse. Anche le didascalie non appesantiscono la lettura:in questa storia sono più rare del solito, e quando ci sono non sono mai fini a se stesse, non descrivono quasi mai situazioni che il lettore ha già capito tramite i disegni. Nizzi le usa per sottolineare un momento importante, e per indagare e svelare a fondo lo stato d'animo dei suoi personaggi(per esempio, quando un Jesus Zane pieno di rancore passa la notte osservando la casa di Nat e Sheewa). Si alternano così, a situazioni più leggere tipiche di Nizzi e di Tex, situazioni estremamente drammatiche, sottolineate nella loro drammaticit? dalla calibrata narrazione:? il caso, tra le altre, della splendida scena iniziale, un piccolo gioiellino di tensione crescente. Si è detto che(e lo ha detto Nizzi stesso), che in questa storia Tex non è il vero protagonista, o almeno non è il protagonista assoluto. La cosa è probabilmente vera, eppure il Tex di questa storia è Tex, e quando compare, quello che fa rimane impresso;niente di eccezionale, si badi bene:Tex, nella sua carriera, ha fatto cose ben più strabilianti di quelle che fa in questo Texone. Ma quel poco che fa lo fa benissimo, ed è una goduria seguirlo nelle sue azioni:bellissima la scena finale in cui comincia a correre a perdifiato per la foresta, quando il nostro scopre che Jesus ha sfondato le barche:Tex non si arrende, e continua il suo inseguimento imperterrito, senza che lo sfiori minimamente l'idea di arrendersi;lui ha una missione da compiere, una vendetta da ottenere a tutti i costi, un assassino da fermare?e null'altro conta!Ripeto,? poca roba, ma è anche da queste piccole cose che si capisce cosa è un Eroe. Tante altre piccole cose, nel comportamento di Tex, mi sono piaciute:ad esempio quando non si scompone di fronte alla scena della ragazza maltrattata nel saloon. Gros Jean, uomo irruento,? già pronto ad intervenire, ma Tex rimane calmo e freddo:lui sa qual è il suo obiettivo, che è molto più importante di una scazzottata?Spassose, in puro stile texiano, le scene degli interrogatori:i Tex e Carson che si spacciano per due suore alla ricerca di anime traviate da redimere sono eccezionali!... bellissimo anche l'interrogatorio con il bagno non previsto per il secondo contrabbandiere!Sulla intera vicenda si respira un atmosfera di dramma, di tragicit? ineluttabile. Jesus Zane è una figura tragica:la sua vita inizia sotto il segno della violenza, una violenza che Jesus si porter? dietro come un'eredit? impossibile da lasciare, una malattia incurabile. Jesus è anche una vittima:vittima di un destino crudele che non gli lascia scampo, un destino di morte e violenza che lui non si era scelto. E Sheewa, in punto di morte, a ricordarglielo:"Tu sei nato... per spargere... il dolore... e la morte... attorno a te..."Questo lui lo sa già:?Io ho avuto?una nascita maledetta?e la mia vita è stata?solo un lungo inferno??La vittima Jesus non può far altro che accettare il suo destino:se violenza deve essere, che violenza sia!Il Destino, gli dei, il Caso(o chi per loro)sono accontentati:Jesus diventa una belva sanguinaria, che agisce non solo e non tanto per soldi, ma perchè il suo destino si compia. Non c'è pietà, nelle sue azioni, perchè essa non è contemplata dalla sua natura;vi ?, invece, tanta umanit?- una umanit? che disprezziamo e che ci fa paura, una umanit? che Tex combatte perchè è giusto che venga combattuta;una umanit? terribile e funesta:Jesus Zane è l'uomo che non vorremmo essere?ma è anche l'uomo che tutti potremmo essere, in questa o in altre vite?In realtà, ci è stato un momento in cui Jesus ha provato a ribellarsi al suo destino. Probabilmente ha anche pensato, seppur per pochi momenti, di aver vinto la battaglia?Disponeva,Jesus, di un'arma alcune volte invincibile, a cui tanti uomini fanno ricorso:l'amore. Ma l'amore è un'arma che molto spesso si inceppa, e si inceppa nel momento più inaspettato, quando si comincia a credere che la battaglia può finire con una vittoria?Jesus ha usato un'arma che si è inceppata?Capisce allora che la battaglia è persa, capisce che il suo destino non può essere cambiato in alcun modo;non può, dunque, che arrendersi alla violenza, non può che assecondare la sua natura infausta:non gli rimane nessun altra strada percorribile?Alla fine di questo tragico percorso, la Morte, tante volte data, che ora arriva per lui:?Sono stanco?nauseato da tutto?la morte per me sarà una liberazione??La storia tocca vette di drammaticit? e partecipazione emotiva straordinarie!Se l'umanit? di Jesus ci fa paura, quella di Nat invece è molto più vicina alla nostra(o almeno, così vorremmo che fosse sempre?):siamo solidali con Nat, siamo in trepidazione per la sorte sua e della sua amata moglie;ci identifichiamo con Nat e partecipiamo in prima persona alla sua ricerca disperata. Dopo che Nat libera Sheewa, le emozioni si inseguono senza sosta, e gli stati d'animo dei personaggi ci viene sbattuta sul grugno senza mediazioni:c'è la disperazione e il furore implacabile di Jesus, c'è il terrore, ma anche la speranza di una impossibile salvezza, per i due sposi appena riunitisi. Alla fine prevale la disperazione, disperazione per tutti:per Jesus, che vede morire il suo amore e ogni vaga utopia di salvezza;per Sheewa, che vede il suo amato soccombere nella lotta, inchiodato ad un albero;per Nat, che vede morire sua moglie bloccato all'albero, spettatore impotente della scena terribile. Nat e Jesus erano legati nell'infanzia da una amicizia che sembrava indissolubile:il dolore li unisce ancora una volta;il dolore, e la speranza in una morte che possa metter fine alla sofferenza?In questo triangolo di stati d'animo si aggiunge Tex :per lui è la ricerca della vendetta, una vendetta che niente e nessuno potranno negargli:?Dovr? pagarla!E la pagher? ad altissimo prezzo!?Poesia pura:Jesus che saluta Sheewa, portata via per sempre da una misera barchetta;e le parole finali di Tex, che chiudono un' albo speciale sotto tutti i punti di vista. I disegni di Parlov ?servono? al meglio la vicenda:non esagera, il disegnatore, non riempie le scene di particolari inutili e virtuosismi non richiesti;la sua essenzialit? è uno dei punti di forza della storia, che ne guadagna così in leggibilità. I disegni di Parlov sono, inoltre, molto evocativi:le sue foreste e i suoi fiumi canadesi sono straordinariamente vivi, e alcune scene risultano splendide anche grazie ai suoi disegni:ancora una volta devo citare la scena iniziale, o quella in cui Jesus e Sheewa giungono al rifugio del contrabbandiere, o quella dell'inseguimento per terra e per fiume alla sfortunata coppia di sposi. Altro pregio non trascurabile, anzi(!):il suo Tex è grandioso, semplicemente il suo Tex è Tex, duro e spietato quando deve esserlo, ironico e leggero nei momenti giusti;e sempre credibile e riconoscibile. Stesso dicasi per Carson, Gros Jean e Jim Brandon. Anche graficamente, quindi, questo è uno dei Texoni migliori!Per chiudere, ritorno a quanto dicevo all'inizio. Non so se questa storia si possa considerare un Capolavoro della saga, allo stesso livello dei classici che hanno fatto la storia di Tex. Non lo so e, come dicevo, non mi interessa(soprattutto se poi la cosa diventa una inutile questione di definizioni). Questo fumetto è un Capolavoro comunque, da leggere assolutamente-specialmente da chi ha dimostrato, e dimostra tuttora, di non conoscere il Nizzi texiano.
  19. Per quanto ne sè,Dylan Dog superò Tex nelle vendite solo per qualche mese(addirittura solo due o tre, mi sembra). Avanzo un'idea, forse balzana:Tex nel 2009 ha aumentato le vendite?Ne sono ovviamente strafelice!!Ma può essere che questo fatto sia dovuto alle tante chiusure che si sono avute in casa Bonelli?Per esempio, i lettori orfani di Mister No potrebbero aver virato su Tex dopo la chiusura della serie;o i lettori di Magico Vento, già abituati al western, da quando la serie è diventata bimestrale(e tra un p? chiude), potrebbero aver dirottato le loro attenzioni su Tex. In ogni caso, il fatto di avere meno "concorrenti" potrebbe aver giovato al nostro Eroe... E inoltre, il fatto che alcuni tra i più amati sceneggiatori e disegnatori italiani(Boselli,Faraci,Manfredi,Frisenda,Mastantuono ecc..)siano passati in pianta stabile su Tex, credo abbia reso molto appetibili le nuove storie, anche a lettori che di Tex se ne sono sempre fregati...
  20. Quell'Aquila Della Notte con Satan è semplicemente meraviglioso!!E anche la supereroina è molto bella(e piuyyosto sexy:-);d'altronde, già con la storia di Devil scritta da Faraci,Villa ha dimostrato che con i supereroi è grandioso(se non fosse che tengo troppo a Tex, pagherei oro per poter leggere una sua storia di Batman!)!!
  21. Questa è la verità! Incontestabile, purtroppo... L'ho sempre detto:in Italia interi generi letterari sono ormai alla fine per mancanza di lettori(quanti sono gli italiani che hanno letto un libro di poesia?). Idem per la carta stampata... Ora, in una situazione del genere, figuriamoci come se la possono passare i fumetti..... Una domanda a Carlo Monni:quali sono le colpe della Bonelli, rispetto al presunto "invecchiamento"?E "svecchiare", in termini narrativi, cosa significa?
  22. Beh, se anche a Bonelli figlio piacesse davvero tanto Diabolik, questo non vorrebbe dire che automaticamente sarebbe un pessimo successore del padre:-)Se davvero se ne fregasse dei fumetti, potrebbe comunque gestire la casa editrice in maniera fredda e distaccata, e lasciare la gestione artistica della stessa a gente più competente sul piano squisitamente fumettistico(che per fortuna alla Bonelli non manca!). E poi il discorso fatto dai "giovani" sul "Tex roba vecchia" va avanti da molti anni, ormai-almeno dai tempi del "fenomeno Dylan Dog". Eppure il nostro ranger è ancora qui, ben saldo in sella!... quindi, secondo me, sono discorsi che non valgono niente, soprattutto perchè fatti di solito da gente che di Tex non ha letto nemmeno una pagina!
  23. paco ordonez

    Aurelio Galleppini

    Hai parlato di un altro elemento che contribuiva a rendere bellissime quelle copertine, caro AtTheRocks:il carattere dei titoli. In genere i titoli erano scritti in caratteri molto fantasiosi, e non c'era la regola di porre il titolo in alto affianco al logo "Tex":questo le rendeva non solo particolari, ma anche tra loro diverse, per impostazione:Oggi, anche se i disegni di Villa sono spettacolari, mi sembra che l'impostazione delle copertine sia standard, forse troppo. E ripeto, tutti i cambiamenti avute con le ristampe non hanno fatto che rovinarle, queste copertine:anche il cambiare il carattere dei titoli ha rovinato il tutto, perchè, a mio modo di vedere, anche quei titoli scritti con quei caratteri, avevano il loro peso determinante nell'equilibrio della copertina(e mi piacerebbe sapere se a scrivere i titoli era lo stesso Galep-spero di sè!). E porto ancora l'esempio di "Le terre dell'abisso":nella copertina originale, il titolo era scritto molto grande, e occupava tutta la parte bassa della composizione, riempiendo così una zona che, altrimenti, sarebbe rimasta vuota;nella Nuova ristampa il titolo ?stato spostato in alto, e segue, per un certo periodo, il perimetro del cerchio:ma l'effetto che, secondo me si è avuto,? stato deleterio:la composizione risulta, specie se confrontata alla cover originale, irrimediabilmente vuota;e il titolo, che prima con le sue dimensioni e la fantasia dei caratteri colpiva l'occhio e risaltava, diventa anonimo e poco attraente. A tutto ciò si aggiunga la modifica del cerchio, che da nero diventa bianco:l'impatto visivo è molto meno forte, e svanisce la suggestione:quel cerchio nero su uno sfondo verde, non poteva essere l'entrata nell'abisso?
  24. paco ordonez

    Aurelio Galleppini

    Sicuramente gli sfondi piatti e monocromi, vuoti, era lui a volerli-se così non fosse, allora molte delle sue copertine sarebbero ritoccate, e non credo sia così!
  25. paco ordonez

    [296/297] Gli Avvoltoi

    Che dire su questa breve storia?Che nella sua semplicit? e brevit?,? davvero molto carina!Molto bello l'inizio ambientato nel paesino deserto sotto la pioggia;il tutto è molto suggestivo e crepuscolare, specialmente quando compare, in quella desolazione, finalmente qualcosa:il carro funebre!Nizzi impreziosisce una storia pensata sicuramente come una storia senza molte pretese, con una serie di comprimari ben delineati e molto simpatici:penso innanzitutto al vecchio Art, spassoso quando conclude il suo monologo contro gli avvoltoi strizzando l'occhio al lettore;e a Katy, ragazza tostissima e tutta pepe, tratteggiata splendidamente dal pennello di un Monti in stato di grazia-detto tra noi, con quella camicetta e quelle forme prosperose, io l'ho trovata anche piuttosto sexy. Tex agisce da Tex, ed è protagonista di alcune scene spettacolari che rendono la vicenda molto vivace:prima scazzotta lo spione, poi spara a sorpresa dal carro funebre in una scena secondo me molto bella;poi da prova di furbizia nel fienile;e infine è protagonista di un duello spettacolare, in cui il nostro(anche se, ovviamente, aiutato dalla fortuna)da una prova maiuscola della sua infallibile abilità. Gran merito è poi da dare a Monti(la cui scomparsa non la si rimpianger? mai abbastanza!)!Secondo me, la sua capacità di narrare è strabiliante:stupende le caratterizzazioni dei personaggi di contorno(e ancora una volta non posso che citare Katy:-), bellissime le scene d'azione(l'ultima vignetta di pag.35, con quel Tex che esce dall'ombra vomitando piombo è stupenda!), bellissime le sue ambientazioni(quella Silver Pine piovosa e deserta è un capolavoro di crepuscolarismo!). Quindi, a questa breve e simpatica storia, d' un bel 7 pieno, e ai disegni un 10 e lode ovvissimo!
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