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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. paco ordonez

    Tex Eroe E Supereroe

    Non sè... il culturista non mi convince;io di queste cose non capisco molto, ma mi sembra troppo "pompato"... In linea teorica il ragionamento di Wasted può essere giusto, però il corpo del Tex di Villa mi sembra anche più muscoloso, ma meno pompato;ill corpo del culturista invece mi sembra finto, fatto più con la plastica o la cerapongo che con carne e muscoli.
  2. paco ordonez

    Tex Eroe E Supereroe

    Caro Wasted, mi sembrava non avessi capito che la mia era una analogia, perdonami;analogia che secondo me ci sta tutta. Credo che se ne possano fare tante con altri disegnatori di Tex e altri momenti della storia dll'Arte. In ogni caso non credo che il Tex di Villa soffra di ipertrofia. Caro Don Fabio, non capisco cosa intendi quando dici che Tex non ostenta la sua forza ma la mette in evidenza solo quando serve:cosa vuol dire, che quando sta per iniziare un combattimento schiaccia un pulsante e magicamente gli escono bicipiti e pettorali?
  3. paco ordonez

    Tex Eroe E Supereroe

    E' ovvio che Michelangelo e i greci, e Villa , sono cose ben diverse;ed è altrettanto chiaro che Villa non realizza cappelle. Quella che io indicavo era solo un'analogia, analogia che secondo me c'è tutta. Non ho citato Michelangelo per giustificare Villa;l'ho fatto per dire che ogni artista ha una sua caratteristica, una sua peculiarit?, o anche una sua fissazione. Villa, da artista del fumetto, è fissato con i corpi muscolosi:lo perdoniamo o no?E inoltre realizzare un Tex ipermuscoloso non è contro la tradizione;al limite è un andare contro la tradizione grafica del personaggio(ma anche Fusco lo ha fatto). Gli esempi di Sam Stone dicono tutto:un'uomo che fa le cose che fa Tex,? OVVIO che abbia dei muscoli d'acciaio:cosa c'è di male che Villa li metta in risalto?Non c'è nulla di più fedele a quello che è Tex, uomo fortissimo fino all'inverosimile.
  4. paco ordonez

    Tex Eroe E Supereroe

    Devo dire che a me le scene che hai citato,Don Fabio, non hanno mai dato fastidio, anzi;per me Tex è insieme colui che, come dici, sa scherzare e prendersi birra e bistecche allegramente, ma anche colui che, in un impeto di rabbia, puu? divellare le sbarre di una gabbia(che, se non ricordo male, nella storia che hai citato non erano certo d'acciaio). Tex per me è insieme Eroe invincibile e persona normale, e non sono i muscoli di Villa a infastidirmi:a pensarci, anche il anche il Tex di Letteri aveva un bel fisichino;inoltre penso che ormai sia chiaro che Villa, novello Michelangelo, ha una grande passione per il corpo umano:ama mostrarne ogni minima fibra nella sua realtà più totale, ama torcerlo ed esibirlo in tutte le posture. Il corpo umano per Villa è però anche un qualcosa di monumentale-ed ecco un'altro punto di contatto con Michelangelo, e questa volta anche con i greci. Percui, nel suo realismo totale, nella resa del corpo umano Villa diventa artista idealista, che si allontana dalla realtà in osservanza delle leggi dell'Ideale.... e l'Ideale, come dimostrano le statue greche,? più forte di qualsiasi relat?:per i greci il corpo umano, quando veniva rappresentato nelle statue, doveva essere sempre e comunque giovane, bellissimo, muscoloso, perfetto in ogni sua parte. Quindi poco importa che Carson ha quasi 60 anni;poco importa che nelle riserve non ci fossero le palestre:Villa vede il corpo umano in quel modo;non è il solo Tex ad essere muscoloso e fisicamente perfetto, ma lo è anche qualsiasi essere umano giovane, a maggior ragione se indiano, marinaio, o eroe della storia narrata. Si può avercela con Villa per questo fatto?..? un suo vezzo d'artista, una caratteristica tipica della sua arte, che in quanto tale(secondo me) va accettata. E penso che, se anche questo fosse un difetto, sarebbe un difetto su cui si può tranquillamente sopprassedere... se così non ?, prendiamocela anche con Michelangelo, che nella cappella sistina ha realizzato donne muscolosissime, che in natura non credo si siano mai viste...
  5. paco ordonez

    [463/465] I Sette Assassini

    Se è per questo non è nemmeno una santa Per rimanere sulle citazioni, mi piace pensare che le ultime due vignette in cui parla Lena sono una citazione-omaggio a due splendidi quadri di Boccioni,"Quelli che vanno"e "Quelli che restano", facenti parte della serie "Gli stati d'animo".
  6. paco ordonez

    [463/465] I Sette Assassini

    Beh, su questo punto,Virgin, mi permetto di dissentire. Non credo che siano citazioni più o meno colte a fare di una storia di Tex una buona storia;per carit?, se sono funzionali alla storia ben vengano le citazioni, ma se devono diventare routine mi darebbero l'impressione di un mero edonismo intellettuale da parte dell'autore. Credo che non sia in Tex che vadano riposti propositi personali di acculturazione, non mi sembra questo il ruolo di Tex... Pedro inoltre fa notare una cosa evidentissima:la mega figura da piccioni che Boselli riserva ai quattro pards, e specialmente a Kit, rifilatagli da un ragazzino qualunque:scena che Boselli poteva risparmiarsi senza troppi sforzi. Fosse stata fatta da Nizzi, il coro di proteste si sarebbe sentito fino in Nevada..
  7. Ciao Pasquale, volevo chiederti:prima di diventare suo disegnatore, in che rapporti eri con Tex?Lo leggevi?Ti piaceva, o lo sentivi distante dai tuoi gusti di lettore?E tutto ciò ha influito sul tuo approccio al personaggio?E in che misura?Scusami per il bombardamento
  8. paco ordonez

    Tex & Alison.

    Con queste parole Cheyenne ha esposto il mio pensiero nella maniera più chiara!L'immagine di un Tex che reprime con dolore i suoi sentimenti, a me sembra l'immagine di un Tex molto umano;di un'umanit? che forse non riusciamo a capire, a comprendere;ma chi può dire di riuscire a capire e comprendere totalmente l'altro?
  9. paco ordonez

    Tex & Alison.

    Ok,Ymalpas, chiarisco io come la vedo(ovviamente le boiate sui pards omosessuali sono solo boiate;la stessa cosa la si diceva di Batman e Robin). Io la vedo così:in giovent? il buon Tex era un mandrillone come ce ne sono pochi;numerosi infatti gli aneddoti che raccontano delle infallibili tre pistole del giovane fuorilegge;le cronache riportano anche notizie di interi villaggi che, al passaggio dei giovani Tex Willer e Kit Carson, vedevano diminuire drasticamente il numero delle donne e aumentare a dismisura il numero dei mariti cornuti. Tuttavia, molti uomini giungono a mettere la testa a posto, dopo sposati. La stessa cosa è successa a Tex;e dopo che è morta la moglie, per lui non è cambiato niente, perchè Tex è (e forse questo sarà irreale, ridicolo, assurdo), dopo più di vent'anni, ancora innamorato della moglie;Lilith è per lui un qualcosa di insostituibile, sotto ogni punto di vista. Ora, se anche questo fosse un difetto del personaggio, sarebbe comunque un difetto di poco conto;non sarà tale difetto a rendere Tex in quanto personaggio, meno maturo e credibile. Infatti il nostro è in sella da oltre 60 anni, e sempre in testa alle classifiche. Tex, secondo me, non ha bisogno di storie d'amore o altri stravolgimenti;Tex ha solo bisogno di autori che, quantomeno, lo rispettino, e che creino per lui storie belle...
  10. paco ordonez

    Tex & Alison.

    Non sono d'accordo con te,Ymalpas, perchè non credo che sarebbe stato giusto far avere a Tex una relazione, anche solo platonica, con Alison;secondo me sarebbe stato uno stravolgimento del personaggio, magari interessante, ma che sempre stravolgimento sarebbe rimasto. Tex non può avere relazioni sentimentali di qualsiasi tipo con altre donne;se si deve restare fedeli al verbo Bonelliano, questa è una cosa da accettare.. E non credo che Tex non capisca che Alison prova qualcosa per lui;e non credo che faccia la figura del coglione. Lui, da uomo malinconicamente legato al passato e con la testa sulle spalle(sa bene quanto possa essere difficile la vita in un villaggio indiano per una donna bianca, per es.), lascia che la storia si tronchi naturalmente, per il bene di tutti;e lui, secondo me, qualcosa per Alison cominciava a provarla. In ogni caso l'idea che la relazione potesse continuare a me non piace affatto:? uno stravolgere il personaggio, e a quel punto tanto varrebbe inserire un paio di pagine tutto sesso in ogni albo, in stile Dylan Dog vecchia maniera...
  11. paco ordonez

    Tex & Alison.

    Anche quello che dici tu,At the rocks,? sicuramente vero;certamente una moglie per Tex,Kit,Tiger, o Carson sarebbe un elemento inopportuno per lo svolgimento delle storie... Comunque quel vecchio marpione di Tex fa molta presa sulle vedovelle
  12. paco ordonez

    Tex & Alison.

    E come ti spieghi che questo benedetto uomo da quando è morta la moglie non ha più visto donna?E che quelle occasioni che ha avuto(Alison e la Mc Intire)le ha buttate al vento?..
  13. Cosa dire di questa storia?La considero una delle peggiori uscite dalla penna di Boselli, con protagonista quello che è forse il suo comprimario che maggiormente odio. Juan Raza mi è cordialmente antpatico:l'ho sempre trovato troppo sicuro di sè, troppo fiero della sua superiorit?, arrogante anche nei confronti di Tex-impressione questa forse errata, ma che mi viene ogni volta che leggo le vignette tra pag.23 e pag.27 del primo albo. A tutto ciò si aggiunge il fatto che Raza mi sembra l'esempio più eclatante di quello che è per me il tipico personaggio ruba-scena boselliano;tale considerazione, già ricavabile da "Il ritorno di El Morisco", in questa storia diventa addirittura ovvia:Raza è il motore della vicenda, tutto quel che accade accade in riferimento a Raza. La storia mi sembra costruita intorno a lui:Raza è il protagonista,Tex e Carson i comprimari. Non a caso la scena finale dell'albo, tra l'altro molto bella, vede Raza al centro dell'azione:? lui ad erigersi nel momento clou della storia,? lui a compiere il gesto più degno di nota della vicenda, con buona pace di Tex. La storia in sè potrebbe anche essere buona;ma il suo non essere una storia DI Tex, ma CON Tex, la rende(almeno ai miei occhi)odiosa... Su two si è detto che Boselli potrebbe riutilizzare Raza in una sua prossima storia... a meno che Boselli non cambi rotta con questo personaggio, spero che Raza rimanga per sempre nel dimenticatoio... Tuttavia qualcosa di buono nella storia c'è, e quindi:storia(testi e disegni):6texianit?:non pervenuta
  14. paco ordonez

    Galleria Di Luciano Bernasconi

    Davvero questo sarebbe il copertinista dell'edizione francese di Tex?La Bonelli non aveva nessun altro per questo ruolo?Questo Bernasconi mi ricorda un ipotetico Della Monica molto involuto:alcune posture mi sembrano infatti innaturali, così come qualche rapporto proporzionale nei corpi dei personaggi... Per la serie mensile non sarebbe certo un grande acquisto..
  15. paco ordonez

    Tex & Alison.

    Bellissimo topic,Antony, dedicato ad una delle mie storie preferite!Per come la vedo io, molte critiche lette da più parti a questa storia sono totalmente infondate e gratuite;quello che viene messo sotto accusa è il fatto che Tex sembri quasi "passivo", nei confronti di Alison. Poteva essere altrimenti?Io credo che Tex, non solo abbia ben capito i sentimenti di Alison, ma che addirittura anche lui cominciasse a provare qualcosa... questa è ovviamente solo un'opinione, dato che la bravura di Nizzi è stata quella di non essere esplicito, di aver preferito il non detto al detto chiaramente... Come appare dalle ultime vignette, la partenza di Alison rattrista Tex, che tuttavia non fa niente per fermarla:? ovvio che sia andata così, non poteva essere altrimenti, poich? Tex ha un destino da Eroe intimamente malinconico, legato ai ricordi del passato che sono in lui ancora vivissimi;ricordi che(e questo ormai è assodato!), lo condizionano nei rapporti con l'altro sesso... Non poteva esserci una storia d'amore con Alison, e il perchè viene mostrato nelle ultime 3 o 4 pagine di "Sul sentiero dei ricordi"... In ogni caso l'ultima vignetta di "Sfida selvaggia", con quello splendido profilo di Tex che guarda malinconico il carro che parte, dice tutto-o almeno, allude in maniera molto esplicita...
  16. paco ordonez

    [n.100] Supertex

    Penso che ormai sappiamo bene che dai "centenari" difficilmente possiamo avere dei capolavori. Tuttavia questo SuperTex è a mio avviso un'ottimo albo, che contiene una storia molto bella, certamente costretta dall'esiguo numero di pagine, ma che si lascia leggere con sommo piacere. La storia infatti è costruita benissimo, e Bonelli dimostra di sapersi adattare alle 114 pagine;infatti alcune caratteristiche tipiche del suo modo di scrivere ci sono tutte, a cominciare dai dialoghi scoppiettanti:scoppiettante quello che si svolge tra Tex e Pat mentre Gros-Jean fa volare in aria il povero Laval... Storia in cui è impossibile annoiarsi:infatti i nostri sono qui una vera e propria banda di castigamatti che dove passa distrugge-e questa serie di spedizioni punitive mi ricordano molto la prima parte dello splendido texone di Giolitti. L'ultima parte è incalzante, senza tregua;non credo che si possa dire che questa missione sia stata facile per i nostri, che infatti si salvano per il rotto della cuffia(splendido Carson che gioca un bello scherzo a Tex con il lasso)... Su tutti ovviamente svetta un Tex deciso e risoluto, che chiacchiera pochissimo e fa volare i pugni, e che da una prova della sua furbizia nel modo in cui usa Silver... Siamo di fronte certamente ad una storia pensata davvero come celebrazione;infatti lo stesso Sergio Bonelli ha ammesso che per una casa editrice all'epoca non ancora importane come lo è oggi, arrivare a festeggiare il centesimo numero di un personaggio che sembrava dovesse durare poco,? stato un traguardo eccezionale. Ecco che allora Bonelli padre crea una festa vera e propria, inserendo nella storia alcuni tra gli amici storici di Tex-infatti è brutto festeggiare da soli... questo carattere festivo, forse anche più leggero del solito, si vede anche nel fatto che si è passati tranquillamente sopra il fatto che nel west uno con una giubba rossa e un altro vestito da trapper non passano certo inosservati... ma va benissimo così!Galep in questa storia è straordinario!!La copertina dell'albo, nella sua semplice originalità è una delle più belle della serie, e il colore sembra dare vita ai disegni del Maestro, che balzano agli occhi per la forza vitale dei personaggi e per la loro evidenza plastica. Anche gli scenari sono esaltati dal colore, per non parlare delle scene di battaglie in cui Galep è davvero eccezionale!Tuttavia mi piacerebbe vedere questo albo con qualche colorazione più moderna, tridimensionale, con quelle colorazioni tecnologiche riservate ad altri personaggi bonelliani:sarebbe una festa per gli occhi ancora maggiore!!Per chiudere, credo che questa "festa" meriti comunque un 8 e mezzo-sopratutto per il grande Galep...
  17. paco ordonez

    [438/440] Gli Invincibili

    Dopo averla riletta il mio giudizio su questa storia si consolida:Capolavoro!!Leggere questi albi fa pensare con molta nostalgia a quella splendida coppia formata da Boselli e Marcello... Boselli si dimostra straordinario in tutto. I personaggi qui delineati sono tra i più belli da lui creati, ognuno con la sua personalit? a tutto tondo;la banda degli irlandesi è una splendida metafora dell'amicizia più vera, che comprende e accetta le differenze di carattere, che non pretende di cambiare la personalit? dell'altro;la cui forza è costituita proprio da questa accettazione amorevole delle differenze;e se è vero che l'amicizia vera si dimostra nelle necessit? e nel bisogno, questo gruppo di fuorilegge è un esempio di tale verità. Colpisce infatti lo spirito di gruppo, più che cameratesco, di questi amici. Tra loro è difficile individuare il personaggio dominante;posso solo dire che probabilmente quello che più mi ha colpito è Kelly, forse per l'essenza romantica e malinconica, intrisa di una malinconia silenziosa, maggiormente palpabile nella sua personalit? rispetto agli altri. Commovente la nostalgia nei confronti della sua nazione, che si palesa nei suoi discorsi sull'' Irlanda intrisa di verde, sul wiskhy irlandese di cui vorrebbe bere ancora un goccio.... la scena della sua morte è tristissima e malinconica... Discorso a parte merita anche Shane, altro personaggio straordinario, che si presenta al lettore come un'uomo ambiguo e incline al doppio gioco;ma subito tale fraintendimento viene spazzato via:meravigliosa la scena in cui sogna-ricorda del suo passato;ecco allora la vera anima di Shane, uomo problematico e dal passato doloroso, rivoluzionario autentico a cui la sorte ha giocato quello che forse è la sorte peggiore che possa avere un rivoluzionario:il tradimento da parte dei suoi compagni. Ma ecco un nuovo fraintendimento:pensiamo che anche Shane sia un rivoluzionario deluso, che ormai pensa solo ai dollari;ma non è così, e lo splendido finale lo ribadisce:a chi altri infatti, se non a un vero rivoluzionario e patriota irlandese, poteva apparire la fata della Morte?E ora veniamo ai quattro pards. Leggendo la storia, si può avere l'impressione che il quartetto sia stato messo da parte dall'autore:ecco un'altro possibile fraintendimento. Infatti, il ruolo dei pards nello svolgersi della storia non è secondario, ma funzionale allo svolgimento della stessa. Loro cercano i fuorilegge mentre questi svolgono le azioni più eclatanti, ma il tutto è dosato sapientemente da Boselli, che crea quasi dei diversivi per farli entrare in azione(pur se azione secondaria);diversivi quindi ben riusciti, come la splendida mega rissa al clan na gael, e lo splendido scontro(e questo non è un diversivo!) con la banda degli irlandesi nel pueblo di Santa Marta;Tex e Carson qui fanno il loro solito figurone, ed è ovvio pensare che se il tutto fosse sfociato in uno scontro a fuoco, con l'intervento di Kit e Tiger, non ci sarebbe stata storia... L'ultimo albo è uno spettacolo!!Uno degli albi più entusiasmanti della storia di Tex!Non si tratta di tanti "bang bang" ripetuti sull'intero arco dell'albo, ma di una vera e propria battaglia studiata nei minimi particolari:le posizioni degli edifici e dei combattenti non sono messe l' a caso, i movimenti di Tex e pards all'interno dello spazio della battaglia sono realizzati magnificamente;si capisce che ci sono due punti strategici intorno a cui ruota l'azione:la casa dove sono asserragliati i nostri, e la gatling che si dimostrer? essere la carta vincente. E i quattro pards sono straordinari!!.. e non aggiungo altro perchè descrivere quello che ognuno di loro fa autonomamente mi porterebbe via troppo tempo(però una cosa la dico:Tex da paura!!)!Marcello:chi ha qualche dubbio sulla grandezza di questo artista si riveda le pag.62-65 del primo albo:ambientazioni perfette, sensazioni del caldo e del sole infuocato sulla pelle straordinarie!... e sopratutto questo ipotetico lettore dubbioso dovrebbe riguardare tutto il terzo albo:qui Marcello è magnifico, poich? realizza quello che ?, secondo me, uno degli albi di più difficile realizzazione grafica dell'intera serie... Per chiudere:Tex è un fumetto serio, non un passatempo qualsiasi!Affrontare in un fumetto così tanti temi della Storia, tragici e ancora oggi non ancora del tutto risolti,? cosa che solo in fumetti come Tex si può fare. Affrontare temi come l'amicizia, il pattriottismo, la rivoluzione, gli ideali che fanno di un uomo un uomo, in maniera tanto seria e in un'epoca come la nostra in cui tutto questo non ha più senso,? un qualcosa che rende Tex molto più che un semplice intrattenimento-e questa volta aggiungo senza remore:grande Boselli!!
  18. paco ordonez

    [567/568] Dieci Anni Dopo

    Concordo con Pedro.. il finale è perfetto così com'?, tragico e inaspettato;aggiungere altre pagine per mostrare la cattura di uno sceriffo corrotto qualunque, avrebbe portato ad una lungaggine inutile. D'altronde mi sembra che Tex sia da sempre maggiormente interessato ai "pesci grossi"... E poi definire "vecchio ragioniere" e "passivo" un satanasso ultra determinato che ha sbaragliato da solo tutta la banda dei cattivi, dando prova di un'abilità eccezionale unita ad un pizzico di spietatezza, mi sembra fuori luogo... E comunque mi sembra che siamo nel campo del "pelo nell'uovo".. Per quanto mi riguarda, questa è davvero un'ottima storia, che dimostra che, per quanto stanco e anzianotto,Nizzi quando vuole è sempre Nizzi!Non è facile per nessuno, infatti, prendere una delle più belle e amate storie di Tex e farne un seguito quantomeno decente... Nizzi ci è riuscito alla grande, regalandoci una trama solida, sceneggiata come meglio non si sarebbe potuto, e in cui non mancano scene esaltanti. E su tutto spicca il personaggio di Rhonda, determinata e spietata, molto sexi, e sopratutto imprevedibile:chi infatti si sarebbe aspettato che una tale vipera potesse amare davvero, e non solo per calcolo?La bravura di Nizzi ha fatto sè che alla fine la morte di Rhonda lascia con un p? di amaro in bocca... Grazie a questa storia penso:non può essere che Nizzi, finalmente sgravato dall'impegno da tempo insostenibile di essere lo sceneggiatore principale della serie, e quindi agendo da seconda linea, potrebbe ancora regalare a Tex qualcosa di buono?... E un'altro spunto di riflessione mi viene in mente pensando alla storia:in questa nostra epoca, dominata da conflitti religiosi sempre più aspri e drammatici,Nizzi nel suo piccolo ci mostra a quali tragici effetti può portare tale pericoloso fanatismo....... questo è quel che avviene quando il fumetto, come ogni altra forma d'arte seria, si prende il compito di farci riflettere sulla nostra epoca..
  19. paco ordonez

    [304/307] I Cospiratori

    Dopo averla riletta, mi appresto a commentare questa storia magnifica in maniera più decente. Premetto che questa è sempre stata una delle mie preferite, a cui ho sempre pensato come ad un autentico Capolavoro... a tutto ciò aggiungo che "I cospiratori", insieme o poco dopo a "L'uomo con la frusta",? la più bella storia messicana dell'intera serie!La motivazione è che mai come in questa storia ci viene dato il ritratto di un Messico insieme affascinante e verosimile;il Messico qui non è solo sfondo della narrazzione, ma è il motivo portante dell'agire dei personaggi:ecco allora che ci sono Montales o Marquez che agiscono in sua difesa, e i congiuranti che invece vogliono conquistare un potere sempre maggiore a discapico della nazione-brame queste, che hanno continuato a flagellare la nazione anche nel secolo scorso. Ecco quindi che, se il Messico, con le sue problematiche e i suoi intrigi sotteranei, rappresenta un vero e proprio "comprimario", del suo territorio e dei suoi diversi ambienti ce ne vengono offerti un assortito campionario:passiamo così dalle stradine del porto di Matamoros a un monastero sperduto su una collina, per arrivare infine a Monterrey:splendido il pennello di Civitelli, che riesce magnificamente a rendere tutto il fascino di queste diverse ambientazioni ;e ovviamente questo continuo cambio di paesaggi e questo addentrarsi sempre più dei due pards in un ambiente ostile ma bellissimo, costituiscono alcuni tra gli elementi di maggior bellezza della storia. Storia che è strapiena di scene al cardiopalma spettacolari:da quella col tuffo dal treno dei due "frati", alla sparatoria con annesso inseguimento per arrivare alla missione, fino alla fuga spericolata di Tex nell'ospedale... senza dimenticare tutta la scena della fuga dalla nave di Maycroff col successivo inseguimento per mare e per terra... Su tutto questo è palpabile la maestria di Nizzi, che stempera come nessun'altro la tensione e la drammaticit? degli eventi con la sua ironia di cui si ha un saggio nei battibecchi fra i due satanassi;e credo che saremo tutti d'accordo nel dire che la scena in cui i due si travestono da frati sia una delle più spassose dell'intera serie("Laudetur Jesus Christus!""Omnia munda mundi, sorella")... L'ironia di Nizzi, il suo saper rendere i pards mai seriosi e pieni di sè, ma invece amici alla mano e scanzonati nei momenti in cui c'è da esser scanzonati, credo sia l'elemento che manca a tutti gli altri dopo di lui... E sempre merito di Nizzi è quello di proporre una straordinaria galleria di personaggi. Non star? a citarli tutti, ma è doveroso ricordare almeno il capitano Maycroff, individuo abietto e disposto a tutto pur di veder aumentare il suo gruzzolo;e il tedesco bombarolo, personaggio tra i più freddi e impassibili che io ricordi, astutissimo nell' imitare Diabolik(e in questo anche Tex non sarà da meno), della cui morte sono sinceramente dispiaciuto:chissà, poteva diventare un'ottimo nemico per qualche altra storia... Civitelli già all'epoca era un grande!!Certo, se pensiamo a come il suo stile si è evoluto, le tavole di questa storia perdono punti... ma proviamo a dimenticare l'eccezzionalit? dei suoi disegni d'oggi, e proviamo a pensare unicamente alle tavole di questa storia:ebbene, questi disegni sono spettacolari! Civitelli non ha problemi nell'affrontare le ambientazioni più diverse, non si fa intimorire dall'idea di dover caratterizzare un così grande numero di personaggi;e i suoi pards sono magnifici:ci sono dei primi piani di Tex stupendi!Insomma, all'epoca Civitelli era già Civitelli!Per quanto riguarda Nizzi dico solo che anche questa storia conferma quanto ho già avuto modo di scrivere:e cioè che lui è stato, dopo Bonelli, il più grande sceneggiatore di Tex, capace di creare storie emozionanti, che sovente non lasciano un'attimo di respiro, con personaggi quantomeno degni di nota uniti ad una trama splendida, svolta come meglio non si sarebbe potuto.. Spero che siano in molti a rileggere(o a leggere la prima volta)storie come queste, perchè una rivalutazione dell'opera di questo artista è doverosa!Per concludere, a questo pop? di storione d' il mio 10 più convinto!...
  20. In generale anche io penso che alcuni almanacchi siano stati deludenti;ma le belle storie non sono mancate, da "Bad river" a "L'uccisore di indiani", da "La ballata di Zake Colter" a "Glorieta Pass"-Inoltre questo almanacco promette bene... La regola deve essere sempre la stessa:mai giudicare in base ai pregiudizi(come purtroppo da molte parti si è fatto spesso)...
  21. Che bello!... finalmente si sa qualcosa dell'almanacco!Per quanto mi riguarda lo comprer? sicuramente, non solo per la storia, ma anche per l'articolo sul massacro del Sand Creek, pagina triste della storia del west che vale la pena di approfondire. In più è l'ultima storia di Fusco e quindi non può che essere presa!!E mi fa molto felice il sapere che anche in questa storia c'è Kit, in una trama che sembra molto interessante... tutti ottimi motivi per non perdersi quest'albo!
  22. paco ordonez

    Un Nuovo Galep?

    Dopo la segnalazione di Zeca ho visitato il sito di Torricelli... La somiglianza con Galep è davvero impressionante:specialmente i quattro pards sembrano quelli che Galep disegnava tra la fine della fascia 200 e l'inizio di quella dei 300.. Per quanto tutto ciò possa sembrare mero manierismo, a me Torricelli piace tantissimo proprio per questo;e in attesa del suo almanacco, dopo aver visto tali disegni, dico che questo disegnatore voglio vederlo regolarmente sulla serie mensile!!
  23. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Mi permetto di commentare questa intervista a Civitelli per sottolineare una cosa straordinaria:Civitelli dice che i suoi caratteristici puntini non sono ottenuti tramite il computer, ma sono fatti a mano!!Tutto questo è straordinario!.. ci pensate quanta cura, quanto impiego di tempo richiede una cosa del genere?... eppure Civitelli è uno dei più veloci!.. come ci riesce??Ripeto:straordinario!!
  24. paco ordonez

    [154/156] San Francisco

    Altra grande storia della mitica coppia!Storia straordinaria, avventura pura piena di situazioni nuove per i canoni di Tex , con personaggi fantastici:ovviamente su tutti svetta il mitico capitan Barbanera!Interessante il fatto che Bonelli propone per quest'avventura un doppio scenario per agire i nostri. San Francisco si riconferma scenario di grandi avventure anche per i diversi ambienti, tutti caratteristici, che fanno parte del tessuto urbano;Bonelli è un maestro nel dosarli:infatti passiamo dalle strette viuzze intorno al porto, piene di tipi loschi e varia umanità, alle fogne cittadine che svolgono il ruolo di collegare la San Francisco bene, con le sue vie sontuose e i suoi locali per ricchi, con la parte "malata" della città, molto meno rassicurante ma non meno suggestiva, in cui regnano fumerie d'oppio e luoghi viziosi. Come detto,Bonelli sfrutta ambedue le anime della città;e ovviamente, come in ogni storia di Bonelli che si rispetti, ambedue le San Francisco vengono messe a ferro e fuoco da Tex e soci, che in questa storia sono dei diavoli scatenati che non esitano a provocare una mezza guerra cittadina, con la complicità involontaria delle simpatiche sorelle della "santa lega". Anche questo elemento è degno di nota:il mettere in scena un tale gruppo organizzato di arrabbiate signore, non solo rende il tutto ancor più divertente(e come si fa a non ridere quando Carson capisce chi è la moglie di Bingo?), ma rende l'ambientazione di San Francisco ancora più viva, più vera:la città non fa solo da sfondo alle gesta dei personaggi protagonisti, ma è una città reale, che ha una sua vita propria che continua anche senza la presenza di Tex, e che deve affrontare ogni giorno i problemi piccoli e grandi di una città avviata a diventare metropoli. Se poi ai pennelli c'è Galep, ecco che la vita, la frenesia di Frisco non possono che essere ancor più in risalto!Il Tex che agisce in questa prima parte della storia è un Tex ancor più duro e deciso del solito:ed è ovvio che sia così... Non si fa alcun problema a scavalcare l'amico Devlin, capo della polizia, imponendo la sua legge a quella del codice;gli interrogatori subiti dai poveri diavoli che gli passano per le mani hanno ben poco di divertente:Tex non scherza con Carson, e non da molto spazio alle parole:semplicemente picchia con decisione, quasi con rabbia, come del resto farebbe ogni padre al suo posto. La seconda parte della vicenda invece sembra procedere in maniera più rilassata, complice, forse, la stupenda ambientazione, che sembra mettere un p? di calma agli eventi narrati. Ambientazione meravigliosa!... questa storia ha tutto il fascino dell'avventura pura, di quell'avventura che ti tiene incollato alla pagina, che fa a meno di creare complicazioni psicologiche o interiori, che ti fa venir la voglia di lasciarti tutto alle spalle per imbarcarti sulla prima nave che incontri... e, ancora una volta, se ai pennelli c'è Galep, non puoi fare a meno di sentire per un'attimo l'odore della salsedine e il soffio dei venti... Ma il mare non sempre è amico sereno:sarà proprio lui infatti ad accompagnare questa seconda parte dalla quiete alla tragedia totale. Ecco allora l'altra faccia del mare, con gli squali famelici, i venti che distruggono e le onde immense;ecco i poveri marinai che pagano con la vita il loro tributo al mare(e alla storia). San Francisco e il Mare:Bonelli ce ne offre le rispettive mutevoli facce. Per ritornare a Tex:dopo l'aggressività e la rabbia, ecco la furbizia e l'ingegno nel pianificare;e in questa storia vediamo un Tex che si avvicina molto ad essere una persona normale, poiché in alcune vignette ci viene mostrata la sua essenza di padre, di padre preoccupato e pronto a tutto:quando vede il figlio sulla nave di Barbanera la prima volta tutto quel che fa è di controllarne lo stato di salute, anche se solo con lo sguardo;e quando lo libera... la vignetta sopra di lui non ha bisogno di commenti(pag.36 di "Lotta sul mare)). E sarà utile soffermarsi anche su Carson e Tiger;non ricordo se su questo forum o da altre parti si parlava del rapporto tra i due:credo che questa storia ci mostri che la loro amicizia è solida, perchè si vede che fra i due c'è confidenza e intimità: è bellissima la pagina 21 di "Lotta sul mare", in cui il vecchio cammello aiuta il navajo non del tutto ristabilito, sorreggendogli il braccio affettuosamente. Capitan Barbanera:uno dei personaggi più belli che Bonelli abbia mai inventato!.. personaggio a cui lo sceneggiatore mette in bocca un modo di parlare colorito, spassoso a dir poco:sono infatti bellissime le scene in cui Drake e Bart si stuzzicano a vicenda, dando sfogo a tutto il loro vocabolario. Vecchio sacripante con le mani in pasta in traffici molto poco leciti,Barbanera è alla fin fine un buon diavolaccio, che sa rispettare chi merita rispetto(Kit Willer), e sulla cui parola d'onore non ci piove, sia in senso negativo che positivo. E' stato un bene che Nizzi lo abbia resuscitato, regalandoci poi un'altro Capolavoro. Per chiudere:Bonelli e Galep meritano ancora una volta tutto il nostro grazie per averci regalato un'ennesima storia indimenticabile...
  25. paco ordonez

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Ripensando alla questione della lentezza di alcuni attuali disegnatori di Tex, propongo una soluzione molto semplice;soluzione tra l'altro da sempre adottata nei comics americani(che hanno dei disegni tutt'altro che poco curati!). L'idea è questa:portare nei fumetti di Tex la figura dell'inchiostratore. L'inchiostratore è appunto colui che riceve le tavole già completate a matita dal disegnatore, a cui aggiunge la china(e forse anche altri tipi di inchiostro), completando quindi definitivamente la tavola. Solitamente l'inchiostratore svolge il suo lavoro a stretto contatto col disegnatore. Questo mi sembra un metodo efficace per diminuire i tempi di realizzazione dei disegni.. un metodo che può servire ad evitare i forzati tagli alle storie lunghe che, ad esempio Boselli si è visto costretto a fare. Voi che ne pensate?
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