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@Juan Ortega, hai detto una cosa che non pensi e l'hai detta solo per ottenere dei "mi piace". Per un istante mi sono vergognato di averti sostenuto.
Hai guadagnato un sacco di "mi piace" con i tuoi messaggi, non rompere i cogl*oni.
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E va bene, allora diciamolo che Civitelli è uno stronzo, che Villa è una merda e i poveri Montanari e Grassani sono degli eroi.
(dedicata a te, @Juan Ortega. Con tanto amore. Spero che tua moglie capirà)
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Ma no, giusto chiedere.
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Ma no, nessuna offesa: è una cosa affettuosa. Come dici anche tu, se uno non si pone certi problemi non se li pone, punto: significa che non è proprio nella sua natura.
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Come diceva mio nonno: "En mül el diènta mia en caàl".
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Sono riuscito a dire una scemenza, una parolaccia, buttare in vacca una discussione, commentare la storia di Tex in edicola senza averla letta e spoilerare a tutti i lettori del forum la trama de "Il codice da Vinci". Tutto ciò con un messaggio di due righe.
Sono immodestamente tentato di darti ragione, caro @pecos.
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Leo dice:
ATTENZIONE SPOILER
Da un lato, mettiamoci il redivivo Mike, che cerca la femme, dall'altro i nostri insieme a Jim, che cercano un'altra femme; e poi i professori della spedizione scientifica, anch'essi alla ricerca del loro personale graal, vale a dire le leggendarie navi scomparse della spedizione Franklin.
Scusate se scrivo scemenze come al solito, ma questa frase del buon Leo mi ha fatto tornare in mente le arcane e oscuramente simboliche teorie che identificano il Sacro Graal con la figa.
Prego, riprendete pure la discussione.
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Sostenere che i dialoghi di Nolitta sono come quelli di GLB perché entrambi presentano frasi lunghe sarebbe come pretendere che le feci abbiano lo stesso sapore della cioccolata solo perché il colore è simile.
P.S.: "Per dessert desidereremmo tutti quanti un bel gelato alla merda, buon uomo".
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@Diablero, copincolla i dialoghi dal topic in cui confrontavi quelli di Arizona! e quelli de Il segno di Cruzado.
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Qualsiasi mio parere in merito sarebbe ridondante, perciò taccio.
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Carlo Monni dice:
Sergio aveva raccontato questo aneddoto molti anni fa non ricordo dove, forse in "Come Tex non c'è nessuno", ma non ne sono sicuro e non nascose il favoritismo.
In "Come Tex non c'è nessuno" secondo me no, ma anch'io non ne sono sicuro.
"Non nascose il favoritismo"... quanto è da Sergio, tutto ciò?
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In effetti sarebbe proprio bello riportare in vita il topic su Mister No, anche se significherebbe riportare sotto gli occhi dei lettori i messaggi patetici che ci scrivevo. Ma va be', mi sacrifico per la causa.
Ciò detto, ho visto un po' di tavole di anteprima degli albi di questa storia e l'evoluzione di Fabio è incredibile. Forse mi piaceva di più all'epoca, eh: come quei demo sporchi, però spontanei, anche se il mix non è perfetto; però è salito davvero di livello.
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Valdambrini è un disegnatore pazzesco. Lo adoravo già venti anni fa su Mister No, quando era acerbo; figurarsi con tutta la maturazione che ha raggiunto oggi.
Consiglio di pigliarsi "Un giovane americano", speciale di Mister No, in cui Valdambrini dimostra come si possano fare errori di anatomia e proporzioni anche abbastanza grossolani ed essere un narratore incredibile. Adoro quello speciale soprattutto per i suoi disegni sporchissimi ed evocativi (la sceneggiatura di Masiero, invece, non è niente di memorabile, a parer mio. La adoravo da adolescente e forse ne ho anche scritto un intervento delirante nel topic su Mister No. Svalutata molto rileggendola qualche anno fa).
Sapere che adesso Fabio metta il suo tratto al servizio del West del nostro Tex non può che riempirmi di piacere. Però pure la New York e gli Stati Uniti rurali degli anni Trenta erano un gran bel vedere. Mi si stringe il cuore solo a ricordarli.
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Va be', ragazzi, ma stiamo parlando di un film statunitense per lo spettatore tipo (cioè... statunitense). Posto che ormai tutto il mondo sta precipitando al loro livello mentale medio. Va bene, va bene, la smetto di frignare e torno a leggermi Tess dei D'Urberville.
E invece no, torno IT.
La questione del caffè è per me stata esaurita da Diablero. La scena non funziona affatto. Rovina la storia? Secondo me no. Crea un attimo di sfasamento quando Tex affronta poi il barista e gli spiega la propria finzione? Sì. La storia sarebbe stata anche meglio senza quella sbavatura? Sì.
Ciò detto, la perfezione non è di questo mondo. Se leggo quella storia mi godo la trama ben architettata e ben dipanata, i colpi di scena ben fatti e l'ottima atmosfera.
Nella storia di Nizzi già qualche problema in più, ma mentre la scena del saloon a mio avviso sta anche in piedi (bella l'idea che Tex voglia ristabilire la fiducia della cittadinanza e smascheri il vicesceriffo davanti a tutti per poi avere i cittadini che controllano il vicesceriffo mentre lui regola i conti con gli altri. Idea gratuita e spettacolare? Sì. Ma secondo me accettabile in un fumetto, anche se le scelte più logiche sarebbero state altre) a essere venuta male è l'apparizione di Contreras con relativo agguato a tradimento a Tex, realizzato davvero senza senso alcuno. E la moscezza del vicesceriffo smascherato mi sgonfia un po' la storia, anche se la parte peggiore sono i dialoghi che sembrano scritti da un ragioniere*.
Quella di Cajelli invece mi è piaciuta. Prevedibile? Già letta mille volte? Di sicuro. Ma a parer mio sta tutto al posto giusto e, anche se ogni scena andava esattamente come previsto il risultato era un sorriso compiaciuto, non uno sbuffo di noia. Un po' scentrato Tex che ammanetta subito il muto senza neanche cercare di capirci qualcosa, ma non mi sembra una cosa gravissima.
*= non si offendano i ragionieri. Sono ottime persone e potenzialmente grandi domatori di leoni. Anche se forse erano formichieri.
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<span style="color:red">17 ore fa</span>, Grande Tex dice:
sinceramente,io non mi faccio titte queste pi**e mentali sulla logica.
Se la mettiamo sulle pippe, dato che siamo su un forum in cui si parla di fumetti dovremmo avere tutti 0 decimi.
Più che altro, secondo me @Diablero per quanto riguarda la storia di Nizzi sbaglia a mettere in prospettiva alcuni elementi; ma mi riservo di commentare quando avrò letto tutto l'albo, se ne avrò voglia.
Ciò detto, sinteticamente dico che per me la storia di Nizzi comunque non raggiunge la sufficienza, bella quella di @Mister P e @borden (anche se la questione del caffè è stata magistralmente analizzata da Diablero. Non funziona, giusto, ma non è nemmeno una falla che rovina la fruizione dell'intera storia) e piacevole quella di Cajelli.
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Peccato per questi errori che stanno davvero minando la serietà dell'operazione.
Peccato soprattutto per quel nome e cognome che la casa editrice ha nella propria intitolazione: un signore, ancor prima di un imprenditore, che ha sempre trattato il lettore con enorme rispetto.
Ecco, questo mi succedeva, quando compravo gli albi Bonelli, una volta: magari la storia era brutta, sì; ma sentivo, acquistando l'albo, di essere trattato dall'editore non solo come un cliente, ma come qualcosa di più.
Quando acquisto gli albi negli ultimi anni, invece, oltre all'apprezzamento per il lavoro e l'impegno degli autori non percepisco anche quell'altra cosa.
Sergio Bonelli avrebbe di sicuro pubblicato un editoriale di scuse da qualche parte (si scusò perfino per Ortiz che disegnò il Campidoglio al posto della Casa Bianca!), oggi con mille socialetti tramite i quali autori e redattori possono offrirci la live di ogni propria visita alla prostata... nisba.
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A volte succede di andare in automatico e trovare qualcosa di nuovo che in realtà è già stato fatto.
Quindi è forte possibile che Valdambrini si sia messo a disegnare un volto qualsiasi e non si sia reso conto di aver fatto il ritratto di Charles Bronson, che del resto è molto iconico e, come dice @Carlo Monni l'abbiamo presente tutti.
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Il 20/12/2021 at 18:07, AmnesiaVivace dice:
Bah
E tu saresti uno sceriffo?
Il messaggio in cui ho cominciato io l'OT andando sul personale.
Oh, il mio consiglio era solo volto a evitarti ulteriori figure di merda. Ma se vuoi collezionarne altre, prego, dispiega pure tutto il tuo talento.
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Sì, altrimenti l'avrei usata al primo messaggio quando spiegavi A ME che Tex non spara alle donne.
NOTA DI MODERAZIONE: basta sporcare il topic. Ogni ulteriore messaggio OT verrà cancellato.
CONSIGLIO PERSONALE: qualche esercizio di comprensione del testo gioverebbe.
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"Vogliamo continuare?"
'spetta, 'spetta, non ricordavo di aver cominciato io la discussione.
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Ehiehiehi, piano. Non investiamo di eccessive responsabilità il sottoscritto.
Se uno vuole un parere sulla migliore storia nolittiana meglio che chieda a un suo estimatore, non al sottoscritto.
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Sono messo male, vero?
Pensa che c'è chi sta messo peggio e non riesce nemmeno a capire l'ironia.
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Tex non spara alle donne... Ma dici davvero? Cioè, sicuro sicuro sicuro? Non me ne sono mai accorto.
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Giustissimo. Ma anche se non ci fosse quel motivo, il fatto che Lola sia insopportabile è un motivo sufficiente per ammazzarla.
Non mi sarei lamentato nemmeno se Tex le avesse sparato in testa così a bruciapelo, perché va bene tutto, ma a un certo punto poi basta.
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[Color Tex N. 20] La Terribile Banda e altre Storie
in Color Tex
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Ma che cos'è, oggi, il giorno delle risposte malmostose?
Diamoci una calmata, su.