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virgin

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Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. virgin

    Il Texone Di Horacio Altuna

    Mica polemizzavo con te: esprimevo solo il mio parere! Il miglioramento (al netto della minor presenza di movimento) pare comunque esserci: presentando la liberazione della ragazza questa seconda tavola dovrebbe essere stata disegnata prima di quella in apertura di topic, che presenta la fanciulla già a colloquio con Tex.
  2. virgin

    Il Texone Di Horacio Altuna

    Un po' legnosi lo sono, è vero. Ma, almeno da ciò che si vede qui, a me non sembrano nulla di scandaloso. La caratterizzazione dei personaggi, pur essendo un pochetto caricaturale, mi pare molto riuscita.
  3. virgin

    [651/653] Luna Insanguinata

    Dato il ritardo con cui sono riuscito a leggere la storia, giungo nella discussione a conclusioni ormai già tratte; mi è quindi difficile portare qualcosa di nuovo. Posso però dire che, come ormai sta accadendo con costanza da anni, storie di Faraci escluse, mi sono divertito parecchio a leggere Tex. Se questa non è una sorpresa, piacevolissima sorpresa è invece la strada intrapresa da Boselli: dopo una serie di storie in cui ha tentato di omaggiare a modo proprio tradizioni e stili precedenti, qui riprende sé stesso, tornando allo stile secco ed epico che ce lo aveva fatto conoscere poco più di vent'anni fa. Ed è un bel Boselli. La storia funziona egregiamente, con alcune scene, come quella dei carri nel terzo albo, davvero da manuale di sceneggiatura. Metto tuttavia questa storia al di sotto de "La stirpe dell'abisso", che pure presentava diversi scompensi e si ammosciava progressivamente verso la fine: "Luna insanguinata" è perfetta, senza cali, incalzante; però non offre le stesse vette della storia precedente, né la stessa atmosfera. Anche Mastantuono dà il proprio contributo: l'ho duramente criticato all'inizio, ma dopo "I giustizieri di Vegas" non ho faticato ad ammettere che si è migliorato parecchio. Le impossibilità anatomiche sono diminuite parecchio, le vignette incomprensibili praticamente scomparse. Non sarà mai uno dei disegnatori di punta di Tex, sembra del tutto incapace di dare una qualsivoglia espressione ai personaggi, ma indubbiamente si sbatte; ciò che è encomiabile, tenendo conto che lo stile realistico non è certo l'ambito in cui eccelle. Alle cupezze della storia il suo tratto si adatta molto bene; perfetto il personaggio di Charvez. Una nota di merito anche per i paesaggi: non belli a vedersi (nulla nel disegno di Mastantuono è bello a vedersi), ma concepiti con molta cura. In particolare i rilievi, per come sono modellati, sembrano ripresi dalla realtà, non inventati lì per lì. Per quanto riguarda la disputa riguardo la magia di Charvez: l'ambiguità e il non spiegato contribuiscono non poco al fascino della storia. Come piace a me, ci si può credere o non credere e la storia sta in piedi ugualmente. A me, leggendo, è parsa un modo per suggestionare psicologicamente gli avversari; nulla di mefistofelico, dunque. Bella, infine, l'ultima vignetta: Boselli si lascia sfuggire un po' di melenso... e subito fa autoironia. Molto fine! Come voto globale alla storia, do VIII. Mentre, però, quello de "La stirpe dell'abisso" era un otto pieno, questo è... un po' meno pieno. Piccolezze, comunque.
  4. virgin

    Il Texone Di Horacio Altuna

    Vero, in effetti i segni dell'età si vedono. Eppure, io trovo che il segno (pardon per il bisticcio) abbia ancora un fascino grandissimo. Difficile giudicare da una pagina, certo...
  5. virgin

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Anch'io avevo detto la stessa cosa e il mio pensiero si è evoluto come il tuo: se anche Deodato poteva usufruire di una presunzione di innocenza, dopo aver sclerato in continuazione anche nelle ultime ore (e sta continuando!), non mi lascia più dubbi su chi abbia tutti i torti nella questione... Come non concordare con Monteleone?
  6. virgin

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Giustissima osservazione. Anche per questo invito tutti a seguire l'aureo precetto di Ymalpas:
  7. virgin

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Anch'io, dopo un'iniziale venerazione, trovo abbastanza irritanti certe pose di Recchioni; ma molto più irritanti coloro che lo contestano a getto continuo a volte senza nemmeno leggere i suoi fumetti. Nel merito, come spesso quando parla del mercato del fumetto, le sue osservazioni sono semplicemente encomiabili.
  8. virgin

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Data l'allusione iniziale, penso che ti riferisca a me, credo. Io non mi permetto di esprimere giudizi completi di condanna o assoluzione su chicchessia per due semplici motivi: 1- non ho i tabulati delle telefonate; 2- il mio parere non aggiunge nulla ai fatti e penso che sia di nessun interesse. Ciò detto, l'impressione che ho dei fatti è che, per quanto nello scambio di e-mail borden sembri un po' brusco (ma, come sopra, non sapendo che cosa si sono detti al telefono, è un'impressione che può anche essere falsa), Deodato ha ampiamente trasceso tanto il buon gusto quanto la creanza; ed è pure stato contraddittorio nelle proprie affermazioni (e questo è un dato di fatto incontestabile). Boselli ha anche ammesso il proprio errore (non sapeva quando fossero state rilasciate le interviste), mentre Deodato ha avuto un atteggiamento assai puerile. Virgin dixit. EDIT: in caso non lo si sia capito, la decisione idiota, oltre che scorretta, di pubblicare la conversazione privata, fa passare Deodato decisamente dalla parte del torto. Ma non me la sento di esprimere un giudizio su ogni singolo dettaglio della discussione.
  9. virgin

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Personalmente non commento la questione... perché c'è ben poco da commentare. Anche leggendo l'intera conversazione non si può ricostruire il tutto (mancano le conversazioni... però, se abbiamo un po' di fortuna, dal momento che le intercettazioni si sprecano, anche la SBE è intercettata... ); e, comunque, sono discorsi professionali che dovrebbero rimanere nel privato. Ecco, su un unico punto mi permetto di esprimere un parere: il pubblicare il tutto è stato un grande errore. Storia imbarazzante.
  10. virgin

    [232/233] Scacco Matto

    Come hai detto bene, si tratta di una continuità che viene creata a posteriori proprio da Boselli. "Tucson!" è, se non sbaglio, l'unica apparizione di Tom Rupert in una storia di GLB. Non è che GLB si distraesse; è che, semplicemente, la cosa non gli interessava.
  11. virgin

    [232/233] Scacco Matto

    All'epoca l'idea di una continuità rigorosa in tal senso era ancora al di là da venire.
  12. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Che poi, ripeto: io tutta questa malizia non ce la vedo... sia nelle tavole di Leomacs di questa nuova storia (ma leggerle in tutto il contesto potrà anche far cambiare idea), sia nella Tesah non censurata pubblicata sa Sam. Anzi, Tesah accosciata in quella posizione io l'ho sempre trovata, oltre che molto raffinata (sembra una principessa che si sta truccando, altro che squaw intenta a bere il caffè), anche di una sensualità molto elegante. Quindi, se va bene anche a un bacchettone come il sottoscritto... "Ciò che sta accadendo lì non implica l'impiccagione a Langtry, Texas; e, grazie a Dio, da nessuna altra parte. La seduta è tolta! Fuori dai piedi!" (cit.)
  13. virgin

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    Esatto! Non per nulla Orazio scrisse: "Graecia capta ferum victorem cepit". I romani percepivano i Greci come dominanti nel campo della cultura, quindi quando parlavano di cultura tendevano a "grecheggiare", come diceva Marziale; si guardavano ben dal farlo, ad esempio, quando parlavano di diritto, materia in cui si sentivano superiori. Se ci pensi è tutt'altro che strano: l'Italia non è mai stata una nazione dominante militarmente o politicamente, eppure in tutto il mondo la terminologia musicale, soprattutto nella lirica, è di matrice italiana; ciò perché gli Italiani, in quello specifico campo, avevano grande prestigio. La Francia era potentissima, ma nel globo terracqueo era indubbiamente meno potente dell'Inghilterra; eppure l'aver avuto gli Illuministi sul proprio suolo per un paio di secoli trasformò il francese nella lingua della cultura e, quindi, in una lingua internazionale. EDIT: vedo che ti aveva già risposto Leo. Il dettaglio da lui citato non è di poco conto: fare educare i tuoi figli dai tuoi schiavi significa che, anche se ridotti in uno stato giuridico identico a quello degli oggetti, stimi parecchio i tuoi schiavi!
  14. virgin

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    Infatti non mi riferivo alla seconda guerra mondiale, ma alla storia tutta. Gli italiani, piaccia loro o no poco importa, sono praticamente sempre stati un popolo sconfitto. E' uno dei concetti fondamentali della sociolinguistica, che si può applicare anche ai popoli: l'essere umano, per natura, tende sempre ad assumere il linguaggio di chi, per un motivo o per l'altro, ritiene superiore o dominante.
  15. virgin

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    La discussione riguarda anche questo... non è off topic. Completamente d'accordo. Ahìme, Non sono d'accordo con questo cambiamento da Almanacco in Magazine, io dico che anche questo piccolo cambiamento fa in il suo compito nel processo di degenerazione dell'italia e di tutto il "nostro" mondo, della serie "buttiamo al diavolo il nostro patrimonio" "mischiamoci alla uniforme e insignificante massa". Io la penso forse estremamente ma credo che tutte queste parole inglese nel nostro vocabolario quotidiano andrebbero vietate dalla legge, per preservare la nostra (meravigliosa) lingua intatta e senza "sporcizia" dall'inglese, lingua che contribuirebbe a mantenere più alto il nostro onore e la nostra dignità, che a mio avviso da anni sta andando a rotoli. Un tempo a nessuno sarebbe mai passato per la testa di usare termini inglesi in Italia, e non esistevano tutte queste parole inglesi che oggi sono sulla bocca di tutti. Per carità, pur avendo antenati (anche) inglesi, sono completamente d'accordo con voi. Ma dissento da quest'ultima frase di John Deere, a meno che con "un tempo" non si intenda indicare il Ventennio: se guardate le storie di Tex di Gianluigi Bonelli, ad esempio, vi renderete conto che vi sono forse più parole inglesi che in quelle attuali. E l'invasione di termini inglesi, nella pubblicistica e nella letteratura, partì addirittura dalla fine degli anni Quaranta e dagli anni Cinquanta ("Il partigiano Johnny", tanto per citare l'esempio più estremo, anche se pubblicato più tardi fu scritto allora). E' il comportamento dei popoli sconfitti, da che mondo e mondo. Con tutto che, lo ripeto, condivido il vostro punto di vista.
  16. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Io più che altro vedo una prova di grandissima delicatezza da parte di Tex... molto fine. Manfredi mi convince a giorni alterni, ma non si può negare che sappia il fatto suo in quanto a sceneggiature.
  17. L'autore era GLB ma anche lui dovette sottostare alcune volte all'editore, per cui la legge è stata uguale per tutti. Senza contare che a volte fu perfino Sergio a vedersi le scene cassate da altri (il famigerato cazzotto di Tex a Carson ne "Il segno di Cruzado", ad esempio). Quindi vien proprio da dire che, come nei tarocchi, il mondo è una ruota...
  18. Voto "sì", ma ammetto che il "moltissimo" è un po' eccessivo. Pur non amando (eufemismo) Nolitta, "Gli uomini giaguaro" nella sua stramberia non mi è mai dispiaciuta e vedere ulteriori 38 pagine di stramberia, ammetto, non mi dispiacerebbe. Come NK qui sopra, poi, stravedo per Letteri, tanto che disegnato da lui il Tex di Nolitta mi è un po' meno indigesto.
  19. Un ringraziamento a Mauro per questa risposta onesta e appassionata credo che sia doveroso anche da parte di chi, come il sottoscritto, non ha acquistato il cartonato, né prevede di acquistarne in futuro (se però mi fate un Civitelli o un Fusco sono subito pronto all'assalto ), ma non per questo è meno sostenitore di altri...
  20. virgin

    [175/176] I Cacciatori Di Scalpi

    Non mi pare un post memorabile il tuo..... Fanello è un nuovo arrivato e, assai probabilmente, non ha letto con attenzione il regolamento. Lo invito ad andare a rileggerselo: ogni nuovo utente è il benvenuto, ma bisogna fare attenzione a non postare messaggi come questo, che sono ritenuti spam.
  21. Io non provo il minimo interesse in merito. Trovo che, con la consueta misura e sensibilità, Betta abbia espresso un parere che è anche il mio: Ed è proprio ciò che rende Tex mitico, in tutti i sensi.
  22. virgin

    Il Texone Di Kubert. Censurato ?

    Verissimo. Condanna che non è giunta da parte di certi occidentali non per disapprovazione verso le sinceramente brutte vignette, ma solo per calcolata viltà. Sono d'accordo con te anche quando dici che Quindi, anche se a cominciare l'OT sono stati due membri dello staff come Ymalpas e il sottoscritto (richiamo immediato per entrambi ), invito tutti a parlare della censura al texone disegnato da Kubert.
  23. virgin

    Il Texone Di Kubert. Censurato ?

    Appunto a quello pensavo; mi sa che è inevitabile, visto il chiacchiericcio scatenato dai fatti. Ho appunto evitato di farvi riferimento perché non lo trovo di nessun costrutto in questa sede.
  24. virgin

    Il Texone Di Kubert. Censurato ?

    Con l'espressione "lasciano solo immaginare", Sandro, hai perfettamente colto non solo il mio parere sulla scelta redazionale, ma anche la mia estetica: amo molto la narrativa la cui suggestione si basa sul lasciare immaginare.
  25. virgin

    Il Texone Di Kubert. Censurato ?

    Giustissima osservazione, John: se Lena fosse sopravvissuta, a mio parere il nudo durante la scena del tentato stupro ci sarebbe anche stato, il lieto fine l'avrebbe reso molto meno perturbante; per non parlare dei risvolti emotivi con Lena ancora viva durante la vendetta. Ma tant'è. Non concordo invece con Ymalpas su un punto: Solo io, ormai, penso che la censura possa anche essere un mezzo capace di esaltare le menti davvero geniali? Per citare una mente di tal fatta come Giovanni Lindo Ferretti: la creatività non consiste nel dire tutto ciò che vuoi dire, ma nel lasciare uscire solo ciò che è davvero necessario. Certo è un discorso molto complesso, che nemmeno può, né deve, essere affrontato qui. Una base di autocensura chiamata "buon gusto" è, però, per me assolutamente necessaria. Altrimenti si finisce per dimenticare che la libertà di parola non consiste nello sparare qualsiasi fesseria, bensì nell'essere depositari della durissima responsabilità di decidere da sé che cosa può essere detto e che cosa no. Per il mio gusto la scena del texone è già un pugno nello stomaco da censurata, quindi l'obiettivo, sempre per quanto mi concerne, è raggiunto.
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