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TWF - Tex Willer Forum

Le Vignette Conclusive Delle Storie Di Tex.


Anthony Steffen
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In questo topic vorrei parlare questa volta dei finali delle storie di Tex.
Per "finali" non intendo l'epilogo di una trama, ma quelle vignette conclusive, comiche o drammatiche, che la maggior parte delle volte suggellano una splendida storia.


Ogni autore di Tex ha un suo stile, non solo per il modo di scrivere le storie di Tex, ma anche per quanto riguarda il modo di chiudere un avventura.



G. L. Bonelli, di solito, preferiva la drammaticita'.
E' il caso di citare le scene conclusive di "Vendetta Indiana" e "Il giuramento":

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Per non parlare di quello di "Massacro", dove oltre la drammaticita', si puo' respirare molta angoscia per il tragico destino di Fraser:

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Nizzi invece, molte volte ha giocato sulla comicita' e quindi sulle battute ironiche, la maggior parte dei casi tra Tex e Carson per chiudere il sipario nella storia:

E' ormai mitico il finale della storia de "Il ritorno del Carnicero":

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oppure la vignetta finale de "I predatori del Grande Nord", tanto per citarne alcuni:

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Tra i finali piu' amari che mi viene in mente e' quello della "Strage di Red Hill" di Nolitta:

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Mentre uno tra i miei finali preferiti e' quello di "Wild West Show" di Boselli, per il contenuto del dialogo della vignetta conclusiva:

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Quali sono invece le storie con le vostre vignette finali preferite?nella maggior parte dei casi, quale prediligete, quelle ironiche, drammatiche o amare?

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Io non preferisco un dato stile di un finale, però ce ne sono alcuni che mi sono rimasti molto impressi. Come il finale dell'ultimo ritorno di Mefisto con quell'apparizione nel cielo e poi i pards che se ne vanno. Molto emotivo anche quello di "Patagonia" , perchè prima c'è il finale della battaglia, poi è bello vedere tutti i pards insieme e felici, dopo tante tragedie. Poi c'è anche il finale de "Le campane di San Rafael", con Montales che dice per lui tutto ritorna alla normalit? e il suo passato è stato seppellito con le campane. E infine, mi è rimasto molto impresso il finale di "Fuga da Anderville", con Tex molto dispiaciuto, che se ne torna a casa, e una volta tanto, è lui che dice a Carson di prendere "un monumentale bicchiere di birra", tanto è il dispiacere. Purtroppo io non ho letto molte storie di GLB quindi non so come sono i suoi finali. Ma da quelli che ha postato Anthony, specialmente quello de "Il giuramento", mi sembrano molto belli, perchè sono molto emotivi, e devo dire che mi piacciono. Quindi se proprio devo scegliere uno stile con cui si conclude una storia, beh, scelgo lo stile drammatico, o, volendo, una vignetta drammatica.

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IMHO, le vignette finali di una storia texiana ( ma il discorso potrebbe valere anche per qualunque altro fumetto ) occupano una posizione estremamente delicata perchè, mentre è abbastanza difficile che risollevino il livello di una vicenda mediocre o peggio, non è affatto impossibile che deturpino un capolavoro o un'ottima storia. Ciascuna delle tre soluzioni individuate da Anthony ha i suoi pregi: le conclusioni tragiche consentono di far risaltare l'opera di giustizia vendicatrice compiuta da Tex, mentre quelle amare fanno appello alla pietà dei lettori, che sono invece inseriti da quelle ironiche in un clima di piacevole complicità con Tex, i pards e lo sceneggiatore. Dovendo però scegliere, ritengo più efficaci nell'insieme le conclusioni drammatiche, perchè più frequentemente delle altre consentono di elevare il livello medio della vicenda, come a mio avviso dimostra ( oltre agli esempi citati da Anthony ) "L'oro del Colorado" in cui il finale castigo dei colpevoli conferisce un'insospettabile grandiosit? ad una vicenda di per sè abbastanza ordinaria. Devo comunque dire che un finale particolarmente incisivo e per i miei gusti personali un piacevole extra, ma non rappresenta un fattore determinante per valutare il livello di una storia che a mio avviso può benissimo essere ritenuta un capolavoro anche con una conclusione meramente funzionale: tra le mie vicende preferite figurano infatti non solo storie come "Il ritorno del Carnicero" o "I predatori del grande Nord", caratterizzate da un finale allegro e ironico, , ma anche vicende come "In nome della legge" o "L'uomo con la frusta", la cui conclusione non è eccessivamente connotata in senso drammatico ( il suicidio dell'"uomo di Flagstaff" nella prima trama rappresenta a mio parere nulla più che una lieve e più drammatica variante di un esito già scontato diverse pagine prima, mentre i saluti finali tra i pards e Montales nel secondo caso sono quanto di più pacato e tranquillo si possa immaginare ).

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Vorrei aggiungere a questa discussione altri interessanti finali: ovvero quello Bonelliano della storia su Cane Giallo. Una volta sconfitto l'indiano ribelle tex e i suoi si allontanano mentre C. G rimane steso al suolo e si risveglia tempo dopo completamente solo abbandonato dai suoi uomini e in una lugubre atmosfera....... Più stravagante è invece la vignetta conclusiva della storia Nolittiana " Uno straniero a Elk city ". Nell'ultima vignetta infatti stranamente non viene inquadrato Tex, ma la faccia basita di un cittadino a cui il ranger nelle ultime battute della storia rivela il suo vero nome. Molto più commovente è invece la scena finale della Nizziana " Le colline dei sioux " in cui i sioux si apprestano a riportare nel loro campo il corpo del loro capo Nuvola Bianca ( Sacrificatosi per salvare la vita del suo popolo ) e dargli la giusta sepoltura, nell'ultima vignetta appare una frase molto malinconica in cui l'autore ci ricorda che, anche se N. B è morto il suo spirito continuerà a vegliare sulla sua gente per sempre.

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Dovendo però scegliere, ritengo più efficaci nell'insieme le conclusioni drammatiche, perchè più frequentemente delle altre consentono di elevare il livello medio della vicenda, come a mio avviso dimostra ( oltre agli esempi citati da Anthony ) "L'oro del Colorado" in cui il finale castigo dei colpevoli conferisce un'insospettabile grandiosit? ad una vicenda di per sè abbastanza ordinaria.

Sono totalmente d'accordo con quanto affermato da Pedro, che ha sintetizzato perfettamente quello che è anche il mio pensiero: una storia può riuscire a guadagnare qualcosa con un finale drammatico, e comunque mi resta più impressa rispetto ad una con uno di diverso tipo. Ovviamente ci sono storie tipo "Il Passato di Carson" che ritengo dei caplavori pur non presentando un finale tragico o drammatico, la scelta di questo tipo di conclusione dipende ovviamente da come si è svolta la vicenda. E poi direi che le vignette conclusive di GLB postate da Anthony valgono da sole il prezzo dell'albo!
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Ah, mi sono dimenticato il finale di "L'uomo senza passato", che è forse è uno dei più commoventi di tutta la serie, se non il più commovente. Vedere uno dei 4 pards( in quel caso Kit Willer) piangere non è solito. Poi, il funerale di Fiore di Luna si è svolto in un'atmosfera disegnata ottimamente da Claudio Villa, con un leggero venticello che fa volare le foglie intorno a Kit, e lui che rivolge l'ultimo pensiero alla sua amata. Se questo è uno dei finali più belli, gran parte del merito è da attribuire a Villa, che ha saputo creare un'atmosfera che forse nessun altro disegnatore ci sarebbe riuscito.

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Concordo sul fatto che sono da preferire le conclusioni drammatiche. Vignette conclusive come quella di "Vendetta indiana", "il Giuramento" o "Massacro" racchiudono in un 'unica immagine l'essenza stessa della storia.

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  • Collaboratori

Un finale memorabile è un finale che non ha bisogno di parole per commentarlo, è racchiuso in una vignetta che è impressa nella mente di tutti, che condensa sessanta anni di storia texiana, come quello che segue, per esempio, che non ha bisogno di presentazioni:


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