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Tex E La Religione


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Il fumetto Tex è un genere di evasione, una narrazione spesso spogliata della sua verità storica, in grado di impressionare la massa dei lettori, segnando indelebilmente la memoria degli appassionati.

Nella wilderness nord-americana non ci sono limiti alla fantasia e i contenuti della narrazione visiva si arricchiscono di ambiguit?, di fascinazione e di suggestioni di insuperabile intensit?.

La relazione dei personaggi con il paesaggio circostante è spesso drammatica, segnata da risse nei saloon, duelli nella main street, massacri e botti di dinamite e non sempre è facile capire da che parte stia il bene e il male.

In questa astratta rievocazione del vecchio west, quello della religione sembra dunque rimanere un spazio minoritario, sospeso in un'aria di cristallo, tutto da esplorare.

La riscrittura della mitologia del nord ovest americano, dinamica e avventurosa, nelle sue piste polverose è disseminata di episodi che mettono in luce degli aspetti che si ricollegano alle credenze religiose, svuotate del loro respiro mistico, che anzi rovesciano sistematicamente allorch? si presentano come la rievocazione di inquietanti miti e di antiche e minacciose superstizioni pagane.

In questa terra ibrida, la conquista del west è raramente una conquista religiosa. Il lugubre rintocco delle campane riecheggia spesso sinistramente nelle valli dell'Arizona, del Texas o del New Mexico, vasti territori dove sono disperse vecchie missioni abbandonate, dall'architettura rigorosamente spagnoleggiante, retaggio di un passato che in queste lande desolate appare sinistramente dimenticato.

Quando Tex e Carson giungono nella piccola missione di Santa Cruz [ # 215 / 17 ] per indagare sulla scomparsa di un giovane frate, la campana li accoglie mettendosi improvvisamente a trillare, ma del campanaro non si vede neanche l'ombra.

Il mistero si ripete in una storia di Nizzi, La leggenda della vecchia missione [ # 333 / 35 ]. Anche quella di Santa Maria la Escondida è una vecchia e venerabile missione ispanica. Il suo nome è eloquente, in spagnolo il termine è escondida - significa infatti ?nascosta?. Un luogo sacro abbandonato e sommerso nell'oblio. La sola anima che la popola è un vecchio eremita sfuggito anni prima al massacro compiuto dagli apaches, un ?matto?che si diverte a trafiggere con le frecce imbrattate del sangue dei suoi confratelli tutti i nuovi venuti, tumulandoli quindi con una dubbia carit? cristiana nel piccolo cimitero adiacente alla missione.

La prospettiva cambia e non poco se ci spostiamo più a sud, in Messico. Nella cittadina di Matamoros, l'albo è la Taverna sul porto [ # 305 ], per sfuggire ai rurales che sono sulle loro tracce, Tex e Carson si nascondono all'interno di una cattedrale? da che mondo è mondo, le chiese sono sempre state il rifugio dei perseguitati, no? afferma il ranger. Il reverendo padre che li accoglie e cristianamente li protegge è il classico esempio del buon frate conservatore che non manca di far capolino nelle storie di Nizzi. Un altro monaco, ben più celebre, favorisce addirittura l'evasione del nostro satanasso dalle carceri di Chihuahua nell'albo Appuntamento con la morte [ # 366 ]. Padre Elias è pero un personaggio anticonformista, con un passato da guerrillero, che sostiene di nascosto la causa dei suoi vecchi compagni d'arme. Non bisogna lasciarsi ingannare dal suo aspetto dimesso, ci informa Cobra Galindez, oggi padre Elias indossa il saio e dispensa giaculatorie, ma c'è stato un tempo e nemmeno tanto lontano in cui portava il fucile a tracolla ed era svelto come pochi ad usarlo contro i francesi di Massimiliano combattendo per l'indipendenza del Messico. Davanti al paredon assistiamo a quella che è certamente la prima vera confessione di Tex davanti a un religioso:

- Fratello se hai qualche colpa sulla coscienza è questo il momento di chiederne perdono a Dio?
- Lasciamo stare padre.
- Non vuoi confessare i tuoi peccati ?
- Il fatto è che se dovessi elencarli tutti perderemo l'intera giornata e non credo che quei bravi ragazzi ( il plotone di esecuzione ) sarebbero disposti a pazientare tanto?

Nei due episodi che compongono il maxi I due volti della vendetta di Antonio Segua troviamo altri due esempi che non fanno eccezione. Nel primo, intitolato è La collera di Tex è ambientato nei territori dell'arida riserva navajo, le rovine della vecchia missione dei francescani servono da rifugio per i mangiatortillas di don Luiz Toledo, i cattivi della storia. Nella seconda storia è Odio implacabile è l'ambientazione è invece quella di un tipico villaggio messicano, Tres Cruces. La chiesa del paese costituisce in questo caso un ricovero per i nostri due eroi, che si rifugiano al suo interno per sottrarsi al violento attacco dei peones sobillati dal malvivente Nathaniel.

Il buon padre Sheridan, il pastore della cittadina di Heaven, nel Nevada, la storia questa volta è I sette assassini [ # 463 / 65 ] di Boselli, viene definito come un taciturno gentiluomo votato alla causa del Signore. In realtà è un uomo infelice che non riesce a dimenticare il suo passato torbido, violento e brutale. Malgrado una schiava ignorante? che conosceva la differenza tra il bene e il male, salvata dalla furia omicida di Jack Thunder, gli abbia insegnato la legge del Signore, favorendo così la sua conversione, padre Sheridan resta un'anima troppo martoriata per costituire un efficace esempio.

Ben più rappresentative sono le figure dei mormoni che si ergono per la prepotenza delle loro convinzioni ideologiche nell'epica storia bonelliana Terra promessa [ # 146 / 49 ]. Lo scontro con Elia Glendon è un conflitto tra culture e mentalit? diverse, che si situa su un piano strettamente religioso:

- Ehi, un momento signor Glendon! Che razza di storia è questa dell'indiano liberato ?
- Una storia molto semplice, signor Willer e che mostra la differenza che passa tra i nostri modi di vedere. Il prigioniero che i vostri pards avevano legato a rimorchio di uno dei carri, mentre oggi si avanzava lungo la pista aveva inciampato parecchie volte ed era caduto malamente. Perciò ho avuto compassione di lui, che era un figlio del Signore come tutti noi, ed ho tagliato le corde che lo trattenevano.

Elia Glendon odia la violenza, considera le armi come un prodotto del maligno e non intende versare il sangue di esseri umani che differiscono da lui solo per il colore della pelle, dimostrando un'insensata irragionevolezza. I cheyennes di Kento sono infatti in procinto di sferrare un attacco contro la carovana e le intenzioni bellicose e sanguinarie degli indiani mal si coniugano con le idee di fratellanza professate da un uomo che l'idea del martirio sembra non spaventare più di tanto. Per sua fortuna e di tutti gli altri quaccheri il ranger e i suoi pards sono fatti di una pasta diversa.

I mormoni ritornano in un'altra storia, Il vendicatore mascherato [ # 276 / 77 ] di Guido Nolitta. A Cedar City i due pards indagano su una serie di omicidi e Tex scopre che a Mountain Meadow, in seguito al clima di tensione provocato dall'attraversamento dello Utah da parte dei coloni diretti in California, un convoglio di pionieri era stato massacrato dai mormoni. Nella comunit? guidata da Moses Boglum dove si aggira anche Almon Kirtland, un folle con manie da profeta, le sorprese non mancano.

Cosè come non mancano nella cittadina di Quemado, che ritroviamo ne Il marchio di satana [ # 248 / 49 ], un villaggio dove regna un pesante clima di omert? e di diffidenza. Padre Crandall, il lugubre ed enigmatico sacerdote dei Figli dell'Apocalisse, a capo di una banda di diabolici satanisti dediti a sacrifici umani e a più comuni rapine, si dimostrer? un degno avversario per i due tizzoni d'inferno, riuscendo persino ad intrappolarli nei sotterranei della sua chiesa, in delle gallerie inondate d'acqua? ma come è noto la farina del diavolo finisce sempre in crusca e l'infernale villaggio verr? alla fine purificato nel fuoco!

La produzione texiana è riconducibile come si è detto a generi letterari diversi. Un ampio filone, parallelo a quello western, è dedicato alla magia e all'esoterismo. L'invidiabile varietà di caratteri, dallo spettacolare Mefisto a suo figlio Yama, dal Diablero al mitico Signore dell'abisso, nati da una straordinaria verve fantastica, ha contribuito indiscutibilmente non poco alla longevit? della serie. Il significato profondo della ?Frontiera? e delle sue inesplorate regioni si riassume proprio in questi dinamici characters. Gianluigi Bonelli e gli autori che ne hanno raccolto l'eredit?, hanno dato un ampio spazio alle sottoculture, ai riti e alle credenze popolari, quelle precolombiane per citare un esempio, ma anche quelle dell'antico Egitto? fino all'irrazionale e pittoresco mondo del voodoo, con i suoi affascinanti rituali e morti che ritornano alla vita. Il centenario Kabagi, Nelle paludi della Louisiana [ # 331 / 33 ], riesce addirittura a trasformarsi in un alligatore e, Nizzi ci avverte, conosce anche i misteri della reincarnazione. Sono dei mondi pagani ricchi di sfumature che appartengono tutti all'Altrove dell'immaginazione, da cui gli autori hanno attinto a piene mani.

Talvolta gli stessi indiani, nella figura dei - medicine man - ci appaiono personaggi misteriosi e quasi metafisici, appartenenti ad una dimensione scomparsa. Nella storia Il figlio di Mefisto [ # 125 / 28 ] i quattro pards ricevono dallo stregone navajo quattro amuleti, capaci di proteggerli dai malefici di Yama. Lo stesso Nuvola Rossa, nella storia precedente, Sulle piste del nord [ # 121 / 24 ], attraverso un rito magico abbastanza complesso, riesce a leggere nel futuro, prevedendo la crocifissione di Kit Willer che puntualmente si verificherò alla fine della storia. I quattro pards, poco propensi di solito a lasciarsi abbindolare da certe credenze, malgrado le fantastiche avventure vissute a contatto con dinosauri o mostri marini, sembrano portati a nutrire una fiducia incrollabile verso le premonizioni di questi vecchi sciamani, le cui visioni , è il caso di dirlo, raramente si dimostrano erronee.

Lo stesso privilegio sembra possedere anche El Morisco, il brujo, come viene chiamato dai peones di Pilares presso i quali è a dir poco impopolare, la cui conoscenza poggia le basi su una cultura antichissima, quella egiziana, che si è persa nel tempo. Occorre puntualizzare che su questo personaggio si concentrano la maggior parte delle storie magiche e fantastiche della serie, spesso affidate alla mano felice del disegnatore Guglielmo Letteri, un connubio di forze creative che ha dato vita ad alcuni degli episodi più felici della serie.

In ultima analisi il fumetto Tex, si pone essenzialmente come un mondo senza compromessi e conformismi vari, dove le maniere forti sono quelle buone per risolvere ogni problema, un mondo popolato da un stuolo di cattivi cinici, sadici e sprezzanti, catapultati spesso all'inferno, ma lascia anche intendere nei suoi personaggi un'apertura diffidente verso tutto quello che non è rappresentato dalle sterminate e claustrofobiche praterie, le aspre montagne e gli assolati deserti del Texas, dove le giornaliere sollecitazioni alla lotta per la vita lasciano poco spazio ai sentimenti religiosi di cristiana pietà. Insomma i nostri quattro tizzoni d'inferno non dubitano affatto dell'esistenza dell'aldil', che volentieri si confonde con una montagna di carbone da spalare nelle fornaci di messer satanasso, ma non hanno proprio il tempo per lasciarsi andare a malinconiche meditazioni metafisiche.

originally edited by YMALPAS (4/9/2006, 17:19)

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Come sempre guardo piuttosto il punto di vista storico per iniziare...

Ebbene, diciamo pure liberamente che la religione (intesa come cristianesimo) ha seguito, solo anni dopo le prime carovane, le piste che portavano all'Ovest.

Inoltre, per la vastit? del territorio che il West costituisce, la religione era rappresentata da ben pochi preti/frati/..., e il più delle volte essi eran tutto tranne che uomini di fede.



Detto questo, si può ben capire che anche nel fumetto non vien dato maggior peso all'immagine della religione.


Se vogliamo fare un'analisi come quella fatta da Ym, direi che non bisogna andar subito alla contrapposizione "violenza/morte/..." VS religione

Chi conosce i mitici film di Bud Spencer e Terence Hill avrà forse in mente tale passaggio della Bibbia: "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere"


Tali parole, è vero, non danno la libertà d'uccidere qualcuno, però può integrarsi nella vita del west, ove vigeva la legge del più forte (non sempre ciò equivale alla "legge della colt").


Il fatto che Tex ed i suoi pard combattono non è necessariamente anti-religioso (così come non significa che sia religioso), semplicemente rappresenta una necessit? per mantenere una parvenza di giustizia sulla terra.

Non dimentichiamoci che Tex, così come i suoi pard, usan la violenza contro i violenti, per difendere i deboli e gli opressi, icona della legge del taglione, così come quella della frase biblica summensionata.


E, per concludere riprendendo una frase che compare nell'albo speciale "Gli assassini":


<p align="center"><i>La Bibbia non dice qualcosa a proposito di un angelo vendicatore, padre?...<br/>
Beh, l'abbiamo appena visto in carne e ossa! E guai a chi subir? la sua collera!</i></p>

originally edited by Tex Fanatico (4/9/2006, 19:51)

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Mi complimento ancora una volta(saro' ripetitivo) con Ymalpas per l'originalita' della discussione e per la qualita' delle sue analisi. Dopo aver letto tutto cio' che ha scritto cos'altro c'e' da dire? :worthy:
Non avendo per niente la loquacita' di Ymalpas posso solo dire che tra tutte le storie citate nela discussione quella che piu' mi colpi' fu Santa Cruz.
Quell'apparizione in sogno di padre Matias e poi il rintocco della campana all'epoca quando la lessi per la prima volta(avevo 14 anni) mi fece venire la pelle d'oca.
G. L. Bonelli in questa storia da' una prova tangibile a Tex sull'esistenza dell'aldila'.

originally edited by ANTHONY STEFFEN (5/9/2006, 02:15)

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Da LA CROCE TRAGICA (# 22/3):

Barista Mormone di Tidwell, rivolgendosi a Tex ed i suoi pards:
"Siete "gentili" vero?" (intendendo dire che non erano Mormoni)
Tex, di rimando:
"Siamo sempre gentili noi tre, finch? non ci rompono gli stivali"

:lol:

originally edited by MISTER P (5/9/2006, 11:22)

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Ebbene, diciamo pure liberamente che la religione (intesa come cristianesimo) ha seguito, solo anni dopo le prime carovane, le piste che portavano all'Ovest. Inoltre, per la vastit? del territorio che il West costituisce, la religione era rappresentata da ben pochi preti/frati/..., e il più delle volte essi eran tutto tranne che uomini di fede.

Sarebbe inutile ricercare nel fumetto Tex una forte presenza religiosa intesa come cattolica/cristiana. Gli unici esempi di una chiesa inserita nel contesto di un villaggio del west sono quelli che ho già citato ( I sette Assassini e Il marchio di satana ). Abbondano però le cattedrali e le missioni nel deserto tutte riconducibili alla passata dominazione spagnola di quei territori. Da qui la presenza quasi esclusiva di frati nel mondo di Tex. Concordo quindi pienamente con l'analisi di TexF.


Se vogliamo fare un'analisi come quella fatta da Ym, direi che non bisogna andar subito alla contrapposizione "violenza/morte/..." VS religione

Qui sono meno d'accordo. La mia analisi è riferita esclusivamente al fumetto Tex, un mondo avventuroso con pochi compromessi con la realtà. La contrapposizione può apparire elementare, ma il passaggio della Bibbia, "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere" credo che difficilmente potrebbe adattarsi al west di casa Bonelli. A meno che tu non ti senta di fare qualche riferimento più preciso, sostenuto da qualche esempio, non vedo come i sentimenti di pietà, le preghiere ecc possano insinuarsi in un mondo che si è volutamente rappresentato brutale e violento. Dopo una sparatoria, la parola passa al becchino e non al prete e il primo problema che viene alla mente è sempre quello di chi lo pagher?...


Non dimentichiamoci che Tex, così come i suoi pard, usan la violenza contro i violenti, per difendere i deboli e gli opressi, icona della legge del taglione, così come quella della frase biblica summensionata.

La giustizia di Tex è quella dell'uomo. Non è mai la giustizia di Dio. La parola -inferno - ricorre spesso nei dialoghi dei tre pards, ma è un "altrove" assimilabile alle celesti praterie di Tiger, una cosa distante... l'unica cosa concreta per tutti i personaggi che popolano quelle contrade è la morte, che richiama l'idea dei vermi più che degli angeli.


E' un west molto materialista, dove conta la vita, il denaro, il potere, le donne... un mondo come si è detto dove la parola di Dio non ha ancora trovato il suo giusto spazio.

originally edited by YMALPAS (5/9/2006, 15:44)

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Se vogliamo fare un'analisi come quella fatta da Ym, direi che non bisogna andar subito alla contrapposizione "violenza/morte/..." VS religione

Qui sono meno d'accordo. La mia analisi è riferita esclusivamente al fumetto Tex, un mondo avventuroso con pochi compromessi con la realtà. La contrapposizione può apparire elementare, ma il passaggio della Bibbia, "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere" credo che difficilmente potrebbe adattarsi al west di casa Bonelli. A meno che tu non ti senta di fare qualche riferimento più preciso, sostenuto da qualche esempio, non vedo come i sentimenti di pietà, le preghiere ecc possano insinuarsi in un mondo che si è volutamente rappresentato brutale e violento. Dopo una sparatoria, la parola passa al becchino e non al prete e il primo problema che viene alla mente è sempre quello di chi lo pagher?...
Non fraintendermi, non intendevo dire che Tex si muove mostrando d'esser cristiano o meno.


Ciò che intendevo sottolineare è -personalmente- il fatto di non poter dire che i riferimenti alla religione sono pochi perchè Tex è un "fumetto violento".


Torner? a spiegarmi più tardi se proprio, ora stavo solo facendo un "salto" prima d'uscire un attimo

originally edited by Tex Fanatico (5/9/2006, 16:48)

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Invece concordo con Ym. A pagina 11 dell'albo LA TRAPPOLA, il doc, dopo aver ascoltato i propositi di Tex (il 'lavoretto') cita la Bibbia ("La vendetta è mia", dice il Signore), al ch? il Ranger risponde: "Non lo so, doc, conosco la Bibbia solo di nome, mentre invece ricordo molto bene le parole di un certo vecchio giudice: 'occhio per occhio, dente per dente'." Tex è interessato alla giustizia umana certa, non ad una giustizia divina impalpabile.

originally edited by MISTER P (5/9/2006, 17:19)

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Ciò che intendevo sottolineare è -personalmente- il fatto di non poter dire che i riferimenti alla religione sono pochi perchè Tex è un "fumetto violento".

Claro amigo!


La religione rientra nel discorso texiano ovunque essa possa essere funzionale all'avventura.

Tex è un fumetto "violento" perchè è calato in un mondo che la legge riesce a gestire con estrema difficolt?, una terra di nessuno dove sarebbe difficile inquadrare non solo la religione ma anche tutta la civilt? moderna con gli altri suoi valori. Se ho ben capito tu vorresti attribuire la scarsa presenza della religione nel fumetto a ragioni storiche che possano giustificarla. In parte anche questo corrisponde alla verità, ma siamo sicuri di non dire esattamente la stessa cosa ?

Se hai altro materiale da postare sul tema, sarebbe molto interessante per approfondire il dibattito.

Complimenti a P per la memoria... e la competenza che sempre lo contraddistingue nelle sue citazioni!

originally edited by YMALPAS (5/9/2006, 17:53)

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Se ho ben capito tu vorresti attribuire la scarsa presenza della religione nel fumetto a ragioni storiche che possano giustificarla. In parte anche questo corrisponde alla verità, ma siamo sicuri di non dire esattamente la stessa cosa ?

Diciamo che io, facendo il paragone tra il fumetto e la realtà, e costatando che Tex e Pard spesso e volentieri si muovo nel territorio e non nelle cittadine (come giustamente sottolineato anche da te), trovo normale la debole presenza che richiamano l'attenzione su aspetti religiosi.


Te, da quanto mi par di capire, dici che è normale la debole presenza in quanto è un fumetto "violento" e quindi aver troppa religione lo snaturerebbe --> giusto? :unsure:


Ora, diciamo tutti e due che è "normale la debole presenza che richiamano l'attenzione su aspetti religiosi" seppur da analisi diverse, che hanno punti divergenti (non è perchè si è nel WEST che è giusto che non ci sia) così come convergenti (tanto movimento, cmq poca presenza storica, stacco da parte del personaggio che usa la forza)




Vorrei portare l'attenzione su un fatto messo fin'ora da parte, persino da me in quanto volevo toccare prima il "cristianesimo" (anche se ho ancor lasciato da parte la conversione imposta ad alcune tribù ecc ecc ma semplicemente perchè non è la sezione adatta).


Nel fumetto compare quasi di più la religione dei nativi, questo forse perchè essa è legata al tutto, agli spiriti, alle visioni (date come regalo a chi le ha da parte dei spiriti stessi)

Tex anche in questo caso si mostra staccato da tale aspetto religioso, dicendo più volte che ha "fede" nello stregone/sciamano/... anche se non crede nel resto.




La domanda che si potrebbe aprire ora, analizzando anche il fatto che comunque Tex ha almeno una qualche nozione biblica (inferno in primis) ma che non ci dia peso, è quella di capire il motivo di questo distacco.


Tex è staccato per quanto gli è capitato nel corso della vita? (morte del padre, della moglie, viste tutte le ingiustizie,...)

? una scelta editoriale per evitare d'urtare un certo tasto?





Scusate per il "quanto" e il "come" (incasinato hehe), ma non son in grado di trovare, almeno attualmente, come impostare il discorso in modo maggiormente pragmatico

originally edited by Tex Fanatico (6/9/2006, 13:29)

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Te, da quanto mi par di capire, dici che è normale la debole presenza in quanto è un fumetto "violento" e quindi aver troppa religione lo snaturerebbe --> giusto?

Non esattamente. Dico che una pianta acquatica non cresce in un deserto e se la religione è assente nel west, storico e di Tex, forse è anche perchè non è l'ambiente giusto dove possa crescere e prosperare.


Ne La leggenda della vecchia missione [ # 334 ], Carson e Kit Willer, vestiti da frati, visitano il villaggio di Charango dove si annidano i banditi di Manuel Pedroza ed entrano nel saloon dove è in corso una rissa:

- Leggo un grande stupore nei vostri occhi, cari fratelli, e non me ne meraviglio? ahimè, da troppo tempo ormai non vedevate un saio da queste parti!?
- Potete ben dirlo Padre!
- Ebbene ora vedete me, indegno servitore di Dio e il giovane novizio che mi accompagna?
- E cosa siete venuti a fare, se è lecito domandarlo è Ah scusatemi se non mi sono ancora presentato, padre? sono Manuel Pedroza, il capo di questo villaggio?
- Onorato! [ è ] La tua domanda è lecita, figliolo, quanto ovvia è la risposta? io e il giovane novizio siamo venuti quassè con la speranza di riaccendere la fiaccola della fede in queste lande desolate?
- Ehm? già? già? ( rivolto a una delle ragazze che gli sta accanto ) Eh tu copriti, svergognata, davanti al Padre!
- Fermo con le zampe cabron!
- Scusatela Padre! Queste ragazze non sanno cosa sia il rispetto? ma voi contate di riaccendere la vostra fiaccola proprio qui a Charango ??
- Oh no!? è nostra intenzione raggiungere e sistemarci nella vecchia e venerabile missione di Santa Maria la Escondida, per trarre quel sacro luogo dall'oblio in cui per troppi anni è rimasto e riportarlo a nuovo splendore.
- Mi venga un colpo! Scusate Padre mi è scappata!
- Non importa figliolo?

Appena i due finti frati si sono allontanati, nel gruppo nasce subito un'animata discussione che ha per tema il favoloso tesoro della missione. è subito chiaro che i due religiosi saranno eliminati, qualora dovessero rappresentare un ostacolo al ritrovamento delle vecchie barre d'argento.

Ambienti come questi sono dominati dalla presenza di sentimenti che sono in completa antitesi con i principi e i precetti di qualsiasi religione.


La domanda che si potrebbe aprire ora, analizzando anche il fatto che comunque Tex ha almeno una qualche nozione biblica (inferno in primis) ma che non ci dia peso, è quella di capire il motivo di questo distacco

Non credo che si potr? mai trovare una risposta definitiva a questo quesito. Comunque nei discorsi che il ranger fa con Elia Glendon, capo dei mormoni, è chiaro che Tex ritiene i suoi metodi "violenti" una necessit?, l'unica medicina giusta cioè per il male che li attornia, cosa che esclude a priori in lui l'osservanza dei comandamenti biblici, che nel west equivarrebbero a un suicidio o se preferite un martirio. Il messaggio di GLB è questo.


originally edited by YMALPAS (6/9/2006, 15:12)

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Tex è un immanentista niciano.
Lui crede ad un suo Dio, che non è quello cristiano, anzi più volte esprime apprezzamento per l'animismo degli indiani d'america.
Tex in realtà crede solo nel dio Colt45

originally edited by GIUBBE ROSSE (7/9/2006, 11:59)

Più che dio, giudice...

originally edited by MISTER P (7/9/2006, 14:09)

Se fossi vissuto nel west, sarebbe così anche per me.

originally edited by WILLARD (7/9/2006, 15:46)

Altro luogo comune...

Se vi dicessi che si arrivava magari al massimo al 12% dei cowboy che portavano un'arma da fuoco? (solo 1 e nemmeno due)

originally edited by Tex Fanatico (7/9/2006, 18:27)

si è vero, l'immaginario delle cittadine dove circolano cowboy armati e tutti sono armati è un'invenzione cinematografica.
la realtà era molto più "disarmata" e in definitiva molto meno violenta di quello che c'è oggi in america (oggi si che le armi girano facilmente)

originally edited by GIUBBE ROSSE (8/9/2006, 14:53)

Non credo che circolassero tanti soldi nelle tasche di mandriani e pionieri per potersi permettere delle armi nuove fiammanti ad alta precisione. Credo che un aumento massiccio delle armi sia avvenuto verso la fine dell'Ottocento, quando la frontiera era già stata conquistata del tutto (corsa verso l'Oklahoma, 1890) e c'era più stabilità e più benessere, ma, come spesso succede, anche maggiore premura per il mantenimento della ricchezza conquistata. I primi western girati agli inizi del secolo appena passato mostrarono quindi gli uomini di frontiera armati come se niente fosse e questa iconografia rimase anche quando dalla rievocazione di quelli che all'epoca erano fatti d'attualit? (un western era incentrato su una rapina ad una banca? Ebbene, era un fatto avvenuto pochi mesi prima) si passè a quiella di fatti storici avvenuti molto tempo addietro. Inoltre, le cronache dei giornali americani dell'Ottocento tendevano ad esagerare i fatti e quindi nelle cronache, tanto per fare un esempio, quattro uomini armati diventavano minimo il doppio.

originally edited by MISTER P (8/9/2006, 16:01)


Nota: tali messaggi son riportati in questo modo in quanto non propriamente inerenti alla discussione ma pur sempre interessanti

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Analizzando nella discussione Tex e la comicit? una sequenza divertente tratta dall'albo Il dio azteco [ # 390 ] che vede Montales agire con una certa brutalit? nei confronti di un povero frate indifeso, nel tentativo, disperato, di fargli cambiare idea e quindi obbligarlo a concedere l'autorizzazione al Morisco di visitare la cripta della missione di San Diego dove la scena si svolge, mi sono chiesto come giudicate ad esempio la vignetta sottostante nell'ambito di questa discussione.


Immagine postata


1 ) E' nello stile di Montales ( probabilmente cattolico, in quanto messicano ) ?

2 ) Credete che un frate meriti di essere trattato con i soliti sistemi usati per i comuni furfanti ?

3 ) Come giudicate le parole e l'atteggiamento di Tex verso il religioso ?

4 ) Trovate la scenetta comica o avreste preferito che Nolitta avesse risolto la faccenda in un altro modo ?

5 ) Quale peso attribuire a questa scenetta nel contesto di Tex e la Religione è Non è una domanda da poco.

originally edited by YMALPAS (24/9/2006, 12:04)

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Questa scenetta la lessi in diretta e devo dire che fu divertente, con un Montales inedito ma ben determinato. Evidentemente la poltrona non gli ha fatto perdere del tutto lil vizio di essere un uono d'azione.

Credete che un frate meriti di essere trattato con i soliti sistemi usati per i comuni furfanti ?

Se c'e' in pericolo la vita di una persona cara e un frate cretino come padre Xavier ostacola con la sua cocciutagine lo svolgersi delle ricerche sicuramente avrei fatto molto peggio di Montales!!!


Come giudicate le parole e l'atteggiamento di Tex verso il religioso ?

Beh sicuramente gli avra' rivolto parole cosi' dure per usare la solita tattica di spaventare la gente, ma non credo avrebbe messo in pratica le sue minacce. Non lo fa neanche con i comuni delinquenti figuriamoci con un padre.


Trovate la scenetta comica o avreste preferito che Nolitta avesse risolto la faccenda in un altro modo ?

Di solito la comicita' di Nolitta' a me non e' mai piaciuta, pero' devo dire che stavolta e' stata una scena inedita e piacevole.


originally edited by ANTHONY STEFFEN (24/9/2006, 14:41)

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1 ) E' nello stile di Montales ( probabilmente cattolico, in quanto messicano ) ?

Dell'ultimo Montales, burocrate, politico, scaldasedie di Città del Messico, versione Nizzi, probabilmente no! Quello Bonelliano invece era capacissimo di tutto!

2 ) Credete che un frate meriti di essere trattato con i soliti sistemi usati per i comuni furfanti ?

Certamente si, se è necessario per salvare la vita di Kit Willer e di altre decine ( se non centinaia ) di persone, come in questo caso. L'ottusit? mentale di una persona va combattuta a tutti i livelli, il frate si è meritato il "trattamento" Montales e ad diavolo il politically correct!

3 ) Come giudicate le parole e l'atteggiamento di Tex verso il religioso ?

Ricalcano le parole usate da GLB in occasione del precedente rapimento di Kit ( vedete San Francisco # 155 ), parole che se non hanno il pregio dell'originalità, ci restituiscono, seppure per poche pagine, il personaggio che abbiamo imparato ad amare, il paragone con quello che ci capita di leggere oggi è impietoso, anzi imbarazzante!

4 ) Trovate la scenetta comica o avreste preferito che Nolitta avesse risolto la faccenda in un altro modo ?

La scenetta comica è senz'altro fuori luogo se esaminiamo il contesto dove è inserita. Inutile, sarebbe stata senz'altro da eliminare!

5 ) Quale peso attribuire a questa scenetta nel contesto di Tex e la Religione ?

Una sequenza atipica, che non fa testo. Al limite serve a confermare il fatto che Tex non guarda in faccia nessuno e non si ferma davanti a nessun ostacolo. Una serie di vignette che IMO non aggiungono proprio niente a quanto si è finora detto.

originally edited by YMALPAS (25/9/2006, 14:09)

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  • 3 settimane dopo...

Da "I cospiratori"


Sul treno che li porta a Monterrey una valigia piazzata male cade sulla testa di Kit Carson travestito da frate

Kit Carson "Per satanasso ma che diavolo?"

Tutti i peones messicani si girano

La vecchia messicana "Ma fratello !!! Che linguaggio"

originally edited by RUBIO (12/10/2006, 17:32)

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  • 3 anni dopo...

Per come la vedo io, a Tex la religione non interessa per niente-e sicuramente non credo che sia cristiano. D'altronde basta vedere l'atteggiamento che tiene coi quaccheri, e in particolar modo con Elias, in "Terra promessa", per rendersi conto che uno stile di vita tutto incentrato sulla fede è fuori dalla filosofia di vita di Tex. Comunque voglio citare un dialogo straordinario che si svolge tra Tex, Carson e un frate, nella splendida "Gli spiriti del deserto" di Nizzi e Villa, molto illuminante sulla questione:Frate:"Ma ditemi:voi credete all'esistenza del demonio?"Tex (con espressione piuttosto sarcastica):"All'esistenza del demonio?!.. mi venga un colpo!". e rivolgendosi a Carson-"Sentito Kit?Il padre ci chiede se crediamo al diavolo!"Carson:"Fulmini!"Tex:"Sentite, padre, noi crediamo ai diavoli in carnne e ossa che esistono sulla terra, e che spesso si travestono da galantuomini mentre sono invece degli autentici inquilini dell'inferno. Ma al diavolo che dite voi, quello con le corna e che puzza di zolfo... beh, diamine, a quello non crediamo davvero!"In ogni caso, questo dialogo mi fa ridere tutte le volte!!

Modificato da paco ordonez
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Per come la vedo io, a Tex la religione non interessa per niente-e sicuramente non credo che sia cristiano.

Io non ne sono così sicuro! Infatti mi pare di ricordare che in un flashback, forse nei primi numeri della serie, Tex ricorda di aver mandato il figlio Kit a studiare in un istituto religioso, o qualcosa del genere. Non ne sono sicurissimo (chiedo aiuto ai più esperti!), però mi pare di ricordare così. E, se così fosse, credo che pur non praticandola Tex sia comunque un minimo credente!In ogni caso non mi vengono in mente episodi eclatanti da cui si possa intuire senza ombra di dubbio (o quasi) che Tex non sia religioso!
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mi pare di ricordare che in un flashback, forse nei primi numeri della serie, Tex ricorda di aver mandato il figlio Kit a studiare in un istituto religioso, o qualcosa del genere.

Verissimo!... e infatti questo è il motivo per cui Kit il più colto del gruppo. Però ricordo bene che Tex lo mand' dai frati per dargli un istruzione tale che potesse permettergli di affrontare la carriera militare(una scelta su cui ci sarebbe da discutere, dato che è stata fatta da un antimilitarista come Tex): quindi non c'era un intento direttamente religioso;forse è che in quell'angolo di west quello era l'unico posto in cui si poteva studiare. A parte questo, io no ho mai visto, negli atteggiamenti di Tex, qualcosa che lo potesse ricondurre alla fede:quando, per esempio, ne "I cospiratori",Tex e Carson si rifugiano nella chiesa, non vengono nemmeno sfiorati dall'idea di farsi un veloce segno della croce. ;)
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quindi non c'era un intento direttamente religioso;forse è che in quell'angolo di west quello era l'unico posto in cui si poteva studiare. A parte questo, io no ho mai visto, negli atteggiamenti di Tex, qualcosa che lo potesse ricondurre alla fede:quando, per esempio, ne "I cospiratori",Tex e Carson si rifugiano nella chiesa, non vengono nemmeno sfiorati dall'idea di farsi un veloce segno della croce. ;)

Si, ci avevo pensato anch'io! Però intendevo dire che se Tex non fosse stato per niente religioso non credo che avrebbe deciso di mandare il figlio in una scuola gestita da frati o chi per loro! Anche se non credo che quando GLB scrisse questo flash-back si fosse fatto tutte queste fisse, probabilmente visto che all'epoca era plausibile che nel west l'istruzione fosse spesso "garantita" da ordini religiosi!Per il fatto della chiesa che hai citato tu, devo ammettere che non me lo ricordo così su due piedi, però se si è svolto più o meno come immagino credo che in un frangente del genere a nessuno verrebbe in mente di farsi il segno della croce!
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Sicuramente non è un segno esteriore che può evidenziare la presenza o la mancanza di spirito religioso. Penso che in qualche modo Tex abbia una - forse remota - idea di una presenza immanente. Non solo per il fatto che Kit abbia studiato da religiosi, ma perchè lo si vede raccogliersi in preghiera davanti alle tombe di amici, sconosciuti e a volte anche nemici che gli è toccato seppellire. La mia opinione, tuttavia, è che si sia creata una propria concezione del divino, il che IMHO equivale a non essere propriamente un credente.

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