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TWF - Tex Willer Forum

Il Tratto Sintetico


ymalpas
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I CESTARO


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Negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di disegnatori dalla linea sporca o dal tratto estremamente sintetico alla "Giraud". Dei circa 27 artisti che attualmente compongono lo staff di Tex, sono almeno cinque che si segnalano in questa arte che divide numerosi appassionati sostenitori dalla stragrande maggioranza degli amanti del tratto classico e pulito, che invece puntualmente criticano, talvolta ferocemente, questa impostazione nel disegnare il loro fumetto preferito. Uno dei casi più eclatanti è quello dei bravissimi fratelli Cestaro, che in nome di un'originalità finalmente acquisita, hanno trovato alla fine il loro Tex affidandosi ad un tratto ricco ed essenziale allo stesso tempo, quasi tagliente, che molto differisce dalle linee armoniche e pulite che avevano caratterizzato le loro prime prove texiane.


FONT


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Font è forse l'autore che meglio esemplifica l'estremizzazione rappresentata dal sintetismo. Il suo è un segno volutamente impreciso e insieme vibrante e spazioso, quasi spontaneo. I sostenitori guardano giustamente al virtuosismo delle sue tavole, all'originalità dei suoi soggetti, all'innata capacità di gestire gli spazi bianchi della tavola, alla notevole inventiva creativa nella rappresentazione degli ambienti e delle persone. I detrattori non nascondono il loro disgusto per il suo modo di disegnare Tex e i suoi pards: nessuna cura dei particolari, scarsissima adererenza al modello classico, tratti somatici quasi scimmieschi oppure del tutto improbabili nell'iconografia texiana!


MASTANTUONO


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"Figlio" artisticamente di Font, Mastantuono ha esordito su Tex con un albo speciale che ha strappato moltissimi applausi e ha confermato le sue doti con la recente storia sui guerriglieri del "Missouri" scritta per lui da Mauro Boselli. Tratto molto sintetico come si può notare anche nella vignetta sopra, ma tutto sommato molto più ordinato rispetto alla linea ispanica rappresentata dai Font e dai Bernet, e per questo molto più gradevole. Un'idea di moderno che non vuole essere insomma un'aperta rottura col passato: è lo stesso discorso che a mio parere può essere fatto anche per i Cestaro. Nella definizione delle forme Mastantuono non è mai lapidario, si segnala cioè per una compostezza figurativa che lo fa ben volere spesso e volentieri anche dai detrattori di quest'arte.


TICCI


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Sembra quasi irriverente annoverare il nome di Ticci tra gli autori di questa linea. Il suo tratto caldo ed avvolgente, amato da diverse generazioni, è stato per lunghissimi anni il "canone". Purtroppo, negli ultimi anni, quella che molti nel settore considerano una naturale evoluzione del suo segno, l'ha portato lontanissimo da quel disegno realistico-prospettico che aveva caratterizzato le sue primissime storie. Il Maestro non è legato a nessuno, è un autore completo, libero... e dopotutto anche trent'anni fa faceva "innovazione"! Le sue tavole odierne mostrano, per gli addetti ai lavori, un inarrivabile sincretismo, una linea espressionista-sintetista nella migliore accezione del termine. Le pagine in anteprima del numero 600 intitolato "I demoni del Nord" che sarà in edicola ad ottobre, mostrano un'ulteriore passo in avanti, ahimè con un' esasperazione del chiaroscuro che potrebbe risultare alla fine, e spero di sbagliarmi, solamente confusionario. Una "semplificazione" insomma da far rimpiangere la solidit? dei ritratti e delle figure del passato.


ORTIZ


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Il tratto di Ortiz non è più quello di vent'anni fa. Diciamolo chiaramente, quello che non va in quest'autore che ha saputo farsi ben volere tanti anni fa col suo bellismo texone, sono le quaranta tavole che modella ogni mese e questo visibilmente a scapito di una qualità che sulle pagine di Tex non dovrebbe mai mancare. So bene che questo mio rimprovero non sarà ben accetto a molti dei lettori del TWF. Molto gioca, come per Ticci, l'età. Ma non vuole e non deve essere una scusante. Il disegno sintetico sembra così una naturale conseguenza, più che uno stile "ispanico" voluto ed esportato nel mondo. Nella sua arte illustratrice e modellatrice di sogni riconosciuta a livello mondiale, cozziamo oggi insomma contro i frutti di un lavoro che certo non è da addebitare alla sua lunga esperienza e bravura, non tragga cioè in inganno l'immagine postata sopra, una delle migliori dell'ultimo maxi, scelta accuratamente tra una vasta gamma di vignette letteralmente improponibili. Lo aspettiamo al varco con la storia "Oltre il fiume" che vedrà il ritorno di Cane Giallo sperando che non ci obblighi a nascondere il nostro imbarazzo nel confrontarla al capolavoro bonelliano/ticciano "Gli eroi di Devil Pass". Complici anche i testi dell'ultimo Claudio Nizzi.

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Complimenti per la precisione, Ymalpas! Che dire? Praticamente un trattato su tutto ciò che non amo nei disegni di Tex! :oFortunatamente ci sono diversi giovani che si tirano fuori da questa sfortunata tendenza. Ripetendo paro paro ciò che ho detto nel topic sui texoni, la presenza di giovani come Rossi (che imita Civitelli e Monti), Del Vecchio e Piccinelli (che riprende esplicitamente Villa) mi fa essere meno pessimista. Esprimo un rimpianto: peccato per il "picche" seguito alle tavole di prova presentate da Santucci "in solo"! :angry: Il tratto mi ricordava piacevolmente Civitelli, in versione leggermente più "spoglia"!

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Innanzitutto faccio i miei complimenti a Ymalpas:davvero un'ottimo post e un'ottima discussione!Io di Giraud ho letto molto poco, solamente l'albo di Blueberry che usc? con Repubblica un p? di anni fa;quindi non conosco le sue eventuali variazioni stilistiche. Sta di fatto che il Giraud di quelle storie era il Giraud della maturit?, e a me i suoi disegni mi sono apparsi tutt'altro che sintetici;mi sono invece sembrati molto particolareggiati(in ogni singola vignetta, sia di paesaggio che d'azione o dialogo), e curati in ogni dettaglio. Credo che bisogna dire una cosa:i Cestaro devono molto a Mastantuono;e sia i Cestaro che Mastantuono devono molto a Jordi Bernet-lui aveva un tratto davvero sintetico e sporco. Mastantuono è sintetico, in ceri punti:la sua capacità straordinaria consiste infatti nel saper tratteggiare un volto con poche linee essenziali, con risultati straordinari per i visi dei personaggi in secondo piano. Ma Mastantuono coniuga tale sintetismo con un segno elegantissimo, non sporco e non tirato via;un segno preciso che non lascia nulla di indefinito:ogni casa, ogni trave di legno,? indagata in modo particolareggiato. Il suo segno è un mix di sintetismo e precisionismo. Mastantuono non tira via, e il suo segno è tutt'altro che sporco. I Cestaro(come detto anche da loro)devono molto a Mastantuono;come lui, hanno subito il fascino dello stile di Bernet;a tali influenze si aggiunge quella di Villa, e la cosa è ben visibile nelle loro prime due storie su Tex(ma già la seconda mostrava i segni di una evoluzione iniziata). I due non sono n° sintetici(le loro tavole sono curate nei minimi particolari, tanto che sono lentissimi)n° sporchi. I neri pesanti e "svogliati", che la fanno da padrone in ogni vignetta, nel caso di un segno davvero sporco, i due li usano alla perfezione, calibrandoli;c'è tanto nero in alcune vignette non perchè il tratto dei due sia sporco totalmente, ma perchè è in quel punto particolare che serve più nero o più linee cinetiche o più essenzialit?. Font è un disegnatore elegantissimo;non è assolutamente uno che "tira via":basti vedere la ricchezza segnica delle sue vignette, le ambientazioni sempre perfette e particolareggiate. I suoi personaggi sono sintetici, a volte i volti dei pards sono sintetici;ma questo non vuol dire che il suo stile sia, nel complesso, sintetico o "tirato via". Su Ortiz non mi pronuncio, perchè sapete che l'ho sempre odiato(lui è sintetico, tirato via, sporchissimo). Su Ticci voglio fare un discorso a parte, non in questo post;voglio prendermi tutto il tempo e rileggermi le sue ultime storie, e guardare i suoi ultimi disegni. Di una cosa sono certo:che Ticci, quest'ultimo Ticcci così criticato,? una cosa eccezzionale, meravigliosa!Un fumettista che, con questa sua ultima evoluzione, dimostra in maniera incontestabile di essere un grande Artista. Un segno che mischia essenzialit? impressionista, potenza emotiva espressionista, dinamismo e aggressivit? futurista(le scene di battaglia di "Buffalo Soldier" sono le più belle della sua carriera). Un grande!!Quest'ultima sua fase certifica la sua inarrivabilità!!

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  • 2 settimane dopo...

Per quanto la "sinteticit?" possa accomunare gli autori citati da Ymalpas, la loro evoluzione stilistica e i risultati raggiunti da ciascuno rimangono a mio parere ben distinti e distinguibili. I più simili tra loro sono IMHO Font e Mastrantuono, con l'artista italiano che rappresenta una versione "addolcita" ( ma non certo snaturata ) del tratto sottile, aguzzo, dinamico e incline al caricaturale di quello catalano; ciò peraltro non ha evitato che certe sue versioni dei pards o di altri personaggi risultassero a mio parere abbastanza sgradevoli ( cfr. "Missouri") . I Cestaro, invece, hanno a mio avviso mantenuto un tratto non troppo essenziale, anche se l'influenza della scuola iberica ha fatto sè che le loro solide figure fossero meno naturalistiche e più "scolpite nel legno". Nemmeno per Ticci sarei tanto incline a parlare di sinteticit?, giacch? il tratteggio ( come si vede anche nella vignetta postata da Ymalpas ) è alquanto più fitto rispetto a quello delgli esordi o del periodo centrale della sua attività: il problema mi pare però sia rappresentato dal fatto che le figure siano comunque meno definite e più caricaturali; insomma, il risultato è sintetico, ma il modo per arrivarci non troppo. Quanto ad Ortiz, penso anch'io, come Ymalpas, che la quantit? di tavole che sforna vada a detrimento della loro qualità complessiva; IMHO, però, anche con questi limiti il suo lavoro risulta più palatabile rispetto a quello di Font , del Ticci attuale e anche di Mastantuono.

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A proposito dei Cestaro, i sono riguardato le loro tre storie e devo dire che, sebbene un graduale isporchimento del tratto vi sia indubbiamente stato, ciò non sia andato a svantaggio del livello di dettaglio che, per dirla esplicitamente, mi pare maggiore di quello di Venturi, che pure non definirei per niente sintetico. Insomma, mentre i Cestaro mi piacciono e sembrano, al pari di Venturi e, fra i disegnatori citati, Ticci, in continua evoluzione, Font, Mastantuono e Ortiz sono ormai avviati lungo una china di progressivo "svaccamento" e imbruttimento del segno. Ortiz non l'ho mai amato, ma Font e Mastantuono al loro esordio mostravano ben altri livelli qualitativi: Alfonso è passato dalla magnificenza di "Nei territori del Nord Ovest" agli orrori della storia attualmente in edicola (che pure mi sembra un po' meno peggio di "Morte nella nebbia"), mentre Corrado, dopo aver esordito con un texone abbastanza anonimo, al minimo sindacale, ci ha offerto con "Missouri" un ottimo di saggio di come, secondo me, una storia di Tex non dovrebbe MAI essere disegnata... Poi, sia ben chiaro, non ho la bench? minima istruzione nella pratica delle arti figurative, dunque i miei giudizi si basano esclusivamente su considerazioni estetiche dal carattere del tutto soggettivo. In ogni caso, non credo si possa chiedere ad un ammiratore di Piero della Francesca e Raffaello di apprezzare i disegni di Font e Ortiz, non so se mi sono ben spiegato... :trapper:

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io non so se esistano disegnatori dal tratto sintetico in Tex: probabilmente no, se per "tratto sintetico" intendiamo uno Stano o addirittura un Pratt (e il Mastantuono postato qui potrebbe essere scambiato per un sinteticissimo Stano).
Sergio Bonelli nella serie regolare credo cerchi di far disegnare "il più possibile", in termine di dettagli, i suoi illustratori in quanto Tex necessit? di questa condizione.
Se poi per sintetico intendiamo un tratto più asciutto o estremamente essenziale io credo che l'Uggeri de Il Segreto Delle Montagne Lucenti rappresenti il picco massimo nella saga texiana inquel senso (ma penso che l'argomento riguardi i disegnatori di oggi ^_^)
A Lucca ho visto una quarantina di tavole di Civitelli (storia del prossimo anno) dove c'erano dei notturni davvero concepiti quasi senza segno: una novità (anzi, un'evoluzione) per il maestro aretino che ha mostrato piena soddisfazione su questa sua continua ricerca verso la sintesi.

Virgin scrive Insomma, mentre i Cestaro mi piacciono e sembrano, al pari di Venturi e, fra i disegnatori citati, Ticci, in continua evoluzione, Font, Mastantuono e Ortiz sono ormai avviati lungo una china di progressivo "svaccamento" e imbruttimento del segno

Sono sostanzialmente in sintonia con le tue parole, però di Mastantuono, disegnatore lontano dal mio Tex, dico che è forte e giovane e che, non per il ranger, in altri lidi può dare tantissimo. Ortiz, che non amo lo stesso, con Segura non mi è per niente dispiaciuto solo che la sua prolificit? va schiantarsi con la qualità... che nella sua penna non manca!
Font. No.

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Ognuno ha i suoi gusti, insindacabili!E' quindi giusto che a Virgin non piaccia Mastantuono, però parlare di "svaccamento" del suo segno è una grossa esagerazione, di certo un errore. Mastantuono ha avuto una crescita continua, da Nick Raider a Tex;il suo segno si è fatto più chiaro e meno sporco, il tratto più pulito e accurato nei particolari come sfondi e ambienti:questo perchè Mastantuono, pur portandosi la lezione di Bernet nel suo background,? riuscito a mitigarne l'influenza, rendendo il suo stile molto personale. Cosè personale, il suo stile, che continua ad influenzare molti giovani:vedasi i Cestaro. Il suo Texone secondo me è stato bellissimo, in alcuni passaggi un vero capolavoro, e "Missouri" è venuta ancora meglio del Texone-e in ogni caso tra le due storie non c'è di certo tutta questa variazione stilistica:se, caro Virgin, il Texone ti è piaciuto, non capisco perche non debba piacerti "Missouri"...:-)Anche su Font non condivido quanto espresso da Virgin. Secondo me il primo vero capolavoro fatto da Font su Tex è "Colorado bell". Il suo Texone il Maxi presentano un Font che rispetto a quel che farà dopo(anche in "La mano del morto") è molto più sporco, meno preciso e accurato nelle ambientazioni e negli sfondi, molto più tirato via. Ognuno, ripeto, ha i suoi legittimi gusti!... ma dire che i disegni de "La mano del morto" sono un orrore, secondo me è dire una grossa esagerazione.

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Sul sito di Manga Forever, tal Andrea Marchino nella sua recensione al numero 593 così descrive le tavole di Font:


Disegni sopraffini e curatissimi di Alfonso Font, un nome e una garanzia che non hanno bisogno di ulteriori commenti, se non che, in una sequenza cult a pagina 100, l'impatto notevole (quasi terrificante) di Tex e i suoi due pards mentre fanno capire che aria tira a quasi una decina di cow-boys, tra i quali potrebbe nascondersi un sicario, è anche in buona parte merito suo e delle efficacissime inquadrature usate nell'occasione (non si vedeva un Tex così da tempo!).


Dato il sito di provenienza dedicato appunto ai Manga, mi è sembrata una segnalazione da fare. Chi ha orecchi per intendere :P

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Ok,? chiaro che Font ha uno stile molto particolare, specialmente per noi texiani che forse generalmente ce ne freghiamo del "fumetto d'autore" e delle sue stranezze(o almeno, io non gli do una dignit? artistica superiore a quella che certamente ha Tex!)... E non è che voglia difendere Font a tutti costi, perchè è evidente un suo limite:i volti dei pards e a volte perfino le loro corporature. Però è davvero un disegnatore accurato ed elegante:provate a guardare le sue vignette con le colline nere, o l'interno della casa in cui viene ucciso Mister Black... quanto meno, c'è da dire che con il lordume e la svogliatezza di Oriz non ha niente a che vedere!Comunque conosco uno che è sicuramente molto ma molto più texiano di me:mio padre(e' lui che mi fece conoscere Tex)!Gli ho chiesto se i disegni della storia gli sono piaciuti, senza fargli il nome del disegnatore perchè lui comunque ricorda solo Galep,Letteri e forse Ticci:neanche a lui sono piaciuti molto, e addirittura mi ha detto che alcune volte non si capiva bene chi fosse Tex... Bah, ho pure i nemici in casa :rolleyes::D

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Personalmente non sono un amante del tratto sintetico, o perlomeno di quello "moderno" rappresentato da disegnatori come quelli di cui stiamo discutendo. A parte Ticci e Ortiz (che sono, secondo me, al limite della definizione di sintetico) tutti gli altri artisti non mi entusiasmano... Trovo i loro disegni un p? piatti e freddi, non mi trasmettono alcuna sensazione: in particolare non mi piacciono ne Font ne Mastantuono, e concordo con Virgin sul fatto che il suo Texone si sia attestato a livelli di "minimo sindacale". Su Ortiz e Ticci credo che abbiano avuto (e stiano avendo tuttora) un'evoluzione che a tratti ha almeno un elemento comune: ossia un tratto che man mano diventa sempre meno accurato e un p? più "confusionario", anche se penso che per Ortiz ciò sia dovuto più che altro all'aumento della quantit? disegnata; mentre per quanto riguarda Ticci dovrebbe trattarsi di un'evoluzione naturale che lo porta ad esplorare nuove idee. In generale, tra tutti, salverei solo il primo Ticci, mentre gli altri (purtroppo) non mi hanno mai convinto granch?.

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Se, caro Virgin, il Texone ti è piaciuto, non capisco perche non debba piacerti "Missouri"...:-)

Veramente, Paco, io l'espressione "minimo sindacale" l'ho sempre usata col significato che ha compreso AtTheRocks... se definisco il Texone con quella locuzione, certamente non intendo fare un complimento! :trapper:

Riguardo a Font, sè, devo dire che i paesaggi sono l'unica cosa sopportabile: lasciando stare le fisionomie, ciò che trovo più brutto dei suoi disegni sono le corporature, che raffigurano esclusivamente esseri gobbi, macilenti, con un Tex che sembra stare in piedi soltanto perchè c'è la camicia gialla ad impedire che le sue ossa si sparpaglino per terra.
La lordura di Ortiz la trovo, paradossalmente, più sensata: vedere l'ultimo Maxi di Segura, "disegnato con la mano sinistra", come direbbe il buon Nizzi, ma molto d'atmosfera. Per quanto brutti, i disegni di Ortiz mi trasmettono l'idea di un west lurido, disfatto, e ciò si accorda perfettamente con le sceneggiature di Segura, come ha notato Corvo59.

Sul sito di Manga Forever, tal Andrea Marchino nella sua recensione al numero 593 così descrive le tavole di Font:


Disegni sopraffini e curatissimi di Alfonso Font, un nome e una garanzia che non hanno bisogno di ulteriori commenti, se non che, in una sequenza cult a pagina 100, l'impatto notevole (quasi terrificante) di Tex e i suoi due pards mentre fanno capire che aria tira a quasi una decina di cow-boys, tra i quali potrebbe nascondersi un sicario, è anche in buona parte merito suo e delle efficacissime inquadrature usate nell'occasione (non si vedeva un Tex così da tempo!).


Dato il sito di provenienza dedicato appunto ai Manga, mi è sembrata una segnalazione da fare. Chi ha orecchi per intendere

Grande, Ymalpas! Be', diamine, ci sono i PAESAGGI! Per un lettore di Manga deve essere una novità traumatizzante... :lol::P:lol:
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LA SINTESI SECONDO CORRADO MASTANTUONO

Lo stile, quando non diventa ossessione, militanza, fanatismo, è in perenne movimento. La curiosità è la molla che muove tutte le mie passioni. Finch? rimarr? viva, potr? riempirmi gli occhi, il cuore, la pancia, di tutte le bellezze che incontro, e ogni volta ne uscir? cambiato, diverso. E' necessario. E' all'origine delle contaminazioni artistiche che rendono possibile la crescita e il rinnovamento. Io sono ancora molto lontano dalla sintesi essenziale che i grandi ci hanno insegnato, la sintesi che, invece di aggiungere, toglie, semplifica, arriva all'idea senza fronzoli o iperboli barocche. Il percorso di autori straordinari come Jacovitti e Magnus, solo per citarne alcuni tra i più prestigiosi, denuncia proprio questio spontaneo, progressivo lavoro a togliere.

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