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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 22/04/2022 in tutte le sezioni

  1. Mi riferivo al passato. Al 2001, 2002... Come è stato citato nel post con i suoi compensi, Perchè, per me almeno, non sono cose su cui è importante essere precisi. Non è una cosa importante per la mia vita. Cioè, il fumetto lo è, ma quello che sta attorno no. Gli stessi post. Se sono troppo lunghi, neanche li guardo. Comunque la mia non era una affermazione, ma una domanda. Che è fatta proprio per avere una risposta corretta su una mia idea sbagliata.
    2 points
  2. Non basta aver LETTO tutte le storie di Bonelli per saperlo scrivere; bisogna STUDIARLE bene, capirne i meccanismi, imparare come far "agire" i vari personaggi... anch'io ho letto tutte le storie di Tex (e quelle di Bonelli, anche parecchie volte) ma non credo che sarei in grado di scriverlo... ecco: posso credere che Nizzi abbia letto TUTTE le storie di Bonelli ma, molte volte, dimostra di non averle "assimilate" e, insieme a lui, dimostra di non averle assimilate anche chi, sopra di lui, avrebbe dovuto, eventualmente, correggere i suoi errori.
    1 point
  3. Per chi è interessato, qui c'è il link per la bella live di ieri sera organizzata da Pop Culture con i fratelli Raul e Gianluca Cestaro: https://www.youtube.com/watch?v=5HJm6ZtIZXo Chiacchierata piacevolissima: sono partiti un pò in sordina, ma poi hanno raccontato a ruota libera tanti aspetti del loro lavoro. Mi ha colpito soprattutto il loro modo di dividersi le tavole da disegnare e come si confrontano sulla storia in lavorazione. Segnalo due curiosità: 1) ad una bella domanda del nostro @MacParland, ovvero quali storie avrebbero desiderato disegnare delle tre serie in cui si sono cimentati (Nick Raider, Tex e Dylan Dog), hanno virato sul sicuro rispondendo con "Jimmy e Juanita" per NR e i primi di Casertano (cioè i migliori) per DD. Per Tex invece Gianluca mi ha piacevolmente sorpreso, indicando "Il ragazzo selvaggio" di Nizzi/Ticci, di cui ha raccontato brevemente anche la trama, dimostrando quindi di conoscerla bene. Siccome anche a me è piaciuta moltissimo, sono stato particolarmente contento di questa scelta. 2) Ricordando Sergio Bonelli come un grande appassionato di fumetti prima che un grande editore, hanno raccontato un divertente aneddoto. Sapendo che Sergio aveva collaborato in passato con disegnatori decisamente veloci nello sfornare tavole (come li chiama Gianluca quelli della "vecchia guardia") ed essendo i Cestaro notoriamente lenti, erano intimoriti da una sua possibile reazione negativa. Un bel giorno arriva una telefonata di Sergio e i due fratelli all'unisono pensano "Ok adesso ci caccia, è finita!". In realtà Sergio, che era un loro estimatore, desiderava solo complimentarsi per il lavoro svolto: altro che liquidarli!!! Addirittura vennero a sapere che Sergio, accortosi della loro ansia, si tratteneva nel richiamarli per non generare ulteriori problemi
    1 point
  4. Probabilmente, quelli di Boselli che compaiono in questa storia sono più attinenti alla realtà storica rispetto a quelli che a suo tempo affrontò Magico Vento. Tuttavia, benché da quel che ho potuto apprendere la società abbia di fatto cessato di essere una seria minaccia dopo la Guerra di Secessione, taluni hanno avanzato l'ipotesi che in qualche forma essa potesse essere sopravvissuta clandestinamente. Ipotesi avvalorata, pur senza ulteriori elementi a sostegno, dal ritrovamento nel 2013 sulla Sierra Nevada di un bottino di monete d'oro, il cui valore fu stimato in circa 28.000 dollari e che, secondo alcuni, potrebbe essere stato lì nascosto un secolo prima da alcuni adepti della confraternita con l'obiettivo - evidentemente mai realizzato - di poter prima o poi finanziare una seconda Guerra di Secessione del sud. In tale ottica, dunque, potrebbe trovare una qualche contestualizzazione la storia di Manfredi per Magico Vento, ambientata in Oregon.
    1 point
  5. Concordo. E infatti, quando oggi è spuntato fuori l'albo dalla mia libreria (durante uno dei periodici spostamenti per riuscirte a spremere ancora qualche cm per metterci altra roba), ho pensato di fare cosa gradita fotografando quelle pagine e postandole. Spero si riesca a leggere l'articolo, non sono un bravo fotografo e non volevo danneggiare la rivista...
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