Altra storia ed altro commento.
Storia appena più lunga della precedente (cinque albi a striscia, pari a circa 54 pagine di oggi), in cui Tex deve recuperare una preziosa corona lasciata tanto tempo prima come ex-voto in una missione francescana e deve farlo usando meno violenza possibile, perchè l'ha promesso ad un vecchio frate e Tex è uno che mantiene la parola data.
1) Altra storia del filone ?Lezioni di vita per Kit Willer?.
2) Tex mantiene la parola come può. Solo due dei quattro banditi sopravvivono e, recuperato tutto il bottino, Tex li lascia andare come promesso al frate.
3) Un bel po' di tempo fa su TWO ho avuto una discussione con qualcuno che non sembrava molto convinto del comportamento, per così dire, troppo buonista, di Tex in questa storia ed ipotizzava un possibile intervento di un'altra mano ai testi. Riporto quasi integralmente (a parte qualche correzione ortografica) quanto scrissi allora e lo sottoscrivo pienamente anche adesso: non è la prima volta e non sarà l'ultima che Tex lascia andare un criminale in nome del suo personale concetto di giustizia. Qualcuno si ricorda Min Li? La giovane cinese, convinta dal Drago Nero che Tex sia responsabile della morte del fratello (il che era vero, ma Wang, il Drago, aveva omesso di informarla che il giovane, assieme ad altri cinesi, era stato incaricato di uccidere Tex, che si era solo difeso), decide di uccidere Tex con un micidiale pugnale avvelenato, ma sbaglia la mira ed uccide, invece, lo sceriffo. Sotto ogni punto di vista Min-Li è un'assassina, eppure Tex non solo non la consegna alla legge, ma ne diventa pure amico. Questo è un esempio di buonismo (parola che sono giunto a detestare, tra l'altro), forse? Non per me? A leggere certi interventi verrebbe da pensare che siano in molti a ritenere che Tex sia una specie di ammazzasette che uccide senza rimorsi peggio dell'Ispettore Callaghan. La verità, invece, è che Tex uccide solo quando lo ritiene inevitabile e quando può lascia in vita l'avversario. Talvolta lo lascia nelle mani della legge, altre lo lascia semplicemente libero di andare "a farsi impiccare altrove". In questo caso, poi, aveva promesso al frate di non usare la violenza se non era necessario e di esercitare la virt? del perdono e Tex è uno che le promesse le mantiene? non bisogna esagerare volendo vedere per forza un'altra mano nei testi di una storia di G. L. Bonelli ogni volta che non ci piace un particolare o simili.
4)Gustosa scenetta in treno in cui un Tex esasperato da un commesso viaggiatore troppo chiacchierone gli butta la valigia del campionario dal finestrino.
5) Interessante variazione sul tema dell'agguato fallito a Tex. I banditi si appostano sul tetto della casa di fronte alla locanda dove alloggiano per sorprendere Tex e Kit che sanno che cercheranno di perquisire la loro camera. Quando vedono apparire due figure nel vano della finestra, sparano ed uccidono i malcapitati. Peccato (per loro) che non fossero Tex e Kit, ma i due albergatori (moglie e marito, mi pare), i quali progettavano di impadronirsi personalmente della corona e degli smeraldi, nonchè di ucciderli. Giustizia poetica marca G. L. Bonelli.
Sempre all'altezza i disegni di Galep, qui affiancato alle chine da Pietro Gamba e Lino Ieva. ::evvai::