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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 11/06/2022 in tutte le sezioni

  1. Beh, in qualche modo Boselli doveva spiegare perchè Mefisto aveva aspettato VENT'ANNI prima di ricomparire... Perché il "finale tarallucci e vino" della Mefistolata (termine che ho coniato io quasi vent'anni fa e di cui ho il copyright e concedo di usarlo solo per la storia di Nizzi, chi ha orecchie per capire intenda...) non ridicolizza solo Tex e pards, ridicolizza pure Mefisto. Ridotto a fare scherzi e dispettucci ma anche ad essere tanto inoffensivo che Tex la lascia andare in giro tranquillo... Cosa ha fatto Mefisto per vent'anni (per noi, ovvio) invece di vendicarsi? Si vede qui che ha pensato di crearsi un suo "impero del male" prendendo poco a poco e con estrema prudenza prima il controllo del Manicomio e trasformandolo nella sua fortezza personale, poi riempiendola con criminali ai suoi ordini, con l'intenzione poi di prendere tatta San Francisco. Ricordiamoci che già una volta Mefisto era scappato cercando di "rifarsi una vita" lontano da Tex, e che perdeva il controllo quasi a sentire il suo nome (Black Baron). Credo che sia chiaro che "prima o poi" intende vendicarsi, ma prima vuole rafforzare il suo dominio e i suoi poteri (e, per me, ha chiaramente timore di essere fermato di nuovo) Il fatto che cerchi di "guarire" Yama con la tecnologia e la magia invece di catturare Tex mi pare conseguente: Mefisto è proprio nel logo dove, in teoria, si curano i matti. Non è disposto a perdere tutto di nuovo "solo" per salvare Yama... Quando (pagina 72 del primo albo) scopre non solo di avere davanti Tex, ma che con le sue azioni l'ha già messo in allarme, la cosa lo fa infuriare. Se la prende con il folle assassino che ha fatto scarcerare, perchè "è colpa sua", questo scontro con Tex che vorrebbe evitare. È furioso. Perché? Anche se lo avesse saputo, il farlo scarcerare avrebbe comunque allarmato Tex. È chiaro invece che Mefisto avrebbe, con il senno di poi, preferito evitare lo scontro con Tex, a costo di lasciare in carcere la sua ultima recluta. Ma qui, forse perchè ha avuto anni di tempo per agire lontano da Tex, è ancora razionale. Si fanno spesso battute sul cliché del "cattivo" che tiene vivo l'eroe "perchè per lui una morte rapida è troppo poco", consentendogli di fuggire e di vincere. All'inizio Mefisto non fa questo errore, decide freddamente di uccidere Tex e Carson senza tante lungaggini. Ma si vede anche, a pagina 75-84, che sta perdendo l'autocontrollo. Fino a questo momento, a parte Medina, nessuno dei suoi sottoposti sa il suo vero nome. Tiene segreta la sua identità e i suoi piani. Dopo aver rivisto Tex, inizia a fare scene da "mad doctor", esclamando a destra e sinistra che lui, il potente Mefisto, compirà una vendetta terribile sui pards. il fatto che a parte Medina, il più fidato, nessuno, nemmeno la sua fida Ruth, fino a questo memento sappia che è Mefisto, fa capire come non gli sia capitato prima d'ora di fare simili discorsi di fronte ai suoi sottoposti... Ma pare solo un momentaneo attacco di megalomania. Il giorno dopo è di nuovo lucido. Progetta di uccidere Tex lontano dal manicomio, e non fare nulla contro di lui finché si trova fra quelle mura (confrontare il suo comportamento nel terzo albo). Si preoccupa di creare la messinscena per i pards. Se il suo piano avesse successo, la morte di Tex e degli altri sembrerebbe un "normale" incidente, senza portare sospetti su di lui. Il fallimento di quel piano provoca un 'altro scatto d'ira. Accusa gli Angeli Neri, che gli ribattono le sue colpe e i suoi errori, facendolo infuriare. Diventa più imprudente. Rapisce personalmente Devlin, e nel farlo dichiara un'altra volta la sua identità non solo a Devlin ma anche ai suoi sottoposti. Stavolta LASCIA una traccia fatta di diversi testimoni che potrebbero condurre le indagini fino al suo manicomio (e infatti, le sbrigative indagini dei forzuti amici della palestra giungono subito al suo nome). Poi tenta di nuovo di uccidere i pards. Ed effettivamente, se il piano riuscisse perfettamente, il "macellaio" li ucciderebbe, ma dubito che Mefisto lo ritenga in grado di farlo. E infatti ha subito pronto il piano b, il gas. Che gli consegna Tex e Carson vivi. Notare che Mefisto è sempre meno razionale. Lascia sempre più tracce. Fa sempre più errori. Come se la presenza di Tex gli impedisse di ragionare razionalmente. Alla fine del secondo albo, anche se ha lasciato troppi indizi e la polizia indagherà al manicomio, almeno contro Tex e Carson ha vinto. La scena successiva con Yama fa vedere che solo uno stregone che comanda i demoni può risvegliare Carson (e quindi anche Tex) Ma è Mefisto stesso a svegliare Tex. Perchè non può bastargli sconfiggere Tex, ha BISOGNO che Tex veda il suo VERO trionfo. Così risveglia il suo peggior nemico. Di fronte a Tex, Mefisto regredisce man mano alla sua "solita" folle megalomania. Ricomincia a comportarsi da "mad docton". Tenta di far rapire Kit e Tiger in città, di fronte a numerosi testimoni, dai riconoscibilissimi criminali che ha "salvato" dal carcere, travestiti da poliziotti. Dopo progetterà di sterminare tutta la pattuglia di poliziotti che arriva al manicomio, anche se al comando sicuramente sanno dove sono andati. Più si infuria, più Mefisto diventa irrazionale, imprudente, e fa errori. E nulla lo fa arrabbiare più di Tex. Per questo le sue azioni alla fine non collimano con quelle iniziali. Perché dopo anni di totale segretezza fa cose così appariscenti? Perché sta perdendo la testa. Perché prima razionalmente tenta di uccidere Tex senza creare sospetti, e poi lo cattura e addirittura lo libera dal sogno e gli lascia una lama vicina? Perché sta sempre più perdendo la testa. Per questo non condivido la critica sul fatto che il suo piano sia "incoerente". La sua discesa nell'irrazionalità invece è perfettamente coerente e progressiva. Sarebbe incoerente se Mefisto alternasse azioni razionali a folli senza un ordine preciso, ma qui l'ordine c'è, e abbastanza evidente...
    4 points
  2. Storia che possiede luci e ombre notevoli, per mio conto. Diciamo subito che potrebbe esserci qualche spoiler, quindi se non l'avete letta non andate avanti in queste righe. I primi due albi sono, a mio parere, magistrali. L'atmosfera malata del manicomio (coadiuvata dai notevoli disegni dei Cestaro), è davvero convincente. I pazzi sono da brividi. Mefisto, più invasato e deciso che mai, fa davvero paura e la vicenda è snodata con grande padronanza di ogni momento narrativo....per i primi due albi. Si arriva all'ultimo albo con entrema curiosità, ma qui avviene ciò che talvolta accade con Borden, ovvero la vicenda si intrica, succedono troppe cose che lasciano anche confusi e soprattutto si cade a capofitto in incongruenze od errori che invece non sono consueti. Intanto la polizia, gli amici della palestra, Kit e Tiger, Tex, Carson, Mefisto e Yama tutto assieme in questo albo finale, dentro il manicomio, è troppa roba. Borden perde a volte il senso della misura e qui ci cade a capofitto. Poi...ok che Yama è un pirla, ma qui si esagera. Sa fare solo danni. Addirittura risveglia Carson da un sonno ipnotico che lo avrebbe certamente portato alla follia permanente e permette a Tex di liberarsi (in modo comico...tramite un pugnale incandescente che va a sciogliere dei legacci che solo pochi minuti prima aveva definito praticamente impossibili da far cedere, e ovviamente senza bruciarsi lui, non sia mai...). Yama chiamato inetto anche dal padre, un vero e proprio ragionier Ugo Fantozzi che si aggira per la storia cone un deficiente. Mefisto fa due errori capitali. Il più importante è quello di aver richiamato al mondo reale Yama, vera sciagura. Ma anche lasciare il pugnale di fianco a Tex è una bella boaiata. Ovvio, Mefisto DEVE sbagliare, sennò vince, coi suoi poteri, ma magari non finire nel mondo del Ragionier Ugo sarebbe meglio. Ma la figura peggiore la fa il povero Kit Willer. Mi perdoni Borden, ma quando l'ho visto avvicinarsi al finto pazzo sul letto, incalzato da "non ti preoccupare, per il riconoscimento ti devi avvicinare", mi sono sentito più o meno come nel famoso "Tex sei tu?" del Mefisto! di Nizzi. Una scena surreale, che il figlio di Tex non si dovrebbe consentire. A questo punto ho davvero faticato a proseguire con l'ultimo albo, al punto che nella parte finale sono anche andato di corsa per concluderlo. Yama deficiente totale e combinaguai di professione, Mefisto che se ne va e lascia Tex con un pugnale a un centimetro dalle mani, Carson che viene svegliato in quel modo dagli inferi della pazzia, Kit che fa la figura del fesso completo e tutto quel casino assurdo quando arrivano gli amici della palestra disarmati, che non subiscono nemmeno un graffio, mi hanno proprio tolto le sensazioni positive dei primi due albi, bellissimi. I disegni molto bene, a parte i volti dei pards che non mi convincono pienamente. Villa, però, e il miglior Galep, nelle storie di Mefisto, la spuntano decisamente. Storia da 9 nei primi due albi e da 5 nel terzo.
    2 points
  3. Anch'io spero di no, ma temo di si... Il trend è quello da ormai troppi anni.
    1 point
  4. Più che altro, costa molto di più a noi. Al giorno d'oggi, a meno di casi particolari (progetti con colorazioni particolari, coloristi superstar, disegnatori/coloristi, etc.) che non mi pare di aver mai visto nei cartonati di Tex, la colorazione costa una piccola frazione del costo complessivo. Meno, sicuramente, della differenza di "tariffa" fra disegnatori di "nome" diverso. Se prendi un "grande nome", di quelli che oggi mancano dai texoni, ti costa di più che non colorare un... nome meno grande. In compenso, i cartonati ci vengono venduti ad un prezzo per pagina circa CINQUE VOLTE SUPERIORE (moltiplica il prezzo di un cartonato di 44 pagine per 224/44= 5,1 volte). Si capisce che se il costo per disegni e colorazione sono simili al costo per pagina del texone, a parità di tiratura il cartonato rende molti più soldi all'editore, e invece è un costo maggiorato per il lettore. (la "fregatura" dal punto di vista dell'editore è che, anche per questa differenza di costi, il cartonato vende molto meno, quindi rischia di rimetterci nonostante il margine più alto) Sulle edizioni straniere: a meno anche qui di casi particolari (tirature altissime, grandi successi, autori di grido, traino di merchandising con serie TV, vendita sistematica a decine di licenziatari in tutto il mondo, etc.) che al momento non sono proprio il caso della Bonelli, non è che rendano tutti questi soldi...
    1 point
  5. Io spero di no, anche perché il fascino e soprattutto il prestigio del Texone credo siano ben altri rispetto a quelli di un cartonato, con tutto il rispetto.
    1 point
  6. Cioè, l'uomo che tutti vorremmo essere?
    0 points
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