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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 11/03/2023 in tutte le sezioni

  1. Ragazzi, davvero mi sembrate un po' troppo critici verso la storia di Burattini. Che possa non piacere è sacrosanto, ma se il confronto viene fatto con le storie che ci hanno stregato da bambini o coi soliti 4-5 capolavori post-GLB, beh, allora è ovvio che una storia come questa (onesta ma non epocale) non potrà dare lo stesso appagamento. Eppure io la reputo una bella storia, non trovo un difetto l'aver dato una spiegazione all'origine dei chupacabras, non vedo il tradimento delle premesse nell'aver portato a compimento la vicenda in maniera lineare. Personalmente mi pare che siano parecchi punti di forza nel lavoro di Burattini. Mi è piaciuta la "coralità" della vicenda, il dare spazio a tutti, perfino agli avversari (magistrale la caratterizzazione di questi, a parer mio). Ho trovato per nulla banale l'aver realizzato il desiderio dei ragazzi di rintracciare il padre nel modo in cui ha fatto Burattini. Mi sono piaciuti i momenti ironici e ho trovato perfetti quelli tragici: ho riso con Carson ed Eusebio (dei quali, comunque, la caratterizzazione psicologica è stata rispettata) e mi sono commosso vedendo morire gli accompagnatori indigeni. Ho trovato molto texiana la scena in cui i cavalli escono allo scoperto senza i nostri e i predoni rimangono basiti, mentre ho trovato la firma di Burattini nel segreto svelato dei due fratelli. Insomma, un capolavoro? No di certo, ma una storia "giusta" chei mi sono divertito a leggere.
    1 point
  2. Come è stato scritto da altri prima di me, una storia tutt'altro che memorabile, che sembra promettere molto ma non riesce a colmare le attese che il primo albo aveva suscitato. Se gli ingredienti sono diversi, l'intreccio resta povero. El Morisco sembra tirato in ballo tanto per farcelo stare, perché le storie ''fantastiche'' hanno bisogno della sua presenza tanto quanto un documento ufficiale del timbro sulla marca da bollo. L'unico sussulto sembra esserci con il tradimento del giovane, ma ti cadono le braccia a leggerne le motivazioni. La sorella, che è una bella cavalla, non ha proprio niente a che vedere in questa storia, poteva essere una risorsa invece è di un piattume come poche (pensiamo alle donne che tira in ballo Boselli, da Colorado Belle a Sarah Wyatt), solo Rubini si è divertito a disegnarla. E qui viene la nota dolente, perché lui è un signor disegnatore e meriterebbe storie di ben altro spessore da illustrare. Per concludere, storia senza infamia e senza lode, dal debutto di Burattini mi aspettavo molto di più, c'è un po' di amaro in bocca.
    1 point
  3. E' tanto che non commento perché non trovo utile criticare preferisco intervenire sull'onda dell'entusiasmo. Scrivo oggi due righe tanto per dire che "Alla ricerca delle navi perdute" è l'ultima storia del tex mensile che mi è piaciuta, ho poi apprezzato il lavoro di Giusfredi sui fuori serie. Tex putroppo manca di matite storiche ovviamente ineguagliabili come: Galep. Fusco, Letteri, Nicolò, Ortiz, Marcello. Manca la penna acuminata del migliore Nizzi e la strabordante bravura del Boselli della trilogia delle bande (passato di carson-invincibili-jack thunder). Manca GLB, Guido Nolitta e il fuoriclasse Berardi, che purtroppo ha solo sfiorato il ranger. Niente stasera sono nostalgico voto alla storia mensile: sceneggiatura 5 disegni 5 :(
    1 point
  4. Premetto che uniformare le copertine di tutte le serie per la seconda volta è una scelta che mi disturba (passi una, ma due!), poi stavolta si è fatto pure peggio, poichè la scelta grafica di un cerchio dietro la posa statica del personaggio è alquanto anacronistica e di scarso appeal. Per non tacere dei colori sciapi e piatti e il tagliandino giallo che sta come le pinne sotto lo smoking. Uno sfondo completamente bianco quasi lo avrei gradito di più.
    1 point
  5. Anche perchè in entrambe, GL Bonelli fa una cosa inconcepibile per la mentalità molto "nerd" degli autori moderni: NON SPIEGA IL MISTERO. Non era, una volta, così strano. Lovecraft è diventato un autore di culto così. (visto che era a suo modo un nerd ante-litteram, temo che se fosse nato oggi ci avrebbe dato anche il codice fiscale del cugino di Cthulu. E quindi non avrebbe venduto un tubo neanche lui). E anche Sclavi nei primi Dylan Dog non stava a spiegare tanto. Certo, non è che basta "non spiegare" per fare belle storie (anche all'epoca per molti era una scusa per fare storie senza senso), e ci sono storie dove la spiegazione arriva senza togliere nulla all'atmosfera (vedere per esempio il finale di "Pigeons from Hell", ancora più notevole per il fatto che qualunque lettore smaliziato l'ha capito molto prima dei protagonisti, eppure funziona lo stesso...). Però a voler sempre spiegare tutto quanto, nei dettagli, usando oltretutto un linguaggio ben poco "avventuroso"... a volte funziona, magari ogni tanto, ma in generale l'effetto complessivo è di banalizzazione e noia.
    1 point
  6. Passo alla grande. Ruju come sceneggiatore non mi piace in generale, Rossi è probabilmente il disegnatore più debole di quelli che attualmente lavorano alla serie mensile e pure la cover di Villa è completamente anonima. Speriamo che per il 752 abbiano in programma qualcosa di più accattivante.
    1 point
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