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  1. Per ciò che riguarda "Black Baron" può essere andata così, ma prima di scrivere "Mano Gialla" evidentemente Bonelli senior non lo ha consultato il fantomatico volume, visto che pone i Seminole in rivolta accanto ai Cheyenne a distanza considerevole dalla Florida. Attenzione, però, perché tutto dipende da dove è ambientata la storia. Contrariamente a quanto si crede, i Seminole non stanno esclusivamente in Florida. Al termine della seconda guerra seminole del 1835/1842 ben 3.000 Seminole furono deportati in quello che allora era chiamato Territorio Indiano ed oggi costituiscono la Nazione Seminole dell'Oklahoma. Nel Territorio Indiano furono trasferiti anche i cosiddetti Cheyenne Meridionali assieme agli Arapaho con cui erano alleati tra il 1867 ed il 1877. La loro riserva fu collocata nei pressi di Fort Reno, che, guarda un po', è proprio il presidio militare presente in questa storia. Io direi che G.L. Bonelli si era documentato per bene.
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  2. Per ciò che riguarda "Black Baron" può essere andata così, ma prima di scrivere "Mano Gialla" evidentemente Bonelli senior non lo ha consultato il fantomatico volume, visto che pone i Seminole in rivolta accanto ai Cheyenne a distanza considerevole dalla Florida. Più semplicemente credo che in quel periodo, il papà di Tex se ne infischiasse altamente di alcuni dettagli di coerenza storica-geografica e con lui i lettori. Altri tempi!
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  3. Temo che sia su Tex che su Zagor, stia avvenendo un po' quello che era successo alla Marvel anni 70 con i "writer/editor" Come alla Bonelli, gli "anni d'oro" della Marvel furono caratterizzati da un "supereditor" che gestiva tutto e controllava tutto (con il distinguo che Stan Lee non è mai stato l'editore, era proprio solo un redattore-capo di una piccola divisione di una casa editrice che in gran parte pubblicava riviste per adulti). Poi la casa editrice si allarga, perde le figure carismatiche (Stan Lee va in California e non gestisce più direttamente il ramo fumetti), e nasce la necessità di avere diversi editor. E vengono inizialmente scelti fra gli autori. Diversi autori (Roy Thomas, Englehart, Len Win, etc.) diventano editor di sè stessi. Cioè in pratica SONO SENZA CONTROLLO. Qualunque idea assurda, strampalata, balzana che gli viene, è approvata. Da loro stessi. È un periodo molto sperimentale e immaginifico per la Marvel, conosco lettori che lo considerano il periodo migliore. Ci sono storie in cui Gesù Cristo in persona scende all'Inferno per salvare Ghost Rider, storie in cui Adam Warlock viene crocifisso sulla Contro-Terra per redimerne i peccati e salvarla dalla Bestia, una storia in cui Doctor Strange combatte contro Dio e perde, rivelando che Dio in realtà era un potentissimo stregone dal futuro che torna indietro nel tempo per provocare il big bang, in un altra storia del Dr Strange la terra viene distrutta, tutti quanti gli abitanti sono uccisi (tutti, compresi tutti gli altri personaggi, da Iron Man a Daredevil), ma ne viene ricreata una copia esatta successivamente (quindi da quel momento l'Uomo Ragno è una copia, e Thor e Odino da Asgard che sono ancora gli originali non si accorgono che la terra è sparita per diversi giorni...), un altra storia in cui una prostituta coreana diventa una nuova Madonna che partorirà un messia cosmico accoppiandosi con una pianta, etc etc. Il problema? Rileggete l'elenco delle cose che combinavano i writer-editor: e ricordatevi che questo sono LE IDEE MIGLIORI, quelle che sono ricordate positivamente. Molte altre oggi sono apertamente derise e ridicolizzate dopo cinquant'anni (pensate, a un writer-editor era parsa una buona idea mostrare in una storia Ercole che trascinava l'intera isola di Manhattan. Con una catena. Senza provocare sismi o distruzioni di tunnel o ponti). In pratica, autori in pieno delirio di onnipotenza sguinzagliati sul Marvel Universe. Gli scrittori sono generalmente cocciuti e ostinati, e sicurissimi sempre di aver ragione e che tutte le loro idee sono ottime. Già questo è un problema quando hai UNA storyline (pensate ai casini fatti da Lucas con i prequel di Star Wars...), quando hai diversi writer-editor che fanno quello che gli pare come in un asilo, si va verso la catastrofe. La prima cosa che fece Jim Shooter quando "rimise la Marvel in riga" fu abolire totalmente questa figura, nessuno doveva essere editor di sé stesso. Solo che alla Marvel era abbastanza facile: di gente che conosceva il Marvel Universe erano pieni, era da tempo un lavoro collettivo con tanti autori diversi. Ma chi trovi alla Bonelli che conosca Tex, ormai? Rischi di metterci un Recchioni (anche se non proprio lui, un equivalente) e stravolgerlo di più. Alla Bonelli, non penso ci siano attualmente possibili editor migliori di Burattini e Boselli su Zagor e Tex. Quindi non è così facile impedirgli di mettere in pratica LE "LORO" IDEE BALZANE... Però non è impossibile. Basta non essere circondati solo da yes-men. È famosa recentemente l'idea balzana che ha avuto Burattini per il finale della storia di SuperMike: "Zagor e SuperMike si sfidano alla roulette russa, supermike perde e si spara in testa". Secondo me lo capirebbe anche il fornaio sotto l'angolo che è una idea pessima che avrebbe fatto incavolare i lettori, ma nessuno l'ha detto a Burattini, nessuno l'ha fermato (Sergio Bonelli l'avrebbe rincorso per i corridoi, all'epoca aveva persino proibito di far tornare i suoi vecchi personaggi visti i risultati...). Fino a che la sceneggiatura è arrivata a Marco Verni che ha detto "io questa roba non la disegno". Burattini avrà tanti difetti, ma almeno evidentemente è una persona che invece di infuriarsi per una cosa simile minacciando licenziamenti, ha ascoltato la critica, l'ha capita e ha cambiato il finale. Temo che se fosse successo a Boselli, le urla dalla redazione si sarebbero sentite fino a Palermo... Ed evidentemente, Claudio Villa non è Marco Verni (addirittura pare che a Villa questa storia esecrabile che sputa in faccia a Tex sia PIACIUTA, quindi buonanotte...) Burattini negli ultimi anni di idee balzane e assurde ne ha avute parecchie (prima fra tutte, l'assurda ret-con che ha tolto ogni senso all'esistenza stessa di Zagor nelle "origini"), possibile che mai, quelle volte, qualcuno gli abbia fatto notare che stava facendo una cazzata? Davvero, sia Boselli che Burattini ultimamente, vai a capire se per lo stress da superlavoro o altri, stanno avendo davvero TROPPE idee pessime e stanno stravolgendo in maniera assurda Tex e Zagor. Solo che non c'è più nessuno "ai piani alti" che conosca minimamente questi personaggi abbastanza da vedere il problema (piuttosto il rischio è che gli stravolgimenti li incoraggino per specularci sopra) E non ci vedo rimedi. Chi potrebbe dire a Boselli che sta sbagliando, e farsi ascoltare da lui?
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  4. Concordo. Questa storia, ingiudicabile a se stante - sia perché parte di una serie sia perché si pone di suo quale, incomprensibile, seguito de Il Giuramento - è una delle peggiori storie mai apparse sulla serie. E, personalmente, non l'ho neanche troppo apprezzata come storia in sé. A voler essere retorici - e perché non esserlo? - si potrebbe affermare che Boselli qui abbia commesso il suo parricidio. Sì, perché è GLB, al termine della sua storia, che scrive in didascalia - dettaglio non indifferente perché non è Tex che parla ai pards, ma lo stesso sceneggiatore a parlare al lettore - "E nello stesso istante, nella lontana Arizona, una raffica di vento spezza la lancia rinsecchita dal tempo che molti anni prima Tex aveva piantato ai piedi della tomba di Lilyth, e... la vendetta è compiuta!". Ora, che GLB possa essere contraddetto - per quanto sia il creatore di Tex - lo si può anche ritenere accettabile - meglio evidentemente su episodi che non costituiscano il mito di Tex; che le sue storie possano essere raccontate nuovamente, diversamente, finanche con modifiche - preferibilmente in una serie collaterale e auspicabilmente senza autoassolutori editoriali - può essere anche apprezzato; ma che un cardine della serie possa essere così vilipeso mi ha amareggiato. Il solo fatto che una simile operazione sia stata pensata non può che gettare fosche ombre su chi l'ha pensata e portata avanti. Con La cavalcata del destino, paradossalmente, Boselli non si limita a contraddire GLB in una storia cardine della serie, cosa che trovo di dubbio gusto, ma nega l'elemento mitico e soprannaturale di Tex. Non è Tex, infatti - oltre a GLB - ad aver avallato l'idea che la vendetta fosse compiuta, bensì il vento che, nella lugubre scena finale de Il Giuramento, spezza la lancia della vendetta. Vento che, per quello che era l'universo narrativo di Tex prima de La cavalcata del destino, non poteva che essere considerato come figurazione concreta del sovrannaturale o del divino - chiamali dio/dei, spiriti, destino - che statuiva in modo irrevocabile la vendetta compiuta. In quella che finisce per essere una parodia della saga, La cavalcata del destino mette in discussione questo elemento riconducendolo inevitabilmente - qualcuno lo ha scritto in questa discussione - a mera coincidenza... dopo 20 anni esposta agli agenti atmosferici è normale che la lancia si sia spezzata per un colpo di vento. E in una parodia, non so quanto voluta, di sé stessa La cavalcata del destino disvela al lettore che le apparizioni della morte e degli spiriti degli indiani a Higgins sono solo il parto della mente scossa dell'antagonista, mentre l'apparizione di Lilith nient'altro che fan service. Altro che destino, La cavalcata degli eventi statisticamente probabili e scientificamente spiegabili avrebbero dovuto chiamarla - anche se avrebbe sicuramente avuto meno appeal. Come sempre, Boselli osa e arriva a vette di negazione dell'universo di Tex che probabilmente nessun altro sceneggiatore prima di lui ha raggiunto. Nel bene e nel male non conosce mezze misure.
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  5. Anche io come Virgin non intervengo più, anzi molto meno di lui, ma due righe vorrei scriverle. Questa storia è non solo brutta dal punto di vista della sceneggiatura, ma è la più sbagliata, credo, della storia di Tex. Anzi, sbagliata è poco. Appare come un affronto al personaggio, a GLB, alla storia di Tex. Dovessi dire la peggior storia di Tex, nel suo complesso, in tutta la sua storia, sceglierei questa senza esitare. E qui va fatto, ahimè, un discorso generale su Boselli e, in sostanza, sul momento complessivo di Tex e sul suo stato di salute. A Boselli dobbiamo molto, ovviamente, ma credo che chiunque non sia amico o fan sfegatato possa notare serenamente uno scadimento qualitativo preoccupante, almeno nella serie regolare. Sono ormai anni che il Bos ci propone solo ritorni di vecchi personaggi e sequel. Nessuna idea nuova, nessun nuovo personaggio, nessuna storia originale. Solo pesantissimi, interminabili, privi di idee polpettoni con personaggi del passato e sequel. Sappiamo bene che nel fumetto il ritorno dei vecchi nemici e personaggi è la regola, ma non tutti insieme uno dopo l'altro!!!! Questo denota solo mancanza di idee, e, temo, nel caso di Boselli, un eccesso di narcisismo che lo porta sempre più verso la sventata strada della catalogazione/storicizzazione/perfettizzazione di tutto ciò che è venuto prima di lui. Strada che è molto pericolosa, soprattutto visti i risultati. In poco tempo abbiamo avuto il peggior Mefisto (forse anche peggio di quello di Nizzi), una pesantissima Tigre Nera, e poi questa storia assurda, sbagliata, per quanto mi riguarda irritante. Arrivare ad accogliere con sollievo un Nizzi bollito o un Ruju routinario è abbastanza preoccupante. Amo Tex, detesto le cassandre che per partito preso in altri blog e siti continuano a snocciolare cali di vendite e morte imminente del personaggio, ma sono molto perplesso, anche perchè con Borden in queste condizioni non c'è molto altro a cui appigliarsi.
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  6. Come diceva Maurizio Mosca: ti stanno arrivando i carabinieri a casa!
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