Sensazione sgradevole di un bellissimo soggetto sciupato da una sceneggiatura così così. In effetti, la carne al fuoco c'è : la città inospitale, la corruzione, gli intrighi , i traffici, un indiano che ha rinnegato il suo mondo preferendo il marcio dei bianchi, i sogni indipendentisti del popolo corso. Come è stata cucinata? In modo affrettato, lasciando delle parti crude. Pierre Touissant, agente segreto di colore modellato su Denzel Washington, è il deus ex machina: i pards, in tre pagine, passano dal non sapere niente a sapere tutto: anzi, troppo. Cosè, una vicenda che poteva essere ariosa si sgonfia in fretta: un peccato, perchè gli autori sono stati abilissimi a creare una certa atmosfera di una Boston inospitale, la cui sporcizia si cela sotto il candore della neve; Civitelli perfetto per l' ambientazione. Sarei curioso di sapere se tutti i vari locali citati ( 'Cockfight Arena' , 'Perroquet', 'Le Crab D'Or', etc. ) siano, o fossero, posti realmente esistenti a Boston. Soggetto: 8,5Sceneggiatura: 5,5Disegni : 9,5