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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 14/07/2025 in Messaggi
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In realtà lo spiegano chiaramente. la priorità di Tex e Carson è difendere il villaggio dei Mormoni. Sono andati incontro ai predoni per intercettarli e eliminarli prima che attaccassero il villaggio. Ma una volta interrogata Brenda si rendono conto che i predoni hanno già lasciato il villaggio e attaccheranno New Hope. Che stanno a fare, le belle statuine ad aspettarli con calma mentre quelli massacrano tutti gli abitanti del villaggio? Pagina 60. Ultima vignetta. Lo dicono, proprio spiegato chiaramente. Una volta sola, certo, non tre volte come faceva Nizzi, ma non dovrebbe bastare una? Io mi convinco sempre di più che se dessero retta a quello che gli chiedono i lettori... i lettori stessi fuggirebbero via a gambe levate! Per me, uno dei motivi principali per cui questa storia è piaciuta, oltre ai disegni, è proprio per i dialoghi secchi, senza lungaggini, e SENZA TANTE SPIEGAZIONI. A me ha fatto l'effetto di un po' di ossigeno, dopo albi e albi in cui si soffocava nel testo. Finalmente si lascia qualcosa all'immaginazione del lettore, alla fantasia, senza spiegare minuziosamente e puntigliosamente anche i cibi esatti che saranno proibiti al sicario sovrappeso dal boss dietologo! Mi rendo anche conto che è una questione di ECCESSO: se negli ultimi anni avessimo avuto tutte storie come questa di Manfredi, probabilmente gli darei un voto più basso. Ma non le abbiamo più storie come questa! E proprio magari i lettori che si lamentavano della verbosità delle ultime storie, adesso si lamentano che non gli è stato spiegato tutto nei dettagli. O magari vogliono la scena di pentimento, alla Ruju! Bisogna scegliere, non si può avere la botte piena o la moglie ubriaca: se non vuoi che tutto ti sia spiegato tre volte in "dialoghi esplicativi" pesantissimi, bisogna leggere le storie con attenzione senza perdersi interi dialoghi come quello di pagina 60. Se si vuole leggere distrattamente senza preoccuparsi se si perde un pezzo perchè tanto poi sai che lo rispiegano, non si può poi lamentarsi della verbosità. Se si vuole che tutto sia spiegato nei minimi dettagli non ci si può lamentare se poi ti spiegano per pagine e pagine le origini di ogni palo telegrafico, se invece vuoi le spiegazioni di tutto non ti puoi lamentare se i fumetti oggi non lasciano alcuno spazio alla fantasia e all'immaginazione.2 points
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A me mancano ancora un sacco di storie di Manfredi su Tex (nel senso che le ho, ma devo ancora leggerle. Volevo farlo quando ho saputo della sua morte ma poi fra mille cose da fare non ho dato seguito a questa idea). Quindi fatico a dare un giudizio "complessivo" sul suo Tex. Soprattutto pensando che il primo soggetto gli fu chiesto nel 1993 alla crisi di Nizzi e le ultime storie stanno venendo pubblicate ora... sono oltre vent'anni, in cui anche il suo stile è cambiato, e soprattutto temo sia cambiata la sua visione del mondo (1993... ma ci pensate? Berlusconi non si era ancora nemmeno candidato...) Il primo pubblicato, "Oltre l'Oregon" (con proprio Gomez ai disegni, primo Tex anche per lui!) mi piacque molto e continua a piacermi. Quasi tutti gli altri che ho letto (sono soprattutto i più recenti) no, questo invece di nuovo sì. Anche quelli che non mi sono piaciuti, per quello che mi ricordo (diversi non li ricordo nemmeno) non mi erano piaciuti per la trama, proprio per il "plot". Non per la sceneggiatura. Non direi che questa storia "manchi di svilupo". Pensa a come è articolata tutta la strategia di Tex, come è INTELLIGENTE! (altro che il Tex tamarro che ci vorrebbero far ingollare gli autori "moderni") 1) Per prima cosa, organizza il villaggio. Visto che si rende conto che gli abitanti sono assolutamente incapaci di difendersi in maniera decente, mette "falsi bersagli" di paglia per far scoprire gli assalitori e prepara cortine di fuoco. Roba semplice per cui non occorra saper sparare. 2) una volta fatto il possibile per fortificare il villaggio, con Carson va incontro agli avversari per cercare di affrontarli lontano dai piedidolci che darebbero solo fastidio. 3) Sgomina quelli che incontra (e anche qui, non con tamarrate banali, ma sfruttando l'intelligenza) ma si rende conto che quelli che attaccheranno il villaggio non sono lì e torna al villaggio. 4) Scopre che hanno dinamite e adatta la sua strategia a questa scoperta. Questa e una cosa che Manfredi ha in comune con Boselli, e sono gli unici due: articolano gli scontri, fanno prendere decisioni tattiche e strategiche. Tutti gli altri, purtroppo, non arrivano oltre ad pagine e pagine di "bang bang" abbastanza ripetitive. L'unica cosa che non definisce qui è il perché e il percome della "gente comune" sia diventata "mostruosa gente comune", ma per me già far vedere quanto sono già "mostruosi" i mormoni risponde alla domanda. Su questi aspetti invece Ruju, Giusfredi, e anche Boselli ci vanno a nozze, con un sacco di informazioni sul perchè i cattivi sono diventati così... ma nel farlo Ruju è stucchevole, i suoi cattivi sono clichè ripetitivi, o sono "supervillain" con qualche superpotere che si sostituisce a una vera caratterizzazione (il pistolero vudu... perché era cattivo quello? Perché era cattiva la strega che gli fabbricava le armature anti-Tex?) o se sono donne hanno avuto un infanzia difficile e comunque sono sempre buone e vanno perdonate. Boselli ha creato villain memorabili in storie come Gli invincibili o I Sette Assassini o la Grande Invasione (e Corbett è un villain, accettatelo...) , ma adesso fa il tour operator a farci vedere la terra della Tigre Nera per spacciarcelo come patriota (ma se era la versione Nizziata di Wil E. Coyote, dai...). Siamo ormai abituati, purtroppo, a 80 pagine dedicate all'infanzia difficile dei cattivi e 10 dedicato a banali bang bang: quando il rapporto si ribalta e abbiamo una battaglia corposa e interessante... si chiedono "ma dove sono le 80 pagine sull'infanzia difficile???"1 point
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Continuo ad essere d'accordo con @Diablero. Questa è una storia sui generis, senza particolare articolazione e spiegazioni sulle motivazioni, bel giro di parole. Dei folli che rappresentano il Caos, contro l'Ordine rappresentato dai Mormoni, a loro volta con i loro pregiudizi e le loro fisime. Che fare? Semplice ... chiediamo aiuto a Tex e Carson con largo anticipo. Alla fine almeno il piccolo indio è stato accettato e la furia cieca annientata. Tutto senza moralismi e scene toccanti o patetiche, tipiche non soltanto di Ruju ma anche di sceneggiatori più giovani. Considero questa storia nella sua mancanza di sviluppo, quasi migliore di Volto Nascosto e alla pari con molte vecchie storie di Magico Vento.1 point
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Questo è il mio primo post su questo Forum. Sono principalmente un lettore zagoriano di cui non manco un numero dal 1992. Le storie di Boselli hanno contribuito a regalarmi un'adoloscenza immaginifica e oggi che ho 44 anni mi ritengo fortunato di poter annoverarlo tra gli autori che di più hanno contribuito alla mia formazione. Da un paio d'anni grazie all'app Bonelli sto recuperando anche le storie di Tex, soprattutto per sopperire alla mancanza di sue nuove avventure su Zagor (esiste pur sempre un limite al numero di volte che posso rileggere quelle vecchie, in fondo ). La notizia della (meritatissima) pensione da curatore mi è dispiaciuta a un livello più intimo di quanto credessi. Goditi questa nuova pagina della tua vita @borden, ma continua a regalarci qualcun altro dei tuoi capolavori!1 point
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Neanche io gradisco (più) le citazioni (che spesso e volentieri sono collegata a scene/atteggiamenti da tamarri) ma Luca sa il fatto suo e chi compra Tex un'opportunità deve dargliela sempre. Io purtroppo ho mollato da tempo per i prezzi ormai irreali - oltre al fatto che comunque non ho mai seguito la TW - ma SO che la storia è ottima.1 point
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Allora...Storia molto diretta e con pochi fronzoli. Si vedono molte situazioni dove interagiscono, anche e soprattutto im modo conflittuale, i "cattivi", fino all'eccidio conclusivo. Molto cruda la parte finale, globalmente c'è tanta azione, un GLB che mette in risalto anche Tiger. Disegni di Galep essenziali e dinamici anche se qualche volto tirato via (Kit). Comunque storia con pochi momenti di stanca. Dialoghi in stile GLB.1 point
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Puro western questa storia. Un condensato di piacere di lettura. Niente fronzoli, ambiguità, complessità: un bel gruppo di carognoni, tanta spietatezza e crudeltà. Crudezza nella scena finale. GLB e Galep: inimitabili; fanno quasi rabbia per la facilità con cui riescono a centrare il risultato, apparentemente senza sforzo alcuno, come solo i fuoriclasse sanno fare. Pure con una storia indubbiamente minore come questa, hanno un tocco felice talmente sfacciato da fare rabbia. E non puoi che cavarti il cappello, dannazione!1 point
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una storia western cazzuta, a tratti violenta e tragica, ma di una bellezza notevole. Una sceneggiatura molto completa (almeno secondo il mio modestissimo parere) una banda di Broncos terrorizza il sud dell'Arizona bruciando fattorie e uccidendo pacifici coloni: i pard ricevono l'incarico di eliminare la suddetta banda. Ma una banda ben peggiore, fatta tutta di bianchi (resi graficamente da Galep praticamente tutti uguali ) utilizza metodi di violenza anche peggiori di quelli dei Broncos. Questi farbutti scalpano le vittime, rivendendone poi gli scalpi ad un Greaser rinnegato, che a sua volta li rivende in Messico (spacciandoli per scalpi Apache). Tex e i pard abbandonano per ora la pista dei Broncos per concentrarsi su questa banda, che nel frattempo si macchia di delitti ulteriori a Tomstone, assassinando un mercante e rubando il denaro. Giunti a Tombstone troppo tardi per fermare la banda, i pard approfittano comunque della puntatat per spazzare via una buona parte della marmaglia che governa la città e riprendono l'inseguimento. Gli scalphunters verranno massacrati dai Broncos, che finalmente compaiono nel finale, e torturati fino alla morte (stessa sorte che subiranno Marc Winter e Stone in "Tucson"). Tex e i pard giungeranno in tempo per decimare i Broncos e per chiudere definitivamente la caccia Un episodio minore, ma che mi è sempre piaciuto1 point
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Non male Barbieri su Tex. Spero di vederlo presto sulla regolare. Ottimo anche Prisco. Storia originale, (come quella di Ben il bugiard, uscità quasi in contemporanea), un racconto delle gesta di Tex in una cantina messicana quando deve ancora sfuggire dalla legge. Il tutto messo in musica E quei ballon a pagina 16, mai visti in 70 anni di Tex. E il cacciatore di taglie come si chiama veramente, Red Hackman, pagina 45, o Red Harrigan, pagina 129?0 points