-
Posts
1,026 -
Joined
-
Last visited
-
Days Won
20
Content Type
Profiles
Forums
Events
Gallery
Downloads
Everything posted by San Antonio Spurs
-
2012 - 2025 : BOSELLI CURATORE DI TEX.
San Antonio Spurs replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
Il passato di Carson... La partenza con il piede giusto, in tutti i sensi. -
2012 - 2025 : BOSELLI CURATORE DI TEX.
San Antonio Spurs replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
Dunque l'ultimo titolo sarà "L'orrendo massacro". Finalone splatter ;-) Ricordi invece il primo titolo farina del tuo sacco? -
2012 - 2025 : BOSELLI CURATORE DI TEX.
San Antonio Spurs replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
Da molto lontano, non geograficamente ma dalle questioni personali, immagino un Borden fra lo scaglionato e il deluso. Non come sentimenti principali, eppure intuibili in percentuali non da bilancia del farmacista. Ci sta, ad ogni passaggio di consegne e in un contesto che probabilmente da qualche tempo aveva visto rapporti in calando. Mi fermo qui, ma l'ultimo atto è un ringraziamento a Mauro per il suo passato, presente e futuro al "servizio dell'eroe". -
Sono completamente d'accordo a metà sul doppio di tutto. Scherzi a parte, un'ottima analisi per una storia davvero insolita ed anche per certi versi insoluta. Ho apprezzato anche i disegni, pure se a volte le tavole sembrano zeppe di particolari come quelle del Corvo sulla Settimana Enigmistica e in altre Tex sembra un imitatore che imita le fattezze di Tex. ma avercene di storie "sospese" così, con i confini sottilissimi e a volte schizofrenici di tutti i personaggi secondari. Ed una sola certezza di innocenza assoluta: quella del piccolo indiano.
-
Non ho valutato la novità della proposta in sé, ma la qualità della stessa in questo episodio a confronto delle figure maschili. Come valuto azzardato il paragone con le quattro vedove, di spessore molto più basso. Quindi che cosa dovrei fare? Correggere il voto in avrei dato di più, ma siccome Manfredi (...) allora il mezzo punto lo rimetto in saccoccia? Posso aggiungerne uno a Borden per la sua Lily Dickart nel mensile e in Tex Willer?
-
Fra i paletti obbligatori di un canone e le insidie di ripetitività ormai consueti dopo 77 anni di storie, questa vicenda fila via come un the fresco nella calura: gradevole ma non indimenticabile. ottimi disegni, trama da 7 con mezzo punto in più per la contrapposizione sulla scena delle due figure femminili assai più profonde ed interessanti dei corrispettivi maschili. Soprattutto Jimena: personaggio meritevole di altra chance. Io quasi quasi sogno un futuro incontro con Kit Willer
-
2012 - 2025 : BOSELLI CURATORE DI TEX.
San Antonio Spurs replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
La parola "Curatore" dovrebbe essere di appannaggio esclusivo di Borden, nel senso che dovrebbe portarsela dietro concedendone un'altra al suo successore. Lo dico da appassionato di etimologia e da estimatore del lavoro fatto da Mauro, che è riuscito a coniugare passione e competenza - e non è mai scontato - più fantasia e meticolosità. Una figura .professionale completa, dal valore aggiunto della disponibilità al dialogo (che è poi la sintesi fra confronti e a volte scontri). Alti e bassi come tutti, segno + larghissimo nella qualità delle proposte. Penso di essermi lamentato solo per l'importanza data a Nick Castle e all'uso del punto esclamativo dopo i titoli di una sola parola: come lamentarsi se la Juventus nella sua storia ha creduto anche Magrin e il Milan Tosetto "(il Keegan della Brianza"). Lunga e buona vita come autore è l'augurio migliore, reciproco. -
Richiesta amichevole al volo (visto che per oggi non riesco a verificare di persona: della fuga di Lily che cosa sanno esattamente i pard e/o che ipotesi hanno fatto sulla sua assenza/sopravvivenza? Grazie, era per uno spunto da ricollegare all'ultima storia, quella con Rick Master.
-
Noi siamo inclusivi. Noi emiliani. E perché la Via Emilia è la terra di mezzo fra Po, Adriatico e Appennini. Solo la romagnola Ravenna e l'emiliana Ferrara fanno le snob, stando distanti ma inesorabilmente attratte. Risposa rapida a
-
Non doveva esserci e giustamente non c'è stato nulla di galeppiniana memoria, ed era un'idea di fondo accettata ed anzi sottolineata nei primi Texoni, opere uniche quando non capolavori, con più libertà di intervento che discontinuità con il creatore di Tex. Opinione totalmente condivisa su Nizzi, per quello che riguarda forse un "unicum": una storia ricordata quasi esclusivamente per i disegni, la certezza che se il voto complessivo massimo, è 9,5 (il 10 non esiste, in quanto perfezione), la distribuzione fra Magnus e Nizzi è 9 e 0,5.
-
Le opere memorabili restano quelle in bianco e nero, da "Sulle piste del Nord" al Texone di Magnus e poche, colorate, meriterebbero una menzione. Sono invece d'accordo sull'abolizione dell'obbligo di griglia classica anche perché uno dei capolavori di Galep, rimasto unico, nacque proprio grazie alle briglie sciolte. Starebbe alla sensibilità fra sceneggiatore e designatore trovare i giusti equilibri.
-
A sparare nel mucchio qualcosa si finisce col prendere, a meno di non essere dei fuoriclasse come i nostri pard che hanno percentuali da finale olimpica di tiro a volo. Non appartenendo alla categoria superiore, quelli dell'attuale Bonelli fanno di tutto un po' per accaparrarsi acquirenti - sperando soprattutto nei nuovi - finendo con lo scontentare ancora di più i vecchi (e fedeli) che si aspetterebbero più qualità e meno quantità. Si può dire che i primi ragionano a sentimento, i secondi a guadagno ma le cose possono finire per intrecciarsi come mi pare di capire stia accadendo. Non leggo altre testate della Casa, non compro più nessuna ristampa. In quest'ultimo caso lo farei solo se in edizione CSAC di Repubblica (ma senza colorazione) con una precisa impostazione: tavole originali accompagnate da una parte redazionale che spieghi e mostri i cambiamenti e le censure a testi e immagini messi a confronto. Questo potrebbe interessare non solo gli aficionados, ma anche i neolettori più giovani attirati da un'opera che sarebbe unica nella storia del fumetto italiano. Le copie di un "Jethro!" nella collana IperTex, ExtraTex, Mega Tex, Tex Appeal e Tex Symbol mi aspetteranno invano.
-
Definire qualcosa come non indimenticabile non significa affibbiargli la patente di brutto. Come ricordava di recente Corrado Augias, ogni giudizio dovrebbe riguardare una frase, una parola, una scena nel suo contesto ed è indubbio che nel mio preferire certe copertine di Galep ha un peso importante l'epoca della mia vita in cui le ho conosciute. Non intendevo fare paragoni, adoro sia Beethoven che Mike Oldfield e a loro modo sono stati entrambi rivoluzionari ma scambiandoli d'epoca sarebbero stati due geni incompresi. Questo vale sia per l'estro del disegnatore che per lo sbuzzo di chi gli suggerisce le copertine e a volte gliele boccia o gliele corregge, ma ripeto - o urlo - che Claudio è di gran lunga il miglior copertinista di Tex e che certi suoi bozzetti mi sono piaciuti molto più dei risultati finali (modificativi o sostitutivi)- P.S. Duce e Tex nello stesso post sarebbe come mettere nella Top 11 del Milan Calloni e Van Basten.
-
Nella perduta arte delle copertine degli LP, quella di "The Dark Side of the Moon" è un capolavoro slegato dall'album; quella di "Tubular Bella" è allusiva ed esaustiva allo stesso tempo. Le copertine di Tex nel tempo hanno cambiato struttura, risultando il più delle volte descrittive. Dal 401 in poi - l'epoca di Villa ancora in auge - ne ho trovate poche brutte, ne ricordo poche indimenticabili. Ripeto, non certo per colpa dell'autore che, come noto, riceve input e propone più di un progetto. Non credo che mi rimarrà impressa nessuna copertina di Tex Willer.
-
Tex continua a tenere in mano la Colt, caricata con proiettili d'argento, ma dovesse usarla sarebbe obbligato a mandare a gambe all'aria il già di per sé malandato Kit. Poi evidenzierei un errore marchiano: la vegetazione al contrario. Sì, perché dove passa Attila Tex non cresce più l'erba, qui invece è transitato dentro un prato inselvatichito senza lasciare tracce. Lo stesso dicasi per il disegno, dove però lo sguardo non è da incazzato ma da furbetto (come a dire: nulla di che, me ne intendo, io, di svenimenti).
-
In realtà la prima non racconta una storia perché non ha nulla a che fare con l'avventura narrata. Ma anch'io la ritengo la migliore, magari per nostalgia del tempo in cui l'immagine della "vetrina" interessava per la sua bellezza intrinseca e quello che funzionava come richiamo era l'insegna Tex. Delle prime 100 ne ho contate otto con un possibile riferimento al contenuto dell'interno.
-
Nuovi Aumenti albi Bonelli 2025
San Antonio Spurs replied to Sam Stone's topic in La Serie e i Personaggi
Come eravamo -
Sono passati solo quattro anni, ma mi sembrava giusto rileggere e riproporre questo post alla luce (e con le ombre) del nuovo rincaro.
-
Indipendentemente dal "mezzo" (regolare o Texone o Magazine o..) questa è una delle storie che ti risucchia dentro se stessa, tanto è ammaliante l'insieme miscelato da sceneggiatore e disegnatore. Mi vengono in mente il duo Bonelli-Ticci in "Sulle piste del Nord" o il Bonelli-Galep di "Terrore sulla savana". Era invece più che incompleto sbilanciato il Texone di Magnus, gioiello a 23,99 carati per i disegni e il nome dello sceneggiatore non mi importa nemmeno fosse stato Umberto Eco sotto mentite spoglie. Qui distribuisco i meriti dell'eccellente prodotto al 52% a Boselli e al 48% a Gomez che, per la teoria del pelo trovato nell'uovo, non ha saputo connotare con continuità i primi piani di Tex: quello della terza vignetta di pagina 15 sta a quello della quarta di pagina 19 come Rosario Fiorello sta a suo fratello Beppe e a alle alla fine di pagina 43 come a sua sorella Catena. Quisquilie, pinzillacchere. E ricordi: chi ne ha di quando in Italia imperversavano i prodotti prevalentemente di pelletteria del brand "El Charro", negli anni '70 e '80? A nominarli c'era sempre chi tirava fuori la rima con tamarro.
-
[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
San Antonio Spurs replied to MacParland's topic in Tex Willer
Mi accorgo di aver gradito molto gli ultimi albi della serie e scopro un filo conduttore - anzi due - che si prolungheranno da qui in poi per sempre, nella saga: il Tex non più fuorilegge e la presenza più consistente di pard coprotagonisti. Come se finalmente si fosse saldata la storia con quella larghissimamente proposta nella "regolare" -
Ombre nella notte è scontato come un capo di abbigliamento ai saldi e banale come le dichiarazioni dei calciatori appena arrivati in una nuova squadra.
-
Ma il giovane Tex Willer di cosa campa?
San Antonio Spurs replied to San Antonio Spurs's topic in Tex Willer
Contro tutti i loschi che usano l'autotune? Colgo l'occasione per chiedere: chi si ricorda, e dunque può darmi una conferma oltre che un'informazione dimenticata, il numero in cui Tex scuce la cintura e ne estrae un bel po' di "Verdoni"? -
Lascio ad altri più competenti di me l'eventuale compito di replica, mi limito a congratularmi per il lavoro fatto; all'apparenza semplice, ma...
-
[772/773] Il morso dello scorpione
San Antonio Spurs replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
La storia mi sarebbe piaciuta di più se sfrondata dalle tiritere dei cowboys negazionisti (e tanto si sa già che Il Caderousse di turno logorato dal pensiero del tradimento di una persona onesta sarà l'anello debole della catena) e dall'assurdo motivo del contendere all'origine dello scontro che metterà nei guai Julio. In quanto al tutore della legge in combutta con i "Cattivi" ne abbiamo avuto una recentissima riproposizione: mi sarebbe bastata la figura dello sceriffo inetto, non sospettato (ancora) di essere marcio pure lui, ma di avere un debole per la bella vedova dalle guance ricolorite dopo sette anni di rimpianto della buonanima. Disegni consoni alle attese, con qualche piccola sbavatura qua e là (pochissime) nelle figure intere. 7 pieno complessivo.