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Testa di Vitello

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Tutto il contenuto pubblicato da Testa di Vitello

  1. Testa di Vitello

    [Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!

    Premesso che non sono un "hardcore fan" di Zagor (che ho letto sempre un po' a spizzichi e bocconi)...mi è piaciuto come è stato impostato il cross-over ; mi è piaciuto lo Zagor invecchiato-leggenda-vivente...ma, a parte questo, praticamente nulla. L'ho trovata bolsa, con un eccesso di dialoghi spiegazionisti...più attenta ad annodare i fili di altre storie (passate e future) che non a raccontare qualcosa che si sviluppasse coi giusti tempi e respiro...finendo così per soffrire un po'-tanto- della sindrome da serie televisiva contemporanea... Poi, scene cartoonesche con armi che saltano di mano all'unisono, e vigilanti texani lanciati nel fiume come scatoloni vuoti...inoltre non ho capito che succede nella scena dell'agguato al carro Comanche che attraversa il Fiume Rosso. Invece assolutamente maestoso Piccinelli : atmosfera, cura dei particolari, dinamismo, espressività...un lavoro da grande artista. Voto : 4
  2. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Non è che sono dei "mattoidi", quanto piuttosto personaggi che esulano dalla solita dicotomia "buoni & simpatici" vs. "cattivi & antipatici"...rappresentano due tipi umani desueti già all'epoca in cui è ambientata la storia, ancorati in maniera tenace e un po' patetica a una dogmatica versione del mondo e delle cose. Per Tex e Carson rappresentano un peso, ma Manfredi non manca di mostrarceli in atteggiamenti empatici (la vedova con i due ragazzini ; il colonnello col figlio del battelliere)e dotati di slanci di eroismo (la vedova nel saloon dei trafficanti ; il colonnello a difesa dell'Isola del Fango).
  3. La storia sarebbe bellina, e Rauch dimostra di saper scrivere belle sparatorie ; non fosse per le solite leggerezze cadute di stile riscontrabili troppo spesso ultimamente...ossia il fatto che TUTTI i personaggi (quindi non solo Tex) siano in grado di disarmare gli avversari a pistolettate senza colpirne le mani, tipo Jigen Daisuke...e il fatto che TUTTI i personaggi (quindi non solo Tex) siano praticamente invulnerabili alle ferite, che si rimarginano da sole tempo zero, tipo Wolverine. Questo dilagante infantilismo post-moderno, per quanto mi riguarda, ammazza completamente la sospensione dell'incredulità, minando pesantemente la capacità di coinvolgimento della storia... Sui disegni di De Angelis, invece, non si può che dire tutto il bene del mondo...un fuoriclasse, passato dalla fantascienza al western con immutata maestria. Voto : 5
  4. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Io non ho trovato ne troppo intricata la storia (cosa di cui alcuni accusano mediamente Boselli, e anche li non sono d'accordo), ne macchiettistici i personaggi...che sono, si, sul limite del grottesco, ma corrispondono-esasperati- a tipi umani e sociali, che vedo del tutto coerenti con l'ambientazione della storia. Storia che è mantenuta sul registro di un'avventura cinica ai confini della black comedy...registro che apprezzo moltissimo. Altra cosa : i dialoghi sono pazzeschi...un fuoco di fila di sarcasmo e battute memorabili...per me, i migliori dialoghi da molto tempo a questa parte.
  5. Storia magnifica e leggendaria, che amo moltissimo...qui Tex fa due cose ritenute oggi inammissibili da molti talebani Texiani dalla memoria corta (o che forse certe storie non le hanno lette proprio) : uccide a sangue freddo, senza pietà, e nel più crudele dei modi... Ma soprattutto SBAGLIA...sbaglia nel sottovalutare l'avversario, e pecca tragicamente di superbia...il massacro che ne scaturisce è conseguenza del suo errore, e la furia Texiana che da qui origina, è la perfetta "chiusura del cerchio" di una delle storie più profondamente tragiche della serie...una storia che solo GLB poteva concepire...anche perchè se qualcun altro ci provasse verrebbe linciato. Per chi, come me, preferisce il Ticci prima maniera, qui è al massimo splendore. Voto : 9,5
  6. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Per me, il miglior Manfredi Texiano di sempre-e chi se lo aspettava più, a questi livelli !-...avventura a rotta di collo, ritmo assatanato, coralità con personaggioni allo stesso tempo insopportabili e simpatici (il colonnello e la vedova), cinismo & disillusione, azione esaltante ed eslposiva...Tex & Carson monumentali, durissimi, incazzati e sarcastici !! Splendidi i disegni di Rotundo...qui a tratti ricorda un Ortiz appena un po' meno "sporco" e spigoloso...e possiede una dote che oggidì manca a moltissimi, anche dei più bravi : il dinanismo. Voto : 9
  7. Letto. Bella storia, MOLTO debitrice della STUPENDA e sottovalutata "L'uccisore di indiani" di Nizzi e Venturi... Il canovaccio principale è molto simile...e il finale praticamente identico...qui però speziata con una spruzzata di "Terra promessa"-la carovana condotta da guide infami verso il massacro- Per me, neanche poi così telefonata SPOILER Io pensavo che il Siats fosse il maggiore Conroy, che magari si allontanava dal forte tramite passaggi segreti (visto che i sottoufficiali sostenevano che stesse sempre in ufficio, e in giro per il forte non si facesse mai vedere)...al figlio non ci avevo pensato minimamente FINE SPOILER Bello il ripescaggio di Tom Colter. La nota dolente che un po' rovina il tutto, a mio avviso, sono le solite scene d'azione dozzinali, e assurdità di Ruju : gente che si spara addosso in campo aperto a distanza di un metro... Tex e Carson che schivano lance e Tomahawk in arrivo, facendo il passettino di lato o inginocchiandosi... Tex che spara alla cerbottona del Siats, invece che mirarlo direttamente in testa e chiuderla li-o, visto che vuole prenderlo vivo, sparargli a una gamba- Benevento mi piace sempre moltissimo, e qui non fa eccezione...il suo stile è l'ideale per esaltare le atmosfere notturne, fosche e torbide da "western oscuro" di cui è pregna la storia. Voto : 6,5 Per me, FIN QUI, la storia migliore della regolare...in un annata spompa come nessun'altra, a memoria. Ma devo ancora cominciare a leggere la storia dell'Erebus, su cui ho grandi aspettative...
  8. Letto con molto ritardo... Una storia magnifica, per me la migliore della collana, dopo l'imbattuta "I Due Disertori". Ci sono i tempi e i modi dell'avventura di ampio respiro, una galleria di personaggi tutti caratterizzati, un mondo sfaccettato descritto con minuzia e credibilità, il senso del viaggio con la sua bellezza e i suoi ostacoli sfiancanti, una natura che si fa co-protagonista, il vento gelido che ti taglia la faccia, il bianco abbagliante e ubriacante della neve che confonde la vista... Tutte cose che si trovano sempre più di rado sulla serie principale, e che dimostrano come invece, attualmente, "Tex Willer" abbia più di una marcia in più... L'ultima decina di pagine di "Sfida a Fort Owen" è un concentrato di romanticismo ed epica sotto-traccia da brividi... Unici difetti : -I dialoghi dei pellirosse, a volte sono resi bene, a volte suonano sin troppo forbiti e articolati, per rendere il linguaggio di qualcuno che si esprime in un inglese rudimentale-capisco anche che l'adattamento di tutto ciò in italiano non è facile, senza cadere nel rischio di sembrare macchiette da b-movie anni 30... -Le solite ferite dei protagonisti che guariscono un po' troppo in fretta, considerando le condizioni igieniche dell'ambiente in cui ci si trova (leit-motif presente moltissimo in Boselli, soprattutto l'ultimo Boselli) -Le scollature di Lily e Lena-per quanto la "componente gnocca" sia sempre benvenuta per il sottoscritto- parecchio poco credibili nel contesto climatico dal "freschino" al "rigido" in cui si svolge la storia. Disegni di Del Vecchio stupendi, con l'unico difetto, forse, di non essere super-dinamici nei momenti d'azione. Voto : 9 p.s. Tex Willer in Ottava Rima è geniale
  9. La copertina de "La campana nella Nebbia" è un capolavoro pazzesco...credo una delle più belle di Villa di sempre...
  10. Infatti Ribadisco i miei complimenti a Ymalpas, per aver realizzato un sondaggio a tal punto stuzzicante e ben articolato... Da una rapida analisi dell'esito delle risposte, mi fanno particolarmente piacere : -La vittoria del Grande Nord e degli scenari Artici (da sempre forieri di una fascinazione indescrivibile per il sottoscritto, al pari con L'Antartico) sui comunque Suggestivi Messico e Centro/Sud-america -Il fatto che i lettori di Tex chiedano a gran voce mini-cicli di storie concatenate : nel solco di "San Francisco" + "Il Tiranno dell'Isola" /e "Il solitario del West" + "Artigli nelle tenebre"...ma io personalmente gradirei anche cicli un po' più lunghi e con "sconvolgimenti" più profondi -Il fatto che i lettori di Tex chiedano a gran voce il ritorno di creature mostruose e immaginifiche, e quindi il ritorno in pompa magna del sovrannaturale su Tex Mentre mi suscitano un po' di perplessità, condita con una punta di delusione -La scarsa predilezione per il buon Pat tra i comprimari -I pochi voti al ritorno di Jim Davis in storie con intrighi ai dalli di Pellirosse -Lo scarso interesse per l'idea, secondo me geniale, di uno spin-off sulle avventure giovanili del Morisco...
  11. Assolutamente ! Lì io per votare qualcosa, ho votato i DVD, ma non tanto per il fumetto in HD, che frega nulla, ma per possibile materiale esclusivo...tipo interviste agli autori, backstage dei disegnatori all'opera etc. Una cosa così, a costo contenuto, potrebbe essere interessante...
  12. Risposto Tranne alcune, come la prima, in cui avrei voluto votare anche tutte le opzioni E altre, come quella sui gadget, in cui si sente la mancanza dell'opzione "No, niente" Sulle altre sono andato abbastanza diretto... Bel sondaggio
  13. Letta la penultima striscia "Un Bottino da Spartire" Mi stava piacendo, molta azione che compensa le carenze della striscia precedente... Poi Burattini butta lì una sparatoria in pieno Faraci-style, con Tex che kamikazemente avanza al galoppo verso due avversari che gli sparano contro, riparati dietro a due rocce, sperando nel colpo di culo...che regolarmente arriva, e non viene nemmeno sfiorato da alcun colpo... Secondo me Boselli dovrebbe tenere un corso intensivo a Burattini, Ruju e qualcun altro, su come si scrivono le sparatorie...che a parer mio sono uno dei maggiori punti dolenti dei "nuovi" scrittori di Tex...
  14. Eh, con me sfondi una porta aperta ! Oltre ad aver citato alcuni dei momenti più alti del nostro cinema
  15. Ah, però Lo vedo adesso Sondaggio impegnativo... Intanto, complimenti Ad alcune faccio un po' fatica a dare una singola risposta, mancando l'opzione multipla Ci penso un po' e poi torno a dare il voto
  16. Letto le due strisce "Sul Sentiero della Morte" e "Terrore a El Paso". Stavolta confrontando col mio Tex Gigante del 1964, e a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, ho ravvisato solo due-ridicolissime-censure in "Terrore a El Paso" (mentre invece "Sul Sentiero della Morte" era stato lasciato intonso)... Nella striscia n. 16, al messicano sorpreso nel sonno, che chiede a Tex chi lo abbia mandato, originariamente Tex, menando il cazzotto, risponde "Tuo nonno, scemo !" Mentre nella versione censurata replicava con un contorto (sebbene più educato) "Un tuo amico mi ha incaricato di portarti questo" Mentre nella striscia 21, all'esclamazione di Tex "Sangue del Diavolo ! Qui comincia il bello", nella versione epurata veniva lasciato solamente "Qui comincia il bello", con un vistoso vuoto nella prima parte del balloon... Comunque una goduria questa storia...la più pirotecnica fin qui, dove finalmente iniziano a prendere corpo le sparatorie iperboliche che diventeranno marchio di fabbrica... Tex che, sull'onda del ricordo della strage si fa prendere dall'indignazione e scaglia Don Felipe dalla finestra è un momento meraviglioso Oggi una cosa del genere non passerebbe mai e poi mai...purtroppo...
  17. Letto "Il Porto sul Fiume". Deludente a sto giro... Non succede nulla, e non chiude neanche con un vero cliffhanger... "I due battellieri vuoteranno il sacco ?" Ma che domanda è...quando mai, Tex e Carson non sono riusciti a far parlare qualcuno ?
  18. Testa di Vitello

    [Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!

    Pure secondo me copertina brutta brutta-ma in generale trovo Dotti nettamente regredito rispetto all'ottimo livello delle copertine degli anni precedenti- E soprattutto bruttissima impostazione grafica, con quel sovraffollamento di scritte pacchiane-marchio di fabbrica della Bonelli degli ultimi tempi- Ma la cosa che più mi preoccupa, è la tavola in cui Tex e Zagor sparano a pistole e fucili, disarmando con nonchalance e sorrisone sulle labbra il gruppetto dei nemici... Non chiedo il realismo assoluto su Tex, esagerazioni e iperboli sono sempre benvenute, per carità...ma comincio a non poterne più di queste soluzioni "topolinesche"...
  19. Letto "La Mano Fantasma" e "El Diablo"...poche scene che "saranno" censurate, a sto giro...ma MOLTO interessanti... Nessuna pin-up scosciata, o espressioni colorite e offensive, ma : Il dialogo tra Tex e il capitano dei Ranger attorno al fuoco, in cui Tex esprime la filosofia che anima il suo modus operandi...il farsi giustizia da solo, di fronte alla totale sfiducia nei confronti della legge e gli sceriffi che "si limitano a impiccare di tanto in tanto qualche ladro di cavalli"... E la scena nella striscia successiva, in cui lo sceriffo, congedandosi da Tex, mormora tra se e se :"Perdio ! Quasi quasi divento anch'io un fuorilegge. Che uomo !" Il tutto nelle versioni successive sarà sostituito dalle solite frasi generiche e innocue, sul fatto che Tex deve dimostrare la propria innocenza, e ci vorrebbero più uomini come lui etc. Salta quindi all'occhio quanto questa primissima incarnazione di Tex fosse dichiaratamente votata a un individualismo giustizialista, anti-istituzionale e anti-autoritario...sorprendente, se si pensa al contesto politico dell'Italia in cui uscivano le strisce...non stupiscono affatto le censure successive, che infatti avranno l'effetto di annacquare pesantemente il contenuto incendiario dei dialoghi di GLB...a maggior ragione, dunque, l'uscita di queste anastatiche non può che essere salutato come un evento da tutti i fanatici di Tex e il suo mondo.
  20. Uh...non mi ero accorto della modifica...ma quindi che hai fatto, hai rimpicciolito un po' i denti ? A me piace comunque, non vedo questa gran differenza, però bravo Beh, ma di fatto ha semplicemente accentuato "caricando" caratteristiche già intrinseche dei personaggi (Tex e Carson non hanno certo il naso a patata o a proboscide)...non esiste solo il disegno "fotorealistico", vivaddio...
  21. Non sono d'accordo...per me lontanissima dall'essere tra le migliori di Nizzi...una variazione sbiadita delle varie "Sangue Navajo" e "Vendetta Indiana"-NIzzi farà incommensurabilmente meglio con le sue successive "storie Indiane"- e l'Uomo della Morte qui è svuotato del suo significato...non rappresenta niente e non spaventa nessuno...è solo un mascheramento come un altro... E non sarà che forse non l'hanno sistemata perchè...non c'era nulla da sistemare ? Io la trovo bellissima, dolce e radiosa... Pensa che a me piacevano moltissimo anche il Tex e il Carson caricati in maniera espressionista di "Capitan Jack" (li non mi piace la storia, piuttosto). D'altra parte, la leggenda che Tex e pards abbiano tratti somatici rigidi e univoci, è bella che sfatata da tempo...
  22. I disegni/dipinti di Breccia sono pazzeschi, fuori scala...non potrei mai riuscire a renderne a parole la mesmerizzante bellezza...ben oltre la-pur stupenda-prova sul Texone "Capitan Jack"... Qui Breccia ammanta il tutto di un feeling incredibile che oscilla tra una evocativa epicità barbarico/mitologica, e una sconfinata sognante malinconia...le montagne, i villaggi e vesti pellirosse incredibilmente vividi e dettagliati, le cariche e battaglie furiose trasfigurate in pura cinetica del conflitto, le aurore, i tramonti, l'immaginifico Antro del Serpente, i totali dei massacri, il disumano, mostruoso Uomo dei Serpenti... Visivamente una delle cose più belle mai pubblicate dalla Bonelli, non ho alcun dubbio... Boselli dal canto suo, imbastisce una storia, da un lato perfettamente modellata a esaltare al meglio l'Arte di Breccia, ma che dall'altro si offre anche come un condensato della sua poetica romanticamente eroica... L'Uomo della Morte è un mio must personale da sempre, giacchè fu proprio l'iconica copertina di "Messaggero di Morte", nella notte dei tempi, ad avvilupparmi all'infinita saga Texiana per non rilasciarmi mai più... Solo che Nizzi (come verificato a successive, ripetute riletture di quella storia) non aveva capito nulla dell'Uomo della Morte, per lui usato alla stregua di un travestimento come un altro, all'interno di una storia mediocre e poco ispirata. Mentre Boselli ce lo restituisce nel pieno della suo oscuro splendore di icona terrifica e sovraumana...in questo andando oltre persino a quanto fatto da GLB... L'Uomo dei Serpenti dal canto suo è una stupenda figura di avversario mostruoso, con un bel e background "ambiguo" e sfaccettato-il comportamento dei Navajo razziatori nei loro "giorni selvaggi" non differisce poi da quello dei mostruosi e spietati Ute... L'azione è brutale e barbarica, ho trovato che qui Boselli abbia alzato un po' l'asticella della violenza rispetto alla serie regolare, e la cosa non può che farmi mooolto piacere... E poi ci sono, semplicemente, alcune delle più belle e dolci pagine che abbia mai letto su Lilyth...il bellissimo inizio e il pazzesco finale... Di fronte a cotanta magnificenza, non uso la parola "capolavoro", solo per alcune "cadute" a mio avviso evitabili : La reazione fin troppo compassata di Kit alla notizia della morte di Tex... Le frecce intercettate dalle pallottole in volo-una cosa che starebbe bene in CoccoBill, che adoro, ma che è un fumetto comico- Le ferite che scompaiono con troppa facilità-in questo caso Kit e Nuvola rossa, dapprima feriti, e poco dopo intonsi-caratteristica che tende a riproporsi un po' troppo di frequente, ultimamente... Comunque anche così, a mio avviso, la più bella uscita Texiana da un po' di tempo a questa parte. Voto : 9,5
  23. Letto "Gli Sciacalli" : si prosegue sempre bene, ritmo veloce, nemici bastardissimi e cliffhanger al punto giusto... Bravo Burattini, ottimo Torti...le scene in cui Tex e Carson si aggirano dentro la carcassa sventrata e fumante del treno deragliato, sono drammaticamente suggestive...
  24. Lette le nuove 2 strisce "La Freccia della Morte" e "Pista Insanguinata" : Anche qui massima è la goduria nel leggere i dialoghi nella loro forma originaria, che restituiscono il giovane Tex prima maniera nella sua spietatezza hard-boiled...a tutti gli effetti un giustiziere glaciale che gioca con le sue vittime come il gatto col topo, terrorizzandole a morte prima di finirle (purtroppo questo modus operandi si trova soprattutto nelle prime 2, bellissime, storie, per andare poi scemando nelle successive)... Ne "La Freccia della Morte", dopo avere giustiziato Burke palesemente a sangue freddo (con la Freccia della Morte, appunto), la versione censurata proporrà un ridicolissimo "Avrei preferito consegnarlo vivo, ma non ho potuto fare altrimenti"...cosa che contraddice palesemente le immagini, dove invece Tex uccide Burke senza tentennamenti, e con gran soddisfazione... In "Pista insanguinata" a cadere sotto il bianchetto e il pennellino della censura, dapprima le considerazioni dei paesani che mostrano scarsa stima nei confronti della categoria degli sceriffi ...poi, la scena in cui Tex sorprende Topler e Welles nella grotta : mentre nella versione censurata intima loro di arrendersi e consegnarsi mani in alto, nella stesura originale in realtà propone loro un duello all'ultimo sangue, quindi senza nessuna intenzione di consegnarli vivi-come peraltro ha dichiarato fin da subito al fido Dinamite Insomma, come già analizzava Diablero per le precedenti strisce, la versione originaria/non censurata, ci restituisce a tutti gli effetti una storia di gran lunga più dura, oltrechè più coesa e coerente...
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