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Jeff_Weber

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  1. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Non ho idea chi abbia concepito il titolo di questo albo, se Manfredi, qualcuno in redazione o @borden, ma credo che basti a rappresentare questa storia per la sua assurdità e desolazione... "I Dimenticati". Essere totalmente reietti e invisibili agli altri, per giunta mostruosi perchè storpiati, mutilati, ecc., potrebbe rendere paradossalmente e irrimediabilmente folli. E con questo chiudo. Non avrei mai pensato di prendere le difese di Manfredi che ho amato e anche odiato per certe storie su Tex, apprezzato tantissimo per quasi tutte le storie di Magico Vento e molto meno per le miniserie a carattere storico. Interessanti, sebbene troppo politicizzati, gli altri suoi scritti.
  2. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Continuo ad essere d'accordo con @Diablero. Questa è una storia sui generis, senza particolare articolazione e spiegazioni sulle motivazioni, bel giro di parole. Dei folli che rappresentano il Caos, contro l'Ordine rappresentato dai Mormoni, a loro volta con i loro pregiudizi e le loro fisime. Che fare? Semplice ... chiediamo aiuto a Tex e Carson con largo anticipo. Alla fine almeno il piccolo indio è stato accettato e la furia cieca annientata. Tutto senza moralismi e scene toccanti o patetiche, tipiche non soltanto di Ruju ma anche di sceneggiatori più giovani. Considero questa storia nella sua mancanza di sviluppo, quasi migliore di Volto Nascosto e alla pari con molte vecchie storie di Magico Vento.
  3. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Sulle fattezze del Tex disegnato da Gomez, a me sembrano perfettamente canoniche con lo standard "riassuntivo" imposto da decenni nelle copertine da Villa, sebbene le interpretazioni in 80 anni siano state variabilissime. Considerando soltanto due pilastri come Galleppini e Ticci, si potrebbe disegnare Tex in maniera estrenamente variabile, mentre Gomez utilizza il modello di Villa e non se ne discosta per tutta la storia, con l'esclusione di una vignetta (pagina 17, ultima in basso, dove il nostro sembra sia stato appeso come in cencio ad asciugare al sole). Condivido che la parte apparsa nel numero precedente sia più "linea chiara", quindi adatta ad una eventuale colorazione, rispetto ai disegni più particolareggiati di questo albo che avrebbero perso in resa se fossero stati ... tinteggiati. Su soggetto e sceneggiatura resto dell'idea che sarebbero andati bene per quasi tutte le testate Bonelli, essendo quasi stereotipi, ma vi ho visto anche quanto segnalato da @Diablero ed altri, quindi ho valutato complessivamente in maniera più positiva rispetto, ad esempio, al giudizio personale di @borden.
  4. Questi sono i disegni apprezzabili per le storie del Tex Willer, adesso Prisco come molti altri grandi professionisti chiamati da @borden e visti in precedenza. Una piccola cortesia, lasciate che Valdembrini lavori per qualche altra testata.
  5. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Condivido la tua analisi "nascosta" e quella di @Diablero.
  6. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Vado a letto tardi per leggere fumetti e mi sveglio presto per leggere fumetti, dato che non riesco a farlo durante la giornata. Quindi, a parte qualche ora di sonno, tempo ne era passato ben poco 😴
  7. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Eccomi @Diablero, faccio per te da spartiacque. Concordo su tutto quanto hai scritto sulla parte grafica di questa storia. Sei meglio di Sherlock Holmes ! Ti anticipo sulla discussione della storia e sceneggiatura, sebbene in maniera quasi telegrafica. La storia non mi è dispiaciuta affatto. Non sempre queste richiedono un'articolazione spinta come quelle di @borden che, ribadisco a scanso di equivoci, continuano a piacere come sempre o quasi. E questa storia non la richiedeva un'articolazione spinta perchè, in definitiva, un vecchio canovaccio utilizzato in tutte le salse e ambientazioni nella lunga storia dei fumetti della SBE. Poteva andar bene per Tex, come per Zagor, Magico Vento, Nathan Never, Martin Mystere, Dylan Dog, Dampyr e Dragonero ... e credo che i più bravi di me sapranno ritrovare, con dovizia di particolari, questa stessa vicenda che mostra dei "mostri" vendicativi (freaks, esseri mutati, esseri di in un'altra dimensione, comuni cittadini vittime di una pandemia, ecc.) come in tante storie già pubblicate. Qui i "mostri" sono messi a confronto con altri strani tipi, i Mormoni che per quanto brava gente ... sono visti come "strani" e che considerano alieno anche un nativo vissuto fra i "diavoli". Ebbene, forse la morale di tutta la storia di Manfredi è che ognuno di noi può essere considerato "mostro" dal nostro prossimo, per le motivazioni più varie (aspetto fisico, etnia, religione, status sociale, credo politico, ecc.). Forse soltanto su Julia soggetto e sceneggiatura avrebbero necessitato di un adattamento più profondo. Basta ...voto complessivo 7
  8. Jeff_Weber

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Per me c'è Fortunato in grande spolvero, che però ha imbastito il proprio lavoro come fosse Toppi e in questo posso darti ragione. Sua libera scelta o indicazioni di Manfredi... Valerio Massimo, chissà ! A me piace. Riguardo Gomez e la Francia, non dobbiamo dimenticare cosa abbia disegnato per la nostra sorella d'oltralpe. Tutti album dedicati a personaggi della Storia di Francia, ovvero qualcosa a cui i Francesi tengono in maniera quasi patologica, anche perchè album destinati principalmente alle nuove generazioni della Nazione (nei film invece sembrano godere nella dissacrazione della Storia e dei classici della loro letteratura). Con queste premesse, mi sembra questo un lavoro certamente più impegnativo, in termini di aderenza storica, delle tavole per Dago, oppure quelle di carattere Western con un curatore come @borden, per quanto studiate sempre con grande impegno e professionalità.
  9. Jeff_Weber

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Stiamo parlando esclusivamente di parte grafica. Non ti piace?
  10. Jeff_Weber

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Consiglio per un esempio recente di tavole molto creative e grande stile, un graphic novel italiano, di un disegnatore bonelliano, per giunta tra i più bravi in Dampyr ... ovvero Alessio Fortunato ne Lo Scudo di Talos di Valerio Massimo Manfredi. Spero che almeno una copia sia arrivata in casa Bonelli. Certamente Dragonero e Tex cartonato alla francese, anche nell'ultimo album di @borden e Gomez, sono le eccezioni che confermano la regola in tema di gabbia bonelliana.
  11. Correttore ortografico dispettoso?
  12. Jeff_Weber

    [Texone N.41] Ben il bugiardo

    In uno degli ultimi messaggi @Letizia si straniva del fatto che i banditi messicani si chiamassero fra loro "fratellone", anziche "hermano". La rappresentazione di questi fratelli fatta da Biglia è la più simpatica, divertente e stereotipata possibile, quindi mi chiedo anch'io perchè Ruju abbia scelto di utilizzare nei dialoghi quell'incessante... fratellone? Boh !
  13. Jeff_Weber

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Anch'io concordo con te. Rimane però il fatto che spesso in fumetti strapopolari come negli Intrepido e poi quasi sempre negli Albi dell'Intrepido, soprattutto dagli anni Cinquanta in poi, le tavole avevano vignette circolari, trapezoidali, romboidali, da far impazzire chiunque, eppure si trattava delle testate che vendevano di più, lette da ragazzini e ragazzini (ma non solo) abituati a questo tipo di lettura, senza che subissero alcun trauma permanente. Oltre questo, si sobbarcavano a leggere (ma forse con gioia) decine di didascalie, ognuna lunga quanto una pagina dei libri di Fabio Volo, ma molto più interessante. Non ne sono sicuro, ma anche il Corrierino degli anni Settanta presentava storie scritte in Italia con tavole "movimentate". Poi c'erano le riviste d'autore e lì Toppi e molti altri sperimentavano senza sosta. Bonelli ... no !
  14. Jeff_Weber

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Esperimento... poco frequentato in casa Bonelli. Negli Albi dell'Intrepido degli anni Cinquanta del secolo scorso quelle che mostri erano tecniche ordinarie di organizzazione delle tavole.
  15. Jeff_Weber

    [776/777] New Hope

    Digitale ... eccome ! Ma che bellezza queste nuove tavole della parte conclusiva della storia di Manfredi. La dinamica dei corpi e volti, sempre espressivi, oltre a ricordare quel lungo capolavoro che è stata la sua esperienza in Dago, mi ricorda i quadri di Caravaggio.
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