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TWF - Tex Willer Forum

Jeff_Weber

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Messaggi pubblicato da Jeff_Weber

  1. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    SU Facebook c'è davvero gente allucinante.

     

    In effetti sono sentenze senza alcun senso.

     

    Analizziamo la prima.

    Dopo 39 anni (di lettura del Tex o di conoscenza con lo sceneggiatore?) hai nausea di @borden in quanto autore e la repulsione ti è arrivata all'improvviso come un'allergia oppure la nausea è legata all'accoppiata con Dotti? Ma perché poi, cerca almeno di dare una motivazione. Ovviamente non condivido.

     

    La seconda sentenza riguarda Tex giovane. Se non t'interessa proprio puoi sempre leggere soltanto la serie regolare.

     

    Boh !

  2. Il 26/5/2023 at 10:24, Testa di Vitello dice:

    Letto "Assedio Disperato". Albo densissimo, secco e veloce che chiude alla grandissima una storia sontuosa. Le tre linee narrative principali giungono a conclusione, all'insegna di un'asprezza non-consolatoria che si pone come miglior sbocco possibile di una vicenda tragica che affonda le radici nel tradimento e nell'infamia.

    Tra le cose che personalmente più ho apprezzato :

    - Il "colpo al cappello" iniziale, abile e più credibile variazione sul "colpo di striscio alla tempia":lol:

    - la tortura di Tex : Tex torna ad essere in difficoltà seria, ferito nel corpo e vulnerabile, ma sempre indomito ! Come nelle prime storie di GLB : "Uno contro Venti", "Il Sindacato dell'Oppio". Come ne "La sconfitta", "In nome della Legge", o "La collera di Tex" di Segura. Qui lo vediamo in posizione fetale, perso nell'oblio del dolore.

    -Idquahon, mentre tortura Tex, confessandogli la profonda delusione del tradimento, mista alla stima che comunque prova per lui. Che gran personaggio ! E di contro i sensi di colpa di Tex per averne tradito la fiducia, pur essendo di poco sfuggito alla morte per mano sua. Una scena potente, che nella finezza delle sfumature riesce a restituire il purissimo senso dell'Onore di due grandi uomini posti su fronti opposti.

    -Il ritrovamento degli ostaggi torturati a morte dai Chiricahuas...a differenza della storia su Juan Cortina, dove aveva un po' glissato su questo aspetto, Boselli non arretra di fronte alle derive più aspre e controverse della vicenda...tra l'altro almeno uno dei cadaveri mi pare scuoiato ?

    - I due assedi, quello del ranch dato alle fiamme e-soprattuto- quello finale, estenuante, col trio di valorosi feriti nel corpo che resiste con metodo e tenacia sulla sommità del colle, e riporta alla mente tanti dei momenti più drammatici usciti dalla penna di GLB

    - De Angelis : solo applausi per lui. Penso che questa storia sia da annoverare tra le vette di quella che è una carriera mastodontica. La scena dell'assedio al ranch, con le fiamme che si uniscono al rosseggiare (anche se è in b/n) del tramonto, la sintesi tra cura dei particolari e resa atmosferico/emotiva è qualcosa di inumano.

    - Il finale : il più bello e giusto possibile immaginabile. Tex lascia la vendetta al suo Fratello di sangue. Non avrebbe potuto (e voluto) fare diversamente. Anche se lui l'avrebbe portata a termine con "modalità" diverse (ma questo non vuol dire che "non approvi"). Tex è quello che lascia un uomo ferito e disarmato a farsi sbranare dai lupi, mentre le anime delle sue vittime ne tormentano gli ultimi istanti. E che manda altri uomini su una canoa senza pagaie a sfracellarsi nelle rapide del Colorado. Ma di che stiamo parlando.

     

    A mio giudizio la storia più bella, fin qui, di "Tex Willer". Capolavoro.

     

    Concordo esattamente su ciascuno dei punti della recensione. Grande storia, mensione speciale al personaggio Idquahon e per quanto riguarda la fine di Querquer francamente non mi ha dato fastidio che Tex sappia quale essa sia e non faccia nulla per opporsi al suo fratello di sangue Conchise.

     

    Se proprio vogliamo fare una critica, comunque blanda a questa lunga e memorabile saga per sceneggiatura e disegni, direi il finale.

     

    Il nostro @borden ci ha abituati sia su Tex sia su Dampyr a finali sempre adeguati e ben fatti, ma molto stringati in termini di pagine sceneggiate.

     

    Non dico di sbrodolare ... ma forse qui avrei preferito almeno 2-3 pagine in più per accennare alla fuga di Felix, al figlio di Conchise e tutti gli altri personaggi di rilievo della storia.

     

    Sappiamo che ci sarà un seguito a queste vicende e conosciamo già il futuro di Felix, ad esempio, dal redazionale a inizio albo, ma personalmente avrei dato qualche soddisfazione in più ai lettori con un finale di maggior respiro.

  3. <span style="color:red">3 ore fa</span>, MacParland dice:

    Per l'onore del Texas - Speciale Tex 39

     

    Soggetto: Boselli Mauro

    Sceneggiatura: Boselli Mauro

    Disegni: Dotti Maurizio

    Copertina: Dotti Maurizio 

     

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    Dopo che il Texas ha scelto di unirsi alla Confederazione ribelle, partono due diverse missioni segrete per salvare i coloni tedeschi della Nueces Valley, fedeli all’Unione e accerchiati dai nemici. Kit Carson ha ricevuto l’incarico dall’ex governatore Sam Houston, da sempre ostile alla Secessione. Mentre il presidente Lincoln in persona ha chiesto all’agente Pinkerton Kate Warne di rivolgersi a Tex Willer, che milita come scout nell’esercito nordista del Kansas insieme all’amico “Damned” Dick. In una serie di rocambolesche peripezie, i nostri eroi finiranno per unire le forze e cercheranno di opporsi al corso fatale della Storia per salvare i patrioti del Nueces dai feroci impiccatori di Jim Waldrip e dai Partisan Rangers sudisti di James Duff…

     

     

    Da leccarsi i baffi !

  4. <span style="color:red">9 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Anch'io suppongo sia dipeso dal tempo. Una copertina con quell'effetto pittorico presumibilmente necessitava un processo lavorativo più lungo; un "lusso" che Galep non poteva permettersi visto la mole IMPRESSIONANTE di lavoro a cui era sottoposto, fra cover e miriade di strisce da sfornare. Che peccato però! Visto l'esito, erano dei piccoli gioiellini grafici!

     

    Era lo stile dell'epoca, i disegni pittorici per i fumetti del Grand Hotel (non furono soltanto fotografie per tantissimi anni, come io stesso credevo erroneamente per decenni) del grande Walter Molino e altri disegnatori.

     

    Galep che "recepiva" tutti gli stimoli esterni, si ispirò a quello stile pittorico, particolarmente evidente nelle raccoltine di Tex, molto evocative nei disegni.

     

    Il tratto di Molino poi si evolse in maniera più dinamica nelle copertine della Domenica del Corriere e degli Albi dell'Intrepido. 

  5. Non riesco a decidermi ... forse perché adoro le primissime storie, pur con certo difetti, essendo complessivamente più fresche e ruspanti. D'altro canto, le ultime di questo lotto sono molto meglio scritte e disegnate, sebbene costituiscano già quasi una reinterpretazione meno originale ma più ricca e matura delle precedenti.

  6. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

    Siamo d'accordo, ma c'è un abisso di vendite anche con Dampyr, dove però non vedo bassi livelli. 

    Quel che volevo dire è che anche il curatore "non eccessivamente esigente" non raccatta tutto. In Zagor sì, in Tex no. 

     

    Appunto, Zagor ha perso molti, troppi lettori proprio perché è diventata una testata nerd ... quando va bene e troppo ingenua nella maggior parte delle volte.

     

    Non farei un confronto con Dampyr che è una testata comunque molto più giovane e pertanto non ha mai avuto un pubblico paragonabile in termini quantitativi a Tex.

     

    Dal punto di vista qualitativo il livello è stato finora dei più alti con diverse eccezioni, tutte però recenti (la meno recente che ricordo come raffazzonata è quella dedicata alla papessa non proprio vecchia), dovute a sceneggiatori di passaggio che hanno scritto essenzialmente fill-in, storie tappabuchi che non incidono minimamente sull'affresco che ha ben chiaro @borden, pur mancando di tempo a sufficienza per essere sempre presente su Dampyr. 

  7. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

    Il curatore non sarà eccessivamente esigente però, se lo paragono a qualunque altra serie, non vedo su Tex (in tutte le sue uscite) livelli bassi. Anzi, vedo livelli altissimi se misurati con il confratello Zagor.

     

    Credo vi sia un abisso anche in termini di vendite fra Tex e Zagor.

  8. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

    Su Tex a livello di sceneggiatura s'è visto di peggio (molto peggio...). Snodi narrativi buttati lì con una certa faciloneria, soluzioni che neanche Capitan Miki ai suoi tempi... (il vice menato ma senza un segno in faccia che va dal giudice e invece di far arrestare Tex confessa tutto...), etc... per me sono difetti gravi, ma ho sempre visto che cose come queste venivano tranquillamente perdonate in altre storie, quasi orgogliosamente e con accuse a chi faceva notare i difetti di "guardare le storie con il microscopio"...

     

    Stavolta non sono state perdonate (almeno non qui, su Facebook mi dicono che c'è il pubblico in visibilio...), una cosa che capita ogni tanto soprattutto nelle storie che riprendono vecchie storie o vecchi elementi (l'esempio "storico" è la Mefistolata che rovesciò l'atteggiamento di tanti nei forum, ma ce ne sono altri). Storie cioè dove c'è il confronto con un passato più "glorioso" (e per me anche l'ultima storia di Mefisto di Borden ne soffre, dovendo affrontare il ricordo di Mefisto).

     

    E un conto è valutare una storia nel vuoto senza confronti... ("io mi sono divertito, se uno cerca di più è lui che sbaglia"), ben altro fare il confronto con storie migliori...

     

    Per me la storia si è "suicidata" proprio a partire dall'idea di base. Non solo si confrontava con una vecchia storia di GL Bonelli, ma invece di prenderla com'era ne modificava il finale (rovinandolo) per poi fare una specie di remake con gli stessi cattivi e situazioni molto simili, una roba che a parte cancellare subito ogni possibile benevolenza da parte mia, vuol dire proprio ANDARSELO A CERCARE il confronto con GL Bonelli...   altro che "missione impossibile", questo vuol proprio dire buttarsi a testa bassa a fare a testate con un TIR...

     

    Sono quelle soluzioni "nerdose" che @borden stesso anche recentemente ha affermato di voler evitare su Tex.

     

    E ci troviamo invece una storia del genere, non brutta in assoluto, disegnata non malissimo, basata totalmente su una storia altrui, di GL Bonelli perfino, accettata non comprendo per quale originalità (@Barbanera non se ne abbia a male) e sceneggiata di sicuro di malavoglia da Ruju che di norma apprezzo, qui... molto, molto sotto tono. 

     

    Speriamo di meglio nei rimanenti mesi dell'anno sulla testata ammiraglia, dato che Tex Willer il giovane veleggia a gonfie vele !

  9. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Continua la mia rilettura dei mitici albi delle origini della saga. 

     

    Non nascondo che mi fa un po' effetto constatare come siano pochissimi i commenti di questi episodi pioneristici del mitico Bonelli.

    Commentarli dopo un'esigua lista di utenti, mi dà l'impressione di passeggiare in punta di piedi su un massetto di calcestruzzo appena gettato e di lasciare distinte orme in un terreno alquanto "vergine".

     

    Mi chiedo a cosa sia dovuto questo fattore: mi rifiuto di credere che gli episodi in questione siano sconosciuti ai più, forse è solo una questione di preferenza o poca voglia di recensire storie nel formato a striscia, tuttavia sarebbe davvero un peccato che un appassionato scegliesse arbitrariamente di non leggere quelle strisce che contribuirono a costruire il successo della ormai quasi ottantennale saga.

     

    "Old Pawnee Bill" è un episodio molto valido, che si fa apprezzare per l'intreccio e la caratterizzazione alquanto sfaccettata dei personaggi.

    Dietro la consueta guerra di allevatori, si cela il desiderio del bieco Gideon d'impossessarsi del terreno del vicino collega Lower, poichè il ritrovamnto di un frammento di mappa indica che sui Monti Superstizione è presente una ricca miniera.

     

    Per ottenere il proprio scopo, il villain si serve della banda dei "Cavalieri della Notte" capitanati dal deciso Kiowa, per danneggiare l'avversario e discostare da se i sospetti.

    I piani si complicano con l'arrivo di Tex al ranch di Lower, infatti il nostro eroe, appena appresa la situazione, non ci pensa due volte ad appoggiare il povero allevatore vessato.

     

    La trama si arricchisce ancor più con l'arrivo della figlia del defunto Desmond, ex proprietario dei Monti Superstizione e l'autore delle due parti della mappa, donate ai figli per permettergli uniti di ottenere la sua "eredità" e il ricongingimento familiare, dopo le liti e gli screzi del passato. Ancor più interessante la figura del misterioso "Old Pawne Bill" una sorta di eremita che vive selvaticamente sui monti a preservare il segreto dell'ex padrone (Desmond) e a scoraggiare gli eventuali scocciatori a caccia della miniera.

     

    Tex, dopo un movimentato incontro-scontro se lo farà alleato e riuscirà con l'aiuto dei pards a smantellare l'organizzazione criminale di Gideon.

     

    Se non fosse per un finale un po' accelerato, come spesso accadeva con quel formato, l'episodio sarebbe eccellente. Ho trovato pure alquanto interessante lo scontro fra Gideon e Kiowa, con quest'ultimo che appena scoperto di essere stato "sacrificato" dal complice, si vendica incendiandogli il ranch. Gideon nell'intento di eliminare tutte le tracce che potrebbero portarlo sulla forca, finisce col scontrarsi con Tex e finirà la sua scellerata esistenza con un morso di rettile. 

     

    Ricongiuntasi i due fratelli Desmond, e trovato l'accordo per lo sfruttamento minerario col galantuomo Lower, Tex e soci si apprestano al commiato, virando le proprie vele verso nuove avventure. Storia davvero piacevole e scoppiettante che mostra un Bonelli sempre più saldo al timone della saga e pronto a fare l'inevitabile salto di qualità.

     

    Meno curata la parte grafica, evidentemente la grossa mole di strisce da produrre costringeva Galep in alcuni frangenti a dover correre di più. Prezioso e visibile l'apporto di Gamba ai disegni, ma rispetto ad altre volte appare più marcato il contrasto tra i due stili. Nulla di così disturbante, ma, avendolo notato, mi andava di specificarlo nel commento. Il mio voto finale è 8

     

    Beh ... tu hai scritto tantissimo.

    Gli interventi sj queste prime storie possono anche essere pochi, qualcosa ho scritto anch'io, ma cosa dire dopo @Carlo Monni ?

     

    Potremmo soltanto ripeterci ...

  10. <span style="color:red">1 ora fa</span>, KitWiller dice:

    In questo forum, almeno tra gli utenti attivi, probabilmente sono sensibilmente di più le persone che hanno letto l'originale.

    Tuttavia, in generale, ritengo che siano più gli acquirenti (o meglio i lettori) di questo albo che non hanno letto l'originale e quindi molti apprezzeranno l'albo più di quanto possa apprezzare chi ha in mente l'originale di GLB.

    E quindi sarà (forse) un albo complessivamente considerato "bello".

     

    Definirlo "bello" mi sembra un tantino eccessivo, comunque per me accettabile complessivamente per storia e disegni.

  11. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Augustus McCrae dice:

    Finito e digerito il Maxi.

     

    Premessa, non sono interessato alle guerre talebane e trovo che litigare su un ottuagenerio che si comporta in pubblico come Vittorio Feltri (quello vero, non quello di Crozza) sia poco produttivo, visto che nessuno si schioda dalle sue posizioni e l'unica cosa che si ottiene è quella di "dirottare" i threads.

     

    In ogni caso, per la cronaca, la mia posizione su Nizzi, di cui ho letto pochissimo è, come già detto da altri, che per lui Tex sia sempre stato un "lavoro" e che questo si rifletta in maniera evidente sulla sua produzione.
    Per gli altri è "anche un lavoro" ma innanzitutto una passione, lo leggevano e lo amavano prima di iniziare a scriverlo.
    Lui no, lui si sentiva (e probabilmente si sente ancora) uno scrittore di gialli prestato a fumetti non suoi ("mi avete rubato Nick Raider!").

     

    Passando all'albo in oggetto, l'ho preso fondamentalmente per Alessandrini e mi sono avvicinato attendendomi un disastro totale, forse per questo non sono rimasto deluso.

    La parte iniziale mi è scivolata via bene, poi alcuni dettagli hanno iniziato a farmi perdere feeling, ma alla fine resta una prova a mio parere dignitosa.

     

    Certo non mancano le note stonate, la base di partenza non è ovviamente molto originale e il senso di deja vu palpabile, ci sono troppi baloons che descrivono cose non necessarie ("se sparo rischio di colpire Tiger!", "farò un giro largo per non essere visto"), troppa "serindipidità" nell'azione dei nostri (i ribelli ciucchi nella caverna poi portati a braccia alle canoe sono piuttosto ridicoli), mi disturbano i riferimenti a Carson "alcolista" ed è assai poco texiano il Tex che fa spallucce e viene addirittura rimproverato da Carson quando sembra che il colonnello l'abbia avuta vinta.

     

    Capitolo "origlioni" che ho trovato meno "risibile" del solito. In particolare:

     

    - Il caso del pastorello non mi ha turbato (se avete mai letto i libri di Tony Hillerman, che si svolgono in tempi moderni nella riserva Navajo, avrete notato che c'è sempre un pastore a portata di mano, è una delle poche attività a loro disposizione), mentre mi ha lasciato di sasso la "paghetta" che gli rifila Tex per comprarsi i dolci.

     

    - Riguardo al tizio che parla nel sonno e alla prostituta che riporta le sue chiacchiere, mi sembra che la trovata possa ritenersi eccessiva e/o poco credibile, ma ha una particolarità che è l'opposto di quello che contestiamo sempre a Nizzi: nell'ambito texiano è originale (almeno credo che sia così, visto che nessuno ha scritto di averla già vista in altre avventure di Tex). Forse per questo non mi ha disturbato più di tanto.

     

    Passando al reparto disegni, nel complesso la mia valutazione è positiva. Alessandrini ha il suo stile riconosciuto, che può naturalmente non piacere.
    E' vero, Kit e Tex sono spesso indistinguibili (e mi sembra che il simbolo del falco sulla giubba di Kit cambi ogni tanto forma) ma a me non dispiace leggere versioni "personali" eseguite da autori con un proprio stile peculiare.
    D'altra parte mi piacciono Mastantuono e Font, che molti non apprezzano, mentre sono più freddo su altri artisti che godono di più ampia popolarità.

     

    In sintesi 6,5.

     

     

    Concordo, parola per parola.

    Ho già espresso il mio giudizio su storia e disegni, unico grande difetto è la sensazione di noia a circa metà albo. Le soluzioni facili non sono il meglio possibile, ma possono starci anche bene in un soggetto discretamente articolato come questo.

  12. Gran bella avventura, articolata perfettamente sebbene con qualche lungaggine di troppo negli scontri a fuoco.

     

    In questa storia Tex ricorda le nefandezze di Mefisto, ribadendo come le sue apparizioni non avrebbero alcun esito negativo se lui non coinvolgesse concretamente i suoi "adepti" attraverso l'ipnosi.

     

    Il riferimento agli Aztechi e l'approfondimento relativo conferiscono particolare esotico sapore all'intera vicenda.

     

    I disegni di Muzzi ricordano lo stile dei fratelli Cestaro. Peccato non abbia potuto disegnare interamente questa storia.

  13. <span style="color:red">6 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    Il mio "concordo nel paragone" significa che concordo con il confronto fatto da Diablorojo82 che pone "Vancouver" ben sopra a "Ritorno a Redrock", non che le due storie si equivalgono.

     

    E infatti, sto dicendo anch'io la stessa cosa. La differenza tra le due storie è talmente importante da non sussistere nessun paragone, benché sceneggiate entrambe da Ruju  :D

  14. <span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    Concordo nel paragone.

     

    Non c'è neppure paragone. Questa per me è stata un'ottima storia, letta con estremo piacere e deliziata da disegni particolari. La storia di Redrock, forse perché il soggetto non era dello stesso Ruju, mi ha lasciato indifferente. Vicenda di cui potevamo assolutamente fare a meno, anche se non indigesta come quella precedente di Burattini.

  15. <span style="color:red">13 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Confrontare sceneggiatori di livello (non possono essere altrimenti quelli transitati su una saga gloriosa e mitica come Tex) e volerne stilare per forza una graduatoria di merito quasi calcistica, a mio avviso lascia il tempo che trova. 

     

    Ogni autore ha caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono adatto a determinate tematiche. Poi, così come affermato da @Diablorojo82, ogni lettore, a secondo dei propri gusti, preferisce un Boselli o un Bonelli o chiunque sia, senza necessariamente dover dire che il primo è più bravo del secondo o viceversa.  

     

    Gian Luigi Bonelli era un autore di classe, il patriarca riconosciuto del fumetto italiano e il personaggio più famoso è creato a sua immagine e somiglianza e questo ha contribuito al grande successo editoriale. Come autore era oggettivamente più preparato del figlio (e a foltissime schiere di suoi successori!), eppure su Zagor era noioso e inadatto e parecchie sue creature si son perse nell'oblio senza lasciare traccia. Sergio a sua volta su Tex non ne beccava una, eppure Zagor e Mister No si sono ritagliati una buona fetta di gloria nella storia del fumetto e il merito è suo.

     

    Boselli ha il suo personale stile, più complesso, moderno e introspettivo e non vedo perchè dovrebbe snaturarsi per copiare Bonelli. Sarebbe come costringere un mancino a scrivere con la mano destra.

     

    Nizzi su Tex è stato più manierista e per lunghi tratti poco ispirato (da giallista prediligeva Nick Raider, da lui creato).

    Forse Tex lo ha davvero sempre scritto controvoglia e sentendo poco il personaggio, eppure parecchie storie importanti le ha sfornate pure lui. Ridurlo solo agli origlioni e alle patatine è un'estremizzazione ingiusta e reiterata.

     

    Ruju manca di epicità e pathos, forse i capolavori non sono nelle sue corde, eppure è un autore concreto e duttile capace di svariare con risultati apprezzabili da Tex a Dylan Dog, da Martin Mystere a Dampir, da Nathan Never a Cassidy, passando per Demian. Scusate se è poco. 

     

    L'arte non è uno sport in cui vi è un vincitore e un vinto. Poi ovviamente la qualità alla lunga viene fuori e gli autori migliori emergono e vengono consegnati alla storia, ma la soggettività incide molto in ogni valutazione. 

     

     

    E con queste sagge parole, potremmo finalmente uscire dal tunnel dell'OT ... a cominciare da me :D

  16. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Si tratta di due capolavori all'altezza dei massimi livelli di GLB. Ma su Tex Willer io aggiungerei anche Pinkerton Lady, Sull'alto Missouri e Cortina. Storie straordinarie e non solo perchè sono lunghe. Storie in cui Boselli mescola perfettamente elementi storici con l'invenzione. Un GiovinTex calato nella storia reale di quegli anni ha una marcia in più, ma non mi fermerei al Bos. Di notevole livello a storia in Luoisiana con  Caddo di Rauch.

    In sintesi: non capisco le lamentele. Ma ancora di più non capisco chi si fa male da solo non leggendo Tex Willer. 

     

    Infatti, chi non legge Tex Willer è come coloro che non leggono Dampyr.

     

    Di tutte le avventure di Tex Willer scritte da @borden a cui attribuisco da 28 a 30 e lode, il voto più basso va a Pinkerton Lady, la saga dei Seminoles meriterebbe, se fosse possibile, 2 lodi anziché una ad accompagnare il 30/30.

     

    Segue la prima quadrilogia, poi la saga di Cortina, ecc.

     

    Nettamente migliori della norma, sono anche tutte le storie scritte da altri, Ruju al primo posto.

  17. <span style="color:red">37 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Invece, il punto dolente è Tiger, e soprattutto il suo avambraccio destro, praticamente deforme. Improbabile per me che Villa l'avesse disegnato così nell'originale...

     

    Forse è stato dato maggiore margine a sinistra centrando anche meglio le figure dei pards e qualcuno ha reso più evidenti gomito ed avambraccio di Tiger, come se avesse assunto anabolizzanti. Comunque, particolari questi che non inficiano la resa della copertina.

  18. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

    Semplicemente non è un errore Rappresentare i personaggi con i fucili quasi scarichi che errore sarebbe? E se Villa lo avesse fatto apposta? Se la situazione lo richiedesse? Non è un errore. Hanno i fucili scarichi o quasi. Ecco tutto.

     

    Per l'appunto, cominciamo fin d'adesso con le critiche immotivate? :azz:

     

    Una delle più belle copertine dell'ultimo anno, sappiamo che sceneggiatore e disegnatore conoscono il fatto loro, quindi dobbiamo soltanto aspettare circa un mese.

     

    Poi, nel caso malaugurato che nulla risponda alle aspettative ... scateniamo l'inferno  :D

  19. 1 ora fa, Letizia dice:

    Io vado più sul classico.

    Preferisco il Caravaggio.

    Ho avuto la fortuna di vedere di persona, a Santa Maria del Popolo a Roma, non solo i suoi due famosi dipinti, la Crocifissione di Pietro e la Conversione di Paolo che sono lì conservati, ma anche due copie autentiche degli stessi, in grandezza praticamente uguale, appartenenti non ricordo a quale collezione privata, che erano lì in mostra per un periodo molto breve.

    Senza contare i San Matteo a San Luigi dei Francesi cui ho dato una caccia spietata perché la chiesa è quasi sempre chiusa.

     

    Preferisco anch'io i classici, ma spazio dai pittori del Rinascimento a Caravaggio, buona parte degli impressionisti francesi, i russi ottocenteschi, Hayez con i suoi quadri storici (parecchi si trovano all'Accademia di Brera, snobbati nel secolo scorso), per giungere ad un classico "moderno" come Klimt.

  20. <span style="color:red">31 minuti fa</span>, valerio dice:

    Io sono serenissimo, ma se non è possibile lasciare un commento positivo senza essere giornalmente considerati dei pirla non so cosa farci. Al centro di ogni flame c è quasi sempre un utente ben preciso, non può essere un caso, e va pur fatto presente. Alla fine resterete in quattro e sarete contenti.

    Comunque mi prendo una pausa anche io. Non faccio disabilitare l'account perché spero di tornare in tempi migliori. Mi dispiace che il forum sia finito alla mercé della saccenza di una sola persona e del timore del resto del forum a rapportarvicisi per il rischio di flames continui. Pausa di riflessione. Lunga.

    Mi spiace. Un abbraccio .

     

     

    Appunto perché siete in due su fronti diversi, mi farebbe piacere che tu rimanessi @valerio, nessuna pausa di riflessione.

     

    A quanto pare mi sono iscritto a questo forum esattamente 1 anno addietro (stesso giorno) e la questione dibattuta è sempre la stessa, con il tormentone delle medesime frasi reiterate allo sfinimento. Non riesco pertanto a immaginare chi da anni legge e rilegge queste stesse prese di posizione.

     

    Poiché siete entrambe persone di valore, sorvolate l'uno con l'altro su certe frasi e andate avanti.

     

    Basta evitare le provocazioni :rolleyes:

  21. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Io faccio la "spesa" domani mattina. Zagor, Dampyr e Tex. Poi vedrò se c'è qualcosa di intrigante della Cosmo o dell'Aurea (dovrebbe uscire LadyS inedito  questo mese)

    E, per fortuna, ho visto su Preview91 che Dampyr uscirà anche a luglio con una storia Piani-Belardo sull'isola di Jersey... ;)

     

    @Angelo1961 ti ricordo che per Lady S si tratta dell'ultimo numero. Gli albi di Zanotto sono stati stampati malissimo, illeggibili e inguardabili. Hai ragione, dimenticavo di inserire fra i capolavori di Dampyr le storie ambientate a Milano.

  22. <span style="color:red">18 minuti fa</span>, valerio dice:

    Barbanera era tempo che voleva andarsene, non certo per questo topic in particolare...

    Comunque si, la mia era più che altro una battuta. Il problema è che non è possibile commentare una storia di Nizzi senza che arrivino i soliti commenti su Nizzi in generale, nel bene e nel male. Praticamente Non cè nulla di più divisivo di questo autore e non è possibile parlare serenamente di una qualsiasi sua opera. Se valesse il detto se ne parli bene o se ne parli male purchè se ne parli, certo è che non lo batterebbe nessuno.

     

    Finché tu @valerio e @Diablero continuerete a rimanere arroccati alle vostre posizioni su questa storia in particolare e su Nizzi in generale, l'unica possibilità per resistere in questo forum è quella di fare digressioni sempre più OT.

     

    L'alternativa sarebbe scapparcene tutti (ma proprio tutti !), come ha fatto @Barbanera, lasciando soltanto voi due a beccarvi e @borden a continuare a darvi degli epiteti "affettuosi" :lol2:

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