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TWF - Tex Willer Forum

Augustus McCrae

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Tutto il contenuto pubblicato da Augustus McCrae

  1. Augustus McCrae

    [70/72] Pueblo Bonito

    Buonissima storia, che sviluppa un soggetto estremamente interessante, era ora che qualcuno dei Navajos piantasse un po' di casino riguardo allo straniero diventato capo supremo solo per gli occhi belli della figlia del capo... Ottimo l'inizio (spiace per Ta-Hu-Na), apprezzabile il sottile e non invadente filo di soprannaturale, molto ben gestita la presenza dei soldati in tutta la storia, a partire dalla loro casuale presenza al ranch attaccato dai ribelli (scene del genere mi facevano impazzire da piccolo ) fino alla strepitosa lettera di Carson al colonnello Emery che spernacchia l'intoccabile mito di Custer e per finire fantastica la battaglia al Pueblo Bonito. Zhenda è una pazza molto credibile, Sagua un bel personaggio "a più dimensioni" (nemmeno poi troppo triste quando la madre vola nel burrone, sembra si sia tolto un peso) e Big Elk è strepitoso, il suo sacrificio finale che fa "avverare" la profezia è un colpo di genio, che permette a GLB di evitare una "concreta" guerra civile navajo le cui conseguenze sarebbero state probabilmente difficili da gestire. Riguardo alla parte grafica, nel complesso è molto buona, anche se si nota ogni tanto qualche "stonatura" dovuta probabilmente alla presenza di diversi artisti (durante la battaglia del Pueblo Tex nel giro di due vignette prima spara con il winchester usando la destra e poi usando la sinistra, una cosa decisamente senza senso visto che avviene prima del suo ferimento). Che dire, l'avevo divorata da "giovin lettore", me la sono stragoduta in rilettura nel "librotto" pubblicato poco più di un anno fa. Il sondaggio non c'è ma avrei dato 9.
  2. Augustus McCrae

    [Maxi Tex N.32] La grande congiura

    Non ho particolare simpatia per Nizzi e non ho ancora letto la storia (lo farò prima o poi) ma nel frattempo noto che in questa diatriba tutte e due le parti ripetono da anni (e in decine di thread) le stesse cose, senza che nessuno dei partecipanti alla "guerra di religione" si schiodi di un millimetro dalla sua posizione iniziale. Stesse accuse, stesse risposte, stesse analisi psicologiche, stesse obiezioni... Sembra di leggere una sceneggiatura di Nizzi! Forse entrambi i "partiti" sono d'accordo sulla teoria per cui se ripeti abbastanza volte una cosa, anche una fake news, questa diventa automaticamente vera...
  3. Storia dalla genesi non semplice e che alla fine strappa una risicata sufficienza, deludendo le aspettative che dopo "L'oro di Klaatu" erano abbastanza alte. Pessima gestione di un Carson da istituto geriatrico (forse a Canzio stava antipatico, anche nella storia precedente non faceva una gran figura), avversari che sparano malissimo e riescono a perdere un "duello" pistola-contro-accetta, Tex che spara "alle spalle" di un tizio (non che la cosa mi scandalizzi, così il furfante impara), ne tortura uno con le formiche rosse e a un altro fa praticamente del waterboarding (e questo mi sembra un filo sopra le righe rispetto alla solita carrettata di sganassoni), una parentesi rosa che non va da nessuna parte (ma lei non era fresca vedova?) e inoltre "spreca" l'idea interessante della "sceriffa"... Insomma, le cose migliori sono il saltimbanco con il cuore d'oro, la scimmietta e l'uccello parlante e tutti e tre spariscono dopo una trentina di pagine... Passando ai disegni, un Letteri solido, affidabile, "rassicurante", ma nulla più. Voto complessivo 6. Per fortuna nel numero successivo arriverà un promettente sceneggiatore e nulla sarà più come prima...
  4. Augustus McCrae

    [403/404] Bande Rivali

    Sappiamo tutti che l'unico che nel forum legge altri fumetti sei tu, sappiamo anche che non sei per nulla spocchioso, contrariamente a Medda... Scherzi a parte, io all'epoca non lessi la storia, principalmente perchè impegnato a finanziare cospicuamente la benemerita Borsa Del Fumetto per leggere di tutto tranne Tex e i bonellidi (Miller, Chaykin, Cerebus, Grendel, From Hell, Sandman, Preacher, Concrete, Jonah Hex, praticamente tutte le serie Vertigo, la partenza della Image e un pezzo di supereroi Marvel e DC, senza dimenticare il Ken Parker "indipendente", Pratt, Toppi e Blueberry). Quindi leggo questa storia adesso (la seconda non l'ho nemmeno affrontata, non so nulla riguardo all'eccesso di meretrici), all'oscuro dei retroscena e non conoscendo carattere, pensieri, attitudine e motivazioni di Medda, nè il clima aziendale della Bonelli di allora, trovo che il suo fosse un "onesto" tentativo, che ha fallito il bersaglio. Copiato? Derivativo? Sicuramente si, ma I riferimenti, se non le scopiazzature evidenti, quando hai "letto e visto" abbastanza li trovi dappertutto e nell'opera di chiunque, ciò non toglie che Medda potesse non essere "originale in sè", ma abbastanza originale "per Tex". E in tal caso non ci sarebbe stato nulla da ridire, le cose avrebbero seguito il loro corso naturale e lui si sarebbe "meritato" il bando. Invece fu rapidamente messo da parte soprattutto per le proteste di una manciata di bigotti (). E questa fu una stupidaggine, soprattutto quando (come ben sai) furono invece pubblicate storie copiate di peso da Larry Yume...
  5. Augustus McCrae

    [403/404] Bande Rivali

    Dopo la validissima storia di Canzio, la "rivoluzione texiana" post-400 proseguì con il buonissimo esordio di Medda, che anche come presenza saltuaria (diciamo una storia all'anno o giù di lì) sarebbe stato una gran "presa" per lo staff di sceneggiatori. Purtroppo non andò così e pensare che furono le patetiche proteste "moraliste" ad allontanare Medda da Tex dopo due sole storie (è vero sono passati quasi 30 anni, ma non parliamo dei tempi dell'Inquisizione accidenti!) fa un po' tristezza. A parte questo, come sottolineato da altri la storia presenta un paio di "difetti": l'ambientazione in Arizona e lo sceriffo "sbagliato", che con un curatore adeguato sarebbero rimasti nella stanza delle idee senza arrivare sulla pagina. In compenso si fa abbondantemente apprezzare per molti aspetti decisamente positivi: un inizio strepitoso (la vignetta del titolo è fantastica), l'atmosfera violenta e crepuscolare, la tematica del "rapimento per riscatto", la presenza di una Pinkerton "negativa" (come in effetti spesso spesso fu, vedi negli anni successivi la sua presenza costante nella repressione degli scioperi dei minatari e dei braccianti oppure il suo coinvolgimento nell'assassinio dei leader sindacali), ottimi "cattivi", la presenza di moltissimi personaggi secondari tutti delineati piuttosto bene (e qualcuno un po' perso per strada, vedi il senatore), una buona interazione tra i pards. Certo, Tex le prende di santa ragione da O'Bannon e deve ricorrere ad una mossa da "lottatore di strada" per salvarsi da una pesante lezione, così come deve fare affidamento sulla buona sorte per salvarsi dal piccone della megera (il riferimento alla matriarca del "Clan dei Barker" ci sta tutto) ma questo ogni tanto ci può anche stare, rende solo il nostro eroe più "umano". Passando al comparto grafico, il peculiare tratto di Blasco (& Fratelli) si presentava potenzialmente perfetto per una storia di questo tipo, purtroppo per tristissimi motivi pur mantenendo un discreto livello rimane a mio avviso un po' sotto le (alte) aspettative, e sapere che questa è la sua ultima opera rende la lettura un po' malinconica. Ultima considerazione, è stato molto interessante leggere l'articolo e le interviste relative a quel periodo pubblicate sul numero 8 del TWM, davvero un lavoro ben fatto. In conclusione, quello di Medda fu una sorta di encomiabile tentativo di "modernizzazione", sviluppato probabilmente in una modalità un po' troppo "violenta" per i lettori dell'epoca. Per certi versi una versione "in nuce" della modernizzazione che Boselli, con maggior "tatto" e rispetto del "canone", ha saputo gestire mirabilmente (sia pure non senza attirarsi lui stesso delle critiche) già a partire dal suo di poco successivo esordio "ufficiale". Il mio voto complessivo è 8,5 arrotondato per difetto (come per la precedente storia di Canzio) ad 8.
  6. Scusate se mi permetto, ma questa sugli aumenti di prezzo mi sembra una discussione sterile, quando non "senza senso", da parte di entrambe le "fazioni". - L'aumento fa piacere a qualcuno? Non credo. (personalmente spendere euro 9,90 per un Maxi di Nizzi non mi entusiasma, deciderò se farlo). - L'aumento è giustificato dagli aumenti di "tutto" (materie prime, energia)? Qualcuno crede di si, in toto o in parte (io sono uno di questi), qualcuno crede di no, ma la sostanza non cambia, la Bonelli vende prodotti voluttuari, non farmaci salvavita, non è un ente di beneficenza e in un sistema capitalistico ha tutto il diritto di vendere i suoi prodotti al prezzo che vuole, sarà un problema suo bilanciare i costi e i ricavi delle (possibili) minori vendite. - Questo vale anche riguardo al discorso "proliferazione delle testate", che può essere spiacevole e sgradito (a me non piace) ma resta un diritto della Bonelli. Abbiamo fatto un sondaggio, che vale come "testimonianza" del nostro stato d'animo, bon finita, che senso ha andare avanti a parlarne? Come dicevano giustamente @Diablero ed altri c'è la libertà di NON comprare, il resto è aria fritta. - D'altro canto è fuori luogo anche spaccare i numeri, minimizzare, o limitarsi al "cosa vuoi che sia un euro in più al mese". Ognuno di noi fa i conti con le sue tasche e per i motivi che sappiamo (inflazione alta, stipendi bloccati, conseguenze economiche del Covid soprattutto in alcuni settori e via discorrendo) un sacco di gente si trova a contare gli eurini per capire quali "lussi" si può permettere, che sia continuare a fumare, abbonarsi a DAZN per vedere il calcio o comprarsi i fumetti. Avere la fortuna di non essere toccati da questi problemi non autorizza a sbeffeggiare i meno fortunati e in ogni caso resta il principio che ognuno i suoi soldi, tanti o pochi che siano, li spende come vuole. - Questo a lungo andare mette a rischio la Bonelli o la pubblicazione di Tex? Si? No? Forse? Ragazzi miei, se la Bonelli chiuderà ce ne faremo una ragione, se la collana di Tex Gigante si fermerà al "numero X" pure. Centinaia di fumetti, anche di grande valore, hanno interrotto le pubblicazioni e la razza umana è sopravvissuta. Lo faremo anche con Tex se e quando arriverà l'Apocalisse... Per citare John Belushi "Ci siamo forse arresi quando i tedeschi hanno bombardato Pearl Harbor?" - I gadget, come scrive sopra @Carlo Monni sono un altro discorso, su quelli la sensazione di presa per il c... ahem presa in giro è palpabile, ma anche li basta NON comprare la doppia mini-boiata e limitarsi ad una singola copia così siamo tutti contenti (forse la Bonelli meno, ma in questo caso "ben gli sta" ) Su, il forum è stato un po' fiacco negli ultimi giorni, apriamo un bel thread sul Maxi di Nizzi e polverizziamo il server (scherzo @TexFanatico )... Buona serata a tutti.
  7. Ho fatto lo stesso appena è stata messa in circolo la notizia, due ordini nel giro di una quindicina di giorni, per una cinquantina di albi in totale...
  8. Augustus McCrae

    Adios Ernesto Garcia Seijas

    Poco meno di tre anni fa, durante una vacanza in montagna, sbirciando casualmente una copia di Tex nell'edicola del paese notai il nome (e i disegni!) di Seijas, che già conoscevo. "Netdahe!" divenne così l'albo con cui dopo decenni ripresi la lettura di Tex* e quella storia, ben scritta (da Boselli) e ben disegnata, mi piacque abbastanza da riprendere la lettura regolare ed indurmi ad investire parte dei miei denari nel recupero degli arretrati... Quindi in un certo senso ho un "debito di riconoscenza" verso Seijas e, anche se non faceva più parte dello staff, la notizia della sua scomparsa mi dispiace proprio. Buon viaggio Ernesto, so long... * Leggevo solo i Texoni
  9. Ottima storia di Rauch, bella atmosfera, buon ritmo, personaggi secondari ben definiti (per quanto possibile nell'ambito di 78 pagine), conclusione che non lascia fili sospesi. Mastantuono non sbaglia un colpo e anche in questa storia ci regala un gioiellino. Buona la "breve" del Bos (che ovviamente si gusta meglio se si "conosce la materia") che chiude alcuni intervalli nella continuity e, credo, sia il trampolino per una futura storia più lunga. Cestaro più "sintetici" rispetto alla tripla del 2022 ma sempre ottimi. Redazionali decisamente stringati e "meno utili" del solito, ma corredati da alcune ottime illustrazioni. In conclusione, nello stesso albo due dei miei disegnatori (o team di disegnatori) preferiti, a supporto di due buonissime storie, non poteva che piacermi. E se posso capire le obiezioni sollevate riguardo al prezzo praticamente doppio rispetto a "sole" 110 pagine di fumetto vero e proprio, il fatto che entrambe le storie siano decisamente di alto livello rende lo "sforzo" economico sopportabile...
  10. Non per polemica, ma solo perchè il sondaggio mi ha costretto a pensare alle mie scelte, ci vorrebbe anche la risposta "Quella che capita/mi da l'edicolante"
  11. Con mia sorpresa vado un po' controcorrente, forse proprio perchè Burattini non è uno sceneggiatore che si accorda particolarmente ai miei gusti ed avevo quindi delle aspettative piuttosto basse. Sorvolando sui pastori accademici, il primo numero prometteva bene e metteva sul fuoco molti elementi, forse troppi per gestirli in modo ottimale in una storia di "solo" 220 pagine. Nel secondo non ci sono, a mio parere ovviamente, errori o mancanze tali da gridare allo scandalo, solo una soluzione estremamente "semplice" e lineare, senza particolari guizzi, un pochino "piatta" per l'esordio di un autore così esperto (che ha dimostrato comunque di conoscere la materia "Tex"), il che non ne fa una storia "brutta", la lettura è scorrevole e tutto resta sopra la sufficienza, grazie anche all'apporto dei disegni di Rubini, che si conferma un valente acquisto dopo la grande prova nella storia dei Seminoles (che per qualche strano motivo in un commento precedente avevo posto in Louisiana invece che in Florida). Certo, El Morisco è un po' sprecato e i chupacabras constringono ad un anormale consumo di pallottole, ma non ci sono patatine o bistecche, l'uso dei pards è adeguato, i limitati cliches non scivolano mai nella macchietta. Semmai io soffro un po' di "rigetto da eccesso di magico/horror", non mi sono ancora ripreso dalla scorpacciata mefistiana e tutto sommato su questo filone mi basta e avanza Dampyr, meno male che probabilmente la storia con l'alieno sul Monte Reiner uscirà l'anno prossimo... In sintesi tutto sommato una prova onesta, di una "medietà" che io trovo "accettabile" in un fumetto seriale così longevo, arricchita da un comparto grafico di ottimo livello (cosa che trattandosi di un fumetto non è secondaria). Posso comunque comprendere che altri avessero (e abbiano in generale) aspettative più elevate, non pensavo di essere un lettore di bocca buona, anzi tutt'altro, ma questo forum mi ha definitivamente fatto cambiare idea... Voto complessivo 7 (sceneggiatura 6 disegni 8)
  12. Letta per la prima volta (all'epoca dell'uscita originale avevo mollato Tex da anni). Storia spartiacque (nuovo centinaio, nuovo copertinista, maggior rotazione degli sceneggiatori causa crisi nizziana) che mi ha fatto uno stranissimo effetto, da una parte in senso positivo non vedevo l'ora di scoprirne la fine, dall'altra alcune cose mi suonavano stonate. Partiamo dalla sceneggiatura dell'ottimo Decio Canzio ("Un uomo un' avventura" è una collana che sta nel mio personale olimpo fumettistico) che giudico molto buona ma con delle "smagliature". Ottimo l'inizio (la scena del "ferimento a morte" di Scofield è notevole, trasmette tutta la disperazione del "morire soli"), gradevolissima la presenza di Stracci (a mani basse il miglior personaggio della storia), calibratissimi e di effetto gli interventi silenziosi dello ieratico "Guardiano di Klaatu", molte situazioni interessanti e ben risolte, come ad esempio la mappa da interpretare o la trovata della nave incagliata nel ghiaccio. Allo stesso tempo dall'altra parte c'è un Carson decisamente sottotono, quando non macchiettistico, alcune incongruenze tra quello che si vede nelle vignette e il "risultato finale" (la ferita di Carson alla coscia, ma anche quella di Ralph Murphy alla testa), ma soprattutto la strana fascinazione di Tex (e alla fine, con un repentino cambio di giudizio, anche di Carson) per l'insopportabile, odioso, nerissimo, irredimibile mascalzone Nick Calavera. Mi piacciono gli antagonisti malvagi, quelli che speri di veder schiattare malamente (che gioia quando la freccia finalmente lo "secca" definitivamente), mi piacciono anche gli antagonisti "grigi", che mostrano un lato umano, ma che Tex trovi simpatico un farabutto falso e voltagabbana (altro che "codice d'onore"!) che ha tentato almeno 3 volte di ucciderlo in modo spietato, con cui ha scambiato pugni, pistolettate, fucilate e colpi d'ascia, mi sembra decisamente eccessivo... Passando alla parte grafica, strepitosa prova di un sintetico (e direi "ticciano) Fusco, che si mantiene ad altissimo livello per tutte le 250 pagine circa della storia, rappresentando con maestria sia i paesaggi che le diverse condizioni atmosferiche e le espressioni dei personaggi. Eccellente esordio di Villa alle copertine, con nota particolare per quella del 401. Nel complesso per me un 8,5 arrotondato ahimè ad 8 per la mancanza dei mezzi voti.
  13. Su, mettiamo il sondaggio, così ci si sfoga per bene... Io sono stato in dubbio fino alla fine sull' acquisto di questa doppia, lo sceneggiatore non è nelle mie corde mentre il disegnatore decisamente si (vedi la fantastica prova Tex Willer/Louisiana) e mi sono convinto per quest'ultimo. Leggerò i due albi nel weekend, in sessione unica come al solito, nel frattempo mi sono già gustato come anticipazione i pastori messicani consulenti dell'Accademia della Crusca, che al momento è una delle cose più (tristemente) divertenti dell'anno...
  14. Lunga storia in tre albi che parte da un buon soggetto e si sviluppa bene in uno scenario perfetto (New Orleans e il bayou circostante), mescolando il giallo (gestito "onestamente" da @borden, gli indizi per il lettore ci sono tutti) e la vena orrorifica/esoterica. Gran girandola di comprimari più o meno importanti, un aspetto della scrittura di Boselli che io apprezzo molto, a partire dall'ottimo Carfax e alcune scene davvero classiche (l'assedio nella Maison è mirabile, ma tutta la parte con i Choctaw "subacquei" e i loro inquietanti e letali dardi avvelenati è incalzante). Sorvolando sulle varie critiche alle "piccionaggini" di Tex e Carson (aspetto che non mi tange, probabilmente sono uno dei pochi che non legge Tex "per merito di Tex", e se gli eroi non si cacciano nei guai come fai a scrivere storie per 75 anni?), il finale mi è parso un po' troppo rapido e non mi è piaciuto per nulla il clima da "tarallucci e vino" dell'utlima tavola con l'astuto Lagrange e la sua banda di canaglie. Fino a mezz'ora prima ti volevano impiombare e ora ti fidi a cavalcare con loro nella palude e a tollerarli con la pseudo minaccia che "saranno sempre sotto controllo"? Si, sono simpatici, però... mah! Passando alla parte grafica, è vero che il livello scende con il passare degli albi, ma tutto sommato il fatto che questa resti l'unica prova del duo Santucci-Bianchini (lo metto in quest'ordine dopo le recenti rivelazioni che attribuiscono al primo la maggior parte dell'opera) è un peccato, il potenziale c'era sicuramente. In sintesi, voto complessivo 8.* * Uso una "scala ridotta" dal 4 al 9, quindi è innegabile che la storia mi sia piaciuta, anche se non la reputo sicuramente la migliore di @borden
  15. Ti ringrazio per la stima (ricambiata) e il "like", meno per avermi ricordato quanto in fretta passano gli anni (la "prima" italiana di Cuore e batticuore" è del 1981)
  16. La serie TV “Hart to hart” (in italiano “Cuore e batticuore”) con Robert Wagner?
  17. Augustus McCrae

    Sondaggio su Tex (3)

    Ehi, Augustus McCrae è un capitano dei Texas Ranger! (Sto scherzando ovviamente, non contestando la tua opinione)
  18. Augustus McCrae

    Sondaggio su Tex (3)

    Ho trovato interessante piuttosto interessante*** L'unica domanda a cui ho tentato di non rispondere (senza poterlo fare purtroppo) è la numero 18, quella sui periodi di @borden. Sono passati 29 anni dal "Passato di Carson", quanto siamo più smaliziati noi lettori? Quanto più abituati a vicende e "metodi" di scrittura che prima di Boselli non ci erano familiari? Quanti altri momenti "che trovata geniale, io questo non l'avevo mai visto!" ci siamo bruciati in questi anni? Avrei preferito ci fosse una risposta che permettesse di "non rispondere" e nello specifico ho votato a favore dell'ultimo periodo più che altro per provocazione. Il semplice fatto che il Bos sia ancora capace di regalarci delle sorprese e dei "non déjà vu" (come la strepitosa storia delle Navi Perdute) in una serie che ormai comprende, compresi i collaterali, un migliaio di numeri è elemento degno di grande rispetto. Ovviamente tra i "personaggi tratti da famosi romanzi popolari" ho votato... per me stesso *** Anche se avrei preferito ci fosse la risposta "Nessuno dei precedenti/Non sarei interessato" in tutte le domande Ovviamente prima intendevo scrivere "Ho trovato il sondaggio piuttosto interessante" A quanti post bisogna arrivare per poter correggere i post oltre i 5 minuti?
  19. Augustus McCrae

    OSCAR TEXIANI 2022 (FINALISSIMA)

    Scusate la domanda, per poter esprimere “elettronicamente” il voto è obbligatorio votare in tutte e 3 le categorie? Grazie P.S. Come non detto, “campo obbligatorio”… peccato
  20. Augustus McCrae

    [745/747] Vancouver

    Mi scuso per aver generato un simile "flame". il mio innocente commento originale (1 febbraio) esprimeva come sempre una mia opinione e non voleva certo dare la stura a quanto è seguito, su un argomento fra l'altro che essendo legato al gusto personale non ha una fine, tanto nessuno cambia idea. Andava in questa direzione, quella della difesa del gusto personale e della "inesistenza" di una verità assoluta su simili questioni, anche la mia successiva risposta a @Letizia, e dato che non mi interessa portare altri sulle mie posizioni (non sono un testimone di Geova e nemmeno uno a cui piace fare il primo della classe) personalmente la questione per me si è chiusa lì (in sintesi: a qualcuno piace il colore, ad altri il bianco e nero, per altri ancora dipende dai disegni). Faccio solo notare che questo thread ha già dovuto accollarsi una lunga divagazione riguardo la velocità delle canoe e la percentuale di attrito delle acque dei fiumi canadesi, credo che l'ottimo lavoro di Ruju e Mastantuono non si meriti altre battaglie filosofico/scientifiche... Mi associo quindi alla richiesta di @Diablero riguardo allo spostamento di tutti gli OT in un altro thread.
  21. Augustus McCrae

    [745/747] Vancouver

    Prima domanda: e anche se fosse? Seconda domanda: se il diritto alla propria opinione è inalienabile, che senso ha supporre che dietro un'opinione ci sia per forza qualcosa di "negativo" come il ribrezzo (che deriva dal disgusto) o la paura? Non può essere semplicemente una preferenza artistica? Deve avere sempre una motivazione in qualche modo riportabile alla sfera psicologica? In ogni caso voglio rassicurarti, nessuna idiosincrasia verso il colore e nemmeno in generale verso il colore nei fumetti, ad esempio, altra opinione personale, apprezzo molto i cartonati alla francese di Tex o decine di fumetti americani (il resto della popolazione mondiale ha il diritto di pensarla diversamente, senza ricevere da me alcuna critica). Trovo però, opinione personale, che i fumetti "nati" per essere pubblicati in bianco e nero molto spesso perdano qualcosa nella versione a colori, perchè si perde sovente una parte importante del lavoro del disegnatore. Ad esempio la versione cartonata a colori sia di "Matador" che di "Nei territori del Nord Ovest" secondo la mia opinione personale è "meno affascinante" della versione originale in bianco e nero (e a mezzatinta, grigio, tratteggiato, ombreggiato). In entrambi i casi il colore a mio parere appiattisce il disegno, oltre ad essere "innaturale" (nel senso che non sono gli splendidi acquerelli di Lele Vianello, è una colorazione molto più "semplificata"). Oppure, altro parere personale, Breccia ha fatto un bellissimo lavoro con il colore in "Snakeman" (che nasce per essere pubblicato a colori) ma il suo Alvar Mayor è più bello nella versione originale in bianco e nero. Ad altri saranno piaciute di più le versioni a colori, e va bene così, perchè quando si parla di gusti ognuno ha diritto al suo, senza per questo far passare gli altri per "strani" (meno sensibili alle bellezze del mondo, amanti del grigio e delle ombre).
  22. Posso confermare che in Bonelli Digital Classic Tex c'è, anche se ovviamente i numeri "freschi" sono indietro di qualche mese. Ad oggi sono disponibili: Tex (fino al 744 Il Trionfo di Mefisto) Tex Willer (fino al 49) Texoni (38, tutti quelli usciti fino ad ora) Speciale Tex Willer (Fino al 4, manca Rancheras) Maxi Tex (Fino al 31, I quattro vendicatori) Tex Romanzi a Fumetti (15, Fino a Yellow Bird) Color Tex (21, fino alla Gazza Ladra) Tex Classic (fino al 148) Tex Magazine 8 (fino al 2022, quello con Montales) Almanacco del West (22, serie conclusa) Super Tex (fino al 12) Tex Willer Extra (fino al 7)
  23. Augustus McCrae

    [745/747] Vancouver

    Disclaimer: tutto quel che segue è un’opinione personale. Ma che bellezza, ma che piacere. Letta come al solito tutta d’un fiato dopo aver atteso di avere la storia completa... mi sono proprio divertito. Soggetto e sceneggiatura hanno tutto, l’ambientazione canadese, la “Storia”, un cattivo cattivissimo, un personaggio femminile scintillante, i 4 pards al completo (e Carson in gran spolvero), comprimari per cui provare empatia, violenza a volontà, inseguimenti, scazzottate, sparatorie, un buon ritmo… Non so, e francamente non mi interessa, dove si collochi come “valore” all’interno della produzione di Ruju, questa per me è semplicemente una bella storia punto e basta. E poi ci sono i disegni. Semplicemente strepitosi, Mastantuono fa mirabilie con i neri e con il tratteggio, ci regala “semi-splash pages” favolose, caratterizza i personaggi splendidamente (si, anche quando li disegna lombrosianamente come Bailey e Warberg, con quest’ultimo in particolare che sembra uscito dal Dick Tracy di di Chester Gould). Un capolavoro di espressività e dinamismo. Sono sempre stato un suo fan ma nell’ ottima scuderia di disegnatori texiani lui in questo momento è il mio preferito. Mancano i difetti? No, certo che no, difficile che accada in 330 pagine, soprattutto se esaminate con il microscopio, ma sono veramente delle quisquilie. Personalmente mi piacerebbe non vedere più duelli al coltello almeno fino al 2028 e qualche ferita di striscio in meno non guasterebbe, ma d’altra parte stiamo leggendo una serie periodica che ha passato da anni il numero 700 e riguardo alla salute dei protagonisti sappiamo già come va a finire (a questo servono i comprimari), se voglio un finale veramente inatteso mi rileggo la Trilogia di Marsiglia di Izzo o l’ultimo libro di Hans Tuzzi… Altre cose mi lasciano totalmente indifferente: le canoe troppo veloci/troppo lente, Kircher che spara a Bailey invece che ai pards, Tex che arriva sempre al momento giusto per salvare la situazione e così via… Sono un lettore ingenuo e quando leggo un fumetto o una storia di avventura sospendo l’incredulità, altrimenti mi dedico ad un libro di storia o di true crime. Per concludere un’ottima prova dei due autori, che a mio giudizio ha tutto per meritarsi tra qualche anno una ristampa in altro formato (ma NON a colori!). Voto 9 (Ottima).
  24. Una storia ben scritta e con diversi punti interessanti (la fuga dal carcere, la banda del Maestro, Carson e Annie Oakley, New Orleans, il circo di Buffalo Bill), che purtroppo a mio parere non sfrutta tutto il suo potenziale, in parte a causa di un finale un po' troppo inverosimile e in parte perchè condizionata dal reparto grafico, con Letteri in calo soprattutto nell'ultima parte. Intendiamoci, niente di scandaloso e tutto ben sopra la sufficienza (il mio voto è stato 7), resta una lettura piacevole e paga forse anche il fatto di essere preceduta da un'ottima storia e seguita da uno dei capolavori della saga.
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