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Don Fabio Esqueda

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Tutto il contenuto pubblicato da Don Fabio Esqueda

  1. Don Fabio Esqueda

    Galleria Di Luca Vannini

    'Uomini Crudeli' ! In effetti mi ricordavo qualcosa, e non escludo che sia un remake proprio della copertina di Villa... Quanto alla rappresentazione dei pard, mi sembra invece eccezionale, matura nonostante Vannini non si sia mai cimentato sulle pagine del nostro ranger. Forse è un po' dipendente dal colore (di cui è un maestro) , questo sè...
  2. Don Fabio Esqueda

    Galleria Di Luca Vannini

    Condivido totalmente, caro Anthony!
  3. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Complimenti anche da parte mia, Claudio!Mi fa enormemente piacere che tu abbia preso spunto dalla locandina di 'Sentieri Selvaggi' : mi tornano alla mente certe copertine di Galep ( 'Il Sicario' è la prima che mi sovviene) , che sapevano davvero di cinema!E mi piace moltissimo anche lo sfondo bianco, che aggiunge quell'elemento astratto (tipico di certe cover degli albori), che ho sempre trrovato geniale!
  4. Don Fabio Esqueda

    [600] I Demoni Del Nord

    Una di quelle copertine che mi piacciono tantissimo, in stile locandina western anni '50 : anzi, in questo caso mi sembra evidente il riferimento a un capolavoro fordiano: Forse qualcuno sperava nel quartetto dei Pard al completo, ma anche questa è un gioiellino!
  5. Chi è Tex?Quali le virt? che lo distinguono dalla massa?A mio giudizio, non è la forza, n° l'abilità, pur eccelsa, nell' uso di Colt e Winchester. E' l'intelligenza, è l'astuzia, l'umanit?: Tex è Ulisse. E' un uomo coraggioso, ma non incosciente; è consapevole della sua forza, ma soprattutto delle sue possibilità; sa quando agire e quando non agire, e agisce quando sa di vincere; è uno stratega, calcolatore quanto solo i grandi strateghi sanno esserlo; sa essere 'golpe e lione' , pur con un grande senso etico. Ed è uomo al massimo grado, cosciente della propria limitatezza e dei propri vizi, cui si concede dopo essere sicuro di rimanere saldo ( come Ulisse con le Sirene). Un uomo tanto rispettoso verso gli altri quanto implacabile verso coloro che vengono meno a quel rispetto: chi sono Brennan e Teller se non i Proci, che offendono l' Eroe nelle sue sfere più private è E infine, chi è Satan, se non Argo?Questo è il mio Tex, non un Aiace, non un superuomo; è Ulisse, un Uomo. E il vostro Tex com'?, cari compagni rangerofili?Cosa condividete delle mie idee, dei miei sentimenti?Fatemi sapere numerosi!
  6. Don Fabio Esqueda

    Galleria Di Giovanni Romanini

    Noto anch'io la stessa cosa!Niente male, comunque!
  7. Don Fabio Esqueda

    Galleria Di Luca Vannini

    Ecco svelato l'arcano!Mi sapresti anche spiegare il significato dell'immagine ?Che spettacolo, ragazzi... subito Vannini su Tex!
  8. Don Fabio Esqueda

    Galleria Di Luca Vannini

    L' immagine di Ken Parker è eccezionale, nonostante non ne conosca il significato ( Ken Parker lo conosco molto male) ... Peraltro, è Ken Parker o Robert Redford ?
  9. Don Fabio Esqueda

    Due Come Noi!

    Scusate, mi sapreste dire in quale storia è menzionata la famosa casa di Santa Fe ?
  10. Don Fabio Esqueda

    Due Come Noi!

    Nonostante l'acume delle analisi, mi sembra un esercizio sterile cronicizzare Tex, che è fuori dal Tempo per definizione. Tanto per dire, così comincia ' Le Terre Rosse' : ' Autunno del 1860, lungo la pista che da Mesilla porta a Las Cruces, New Mexico' : ovviamente nella storia è con Carson ( hanno il normale aspetto fisico e la normale età) e, se non erro, parlano tranquillamente di Kit Willer: 1860, quando Tex ancora era alle prese col bestiame!
  11. Assai raro che succeda, ma sono, in linea di massima, d'accordo con l'amico Paco. Carson si faccia le sue belle avventure con Mamie, lasci perdere una famiglia/ non famiglia, sulla quale, giustamente, Boselli ha lasciato un velo di dubbio. E' il tema dominante di una storia straordinaria, il dubbio: è Carson o non è Carson° Il suo destino di compagno fraterno di Tex era così certo?Forse vi era una strada diversa? Tutta 'Il Passato Di Carson' è permeata di questi interrogativi, passeggeri come un vento estivo ma, allo stesso tempo, solidi come una montagna innevata. Già il tutto è stato macchiato da un orrendo seguito, fuori dalle righe come mai Tex , prima di Boselli, è stato: fermiamoci, non proseguiamo oltre con lo scempio, rimaniamo col dubbio che ha fatto grande una storia. Ora KC, come lo chiama il nuovo collega James, ha la sua famiglia: Tex, Kit e Tiger, con i Navajos parenti acquisiti; a rimanere nell' ombra è il Passato , mentre il Presente lo è solo nei suoi pensieri, non nella quotidianit? fattuale. Altrimenti, viene meno la Sostanza del capolavoro di Boselli.
  12. Strana avventura californiana per Tex e Carson, che, per certi versi, agiscono contro sè stessi. Avversario, un'agenzia privata di vendicatori, il cui fine è la vittoria della Giustizia sulla Legge e il cui agire gratuito. Non è forse l'etica di Tex? Cosa differenzia Tex dall'antagonista? Forse l'agire con astuzia ma non con inganno, ma non cambia la sostanza. Nizzi non trova una soluzione all'interrogativo e rovina il finale con una soluzione da 007, con Smirnoff che ricorda fisicamente Donald Pleasence in 'You Only Live Twice' : conclusione spettacolare, forse, ma di poca sostanza. La sceneggiatura è puro poliziesco e il paragone di cui parla Pedro con Nick Raider sembra decisamente fondato; il che, francamente, non mi disturba affatto, pensando a quanto fossero gialle molte avventure degli albori ( 'La Morte Aspetta Nel Buio' e 'La Voce Misteriosa' , o anche 'Il Coyote Nero' , ad esempio). Discreti i disegni di De La Fuente, ingiustamente corretto da Monti, ma comunque a suo agio più nei deserti dell' Arizona che nelle nebbie di San Francisco.
  13. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Roberto Diso
  14. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Lucio Filippucci
  15. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Victor De La Fuente
  16. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Giovanissimi e quasi irriconoscibili, ecco Magnus ( seduto) e Max Bunker.
  17. De gustibus... Questo Tex sovrumano non mi piace per niente e non è assolutamente in linea con la mia idea di Tex , che è un Ulisse e non un Aiace: peraltro, tutta l' immagine mi sembra molto statica e inespressiva. Il 'vezzo d'artista' di cui parla Paco è per me solo una tamarrata , che non rende merito alla bravura eccezionale di Claudio. Invece trovo bellissima la copertina precedente, con quel suo sapore di western puro...
  18. Ma come fa un texofilo a chiedere il ritorno di personaggi come Raza e Rodelo, protagonisti ( al contrario di un inesistente Tex ) di alcune delle più orrende storie boselliane e dell' intera serie?Rispetto ogni idea ( ci mancherebbe altro ), ma sono senza parole.
  19. Penso che Pedro abbia centrato il punto. Il Grande Nemico è un nemico dalla forte personalit?, che non può accettare di condividere con altri il pensare e il decidere. Un'alleanza anti -Tex si potrebbe avere solo tra nemici secondari, oppure tra un Grande Nemico e uno secondario, il quale avesse qualche capacità utile ai fini vendicativi dell'antagonista principale. Ciò detto, la possibile alleanza tra la Tigre Nera e il Maestro, suggerita da Sam Stone, non mi sembrerebbe affatto campata in aria, se non fosse per la dipartita del Principe Sumankan. Forse perchè, in fondo, non si tratta di Grandi Nemici, bensì di due pazzoidi che, seppur ben caratterizzati, non hanno una reale ragione per commettere i loro atroci crimini ( se non una generica vendetta contro il popolo bianco, nel caso del personaggio di Nizzi ): mentre El Muerto e Lucero ( ehm, Don Fabio Esqueda ) , che sono , secondo me, i due più grandi nemici di Tex, hanno nella realtà dei fatti la loro ragione di vendetta: possiamo noi stessi, nonostante le crudeltà commesse siano imperdonabili, comprenderne il lato umano. Non a caso, muoiono alla fine di una storia, giacch? non v'? catarsi senza estrema punizione: in questo, personaggi molto manzoniani. Per Piero, penso che 'Sciop?' significhi 'morto' !
  20. Sensazione sgradevole di un bellissimo soggetto sciupato da una sceneggiatura così così. In effetti, la carne al fuoco c'è : la città inospitale, la corruzione, gli intrighi , i traffici, un indiano che ha rinnegato il suo mondo preferendo il marcio dei bianchi, i sogni indipendentisti del popolo corso. Come è stata cucinata? In modo affrettato, lasciando delle parti crude. Pierre Touissant, agente segreto di colore modellato su Denzel Washington, è il deus ex machina: i pards, in tre pagine, passano dal non sapere niente a sapere tutto: anzi, troppo. Cosè, una vicenda che poteva essere ariosa si sgonfia in fretta: un peccato, perchè gli autori sono stati abilissimi a creare una certa atmosfera di una Boston inospitale, la cui sporcizia si cela sotto il candore della neve; Civitelli perfetto per l' ambientazione. Sarei curioso di sapere se tutti i vari locali citati ( 'Cockfight Arena' , 'Perroquet', 'Le Crab D'Or', etc. ) siano, o fossero, posti realmente esistenti a Boston. Soggetto: 8,5Sceneggiatura: 5,5Disegni : 9,5
  21. Non sono così certo di questa cosa. Cioè,? verissimo che Carson abbia una casa propria fuori dalla riserva, e dunque una sua indipendenza dai pards. Ed è anche verissimo che in passato capitava che se ne andasse in missione da solo:l'esempio è dato, tra le ultime che ho riletto, da "La sfida". Però io credo che Carson abiti alla riserva, principalmente;che la sua "prima casa" sia proprio l'. Come Tex, lui può passare diverso tempo in luoghi lontani (Messico,Canada,Montana), ma la sua vera casa è l', nella riserva navajo. E se è vero che, per esempio, in "Sangue navajo" o "Gli sterminatori" o "Pueblo bonito" Carson entra in scena dopo, agendo esternamente alla riserva, in molte altre, sempre ambientate nella riserva Navajo, lui è l' fin dall'inizio:"Dugan il bandito","Gli eroi di Devil Pass","L'oro del Colorado"... senza contare le storie che iniziano nella riserva , e in cui c'è anche Carson:"Il giuramento","Incubo","Sulle piste del Nord", ecc... Poi, ci sono anche storie di Nizzi, che si svolgono nella riserva, in cui Carson entra successivamente:mi viene da pensare a "Il presagio" o a "Ritorno a Culver City". Ma il punto, per quanto mi riguarda, non è nemmeno questo:il punto è che Carson, secondo me, vive insieme ai suoi pards, pur con l'indipendenza di cui sopra. Effettivamente, c'è da ragionarci su ben bene. Su due piedi, come esempio bonelliano di Carson residente alla riserva, mi sovviene 'Ombre Dal Passato' , che è , in effetti, una storia tarda. ' Il Giuramento ' non comicia a Fort Defiance? Al di l' degli esempi, vorrei proporre una riflessione. E' solo col secondo centinaio ( 'il centinaio d'oro' ) che Tex e i pards si identicano definitivamente come una famiglia, il cui primo requisito è una comune residenza. Negli albori, sembra poco chiaro quale sia il nucleo più stretto degli amici di Tex: Carson pare essere estremamente autonomo, sullo stesso livello di Gros Jean e Jim Brandon, con Montales vera spalla di Tex. Anche la fisionomia del Vecchio Cammello ( inizialmente quasi coetaneo del nostro Mr. Willer) rispecchia questa differenza: Tex e Carson sono due colleghi. In quanto collega, Carson è autarchico, in origine. In un secondo tempo, il rapporto tra i due muta: ecco che il rispetto si trasforma in stima, la stima in amicizia. Ecco che muta anche la fisionomia di Carson, che invecchia rapidamente, diventando l'amico più anziano, più esperto e disincantato. In quanto amico fraterno, non è più autarchico: è diventato l'altra faccia di Tex. Forse, come con acume ha sottolineato Carlo, agli inizi Carson tende a Ward Bond, ma se ne distacca ben presto per mano del suo stesso creatore. Del resto, possiamo anche considerare un punto: con l' affermarsi di un fumetto, è naturale che compaia l'elemento ironico, che Bonelli ha offerto al nostro Kit. Mi sembra francamente esagerato il paragone , proposto da Carlo, tra il Carson nizziano e Walter Brennan ( immagino nella parte di Stumpy in 'Un Dollaro D'Onore' ) : la sensazione è che sia la solita propaganda anti -nizziana imperante. Se in alcune storie abbiamo un Carson effettivamente 'garzone ' di Tex, in molte altre abbiamo un pard duro e tosto : un esempio su tutti, 'L'Uomo Senza Passato' . Peraltro, un Carson spalla comica era stato già presentato più volte da GLB ( pensiamolo legato ad un albero in 'La Legge Del Più Forte' ), senza citare il catastrofico Nolitta che lo fa addormentare nella vasca da bagno in 'Il Segno Di Cruzado' ( e meno male che gli 'sperimentalismi ' ai son fermati qu? ), senza che , naturalmente, nessun criticone abbia mai parlato di un Chico nel Far West. Nonostante la grande stima che nutro per lo sceneggiatore spagnolo, chi ha trasformato il Vecchio Cammello in Stumpy, casomai, è Segura.
  22. Torno su una copertina 'passata' : non vi ricorda niente? Mi sembra chiaramente ispirata, anche nell' ambiente ( il muricciolo ) , al finale di 'Un Dolaro D'Onore' , quando John Wayne e Walter Brennan distruggono la casa dei Burdette. Unica differenza: l' eroe ( Tex/ Wayne) e la spalla comica ( Pat/ Brennan) si scambiano i ruoli: se nel film di Hawks è Chance /Wayne a sparare sul lancio del grandissimo Stumpy/ Brennan , qui è Tex pronto al lancio, mentre Pat lo è col fucile; cosa strana, vista la scarsissima consuetudine del gigante irlandese con le armi.
  23. Don Fabio Esqueda

    Storia O Geografia?

    Ho trovato un mio clone! Come non capirti, Virgin° Ho passato l' infanzia nello stesso modo: atlante, atlante, atlante: poi, sguardo fermo su un punto del Sudamerica, o della Siberia, o di qualsiasi altro luogo, e partiva l' immaginazione su cosa ci fosse realmente in quell'angolo di mondo. E' stata una cosa tipicamente infantile, tant'? che conosco tutte le capitali del mondo , tranne quelle delle repubbliche ex-sovietiche ( son del 1983, e gli atlanti non le registravano, in quanto non ancora esistenti ). Beh, mi fa piacere scoprire che c'è qualcuno con le stesse mie fissazioni, Virgin!Ad ogni modo, anch'io sono per Storia e Geografia: ma se la prima non è , a mio giudizio, propriamente texiana, la seconda costituisce una componente essenziale del nostro fumetto, che è il fumetto della certezza spaziale ( e temporale, ma ciò non necessita di un contesto storico reale) . Quanto più dettagliata è la descrizione geografica, quanto più si è immersi nell' avventura e ci si impersonifica con Tex; l'esempio citato da Paco de 'L'Enigma Della Lancia' ( "Molto più consigliabile passare per l'altopiano di Rosebud, scendere verso il San Pedro guadandolo all'altezza della pista di Benson, e poi puntare direttamente verso la riserva dei Papagos!" ) è , contrariamente alla sua idea, a mio giudizio, la battuta più texiana che ci possa essere.
  24. Don Fabio Esqueda

    Tex E La Religione

    Beh, se è credente, Tex è un credente davvero sui generis. In realtà è certo legato a un 'educazione cristiana, che si esprime in certe ritualit? ( la sepoltura con croce di cui parla Sam ) : tuttavia, come non dimenticare 'Luna Comanche' , dove al posto della suddetta c'è un bel Winchester?Quanto agli studi di Kit Willer, nulla di strano che abbia studiato dai missionari, che all'epoca costituivano di gran lunga la prima fonte educativa ( nonostante credo che i Gesuiti , all'epoca, fossero ancora soppressi; ma qu? dovrei riprendere in mano il manuale) , soprattutto nell' ancora selvaggio West . E comunque mi sembra poco indicato, per dimostrare la presunta religiosit? di Tex, l'esempio di Sam del dialogo tra il nostro ranger e Padre Elias, dove semmai il comportamento di Tex sembra dettato da un certo quid superstizioso, tant'? che Mr. Willer taglia corto sulla confessione!E come non ricordare 'I Cospiratori' , con tutta la scena sul treno, con Carson che vuole liberarsi dei 'maledetti sottanoni' che rischiano di farlo affogare?Certo, poi, Tex ha un forte senso del proprio compito di portatore di Giustizia, come se derivasse da un qualcosa di trascendente ( pensiamo a 'Il Giuramento' , ma anche a 'Massacro' , ' L'Oro Del colorado' e tante altre storie, soprattutto bonelliane ) ; e tuttavia, mi sembra che sia un qualcosa di ben diverso da un sentimento religioso in senso cristiano... Sotto un certo profilo, si può dire che emerge, in Tex, una religiosit? molto meridionale, vissuta nei riti e nelle onoranze collettive, mentre non si trova nulla di una religiosit? intimistica , tipica, ad esempio, del periodo di Carlo Borromeo a Milano. Una religiosit? popolare, superstiziosa, e dunque assai impropria. In definitiva, la vera Bibbia di Tex è la Colt, mentre a Carson concediamo il Winchester!
  25. Più tardi esprimer? la mia idea su quanto detto da Tahzay, ma in primis voglio commentare queste parole di Borden... Com'? possibile definire le critiche, se espresse in modo educato e preciso, come 'intoppi passeggeri' ? Perchè non ritenerle un motivo di interesse, una risorsa per riflettere ? Un autore dovrebbe essere molto più felice di una critica, che è spesso costruttiva, che di un complimento, che lo è raramente. E comunque, mi sembra una definizione irrispettosa delle idee di lettori che, con la loro passione per il nostro ranger, hanno fatto sè che si sia arrivati al numero 600. Checch? siano critiche fondate o meno, vanno ascoltate bene, non bollate come una rottura di palle.
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