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  1. AtTheRocks

    Se Tex Si Risposasse

    Non sono d'accordo con quanto detto da Paco, o perlomeno sono in disaccordo solo in parte: anch'io penso che per Tex la figura di Lilyth rappresenti ormai qualcosa di sacro, come più volte è stato lasciato intendere (come ad esempio nella storia "L'Implacabile"), però non credo, o almeno non ho percepito questo fatto, che per il nostro ranger questo ricordo sacro costituisca un impedimento per quanto riguarda i rapporti con l'altro sesso. E' vero che le occasioni per "approfondire la conoscenza" con alcuni personaggi femminili non sono mancati, come ha giustamente ricordato Paco, però sono d'accordo con Sam a proposito di tutti i problemi narrativi che una nuova moglie o comunque una nuova compagna per Tex potrebbe creare!Quindi penso che l'aggiunta di un nuovo personaggio di questo tipo potrebbe comportare più rischi che benefici... Forse si potrebbe creare una storia in cui Kit (Willer) si sposa: in fondo è l'unico a non aver avuto un passato travagliato con una donna come invece è stato per gli altri tre pards, anche se poi credo che la sua già scarsa presenza nella serie potrebbe calare ancora di più.
  2. AtTheRocks

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Ormai purtroppo i tempi sono cambiati, e non credo proprio che rivedremo mai storie lunghissime tipo "In Nome della Legge" disegnate da un unica persona, non c'è nulla da fare!Una soluzione potrebbe essere quella di realizzare storie molto lunghe impiegando due disegnatori, come è successo per esempio in "Omicidio in Bourbon Street". Capisco il dispiacere di Paco nel non poter più leggere storie su più di due albi (anche a me dispiace molto!) però, come mi pare abbia detto Carlo Monni in un altro topic, se molti disegnatori si "spaventano" di fronte alla proposta di disegnare un Texone figuratevi davanti all'ipotesi di realizzare una storia di tre o più albi!
  3. Che dire di questa storia meravigliosa? C'è pochissimo da aggiungere rispetto alle opinioni che sono state date prima della mia!Forse questa è la storia più bella mai creata da GLB (e la più bella dell'intera serie, ovviamente), perchè nonostante sia davvero molto lunga non è mai difficile da seguire, e comunque non ha dei passaggi superflui. In particolare, pur essendo Tex il protagonista della storia, si può assistere anche ad una grande valorizzazione dei tre pards, con Carson che fa il vice-Tex, Kit che dimostra di saper detenere una certa influenza presso i Navajos e di essere tranquillamente in grado di tener testa all'agente indiano Lyman, e Tiger che coadiuva le varie azioni dei tre pards mentre Tex è prigioniero. Il cattivo è davvero cattivo, veramente potente e spietato: di una spietatezza che non è necessario dimostrare con la violenza, ma che può essere suggerita al lettore proprio tramite i mezzi di cui l'uomo di Flagstaff può disporre e dal piano che ha elaborato, che è teoricamente infallibile. E proprio perchè questo piano è teoricamente infallibile e ci sono quindi pochissime vie per dimostrare l'innocenza di Tex il lettore è costantemente in apprensione!Svariati sono i personaggi secondari, ciascuno con delle caratteristiche immediatamente evidenti e che traspaiono anche da come sono disegnati: il violento e avido secondino Murdock e il doppiogiochista ma in fondo in fondo abbastanza inoffensivo Clem Colter, solo per citarne due, hanno proprio le sembianze che ci si aspetterebbe!Si, pensandoci bene direi che per me questa è la migliore storia di Tex che si sia mai vista, uscita in un periodo dove i capolavori (tipo "Sulle Piste del Nord", "Tra due Bandiere", "Il Laccio Nero", "L'Implacabile", "Lucero") si sprecavano... Quanto sarebbe bello vedere ogni tanto una storia davvero all'altezza di queste!
  4. AtTheRocks

    [Maxi Tex N. 10] Il Veleno Del Cobra

    Ma allora che differenza ci sarebbe tra pubblicare questo tipo di tavole nella collana a cui la storia era originariamente destinata e farne un progetto di questo tipo'Personalmente non condivido il fatto di non pubblicarle, però se viene deciso che non siano all'altezza della pubblicazione allora devono restare inedite definitivamente! Anche se, essendo favorevole alla loro pubblicazione, vedrei bene la creazione di qualche opera del tipo di quella proposta da Giacomo...
  5. AtTheRocks

    [Maxi Tex N. 10] Il Veleno Del Cobra

    Vero, sono completamente d'accordo con Sam, infatti oltre ad essere (almeno per me) evidente il fatto che Letteri sia sempre stato in grado di trasmettere ai lettori l'atmosfera perfetta tramite i suoi disegni per le storie con protagoniste le sette cinesi (a me è risultato un p? strano, per esempio, leggere una storia come "L'Artiglio della Tigre" senza la Chinatown tipica di Letteri), in questi Maxi i disegni non mi sembrano poi così disastrosi: il declino c'è e comunque si vede, però questi disegni mi sembrano ben lontani dal non poter essere pubblicati! Anch'io sono di questa opinione: faccio fatica a capire il motivo per cui le ultime tavole di Galep non sono mai state pubblicate, ma probabilmente il buon Sergio Bonelli avrà avuto le sue ragioni per prendere una decisione simile.
  6. Per me la migliore è stata "La Grande Sete", una storia creata dalla coppia Manfredi-Civitelli che ho visto molto in forma e basata su un tema molto interessante che di poco ha prevalso sul bellissimo Texone "Patagonia", anch'esso ottimamente scritto e disegnato. Per quanto riguarda la peggiore, non penso che ce ne sia stata una particolarmente disastrosa rispetto alla media, comunque quella che mi ha coinvolto di meno è stata, purtroppo, "L'Artiglio della Tigre", più che altro per il secondo albo della storia.
  7. Solo a me ricordano vagamente cvilla?
  8. AtTheRocks

    Copertine Inedite...

    Per me quelle scartate sono migliori delle originali solo nel caso di "Athabasca Lake" e "L'ultima Diligenza", mentre per quanto riguarda le altre quella definitiva di "Mefisto!" mi piace di più di quella scartata perchè i due pards sembrano ignari di essere 'sorvegliati' dal loro nemico numero uno e perchè i due occhi che lasciano intuire la presenza di Mefisto sono più minacciosi rispetto a tutto il volto; infine direi che le due opzioni per la cover de "I Lupi Rossi" sostanzialmente si equivalgono.
  9. Mi aggiungo anch'io nell'augurare a questo grande disegnatore il benvenuto su questo forum!
  10. Verissimo, sono d'accordo: Boselli ha un modo di scrivere più moderno di quello di Nizzi, e penso che anche l'elevata caratterizzazione dei personaggi secondari sia un fattore di maggiore modernit? rispetto a Nizzi. Per fare un paragone con i film, uno recente come "Appaloosa" è un bellissimo western in cui risulta però evidente il fatto che sia raccontato al giorno d'oggi; mentre in un western classico come "L' dove scende il fiume" è evidente che il modo di raccontare la vicenda e i personaggi creati per la vicenda stessa siano diversi. Non so se sono riuscito a farvi capire quello che penso, forse no, purtroppo è un concetto che non riesco a tradurre bene in parole!
  11. Io la vedo molto semplicemente: lo stile di Boselli e quello di Nizzi sono due stili diversi, ed è difficile fare dei confronti tra due modi di scrivere che non si somigliano. Boselli predilige storie un p? più psicologiche, con un'accurata caratterizzazione dei personaggi, anche secondari; mentre Nizzi si è ispirato allo stile classico di GLB. Ora, ci può stare che ad alcuni piaccia di più un certo stile piuttosto che un altro, anche se si ritrova in minoranza!Per esempio io sono uno di quelli a cui la Fiat Multipla piaceva, sebbene al 90% (stimo per difetto! ) della gente facesse venire il voltastomaco!Personalmente io sono più legato al modo di scrivere classico di Nizzi, anche se ogni tanto mi piace leggere storie un p? diverse come quelle di Boselli, che ci ha regalato a sua volta dei capolavori!Posso capire che risulti difficile vedere che un appassionato preferisca "Matador" a "L'Uomo con la Frusta" (anche per me è difficile), però i gusti sono gusti, e quando io dicevo ai miei amici "Ma come fa a non piacervi la Multipla" pensavo la stessa cosa!
  12. Secondo me invece la copertina definitiva è migliore di quella che è stata scartata: infatti guardando quella scartata sembra quasi che Carson (con Tex) si "allontani dal suo passato" che è ormai definitivamente risolto (con un fare piuttosto malinconico, tra l'altro). Invece per quanto riguarda quella definitiva Kit e Tex si dirigono a spron battuto verso un luogo ben definito, e viene lasciato intendere al lettore che la vicenda del passato di Carson è bel lontana dal considerarsi conclusa!
  13. Devo dire che sono abbastanza d'accordo con quasi tutto quello che ha detto Paco, con alcune differenze. Senza dubbio sono d'accordo sul fatto che tutti i disegnatori che si sono cimentati quest'anno su Tex sono senza dubbio ai vertici della categoria, e anche coloro che disegnano questa serie da poco hanno già raggiunto un'ottima personale caratterizzazione dei personaggi e dei paesaggi: mi hanno colpito soprattutto Frisenda (non vedo l'ora di guardare la sua prossima storia sulla serie inedita) e Piccinelli (che a tratti mi ricorda cvilla). Non sono d'accordo sul fatto che Ortiz sia il peggiore disegnatore della storia di Tex: di sicuro è peggiorato rispetto alle sue prove di qualche anno fa, però dire che è un pessimo disegnatore mi sembra eccessivo. Da ricordare fra l'altro Civitelli, che con "La Grande Sete" si conferma uno segli artisti di punta tra tutti quelli al lavoro su Tex. Sul fronte degli sceneggiatori quest'anno si sono lette storie memorabili: dal Texone a "La Grande Sete", con tutte le altre che si sono mantenute su livelli molto buoni o comunque buoni: secondo me quest'anno non si è vista una storia che abbia fatto gridare allo scandalo (nel senso che si è rivelata brutta, ovviamente!). Anche nel campo degli sceneggiatori ci sono stati autori alle prese con le loro prime esperienze su Tex, che si sono rivelate tutt'altro che deludenti, perciò resto in attesa delle loro future prove, sperando che si possa trovare tra di loro un degno sostituto a Claudio Nizzi. Per quanto riguarda la storia di Segura, che è quella che ha suscitato le discussioni più accese e le opinioni più contrastanti personalmente l'ho trovata bella ed avvincente: diceva in un altro topic Carlo Monni che i Maxi hanno ormai perso la loro formula originaria, ossia proporre storie di Tex affidate a sceneggiatori diversi da quelli della serie regolare e con tematiche o caratterizzazione dei pards insolite; io penso che il genere di storie come è stata questa di Segura sia quanto di più vicino si possa realizzare per ritornare allo spirito che animava inizialmente questa iniziativa. In definitiva un ottimo 2009 per tutta la serie: speriamo che si possa replicare il tutto anche l'anno prossimo!
  14. Appena letta, e sono d'accordo con l'opinione di Sam. Mi sarei infatti aspettato un p? più di fegato e determinazione da parte dei due capoccioni della ferrovia, non dico del tipo dell'"Uomo di Flagstaff", però da gente che ha quel tipo di progetti un p? di spietatezza in più non sarebbe stata sgradita! Mi ha suscitato un p? di perplessit?, sempre a questo proposito, la faccia letteralmente terrorizzata di uno dei due boss (disegnata splendidamente, peraltro). Ho apprezzato la buona dose di azione e scontri di questo secondo albo, con naturalmente i due pards ad avere la meglio. Forse un p? troppa la facilit? con cui Tex e Kit hanno fiutato l'agguato all'agenzia indiana, però i nostri hanno sempre quel qualcosa in più che gli permette di valutare meglio questo genere di situazioni!Peccato solo per la fine: d'accordo che è stato lo stesso commissario per gli affari indiani a inviare Tex e Kit sul posto per far luce sulla situazione, però dubito che i due proprietari della ferrovia fossero riusciti ad organizzare il tutto senza appoggi politici... In conclusione belli i disegni di Del Vecchio, che confermano l'ottima impressione che mi aveva fatto nella prima storia. Do anch'io un 7 complessivo, una buona storia piacevole da leggere!
  15. Effettivamente sono d'accordo anch'io sul fatto che il Tex di Claudio Villa sia fin troppo muscoloso (così come i "suoi" cavalli), però questo è l'unico difetto che mi viene in mente... Comunque credo che come stile sia perfetto, non credo che sarebbe l'ideale un tratto sporco come quello di Ticci, che secondo me non è neanche troppo adatto per il colore: infatti nel numero 500 quasi quasi non mi sembrava neanche lui a disegnare! Invece i disegni di Claudio sono perfetti sia per essere gustati sia in bainco e nero sia a colori, anche se mi piacerebbe che appunto provasse a ridurre la muscolatura dei personaggi!
  16. AtTheRocks

    [591/592] L' Uomo Di Baltimora

    Io invece l'ho interpretata diversamente: Tex ha davanti a se l'uomo con la giacca verde che può vedere prima il pericolo e perciò sparare per primo; a questo punto Tex intuisce a sua volta il pericolo e mette mano alla fondina... Comunque se, come ribadisce TexFan, il suo autore ha definito questa storia particolare, la sua interpretazione della scena in copertina deve essere quella giusta!
  17. AtTheRocks

    Virgilio Muzzi

    Mi trovo d'accordo con quanto detto prima di me, nelle storie in cui Muzzi ha potuto esprimersi liberamente non mi è sembrato tanto male! Comunque mettendosi nei panni dell'editore in quei tempi è forse comprensibile il fatto che essendo Tex non ancora un fumetto affermato si fosse preferito mantenere la fisionomia del ranger affidandone i disegni del volto ad un solo disegnatore... Ad oggi una cosa del genere risulta incomprensibile, ma forse una volta la mentalit? degli editori e soprattutto dei lettori era diversa.
  18. In parte condivido quello che dici, ossia il fatto che da un autore che ha sfornato vari capolavori ci si aspetta di più di quello che ha dimostrato nelle sue ultime prove. Però secondo me le cose, in questo momento, vanno contestualizzate: ormai Nizzi non potr? più darci, purtroppo, capolavori del calibro di quelli che hai citato tu... Per fare un esempio calcistico, ormai il Ronaldinho di oggi non è più quello dei primi anni del Barcellona o del PSG: è a fine carriera, e nonostante si sia indotti ad aspettarsi da lui delle partite memorabili in cui è in grado di vincere da solo ormai tutti sanno che al massimo può giocare delle buone partite, ma nulla di più! Non è assolutamente un concetto negativo quello che voglio esprimere, (n° per Nizzi n° per Ronaldinho! ) anzi, però storie come "La Rivolta Dei Cheyennes" sono delle buone storie, e secondo me il loro valore non può crollare ogni volta solo perchè si sciolgono al cospetto delle pietre miliari della serie!
  19. Che stroncatura, Giacomo!E' vero che ogni tanto ci sono quei passaggi che hai citato tu che appesantiscono un p? il discorso, però in fin dei conti la storia nel suo complesso non è niente male! A me è piaciuta, molto classica ma abbastanza coinvolgente: aspetto il secondo numero sperando che la fine della storia sia all'altezza del suo inizio: certamente non rimarr? un capolavoro della serie, ma una buona storia, questo si!Più che altro non so se sia giustissimo fare dei confronti con le storie passate: voglio dire, in un certo senso ci stanno, però sappiamo tutti quanto sia difficile creare dei capolavori (specialmente da un autore che purtroppo per noi è a fine carriera), ecco perchè non voglio giudicare una storia (anche) tramite dei paragoni con un'altra.
  20. Sarà che è la seconda storia di Tex che ho letto, e pur riconoscendo che questa è una storia ordinaria, sicuramente non un capolavoro, direi che risulta molto interessante e godibile. La trama è classica, Ma, come ha giustamente affermato in precedenza Wasted, sono i personaggi ad essere insoliti: Una storia che certamente non è un capolavoro della serie, ma che personalmente (al pari di altre storie che comunque rientrano nell'ordinaria amministrazione come "La Dama di Picche") lascia un bel ricordo. Letteri perfetto per l'ambientazione della storia.
  21. AtTheRocks

    Ghost Artists

    Sempre a proposito dell'ultimo Maxi, la seconda vignetta di pagina 304 vi sembra opera di Ortiz?
  22. AtTheRocks

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Ma l'ambientazione non è solo quella dei paesaggi: ci sono anche gli interni dei vari edifici che ormai non possono più essere ricostruiti senza un'esauriente documentazione, che ormai serve anche per inserire elementi che restano solo dei dettagli (ad esempio l'attrezzo a pag. 50 de "La Grande Sete")... E' a questo che mi riferivo!
  23. AtTheRocks

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Io penso che ci sia una grossa differenza tra i particolari dei disegni di oggi e quelli che venivano inseriti nelle storie di 40 anni fa: più volte e da più parti è stato sottolineato quant'era difficile documentarsi adeguatamente per poter rendere con più fedelt? alla realtà possibile il mondo del west, e senza dubbio più si va lontano nel tempo e meno questi dettagli sono presenti e sono accurati. Non sto dicendo che i disegnatori che hanno fatto la storia di Tex non fossero bravi, tutt'altro! Dico soltanto che al giorno d'oggi la fase della documentazione è molto importante e molto dispendiosa per i disegnatori: ma d'altronde più il tempo passa e più i lettori diventano esigenti, perciò questa fase deve essere sempre più approfondita. Certamente c'è chi riesce comunque a produrre un numero mensile di tavole elevato, ma dobbiamo ricordarci che i disegnatori dei tempi andati venivano aiutati (come ha sottolineato un utente di cui non ricordo il nome) e non facevano sempre tutto da soli.
  24. Quoto completamente quanto detto prima di me, e soprattutto la parte in cui il Colonnello dice che Infatti, anche secondo me questo è il motivo per cui Kit Carson sia (nonostante la centralit? di Tex) il pard preferito da moltissimi texiani! Non sono sicuramente mancati gli episodi della serie in cui Carson ha dovuto prendere in mano le redini della situazione, e ricordo soprattutto a questo proposito le storie "In Nome della Legge" e "Il Passato di Carson", che oltre ad essere delle pietre miliari dell'intera saga ci mostrano anche un Kit che da sfoggio delle sue abilità, e che in fondo non ha molto da invidiare allo stesso Tex. Non so se ce lo vedrei come protagonista di una serie creata su misura per lui, però senza dubbio è la spalla ideale per Tex, e senza di lui nelle storie si sentirebbe sicuramente la mancanza di quel non-so-che che solo lui può dare.
  25. Io sono fondamentalmente d'accordo con quanto afferma Nizzi, però penso anche che non si possa essere così chiusi al cambiamento... Il cambiamento è una cosa che prima o poi, che lo si voglia o meno, accade: certamente dire che bisognerebbe introdurre elementi innovativi pur rispettando la tradizione e le caratteristiche chiave del personaggio è scontato ed è anche la cosa più difficile da realizzare, però secondo me è quello che si dovrebbe fare. Comunque di sicuro Nizzi è stato (ed è ancora oggi) un autore che secondo me è sempre stato fondamentalmente coerente con quello che ha detto nel passaggio citato da Anthony.
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