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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. paco ordonez

    Se Tex Si Risposasse

    Se si vuol prendere la cosa sul serio si potrebbe dire che la motivazione per cui Tex non solo non si può risposare, ma anche avere un qualsiasi legame anche solo sessuale con una donna, sta tutta nella complessa psicologia di quest'uomo. Voglio esagerare! Tex da questo punto di vista è uno con un grande problema psicologico;Lilith è qualcosa di più di una moglie che ancora si ama dopo tanti anni dalla scomparsa:lei è diventata una figura sacra, un autentico totem, che in quanto totem non può che essere sempre adorato e venerato. La lontananza di Lilith, la sua ovvia inafferabilità, rende la sua potenza inibitoria e condizionante sulla psiche del nostro eroe ancora maggiore. Avere un rapporto amoroso o sessuale con un'altra donna sarebbe un gesto irrispettoso e sacrilego nei confronti del totem Lilith. La "malattia" di Tex sta nell'aver reso il ricordo dell'amata un qualcosa di così sacro;un qualcosa, quindi, che non potr? che sovrastarlo, che ne condizioner? sempre e comunque gli atti nei rapporti affettivi con l'altro sesso. Probabilmente Tex iniziava( o poteva iniare) a provare qualcosa per la marshall de "Il messaggio cifrato" e per la vedovella de "IL presagio";un qualcosa che forse si sarebbe potuto concretizzare in qualcosa di più serio... ma il totem-la sacra figura di Lilith-si è imposto, nella mente del nostro eroe, ancora una volta come freno inibitore. Ecco perchè Tex non potr? mai avere un rapporto affettivo di qualsiasi genere con un'altra donna:il totem è intoccabile, oggetto di venerazione totale, senza indugi o ripensamenti. Emblematico della dipendenza psicologica del nostro eroe(e dunque della sua "malattia")? ad esempio, il disegnone di Villa in cui nel cielo compare, enorme, il volto di Lilith, così grande e imponente da sopprimere quasi lo stesso Tex. ps. tutto quel che avete letto è psicologia e antropologia da quattro soldi, quindi prendetelo per quel poco che può valere
  2. paco ordonez

    Se Tex Si Risposasse

    Beh, io più che vedere un Tex risposato, preferirei vedere un Tex un p? più allegrone che accompagna Carson a far bisboccia con le ballerine Comunque se Tex si risposasse sarebbe interessante vedere la reazione di Kit:dispiaciuto per il "tradimento" ad una madre che non ha mai conosciuto, oppure ben disposto verso la matrigna e contento per la rinnovata felicit? del padre?... penso che da questa sua ipotetica scelta comportamentale si vedrebbe il grado di maturit? raggiunto da Kit in quanto uomo.
  3. Mi sembra ovvio dire che questa storia non è un capolavoro;ma aggiungo che le critiche severe che ha suscitato siano state alle volte un p? troppo severe, forse perchè una lunga attesa carica di aspettative porta sempre alla delusione. Questo ?, a mio parere, il fatto negativo di poter disporre di un così alto numero di anticipazioni.... per carit?, io stesso non vedo l'ora che Carlo Monni o Ymalpas ci tengano informati sul procedere delle storie in lavorazione;ma questo carica ogni storia con un soggetto particolare o un personaggio amato(Montales in questo caso) di un attesa fortissima, e nel tempo di tale attesa ognuno si costruisce mentalmente la storia, secondo i propri gusti e criteri che quasi mai sono quelli dell'autore:da qui le delusioni... Questo avviene sopratutto quando le anticipazioni di una storia avvengono molto tempo prima della sua effettiva pubblicazione:ora, infatti, tutti ci aspettiamo dai ritorni di El Morisco e Laredo il Capolavoro e, sopratutto, un certo tipo di storia, che se non sarà tale ci deluder?-? quello che è successo con "Mefisto"... Inoltre, siamo totalmente privati dell'elemento sorpresa:quando comprai il n.500 sobbalzai dalla sedia emozionatissimo nel vedere quegli occhi e quel titolo "Mefisto!"... ora questo non avviene più, perchè già sè quello che il futuro texiano mi prospetta... Ribadisco:non farei mai a meno delle anticipazioni, ma le considero dannose per la storia e per il lettore... Per tornare a questa storia... ribadisco il concetto che io sono un lettore abbastanza sempliciotto:quando leggo Tex non voglio a priori un'opera poetica-se volessi qualcosa del genere leggerei altro. Quando leggo Tex voglio una storia dinamica, piena di azione e con una solida struttura;sopra ogni cosa voglio una storia con protagonista Tex!Tutto ciò in questa storia avviene, e tanto basta a farmi ripensare ad essa come ad una ottima storia, certamente una delle più avvincenti della fascia 500.. Quando poi il Tex che agisce è un Tex come quello qui visto, per me è autentica goduria;perchè questo Tex è un satanasso incredibile, che spara cazzotti e ammazza nemici come fossero birilli... in più è un Tex che, nei momenti di tregua, sa concedersi a momenti di puro ricordo malinconico del passato, con una sigaretta tra le labbra e davanti a sè un sole al tramonto... Io sono soddisfatto così, e applaudo felice agli autori della storia!Poi è ovvio che la mia soddisfazione aumenta quando ci vengono regalati Capolavori che elevano di importanza il fumetto che leggiamo, rendendolo qualcosa di più importante di un mero passatempo... ma se questo non avviene, e in compenso ho una bella storia del mio fumetto preferito, mi sento più che soddisfatto!Per chiudere, un doveroso comlimento a Piccinelli, che è entrato alla grande nel mondo di Tex:la dimostrazione è data dallo stupendo Tex giovane... e per un esordiente azzeccarne le caratteristiche al primo colpo non deve essere impresa facile:quindi, applausi a scena aperta!
  4. Questo è uno dei più grandi Capolavori dell'intera saga. Storia eccezionale per costruzione, intreccio, personaggi e situazioni;ma quel che la rende straordinaria è il magnifico cerchio simbolico che si conchiude in se stesso, incarnato dalla figura di Lucero. Lucero è personaggio simbolico, allegorico;? colui che parte da un punto, che poi ripudia e abbandona, per tornare infine a esso e al suo insegnamento. Complice e motore di tutto il circolo è il Destino, che gioca con Lucero in maniera sadica, come per dargli un insegnamento che però l'alunno non potr? mai mettere in pratica... Lucero infatti ha imparato la lezione tragica che il Destino gli ha dato:ha capito che la strada della violenza e del peccato è sbagliata e impercorribile... ma tale insegnamento rimarr? da lui impraticato , perchè l'ultima lezione del Destino dice che alla fine della pista del peccato può esserci, oltre alla penitenza e al ravvedimento, anche la Morte;Morte che infatti sè bene che è venuto il suo momento di prendere in mano le redini della vita di Lucero, per disporne a piacimento suo e del terribile insegnante. Lucero ha imparato la lezione, ma troppo tardi... e seppur tragicamente, il cerchio si è chiuso:Lucero torna al luogo da cui era partito, recuperando così quel passato che aveva distrutto nel sangue e nel fuoco, nel nome di una nuova vita infine anch'essa ripudiata:quella dell'assassino... Lucero è oltremodo personaggio affascinante-e un personaggio rivestito di tale simbolismo non poteva che esser tale... non poteva spettare a Tex il ruolo di giustiziere, perchè neanche Tex poteva intromettersi in un tal gioco simbolico;anzi, rimane il dubbio che Tex non sia stato "usato" dal Destino quale servitore inconscio del gioco... Detto questo,? chiaro che ci sono altri mille motivi per giudicare questa storia un Capolavoro:dalla maestria con cui Bonelli fa agire i quattro pards e tutti i personaggi di contorno, alla bellezza di tante scene, d'azione e non. E la storia, più che dominata dall'azione,? dominata dai dialoghi;dialoghi splendidi, in cui Bonelli dispiega tutta la sua grandezza:lui è il solo che riesce a costruire vignette stracolme di parole, ma di parole che non stancano mai, dosate sapientemente, che mai scadono nel manierismo e nel già sentito, e che anzi sorprendono, divertono senza mai annoiare, che tengono incollati alla pagina. Bonelli con questa storia mette in chiaro alcune cose:1)si possono costruire storie complesse con personaggi complessi, senza per questo mettere in ombra Tex;2)si possono costruire storie tese, drammatiche, adulte sotto ogni punto di vista, con un Tex che rimane ironico, divertente,"leggero";3)che certo ricordare il Giallo o il poliziesco, non è stata innovazione di Nizzi, ma caratteristica del puro western texiano. Letteri è stato straordinario, maestro come al solito nella resa dei personaggi e delle ambientazioni:Lucero non sarebbe stato Lucero con un'altra matita. E' ovviamente giustissimo osannare i vari Galep,Ticci,Civitelli,Villa, ma credo fermamente che sia necessaria e doverosa un'opera di seria rivalutazione di Maestri un p? dimenticati come Letteri,Fusco,Niccol',Monti... i disegni di questa storia lo chiedono a gran voce!-piccola nota:a pag.48 de "I predoni della sierra", Tex e Kit Willer sono stati certamente invertiti... Per chiudere:Capolavoro assoluto che non ha alcun bisogno di voti:voglio ricordare solo una scena, tra le più belle dell'intera saga, che dimostra tutta la grandezza del fumetto Tex:quella presente nelle ultime due vignette di pag.40 in "Una campana per Lucero"...
  5. paco ordonez

    Galleria Di Carlo Raphael Marcello

    Il disegno con Aquila Della Notte e Tiger è stupendo!!Mostra tutta la dinamicit? dei personaggi di Marcello, ma anche tutta la raffinatezza e l'eleganza di questo disegnatire, che sapeva realizzare una straordinaria miscela di dinamismo e cura del particolare-la dimostrazione di quanto appena detto è nella minuziosit? con cui sono realizzati i funghetti sul terreno. Marcello quindi dimostra che il dinamismo può associarsi al realismo più dettagliato, al di l' di ogni veloce sintetismo alla Ortiz... E come ad Antony, piace anche a me pensare che a Marcello piacesse Tiger particolarmente.... e sicuramente è stato uno dei migliori nella resa grafica del navajo, come del resto degli altri tre pards!...
  6. In linea generale sono d'accordo con re,Anakyn:? fisiologico che un personaggio debba evolversi per continuare ad essere moderno, ed è altrettanto fisiologico che anche i modi in cui vengono narrate le sue storie debbano evolversi:in questo senso non ho nulla da rimproverare a Borden per le innovazioni a livello tecnico della sua "Patagonia"... il fumetto è cresciuto parecchio grazie ad autori come Pratt,Eisner o Miller, ed è un bene accogliere tale crescita. Quel che conta è rimanere fedeli allo spirito del personaggio, ad alcune sue caratteristiche imprescindibili e immodificabili... questa ?, secondo me, la chiave perchè il successo continui. Tex è un personaggio a cui Bonelli Magno ha dato tutto:Tex nasce moderno, intramontabile nella sua classicit?;? un personaggio che, in quanto tale, non ha bisogno di evolversi(infatti dopo 61 anni è ancora leader del mercato!!). Tex quindi, non ha bisogno di un qualsivoglia Frank Miller che venga a salvare il personaggio, o a toglierlo dalla mediocrit?, o a renderlo maturo, stravolgendone alcune caratteristiche o il suo stesso mondo... quindi, sono certamente grato a Miller, ad Alan Moore e ad altri per aver fatto morire Robin e aver reso paralitica Batgirl, e sono grato ad altri autori per le sconfitte e le umiliazioni date a Batman più volte da avversari vari... perchè Batman di tutto ciò ne aveva assolutamente bisogno!.. ma se gli stessi autori, o altri, avessero fatto lo stesso su Tex io li avrei disprezzati e odiati a vita!Appunto perchè Tex e il suo mondo non hanno bisogno di rivoluzioni e maturazioni!!Tex ha solo bisogno di belle storie, e di autori che lo rispettino-anzi, ogni autore che scrive Tex deve dimostrare sempre, nella stesura dellla storia, di amarlo!Precisato questo, che per me(e credo non solo per me)? fondamentale, credo che la girandola di sceneggiatori non sarà eterna... ormai è chiaro che il presente e il futuro di Tex sono nelle mani di Boselli e Faraci;l'unico altro autore che li affiancher? sarà Manfredi, con poche storie mirate;e forse di questo dobbiamo gioire, perchè da ogni sua storia, scritta senza fretta e solo se da un'idea davvero ispirata, potremo aspettarci sempre il capolavoro(e sicuramente potr? non sempre essere così). Questi sono gli sceneggiatori di Tex sicuri. Il grande Nizzi infatti ha ormai concluso la sua splendida carriera su Tex;su Ruju, per quel che ne sappiamo ora, non possiamo fare affidamento;stesso dicasi per Segura, confinato esclusivamente sui Maxi(evviva!!).
  7. Pu? anche darsi che l'intento di Segura voleva essere quello di cui parlano Jim Brandon e Anakyn... ma appunto "voleva essere"... perchè poi, concretamente a risultato finito, quello che si è avuto è stato un maxi albo arraffato, sconclusionato, con scene e situazioni buttate l' alla bell'e meglio solo per raggiungere le 300 e passa pagine, senza sforzarsi troppo in fase di sceneggiatura.. Ed è proprio in questo che si riscontra la pecca enorme della sceneggiatura, che come detto aggiunge scene su scene, situazioni su situazioni, senza dare a tali situazioni e scene lo giusto svolgimento:il tutto diventa un qualcosa di simile a un mega-abbozzo, che, a mio parere, ha poco a che vedere con quel che si chiama "storia". Ci sarebbero volute molte più pagine:cosa che avrebbe urtato non poco la svogliatezza e la fretta di concludere senza troppo sforzo che l'autore ha dimostrato di avere in questo maxi. Segura ha avuto la mania di aggiungere senza amplificare. Questo è ovviamente solo un mio modesto parere, espresso nel massimo rispetto del Segura sceneggiatore di fumetti, ma non del Segura sceneggiatore di Tex.
  8. Questa storia, per quanto mi riguarda,? indimenticabile... a parte i ricordi d'infanzia, e a parte il fatto che questa è stata una delle prime tra le "vecchie storie di Tex" che abbia mai letto, il motivo per cui questi albi li riprendo continuamente in mano, sfogliandoli a ripetizione, soffermandomi su vignette viste e riviste decine di volte, sta nel fatto che questa è la storia che mi ha fatto innamorare di Galep... Inizialmente lo odiavo:"SuperTex" non mi piacque infatti proprio per i disegni... ma chissà per quale motivo, mi innamorai a prima vista delle tavole che compongono questa storia, e cominciai a copiarne vignette su vignette:indimenticabile quella orizzontale di pag.46, di cui mi impression°(e mi impressiona)il modo in cui Galep riesce a rendere la potenza con cui il colpo di Tex disarma il rinnegato, quasi che quella povera mano fosse stata colpita da un fulmine. Eppure ora sostengo che la decadenza di Galep si manifesta appieno proprio con questa storia;? una verità innegabile, ma il mio debito nei confronti di queste pagine rimarr? inestinguibile, forse perchè se non le avessi lette Galep avrei continuato a odiarlo, e forse perchè non mi sarei mai appassionato al disegno, mia passione di infanzia e adolescenza. E se quella detta prima è una verità innegabile,? altrettanto innegabile che Galep, anche se in decadenza, è comunque Galep:il suo tratto rimane maestro nel rendere la drammaticit? della vicenda;e la sua resa delle ambientazioni rimane eccezionale:sembra che il suo west sia un qualcosa in cui il lettore può camminare davvero, in cui le notti sono davvero oscure e fredde, dove il sole si espande sulla scena quasi fosse vero sole. Non ?, per Galep, questione di infondere realtà ai disegni, ma è questione di infondere magia... una magia che attrae a sè in maniera irresistibile... Tutto questo probabilmente ci sarebbe stato in maniera molto minore, se ai testi non ci fosse stato un Nizzi d'annata, che realizza una delle storie migliori del suo periodo d'oro. A dire il vero,"I diavoli rossi" è una storia senza troppe pretese, nata senza aspirare al rango di Capolavoro, che non regge il confronto con gli altri indiscutibili capolavori nizziani. Tuttavia il suo fascino risiede proprio nella sua semplicit?, e in una sceneggiatura perfetta(siamo evidentemente di fronte a un omaggio palese a "Ombre rosse" di Ford), che dosa momenti esaltanti di pura azione ad altri pieni di una calma colma di tensione... a tutto ciò si aggiunge una straordinaria mole di comprimari, ognuno col suo carattere e la sua specificit?, ognuno con la sua storia e il proprio destino:tra gli altri mi piace ricordare il capitano Freemont, tragico e sfortunato,Colin Chase, carognone rinnegato e traditore, e Bellamy, subdolo assassino in guanti bianchi. E a dominare la scena ci sono sempre loro, i due satanassi, qui monumentali, eroi che vivono pienamente il momento dello scherzo come quello della tragedia... Dopo quanto scritto mi sembra inutile e riduttivo dare voti ad una storia per me, sopratutto a livello personale, così importante...
  9. Massimo rispetto per i tuoi gusti,Carson 00, ma non ti sembra di essere stato un p? troppo impietoso?... possibile che una storia come "La grande sete", storia che presenta molteplici chiavi di lettura e che ha fatto molto discutere, ti abbia lasciato del tutto indifferente?Ripeto, massimo rispetto per qualunque opinione, compresa la tua!... ma se arriviamo a lamentarci di una buona annata come questa allora faremmo bene a cambiare fumetto... poi ovviamente il 2010 potr? rivelarsi annata molto migliore di questa passata, chi lo sa?
  10. paco ordonez

    Galleria Di Bruno Brindisi

    Che disegnatore eccezzionale,Brindisi!Il suo texone è stato una meraviglia, uno dei migliori:l' Brindisi ha mostrato tutta l'adattabilità del suo stile, capace di passare dal poliziesco all'horror, dall'erotico al western. Incredibile come, nel suo Texone, sia riuscito a rendere al primo colpo i quattro pards, tutti e quattro praticamente perfetti!.. e che dire delle ambientazioni?Non è sbagliato dire che Brindisi abbia fatto dei disegni strepitosi, che danno l'impressione che lui Tex lo abbia disegnato da sempre. E dire che quando usc? "Muddy Creek" fui preso dalla gioia, all'idea di aver soffiato un simile Maestro a Dylan Dog... purtroppo è stata solo una pia illusione... In ogni caso i disegni postati in questo topic sono splendidi.... e, sinceramente, di fronte a un tale gioiellino di disegno, chi se ne importa se la posa sia ispirata o copiata a quella di Leonardo di Caprio?Splendido anche il disegno con i bonelliani che suonano:la cosa più bella è che Tex è in primo piano, giustamente protagonista della scena... sicuramente è solo una speranza infondata, ma la cosa mi fa pensare che Brindisi potrebbe essersi innamorato del personaggio, e che, proprio per questo, vorrebbe ritornare a disegnarlo... e che forse è quello che sta succedendo(????)..
  11. La somiglianza con Villa è abbastanza ovvia... d'altronde è giusto che un disegnatore abbia i suoi modelli e punti di riferimento;ed è un'influenza, quella di Villa, che è abbastanza palese anche in "Vendetta per Montales".
  12. paco ordonez

    [591/592] L' Uomo Di Baltimora

    Dalle poche tavole in anteprima mi sembra che Bruzzo sia un'ottimo disegnatore!Eppure c'è una cosa che non mi convince(e probabilmente il mio è solo un cercare il pelo nell'uovo):ma nella vignetta in quarta di copertina di "Tre lunghi giorni", quella in cui Kit (evviva!!) spara col fucile, il calcio della pistola nella fondina non vi sembra sproporzionatamente grande, troppo grande?mmm... sto proprio cercando il pelo nell'uovo..
  13. Grande Ymalpas!.. e grande Piccinelli!Queste tavole sono straordinarie!... hanno una forza espressiva e una carica dinamica incredibile!Da notare che questi Tex e Carson "provvisori" sono piuttosto diversi da quelli "definitivi" che agiscono in "Vendetta per Montales":sono più grossi e massicci, sembrano quasi dei culturisti in pensione, e ricordano, per l'imponenza della stazza, i satanassi di Fusco. Graditissima sorpresa, queste tavole sconosciute di Piccinelli, che come al solito danno la voglia di poter leggere un giorno queste storie nate per essere scartate.
  14. paco ordonez

    [190/191] El Muerto

    Se si scrive qualcosa su questa storia, non si può che iniziare con una frase molto ovvia:questa storia è uno dei più grandi Capolavori della saga texiana!Ovvio:che cosa rende grande un eroe?La grandezza dei suoi nemici... ed è proprio un nemico immenso che Nolitta ci regala. El Muerto è infatti uno dei più grandi nemici di Tex: è un concentrato di violenza, odio personale, mistero sulla sua persona e sui moventi delle sue azioni;? composto da una miscela che pochi altri avversari di Tex hanno posseduto... perfino di Mefisto sappiamo bene o male tutto:la sua storia passata ci è ben nota, sappiamo quali sono i motivi per cui odia tanto il nostro ranger. E ad essere precisi,Mefisto ed El Muerto sono spinti ad agire mossi da un medesimo motivo:vendicarsi di Tex Willer. Ma il fascino(secondo me) superiore di El Muerto sta nel fatto che noi questo non lo sappiamo... non sappiamo chi sia, questo El Muerto, non conosciamo il suo vero nome n° da dove viene, non conosciamo i perchè di un odio così intenso. El Muerto è quindi un nemico unico, che non poteva che essere protagonista di una unica storia:farlo ritornare e renderlo "nemico fisso" avrebbe tolto l'aura mitica che lo circonda;El Muerto non poteva che essere, nel mondo di Tex, una meteora che passa veloce per non tornare più;meteora però incredibilmente grande e luminosa, e proprio per questo indimenticabile. Se poi ai pennelli c'è il Maestro ecco che queste parole non possono che essere scontate. Infatti Galep, maestro nello sfornare miriadi di personaggi indimenticabili, con El Muerto realizza il suo capolavoro:tutto, nella caratterizzazione grafica del personaggio, trasuda odio e violenza, mistero inquietante e un tocco di follia. A rendere la storia il Capolavoro che è contribuisce il modo in cui la vicenda viene svolta da Nolitta... chi abbia letto questa storia da bambino non potr? mai dimenticare cosa succede nelle prime venti pagine;non potr? mai dimenticare l'arrivo della diligenza con Kit a bordo e lo scontro nel saloon di Sunsetville. Nolitta ci ragala inoltre due sequenze magnifiche, indimenticabili:quella del regolamento di conti tra Tiger e Faccia Tagliata, che è anche una delle più controverse dell'intera saga(e forse è proprio questo il suo fascino), e sopratutto quella, lunghissima, a Pueblo Feliz. Indimenticabile il racconto di Paco Ordonez:ci sembra di poter quasi provare i morsi del fuoco sulla pelle, in un misto di impotenza e, perchè no?, sadica soddisfazione... E del duello finale cosa dire?... che l'unica cosa che manca è la tromba di Ennio Morricone... Tale grandezza non ci sarebbe stata se ai pennelli ci fosse stato un'altro... infatti con questa storia Galep ci regala uno dei suoi più grandi Capolavori;se influenza dai film di Leone c'è stata(ed è ovvio che c'è stata), tale influenza Galep l'accoglie e la gestisce come ogni grande artista sa fare. E' nei primi piani che Galep si supera, con quei volti che emanano vera vita e quell' infondere a piene mani un'Espressionismo eccessivo e proprio per questo straordinario, che rende la vignetta viva, trasmettitrice reale di emozioni e stati d'animo reali(ecco perchè parlavo di Leone, che quindi influenza questa storia al di l' dell'ovvio carillon)... a dimostrazione di ciò ci sono i primi piani del Tiger regolatore di conti, del Tex quasi strozzato e poi quasi bruciato vivo;e sopratutto i primi piani dei duellanti che in maniera molto diversa affrontano una morte quasi sicura:i loro primi piani accostati di pag.72 sono un Capolavoro straordinario. In definitiva, credo sia superfluo dire che questa storia ?, secondo me, un Capolavoro inarrivabile;del tutto superfluo è anche dare voti scontati. Rimane la grandezza dei due autori, e di una storia irripetibile.
  15. paco ordonez

    Galleria Di Fabio Civitelli

    Non vorrei sembrare monotematico, nel mio continuo osannare il Maestro... ma che cos'altro si può fare di fronte a certe opere?Siamo infatti di fronte ad un altro disegno eccezionale:ambientazione inconsueta e bellissima che sembra quasi colta dal vero, colma di una dimensione poetica data dal mare e dal sole che coi suoi raggi fuoriesce vincitore dalle nubi;dimensione poetica, malinconica, esaltata dal Tex che campeggia sulla scena:a cosa sta pensando il nostro mentre osserva estatico il mare?.. pensa a future avventure o è perso "sul sentiero dei ricordi"?E poi, da fumatore fedele alle "tabacchelle", vedere Tex che sfumacchia tranquillo mi da sempre un grande piacere, perchè avvicina un p? un Eroe irragiungibile alla mia piccola dimensione di persona normale..
  16. paco ordonez

    Domande Ai Cestaro

    Caro Raul, essendo un critico d'arte da quattro soldi, mi sono convinto che il vostro stile, maturato enormemente rispetto agli esordi, sia in un certo modo influenzato da Jordi Bernet... influenza che mi sembra di vedere in alcuni primi piani, sopratutto nei particolari anatomici facciali, e in un segno che mi sembra essersi leggermente "sporcato"... C'è qualcosa di vero nella mia "teoria" o sono tutte balle?
  17. paco ordonez

    Copertine Inedite...

    Questo è uno dei migliori topic di tutto il forum!!C'è da dire che la Bonelli alcune volte ha scartato autentici gioiellini:penso innanzitutto quel meraviglioso disegno di Galep che doveva essere la copertina del n.200, molto ma molto più bello di quello poi scelto per la copertina definitiva;la stessa cosa si può dire di "Atabaska lake":quella copertina scartata con Tex,Tiger e Gros Jean era spettacolare!!Insomma, mi sembra di poter dire che non sempre si sia fatta una scelta oculata. E sono convinto di una cosa:se il disegno è originariamente colorato "a mano" dal disegnatore, tale deve restare!... o si vuol paragonare l'incredibile fascino dell'acquarello con la freddezza tecnica del computer(come anche il n.500 ci ha mostrato)?
  18. Grande Paquale, benvenuto fra noi!!E' un onore e un piacere avere sul forum uno dei migliori nuovi disegnatori di Tex, autore di uno dei migliori Texoni di sempre!!
  19. paco ordonez

    [Texone N. 10] L'uomo Di Atlanta

    Questo è senza dubbio uno dei Texoni più particolari da un punto di vista grafico, e proprio per questo uno dei più riusciti. La storia è davvero molto bella, costruita magnificamente, il cui fascino maggiore riguarda la caratterizzazione dei vari personaggi:Nizzi crea figure ambigue, sfumate, che difficilmente possono essere subito inquadrate con chiarezza. Paradigmatico di quanto appena detto è il personaggio di Lola, maestra nel doppiogiochismo e nel volta faccia, che rimane a mio parere uno dei più bei personaggi femminili mai apparsi su Tex, capace di imporsi con la sua presenza e di dominare la scena:complice di tutto ciò è la splendida caratterizzazione grafica che le dona Bernet - e quantomeno saremo tutti d'accordo nel giudicare Lola tra le donne più sexy della saga... Inoltre il rimandare a pagine oscure della guerra di secessione,è un ulteriore merito di Nizzi, che mostrandoci che nella realtà di quella guerra i nordisti non erano sempre gli "eroi buoni", anticipa di oltre dieci anni quanto Boselli ci mostrerà in "Missouri". Ed eccoci a Bernet, la grandezza del suo approccio a Tex sta nel fatto che il maestro spagnolo non ha adeguato più di tanto il suo stile per realizzare l'albo;indubbiamente mette da parte per l'occasione i tratti caricaturali e umoristici di tante sue storie... ma la durezza del segno rimane quella di sempre:Bernet non abbandona, anzi mette in risalto la spigolosità, l'aggressività del suo segno, con i neri a dominare la scena. Ecco perchè quello di Bernet è uno dei texoni migliori:qui ci è davvero mostrata una versione particolare del nostro Tex e del suo mondo, versione altra rispetto a quella più tradizionale. Voto al Texone, complessivo di testi e disegni:9.
  20. Dunque... per cominciare voglio parlare di quello su cui, credo, siamo tutti d'accordo... Tex ha trovato un nuovo disegnatore eccezionale!Dopo aver letto questo quarto albo di Del Vecchio, posso dire che i suoi disegni mi hanno conquistato definitivamente. Il suo Tex, un p? John Wayne un p? galeppiniano, lo trovo stupendo, così come il suo Carson. Del Vecchio è inoltre eccezionale nella resa dei personaggi:i cattivi di questa storia hanno tutti dei volti e delle caratterizzazioni perfette;e cosa dire dei suoi indiani?.. basta guardare la scena del raduno indiano per notare la varietà di tipologie, l'accuratezza e la diversificazione delle varie acconciature e modi di vestire. E dei paesaggi che dire?Stupendi!.. Del Vecchio ha dimostrato che il western lo sa rendere magistralmente, sia che si tratti dei deserti incendiati dal sole di "Soldi Sporchi", sia che si tratti delle montagne e delle foreste del Colorado. Signori,Del Vecchio è un grande, autentica nuova colonna!Veniamo ora al punto critico... probabilmente chi legger? questo post potr? pensare che Nizzi mi paga come suo avvocato difensore!... o forse penser? che sono un lettore sempliciotto, che si accontenta di molto poco... e può darsi che sia proprio così!Perchè a me questa storia è piaciuta parecchio!Certo, la trama è quanto di più già visto e letto, ma ciò non mi ha reso la lettura meno appassionante. Questo secondo albo mi ha tenuto incollato alle pagine, tanto che l'ho letto in pochissimo tempo:tutta la sequenza da pag.47 a pag.74 l'ho trovata bellissima, con i due pards che fanno un gioco di squadra entusiasmante, in quel loro agire di attacco, da veri e propri distruttori che ho sempre trovato esaltante... gioco di squadra che si rivede anche nella corsa al treno con la conseguente irruzione nel vagone. E poi, finalmente, ho potuto rivedere dopo tempo immemorabile, seppur solo abbozzato, un nuovo interrogatorio marca Tex Willer:goduria. La scena della riunione al campo indiano l'ho trovata in puro stile Tex, con la bella aggiunta di un capo che non si lascia sopraffare dal prestigio di Tex, concedendogli solo un'ultimatum. Alcuni personaggi sono riusciti benissimo, in particolare il vecchio trapper e l'agente indiano Turbin. I due pards inoltre mi sono sembrati granitici e cazzuti come non mai(compreso il vecchio cammello!... altro che vecchio rimbecillito...), e il vederli stendere avversari a profusione a me ha divertito parecchio... ho perso il conto di quanti ne hanno fatti fuori!Insomma, a costo di sembrare ridicolo questa storia, tutta azione in puro western, a me è piaciuta parecchio!Datemi pure del pazzo, ma il mio voto complessivo è 8 e mezzo.
  21. Caro Anakyn, se qualche mia opinione può averti offeso, ti chiedo scusa e faccio ammenda... Tuttavia(ed è solo una questione di pareri personali, che non vogliono avere nulla di biblico), in quanto appassionato di Tex, ammiratore di Nizzi e dei suoi Capolavori, non posso non dire che provo molto astio nei confronti di ubc o two... Inoltre(e anche qui siamo nel campo dei pareri personali, quindi puoi benissimo prenderli per quel che valgono), per me è ovvio che paragonare "Matador" a "L'uomo con la frusta" è una eresia... tu non sei d'accordo?Va benissimo, amici come prima...
  22. Guarda,Anakyn, con tutto il rispetto, io sono calmissimo. Non è una questione di fanatismo,? questione, al limite, di esporre le proprie idee e difenderle in maniera motivata. Inoltre, io non credo nei dieci comandamenti, credo che ne esista solamente uno:Tex, essendo il protagonista della serie e il motivo per cui si compra l'albo, deve essere sempre l'assoluto protagonista di ogni sua storia... se questo non avviene, anche a costo di sembrare un fanatico, mi arrabbio ed esprimo tutto il mio dissenso!
  23. Premetto che ognuno può pensare quello che vuole liberamente e può esprimere i suoi pensieri altrettanto liberamente!Detto questo, dico liberamente ein maniera molto franca, senza voler offendere nessuno, che definire "Matador", che è di per sè una bella storia, allo stesso livello o addirittura di livello superiore a una storia come "L'uomo con la frusta", per me è follia pura!Detto questo, massimo rispetto per i gusti di chi la pensa in modo diverso, anche se per me sono gusti incomprensibili... E mi chiedo:se alcuni lettori considerano "Matador" più bella di "L'uomo con la frusta", prima dell'arrivo di Boselli per quale motivo questi lettori leggevano Tex?
  24. Concordo con quanto detto da Piero!La copertina ufficiale non mi è mai piaciuta molto.. questa invece è un autentico capolavoro!.... la redazione della Bonelli questa volta ha sbagliato alla grande!
  25. paco ordonez

    [591/592] L' Uomo Di Baltimora

    Uno dei motivi per cui attendo con curiosità questo albo sta in questa domanda:come verr? usato Kit da Faraciò.. avrà scelto come modello comportamentale quello di Bonelli-Nizzi, quindi un Kit più indipendente dal genitore, o quello di Boselli, che invece ci mostra un Kit che "deve imparare ancora" dal padre?In ogni caso è un piacere vedere che uno sceneggiatore nuovo in una delle sue prime storie mette in scena Piccolo Falco:può essere questa una assicurazione per l'avvenire... ora attendiamo Tiger!..
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