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virgin

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. Più che migliorando, non sembra neanche lo stesso disegnatore! Ha fatto dei progressi immensi...
  2. Suvvia, Paco, non fare il perfezionista... sarà qualche bistecca di troppo!
  3. ... e comunque, questa non è proprio la sezione adatta a parlarne! -_nono
  4. C'è già un topic che ne parla ampiamente... purtroppo non mi ricordo dove sia, ma spero che i moderatori possano aiutarci!
  5. virgin

    Galleria Di Fabio Civitelli

    Infatti è uno zombie, LittleTex!
  6. virgin

    [478/479] La Miniera Del Fantasma

    Storia davvero suggestiva. Non la rileggevo da molto tempo, eppure me la ricordavo abbastanza bene... e nonostante ciò non mi sono per niente annoiato a rileggerla. Al di là del soggetto con un intrigante profumo di passato e di leggenda, il pregio più grande risiede nella sceneggiatura e nella gestione dei tempi. Alle drammatiche ed inquietanti sequenze iniziali fa da perfetto contrappunto la scena con Tex e Carson che affrontato questioni gastronomiche; e da lì parte la storia, scivolando con naturalezza da una coincidenza all'altra, da un incontro all'altro, con la naturalezza di una serie consecutiva di disvelamenti. Le scene notturne ambientate nell'hacienda di Weiser hanno un'atmosfera perfetta, in bilico fra inquietudine, familiarità e realismo, mentre il progressivo addentrarsi nei Monti Superstizione è costituito come una lunghissima ed articolata climax. I personaggi si fanno ricordare: Jacob Stolz, Rowdy, Sutton... non sono le solite figure stereotipate, ma hanno tutti delle caratteristiche peculiari. In particolare Rowdy, che col proprio ghigno sinistro sembra sia temere Tex, sia a tratti ammirarlo... per poi decidersi ad affrontarlo e venendo immancabilmente sconfitto. Lo scioglimento, infine, pur essendo costituito soltanto da dialoghi, è mobilissimo e ricco di pathos: il lungo discorso di Danah apre il velo su un mondo, sul sapore polveroso del destino... parole ben scritte, che pure non risultano retoriche e hanno la cadenza stanca, rassegnata eppur ferma con la quale possiamo immaginarci gli stessi figli del Tuono. Il colpo di scena finale della favella riacquistata da Andrés potrebbe parere un po' eccessivo, ma è talmente ben gestito al punto da essere commuovente. I disegni di Ortiz sono purtroppo a metà fra la fase migliore e il decadimento: globalmente l'atmosfera è polverosa, le prospettive spettacolari; ma in numerosi particolari e in alcune fisionomie si avverte già una certa stanchezza.
  7. virgin

    Il Caso Codacons

    No, la storia è stata pubblicata regolarmente... ma con i dialoghi stravolti. Che poi l'atmosfera sporca e vagamente depressa di quello scambio di battute sia andata a farsi defricare è un' altra storia... :malediz...
  8. virgin

    Le Domande A Corrado Mastantuono

    Corrado, per i tuoi disegni ti porgo i complimenti di mio padre! Sì, lo so che detto così sembra un po' strano, ma ai miei occhi ha particolare valore in quanto non è mai stato un tuo grande fan. Con quest'ultima prova l'hai conquistato: trova che le caratterizzazioni dei personaggi siano fortemente azzeccate, ha apprezzato la grinta di Tex e il senso del movimento trasmesso dalle sparatorie. Per associarmi a lui, aspetto di aver letto la storia a mia volta.
  9. virgin

    Il Caso Codacons

    Grandissimo Moreno! Si conferma non solo una persona affabile e simpatica, ma anche dalla grande intelligenza. clap
  10. virgin

    [603] Faccia Di Cuoio

    Meglio l'originale, secondo me! Modoc fa troppo "Moloch", "Morlok" o non mi ricordo più cosa...
  11. virgin

    Alessandro Piccinelli, Galleria

    Uhm... da quello che ho letto in un'esilarante storia di William Van Horn, nella quale Paperino si propone per un rodeo sostenendo di essersi diplomato presso la scuola di equitazione di Matt R. Nell ( ), ho fortissimi dubbi!
  12. virgin

    [603] Faccia Di Cuoio

    Uhm... a proposito del numero 600 come trama celebrativa, borden mi ha fatto un commento simpaticissimo su come la vede lui... ma visto che rientrer? nell'intervista pubblicata sul prossimo numero del Magazine, taccio _ahsisi .
  13. virgin

    Galleria Di Fernando Fusco

    Molto bello, ma cos'è? Un omaggio alla saga della Tigre Nera che torna a casa, poi mai realizzata? :malediz... Il tratto mi sembra quello di un Fusco abbastanza tardo, ma potrei benissimo sbagliarmi: che ne pensa l'esperto Paco Ordonez?
  14. Dopo ventitre pagine di discussione e centinaia di interventi, cosa posso dire? Di nuovo, praticamente nulla. Vorrei evitare di infierire e rinunciare a fare commenti, similmente a quanto già faccio con Dan Brown, ma poich? non voglio che il buon Claudio Nizzi si senta trascurato e paragonato ad uno scrittorucolo da due soldi, è il caso di spendere almeno qualche parola. Ho riletto questa storia, sè. Ma perchè l'ho fatto? Per meditare una volta di più sul rapporto che lega passato e futuro. Non che non lo faccia mai, anzi: come moltissimi altri, ogni volta che apro un albo recente e vedo la scritta "Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi", non posso fare a meno di versare, a mo' di Villon dei poveri, un'immaginaria lacrimuccia rivolta alle dame... cioè, alle storie di un tempo. Qui, il confronto è ancora più impietoso, poich? se è vero che la Tigre Nera aveva sempre avuto un che di ingenuo nella propria caratterizzazione, un'ingenuità tipica dell'intera produzione nizziana, ciò era sempre stato ampiamente riscattato dalla freschezza della sceneggiatura e dall'evidente divertimento dell'autore. Sempre. Be', forse non fino a quel punto: già nel secondo capitolo le magagne era saltate fuori, col principe Sumankan che si fa fregare soltanto per paura di non buscarsi un malanno... ma torniamo al presente: cosa c'è di buono, o quantomeno di leggibile? Poco, ahimè, pochissimo. Ogni svolta della trama è porta nel modo più piatto e meno fantasioso possibile, i personaggi non fanno altro che proferire impacciate banalit?... tutti difetti noti e stranoti. Nizzi si ricorda di saper scrivere soltanto nelle scene ambiantate a Chinatown, che recuperano un poco di bonelliana gagliardezza, ma non del tutto. Le scazzottate sono legnose, non scorrono bene, sembrano un teatrino meccanico mal sincronizzato. Quando si arriva al Castello Nero, le cose migliorano un poco... ma proprio poco. Certo, il duello fra Tex e la Tigre Nera, nonostante la conclamata legnosit? si faccia largo perfino nelle scene d'azione, è lungo ed emozionante, a parte la trovata francamente evitabile della pallottola che rimbalza sulla lama della sciabola. Poi, però, ci sono lo scioglimento e un finale che più piatto di così manco Keira Knightley... Uno sfacelo assoluto, anche se siamo caduti meno in basso, almeno a mio parere, rispetto ad altri episodi recenti. Discorso completamente diverso per i meravigliosi disegni di Andrea Venturi: curatissimi e dettagliati, con una continua e sapiente variazione di angolature che rende la storia un vero piacere da seguire. Da notare come assai raramente le sue inquadrature siano perfettamente verticali: c'è sempre una lieve inclinazione allo scopo di enfatizzare determinate fisionomie e prospettive. Gli interni, poi, sono resi splendidamente: fra i saloon fastosi e l'opulenza delle sete e dei tessuti nelle stanze della Tigre Nera, Venturi si trova pienamente a proprio agio. Direi che un Texone cittadino sarebbe giusta consacrazione per un talento immenso che, proprio a causa della propria grandezza, possiamo ammirare assai raramente. Come voto finale, sono assai incerto. Guardando la sceneggiatura saremmo sul IV-V, ma il reparto grafico impone una ritoccata verso l'alto. Tuttavia, per una vicenda divinamente disegnata, ma scritta male, VI mi sembra eccessivo. Dunque, sia V e non ne parliamo più...
  15. virgin

    [603] Faccia Di Cuoio

    Della copertina, Capitano!
  16. virgin

    [603] Faccia Di Cuoio

    Il tratto di Torricelli ha qualcosa che mi ricorda Blasco... e si tratta di un gradito sovvenire!Per quanto riguarda la storia, è ovviamente troppo presto per poter tirare a indovinare qualcosa di più rispetto a quanto detto dalle anteprime, ma il tema mi pare interessante... anche soltanto per le storie che, per la vaga somiglianza dell'uomo mascherato, ci sono state richiamate alla mente. Mi attendo una storia più o meno del livello del numero 600: ben costruita, abbastanza semplice, con un ottimo ritmo e poca introspezione psicologica. Anche perchè su quest'ultimo punto mi pare che Boselli stesso si sia espresso circa il fatto che questa storia non presenti particolari approfondimenti psicologici, ma forse mi ricordo male. In ogni caso, la copertina mi intriga, il titolo pure, checch? ne pensiate, e mi sento soddisfatto. Speriamo di esserlo anche a gennaio! haha
  17. Nel mondo dell'arte, Don Fabio, le leggi non sono fatte per essere applicate, e nemmeno per essere distrutte. Sono fatte per essere interpretate. Poi, per quanto riguarda Platone... con tutti gli autori greci e latini che esistono, dovevi andare a prendermi proprio il distruttore della filosofia? :fumo: Allora, be', non bisognerebbe leggere il Tex di Boselli, perchè è l'imitazione di un'imitazione (GLB) di un'imitazione (immaginario western) di un'imitazione (perchè anche la realtà è imitazione, no?). E neppure quello di Bonelli, perchè è comunque l'imitazione di un'imitazione di un'imitazione. Non dovrei neanche parlare con l'utente "Don Fabio Esqueda", perchè esso è soltanto l'imitazione del Giacomo Marchesini fisico, che a propria volta è soltanto una copia del Giacomo Marchesini perfetto, incorruttibile ed eterno presente nell'iperuranio . Ok, credo si siano capiti i motivi del mio scarso amore per la filosofia post-socratica, non ellenistica e non scettica. Ma il dubbio permane: cosa c'entra l'idea iperuranica di Tex con le storie da consigliare ai neofiti? Cioè, attuando il processo maieutico, dobbiamo partorire la definizione di cosa sia veramente Tex per poi essere in grado di insegnarla?
  18. Non capisco questo tuo accanimento contro qualsiasi cosa sia fatta bene o con un minimo di cultura, Don Fabio... e ormai ho rinunciato a provarci. Se qualcuno vuole approfittare di Tex per scrivere bene, senza appiopparci la solita roba fritta e rifritta, mi sembra un ottimo segnale. Se poi questo qualcuno lo fa senza stravolgere Tex e trasformarlo in qualcosa che non c'entra nulla con l'eroe western che conosciamo, tanto meglio. Ed è proprio ciò che, secondo me, sta facendo Boselli. Che tu possa avere questa impressione mi sembra perfettamente legittimo, ma che tu cerchi di passarla come qualcosa di oggettivo, mi pare un tantinello eccessivo. Boselli che antepone se stesso a Tex? Ma sai, almeno, quanto egli ami Tex, quanto si applichi nel tentativo di scriverlo al meglio? Paragona un po' le sue storie di Tex con quelle che scrive per Dampyr, e poi vedi se non v'? sottesa una ricerca volontaria e costante. Pretendere che uno sceneggiatore annulli se stesso seguendo schemini immutabili è assurdo e scorretto: verso il lettore, verso l'editore e verso lo sceneggiatore. Senn°, potremmo reclutare una decina di bravi redattori e fare in modo che pubblichino ogni mese centodieci pagine di Tex assemblando passaggi delle storie di Bonelli e modificando leggermente i dialoghi. Poi, qualcuno è convinto che Nizzi si sia "completamente piegato allo stile di Gianluigi Bonelli", assimilandone lo stile e negando il proprio... ma non è assolutamente vero, e basta leggere le sue storie di Larry Yuma, Mister No e Nick Raider per capirlo. E, sia ben chiaro, secondo me non c'è nulla di male in ciò. Ma mi fermo qui, perchè siamo PAUROSAMENTE Off Topic.
  19. virgin

    [563/564] Spedizione In Messico

    Credimi, conviene: spenderai un po' di più, ma almeno non ti troverai con mezza collezione di Tex illeggibile perchè ormai rovinata e puzzolente. Gli unici usati che ti consiglio sono i Nuova Ristampa, perchè spesso sono ancora in ottime condizioni. Li trovi anche in arretrato, così sei sicuro di non perderti nemmeno un disegno di Villa.
  20. virgin

    [563/564] Spedizione In Messico

    Ma no, tranquillo, LittleTex: io nei primi tempi di albi al mese ne compravo cinque! Poi ho cominciato a riempirmi la casa di Tex usati odoranti di muffa... e rimpiango di non aver continuato a comprare le ristampe.
  21. virgin

    [575] Sul Sentiero Dei Ricordi

    Non infierire, AtTheRocks! Sai bene che, ormai, sono ridotto talmente male da leggere criticamente ogni cosa... Ho in gran parte perso il gusto di divertirmi e lasciarmi affascinare da ciò che leggo. Quantomeno, l'avevo perso... mi sa che ultimamente mi sta ritornando, perchè leggendo Tex e Mister No mi sto facendo coinvolgere più del solito. L'innocenza dell'infanzia, quando leggevo i romanzi di Clive Cussler e sognavo a occhi aperti, è un bel dono! :deserto
  22. virgin

    [575] Sul Sentiero Dei Ricordi

    Quoto quest'ultima affermazione di Lupo che corre: l'ultima vignetta è semplicemente splendida, forse una delle migliori, evocativamente parlando, dell'intera serie. Poi mi astengo dal fare commenti sulla storia: l'ho riletta un paio di volte, ma per postare un commento dettagliato i miei ricordi non bastano. Non mi aveva entusiasmato, certo ci si poteva aspettare di meglio, ma leggendola col cuore alcuni passaggi li trovavo semplicemente struggenti.
  23. Scusatemi, ma io tutta questa "fedelt?" al modello bonelliano da parte di Nizzi non la vedo. O, forse, la intendo in modo diverso da voi. Che egli abbia ottimamente interpretato il personaggio e lo spirito della serie sono d'accordo, ma si tratta, appunto, di un'interpretazione. Le sue storie sono palesemente diverse da quelle di Gianluigi Bonelli: oltre al lato giallo sovente declamato, e che io non ritrovo poi spessissimo, abbiamo l'inserimento di bozzetti quotidiani, personaggi femminili secondari, storie d'amore molto più frequenti... se ci fate caso, nelle storie di Nizzi le coppiette di giovani innamorati appaiono molto più spesso che in quelle di GLB, ove erano del tutto assenti o lasciate sullo sfondo. Poi, non definirei le storie di Boselli modaiole, n° tantomeno barocche: Boselli è nato quasi una ventina d'anni dopo Nizzi, e appartiene ad un'altra generazione come linguaggio, letture, cultura, sensibilit?. Si tratta semplicemente di differenze stilistiche. Che poi Boselli non si sia annotato le particolarit? di Tex su un quadernino lo sappiamo tutti: ha letto la serie fin dalla propria infanzia, dunque l'ha interiorizzata e ciò l'ho porta ad avere un rapporto più personale (e dunque dinamico) col personaggio. Ma dubito che ad un nuovo lettore di Tex possano interessare queste disquisizioni: io ho indicato il Tex del Nizzi d'antan proprio perchè facile e istintivo, e meno datato rispetto all'originale. Che poi sia anche, come caratterizzazione del protagonista, il mio preferito, dubito interessi a qualcuno, ma soprattutto non credo c'entri col discorso. Riguardo alle domande di Cheyenne, non so... l'ultima mi lascia un po' perplesso...
  24. Uhm... un attimo, Sandro! Quando ho cominciato a leggere Tex, in edicola c'era il n. 490 (Congiura contro Custer), e la mia adolescenza è coincisa col calo di Nizzi... eppure sono ancora qui!No, aspettate un attimo... ricordo che, da piccolo, "I fratelli Donegan" mi fecero impazzire... prima di arrivare all'età della ragione, le ultime storie di Nizzi mi piacevano! Poi mi sono iscritto ai forum su internet (TWO) e ho cambiato un po' opinione... Don Fabio, allora io cosa sono? In confronto a me, sei un esempio di modernit?... Pure io! Se no non andrei in giro con i pantaloni a vita alta canticchiando "Das Model" e "More than this"...
  25. Oh, detto sinceramente, quando leggo le storie di GLB, se l'azione non è continua o le trovate non sono ottime, tendo ad annoiarmi. Didascalie lunghissime che spezzano il ritmo, frasi pesanti e innaturali... quando la storia non è più che buona sono fattori che pesano!Se dovessi consigliare delle storie ad un neofita, sceglierei quelle di Nizzi. E' così, ad esempio, che ho fatto con mia madre: dopo qualche storia di Nizzi sono passato a proporle qualcosa di Boselli. Perchè, diciamocelo, le storie di Nizzi sono molto semplici, facili da apprezzare, naturalmente divertenti e pure spigliate. Poi, certo, Bonelli è l'originale, la carica avventurosa e spettacolare (e pure emozionale, un tempo) di Boselli indubbiamente superiore, ma per i neofiti credo conti molto la facilit? d'approccio. Tanto per fare un esempio che piacer? molto a Don Fabio: io sono convinto che la "Pharsalia" di Lucano sia l'opera latina più bella mai scritta, ma se dovessi proporla ad un amico che di letteratura latina non sa nulla, sono sicuro che butterebbe il libro fuori dalla finestra dopo trenta versi. Al massimo, gli proporrei qualcosa di più scorrevole, meno complesso e più moderno... chessè, le nugae Catullo, per poi giungere alle opere meno immediate. Ecco, secondo me su Tex bisogna fare la stessa cosa: le storie di GLB abbisognano di un minimo di prospettiva storica per poter essere apprezzate appieno. Poi, forse sono influenzato dal mio apprendistato: avendo cominciato a leggere Tex col Nizzi del quarto centinaio, per me è naturale pensare sia quello il primo approccio da fare...
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