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West10

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  1. West10

    Tex Willer Magazine n° 14

    Il nostro TWM sulla pagina FB della Scuola Romana dei Fumetti https://it-it.facebook.com/scuolaromanafumetti/posts/1218168408194764
  2. West10

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Per il momento ho trovato un bel primo albo, lettura piacevole. Bisogna aspettare l'evoluzione della storia per poter dire di più, per il momento è troppo presto.
  3. West10

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Un attimo Emanuele, probabilmente mi hai frainteso, io sono intervenuto nella discussione solo per esporre il mio punto di vista in generale su come debba essere scritto ranger al plurale in un testo italiano, dopodiché per quanto mi riguarda a me quando leggo Tex su come sta scritto ranger, ma pure i cheyenne o gli cheyenne tanto per citare un altro caso recente, e via discorrendo su tutti i casi simili che ci sono stati e ci saranno in futuro, con tutto il rispetto non me ne frega una beneamata "mazza". Io mi godrò il prossimo albo come al solito senza farmi masturbazioni mentali. Le uniche due cose per me importanti saranno come al solito due: dei bei disegni ed una bella storia: la presenza di Boselli ai testi è una garanzia, su Biglia sono fiducioso. Speriamo di divertirci come per l'accoppiata Ruju/Ticci di questi ultimi due mesi. Detto questo, Leo ha anche le sue ragioni, siamo in un forum ed a volte è normale che qualcuno si diverta a "spaccare il capello in quattro" in attesa di commentare la prossima storia. D'altronde il forum ha un pò sostituito le vecchie discussioni al bar
  4. West10

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Ad essere sincero Mauro, non mi hai convinto. Il testo che hai trascritto non smentisce quanto ho detto. Infatti afferma: Possono invece riaprire la questione i neologismi e le voci di uso raro o fortemente specialistico ed anche: Si tratta quindi di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell'italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d'origine. Ora, se prendo il mio vecchio Zingarelli utilizzato da mio fratello maggiore alla fine degli anni 60 e subito dopo da me negli anni 70 trovo film, bar e persino top secret e non trovo ranger, ma neanche top model, top player o cartoon. Se invece cerco nei dizionari recenti trovo (prendo a caso due dizionari, il sabatini coletti a cui si appoggia il corriere e il garzanti, ma anche tutti gli altri riportano la stessa cosa: rangers. ingl. (pl. rangers); in it. s.m. inv. (o pl. orig.)1 Nei paesi anglosassoni, esploratore, guardia forestale 2 Durante la guerra d'indipendenza americana, nome dei cavalleggeri volontari; oggi, militare dei reparti di assalto rangern.m. e f. invar. 1. negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Gran Bretagna, guardia forestale 2. soldato addestrato per incursioni Etimologia: ← voce ingl.; deriv. di to range ‘andare in giro’. Per altre parole come cartoon ottengo lo stesso risultato, singolare maschile o singolare femminile ma sempre invariato. Questo perché tali parole che negli anni settanta ancora non erano di uso comune ormai sono entrati da anni stabilmente nell'uso, e di conseguenza nei dizionari, mantenendo la stessa regola, in italiano non si declinano al plurale secondo la loro regola di origine ma restano invariati come bar o sport. Il discorso cambia se prendiamo altre parole come house o dog, pur se abbastanza noti non sono utilizzati dagli italiani nei loro discorsi per cui nei dizionari ancora non sono presenti e al plurale rispettano le regole di origine per cui scriveremo dogs. La verità è che abbiamo ragione entrambi, perché quanto scritto da me sono le regole, regole come sempre dettate da cattedratici e puristi della lingua, a cui i dizionari devono attenersi. Ma nell'uso comune il 99% delle persone si comportano in modo diverso per cui non solo la gente comune ma anche in qualsiasi articolo di giornale, sia che si tratti del giornalista alle prime armi sia che si tratti dell'editorialista del Corriere della Sera, troverò scritto i bar, gli sport ma per marine o ranger troverò scritto i rangers e i marines. I motivi sono i più disparati, sicuramente quel che hai scritto tu, ovvero si utilizza la regola di considerare film ormai un termine italiano quando invece non lo è, quel che ho detto io, ovvero è più facile dire rangers molto meno films o sports, mettici anche il fatto che quando abbiamo mutuato film e sport la maggior parte degli italiani neanche sapeva che al plurale diventava sports mentre ora è universalmente risaputo che ranger al plurale in inglese fa rangers. Sta di fatto che ormai è così e le abitudini superano qualunque regola. Per quanto mi riguarda, come ti ho già detto, tu fai benissimo a scrivere i rangers di Lost Valley e se io fossi al tuo posto farei lo stesso, ma lasciami la soddisfazione di scrivere sul Tex Willer Magazine: i ranger e i pard sapendo di non sbagliare anche se sicuramente fuori moda e fuori dal coro.
  5. West10

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Proprio perchè molti sanno l'inglese, sembrerebbe sbagliato non metetre la s. Infatti si scrive sempre MarineS. E Bounty-hunters. O amiigos. i tre anigios, I tre caballeros - Seocndo me oltretutto sbagli, perchè il termine italianizzato non vuole la s, ma il termine NON italianizzato la vuole. Tombeurs de femmes, cocktails, Navajos, desperados.. Da SEMPRE si mette il plurale straniero correttamente. Non è più necessario in BAR, CORNER e altri termini DERIVATI dall'inglese ma che da noi assumono diverso significato. Perdonami Mauro ma non sono d'accordo con quanto dici. A tal proposito ti cito la Treccani (ma anche l'accademia della crusca si allinea a quanto dice la Treccani): I termini inglesi inseriti in un testo italiano vanno declinati al plurale? No, non vanno declinati (a meno che non si tratti di citazioni estrapolate da un testo o da una dichiarazione in inglese), per il semplice motivo che entrano in una nuova lingua, la nostra, che non prevede la formazione del plurale dei sostantivi tramite l'aggiunta della desinenza -s o -es. Anni fa Renzo Arbore, rifacendo il verso a chi, per malinteso snobismo o per ingenua faciloneria, pronunciava films, bars, pullovers, sports, sibilava in modo strafottente quella innaturale (per la morfologia italiana) esse finale. Terminato il sorriso al ricordo della divertente presa in giro, consigliamo seriamente di resistere alla tentazione di volgere al plurale... inglese parole che, pur provenendo da quella lingua, vanno accettate, una volta che sono entrate nella nostra, come elementi particolari, congelati nella loro essenza irriducibile alle strutture morfologiche di base del sistema flessivo nominale dell'italiano. Perciò diremo i bar, i film, gli sport, i pullover, i bit, le top model, i top player e così via. Detto questo penso che la verità sta nel mezzo, gli italiani tendono a mettere la S quando suona bene, e ad ometterla quando viene difficile da pronunciare. Vuoi mettere quando è semplice spontaneo dire marines o rangers, molto meno se devi pronunciare films o pullovers. Lo stesso avviene in informatica ad esempio, tutti a parlare di files ma nessuno si arrischia a dire i bits. Quindi non dipende tanto dall'uso comune, perché se mi consenti anche ranger e marine ormai da noi sono termini entrati nell'uso comune da tempo e sono molto utilizzati, nessuno da noi direbbe i fanti di marina del battaglione S. Marco, o dice sono i nostri marò o dice sono i nostri marines. Nel vostro caso però penso che voi fate bene a utilizzare il termine all'inglese, stiamo parlando di un fumetto ed è sacrosanto far sognare le persone, per cui intitolare un fumetto i rangers del Texas o Attaccano i marines ad esempio è molto più evocativo che scrivere i ranger del Texas o Attaccano i marine.
  6. West10

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Secondo albo anche migliore del primo. Una bella storia western, con un Tex, e non solo lui ma anche gli altre 3 pard, in grande spolvero e senza per questo dovergli contrapporre coprotagonisti che lo omaggiano una vignetta si e l'altra pure e nemici che si squagliano al suo solo apparire. Qui ci sono avversari che tengono il punto e amici che non esitano a tenergli testa se pensano di esser nel giusto. I 4 pard si impongono lottando. E' questo il vero Tex! Disegni ottimi come sempre quando in campo c'è Ticci. Unica nota dolente la copertina di Villa, la prima l'ho trovata buona ma la seconda non mi piace, la posizione assunta da Tex non va, e neanche come tiene le armi. A proposito a chi afferma che ha visto un Ticci in declino suggerisco di guardare la vignetta da cui Villa ha tratto la copertina, nella vignetta di Ticci tutto è corretto, dalla posizione delle gambe di Tex al modo in cui impugna le armi. Per questa volta Ticci batte Villa 2 a 0.
  7. West10

    Il Mercato Di Tex

    Quei dati sono palesamenti campati in aria, ed hanno tutta l'aria di esser dettati da qualcuno che ha il dente avvelenato nei confronti della SBE, prova ne sia che non solo danno una forte perdita dei lettori di Tex di punto in bianco ma anche per tutte le altre serie. Tracolli di oltre diecimila lettori per serie come "le Storie" e "Dragonero" non hanno proprio senso specie per Dragonero che non solo sforna team up e speciali a colori ma anche libri editi dalla Mondadori e giochi di ruolo, sintomo di una buona tenuta e di interesse da parte dei lettori altro che tracollo...
  8. West10

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Ebbene si, molto più che qualcosa e vedere le tavole originali del grande maestro di fronte ai tuoi occhi è uno spettacolo!!! Non so in base a cosa fai questa affermazioni, ti posso dire solo una cosa che non ho bisogno di immaginare la faccia di Giovanni Ticci nella situazione da te immaginata perché ho avuto la fortuna e l'onore di intervistarlo di persona proprio durante la preparazione di questa storia e il suo stato d'animo riguardo alla stessa mentre la disegnava è quanto di più lontano tu possa avere immaginato. Rispetto la tua opinione, i gusti son gusti, ma non fare l'errore di pensare che i tuoi gusti siano universali.
  9. West10

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Eccellenti disegni, Ticci è sempre Ticci ossia un grande nel disegnare il western e Tex. L'accoppiata con Ruju che ha fornito al maestro una bella storia da disegnare non ha deluso le attese e mi ha fatto trascorrere un gradevole sabato pomeriggio. Ora aspettiamo il prossimo albo per il gran finale e altre 110 pagine di bei disegni!
  10. West10

    Tex Willer Magazine n° 13

    Ringraziamo Graziano Frediani per la segnalazione del nostro 13° Tex Willer Magazine sull'albo di Tex Nuova Ristampa attualmente in edicola. TWM nr. 13 su Tex Nuova Ristampa
  11. West10

    [664/665] Partita Pericolosa

    Per quanto mi riguarda il personaggio Tex non e' stato affatto stravolto, infatti su questo non ho alcun appunto da fare alla storia. Per il resto io non mi immagino alcunche' riguardo a come andra' a finire la storia e al comportamento dei coprotagonisti, ma se arrivati al punto clou quest'ultimi si comportano in modo, secondo me, illogico senza alcun giustificato motivo chiaramente rimango deluso dalla storia, specialmente se la stessa con un finale migliore poteva risultare discreta.
  12. West10

    [664/665] Partita Pericolosa

    Leo e Ymalpas le vostre argomentazioni mi convincono poco.
  13. West10

    [664/665] Partita Pericolosa

    Ho letto entrambi gli albi ieri sera, come ormai d'abitudine preferisco sempre la lettura completa di una storia al dover aspettare un mese fra un albo e l'altro. Cominciamo dai disegni. Nespolino lo conoscevo e apprezzavo già su Shanghai Devil e Adam Wild, non mi stupisce quindi la buona prova fornita su Tex. L'unica pecca che ho trovato riguarda la mimica facciale di Tex che secondo il mio modestissimo avviso è da migliorare. E veniamo alla storia... e alle dolenti note. Dopo la bella storia di Faraci in coppia con Barbieri del bimestre precedente devo dire che questa nuova storia non mi ha per nulla soddisfatto. Personalmente vado controcorrente rispetto ai giudizi di molti utenti del forum e dello stesso Tito che hanno trovato il secondo albo migliore del primo. Per me è l'esatto contrario. Il primo albo l'ho trovato scorrevole anche se un pò piatto. L'unica pecca veramente grossa che ho visto, e che nessuno finora ha sorprendentemente fatto notare, è la scena del branco di lupi. Ora d'accordo, siamo in un fumetto... bisogna essere un pò elastici ma l'idea che un branco di lupi in caccia che ha fiutato la preda passi a fianco di due uomini a cavallo facendosi notare come una scolaresca in gita al lago è veramente difficile da accettare. Il lupo è un animale molto intelligente, rifugge l'uomo se può e se non può non ci passa a fianco in quel modo per poi andare ad attaccarne un altro un poco più in la. La scoperta del trapper in difficoltà poteva e doveva essere gestita in modo diverso. Comunque è un errore veniale. Ripeto tutto sommato il primo albo l'ho trovato discreto. Quel che non mi ha per nulla convinto è la gestione del finale ... (pardon, in questo momento non riesco a ricordarmi come inserire lo spoiler automatico prego un moderatore di farlo per me)
  14. Quel che più mi è piaciuto della sceneggiatura è l'accento sul carattere della moglie dello sceriffo, pronta ad approfittare di ogni situazione per cambiare campo al volo in modo da cascare sempre in piedi, in questo caso Mauro è stato bravo a sceneggiare le varie vignette in modo ottimale. Non mi era piaciuto il rapimento al volo della donna. Confesso che pensavo fossero già d'accordo da prima e trovavo inutile il modo con cui lei abbandonava lo sceriffo. Leggo ora che Mauro ha pensato invece ad un invaghimento successivo della donna nei confronti del capobanda. Come ipotesi la trovo un pò tirata per i capelli ma possibile... certo più che donna di non sani principi deve essere proprio una gran... aehm, beh ci siamo capiti. Tornando alla storia, l'ho trovata discreta anche se la precedente di Mauro di questa serie mi era piaciuta di più. Belli anche i disegni di Stano, ma anche qui confesso che quelli di Mohawk River mi sono piaciuti di più e spero che l'accoppiata Boselli/Stano stia già al lavoro sul preannunciato seguito in modo da vederlo entro un paio d'anni o magari prima!
  15. Mauro Boselli e Angelo Stano presentano il nuovo grande speciale a fumetti di Tex Willer , Sergio Bonelli EditoreAlla presentazione parteciperà il celebre disegnatore e copertinista di Dylan Dog Angelo Stano, che con questo speciale di Tex Willer decide di approcciare il famoso ranger della Sergio Bonelli Editore S.p.A., dopo il successo che lo ha imposto all'attenzione del grande pubblico con l’Indagatore dell’Incubo.GIO, 3 MAR 2016 1830Mondadori Megastore - Libreria Mondadori MI MargheraVIA MARGHERA, 28 . MILANO LOMBARDIA MILANO IT Alla presentazione parteciperà il celebre disegnatore e copertinista di Dylan Dog Angelo Stano, che con questo speciale di Tex Willer decide di approcciare il famoso ranger della Sergio Bonelli Editore S.p.A., dopo il successo che lo ha imposto all’attenzione del grande pubblico con l’Indagatore dell’Incubo. Sergio Bonelli Editore è anche la Casa editrice di altri celebri fumetti, oltre a Tex, come Dylan Dog e Martin Mystere, è quindi naturale il connubio con Mondadori Store, la più importante catena di librerie italiane, che da poco ha ampliato e rimodernato i propri settori dedicati al fumetto. Questo speciale di Tex Willer costituisce un esperimento editoriale straordinario! Un evento indimenticabile al quale riservare un trattamento speciale, sia presentando in libreria l’uscita del volume completamente a colori in formato cartonato alla francese, sia facendo partecipare all’evento – e con questo rendendolo ancora più indimenticabile – il leggendario disegnatore e copertinista di Dylan Dog: Angelo Stano. Lo sceriffo Scott Nelson è stato abbandonato più morto che vivo nel Deserto Dipinto, tra i corpi dei suoi vice, uccisi dai fuorilegge di Earl Crane, rapitore di sua moglie Debra. Per sua fortuna, sulle tracce dei banditi ci sono anche Tex e Tiger, diretti verso il sinistro pueblo di Sombra Verde con i suoi inquietanti segreti... Per i bianchi è un infallibile Ranger del Texas, per i Navajos è il saggio capo Aquila della Notte. Una leggenda. Questa è l'unica definizione possibile di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di cinquant'anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e, insieme a Superman e Batman, uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori ogni mese. Il segreto del suo successo? Il fascino del personaggio (grintoso, ironico, e nemico di ogni ingiustizia), degli ambienti (praterie, foreste, deserti) e degli avversari (fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete). Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte, saggio capo bianco e fratello di ogni uomo rosso. Per i bianchi è l'agente indiano della Riserva Navajo e un ranger dalla mira infallibile. Per i fuorilegge che hanno la sventura di incrociare la sua pista è l'incubo peggiore. tratto dal sito mondadoristore.it http://eventi.mondadoristore.it/it/event/2016/03/03/mauro-boselli-e-angelo-stano-presentano-il-nuovo-grande-speciale-a-fum/423/
  16. West10

    Galleria Di Massimo Rotundo

    Dal profilo FB della scuola romana del fumetto
  17. Meno male che c'è qualcuno che la pensa come me!
  18. West10

    Tex Willer Magazine n° 13

    Il nostro Tex Willer Magazine nella newsletter della SBE e il numero dei downloads si incrementa di oltre 300 e schizza sopra i 1250
  19. Con la copertina cominciamo bene, ottimo inizio!
  20. Finito di leggere oggi pomeriggio, storie entrambe belle sia come testi sia come disegni. Magari Bocci solo un pelino sopra a Barison ma entrambi hanno fatto un ottimo lavoro. Per quanto riguarda il magazine, io non sono d'accordo con il cambio di carta! Peccato che non abbiano mantenuto la carta lucida utilizzata fino all'anno scorso sull'almanacco, probabilmente è un problema di costi, però su quel tipo di carta le storie rendevano sicuramente meglio.
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