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TWF - Tex Willer Forum

Il 2009 Texiano:gli Aspetti Positivi E Negativi.


La storia migliore del 2009 ?  

23 utenti hanno votato

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Ed infine c'è il BELLISSIMO MAXI marcato Segura Ortiz; questa storia, che da quanto ho potuto leggere è stata davvero poco apprezzata, a mio dire è un'incredibile capolavoro texiano, una sorta di odissea Western, costellata di personaggi fantstici, situazioni inverosimili, con un Tex "tutto azione" che viene sballonzolato da un Clich? Western all'altro. a mio avviso questa non è UNA storia di Tex, ma la storia DI TEX, una sorta di Maxi riassunto dell'epopea del ranger in camicia gialla, capace di catturare il lettore dall prima all'ultima pagina!

Condivido le osservazioni, e credo che colga lo spirito del Maxi: a prima vista sembra semplicemente una storia involuta, ed in parte comunque lo rimane, ma a mio avviso l'intento era proprio quello di proporre una sorta di "enciclopedia" di "topoi" (l'ho scritto giusto?) Texiani.

E' il titolo stesso a suggerirlo, con parole tanto evocative quanto (volutamente?) generiche; ed in effetti nella vicenda c'è un p? di tutto: indiani, fuorilegge, uomini da salvare ed altri troppo avidi da poter essere salvati... attraversati da una figura costante: Tex. Un Maxi celebrativo, a suo modo.

Ed Ortiz personalmente mi è sempre piaciuto un sacco: nel suo tratto c'è un Tex adulto, durissimo, cupo e vibrante. Forse non al meglio in questa storia, ma come disegnatore texiano in generale merita un posto di riguardo.

Insomma, non lo definirei un capolavoro, ma trattandosi di un Maxi e dunque di un albo dove è possibile ed anche giusto giocare un p? sul "confine" della narrativa texiana, permettendosi situazioni e personaggi diversi da quelli classici, non lo definirei fuori tracciato n° deludente.

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Beh, sono daccordo nel dire che il Maxi di quest'anno di Segura e Ortiz, e una specie di riassunto di tutto quello che abbiamo potuto ammirare in questi PRIMI 61 anni di Tex. Ed è appunto questo che non mi piace, e cioè il fatto che è fin troppo generico. Questo poteva essere adatto ad una storia qualsiasi western o ad un film, ma assolutamente non a Tex. Perchè o c'è il tema degli indiani, o quello dei banditi, o quello della carovana, ma non tutto insieme. è praticamente come se Segura avesse fatto un collage di alcune storie texiane. Si, è piena di azione, però dopo un certo punto mi ha stufato! Secondo me è stata una delle peggiori storie dell'anno! E la migliore, continuo a ribadirlo, è stata "Patagonia", e un mezzo gradino più sotto "Vendetta per Montales". "Patagonia", quello si, che è un CAPOLAVORO! Naturalmente questo purtroppo è soggettivo, però io la reputo una delle storie migliori fra tutte quelle che ho letto. E, per come è giovane la mia età, ne ho lette abbastanza B)

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Pu? anche darsi che l'intento di Segura voleva essere quello di cui parlano Jim Brandon e Anakyn... ma appunto "voleva essere"... perchè poi, concretamente a risultato finito, quello che si è avuto è stato un maxi albo arraffato, sconclusionato, con scene e situazioni buttate l' alla bell'e meglio solo per raggiungere le 300 e passa pagine, senza sforzarsi troppo in fase di sceneggiatura.. Ed è proprio in questo che si riscontra la pecca enorme della sceneggiatura, che come detto aggiunge scene su scene, situazioni su situazioni, senza dare a tali situazioni e scene lo giusto svolgimento:il tutto diventa un qualcosa di simile a un mega-abbozzo, che, a mio parere, ha poco a che vedere con quel che si chiama "storia". Ci sarebbero volute molte più pagine:cosa che avrebbe urtato non poco la svogliatezza e la fretta di concludere senza troppo sforzo che l'autore ha dimostrato di avere in questo maxi. Segura ha avuto la mania di aggiungere senza amplificare. Questo è ovviamente solo un mio modesto parere, espresso nel massimo rispetto del Segura sceneggiatore di fumetti, ma non del Segura sceneggiatore di Tex.

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Il 2009, cosi,' sta per chiudersi. Secondo me, questo è stato, per Tex, un anno altalenante, anche perchè le storie del buon Nizzi sono state poco piu' che sufficienti ( ed è già grasso che cola ) e Boselli non sempre mi è piaciuto ( Ad es. nell' albo doppio "Missouri" - "I due guerriglieri" ). Poi, è vero, c'è stato Manfredi con la sua storia e la caratterizzazione sopraffina dei due pards cosi' come quella di Tex fatta da Faraci ne "Lo sceriffo indiano"; in piu' l' ottimo Texone di Borden. Cosi' cosi', invece, il Maxi : il Tex "pestato" dai coloni non è stato certo un bello spettacolo così come qualche altra "piccionata" fatta subire al nostro. Mah, eppure tanti lo hanno commentato entusiasticamente. Gusti personali s'intende, come i miei, d'altronde. :trapper: Sui disegni non ho nulla da eccepire essendo stati, per me, tutti di discreta/buona fattura. Il 2010 sarà migliore ?Qui?n sabe, amigos, qui?n sabe........ :rolleyes:;)

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Ad ogni modo, se devo esprimere un parere complessivo e con uno sguardo alla prospettiva del personaggio, credo sia stato un anno positivo non solo per la qualità delle storie, ma anche per un approccio editoriale che mi pare abbastanza moderno: diversi autori, capaci di dare volti e sfumature diverse alla storia ed ai personaggi, ed alcuni di questi addirittura (semi)esordienti. Sarà forse una mia personale fissazione, ma trovo indispensabile saper coinvolgere anche una fetta di pubblico giovanile se si desidera che Tex non declini in una malinconica seppur serena vecchiaia, ma anzi acquisti rinnovato vigore. Non conosco nel dettaglio le analisi di mercato, ma basta scambiare due chiacchiere con qualche edicolante per rendersi conto che lo zoccolo duro del pubblico texiano coincide con persone di età adulta, oltre i 40 anni... poi "tramandano" la passione ai figli, d'accordo, ed in fondo è da 60 anni che va avanti così ed il modello regge benone, però insomma... adeguarsi ai tempi è essenziale e mi pare che in casa Bonelli lo stiano facendo.

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diversi autori, capaci di dare volti e sfumature diverse alla storia ed ai personaggi, ed alcuni di questi addirittura (semi)esordienti. Sarà forse una mia personale fissazione, ma trovo indispensabile saper coinvolgere anche una fetta di pubblico giovanile se si desidera che Tex non declini in una malinconica seppur serena vecchiaia, ma anzi acquisti rinnovato vigore... adeguarsi ai tempi è essenziale e mi pare che in casa Bonelli lo stiano facendo.

In linea generale sono d'accordo con re,Anakyn:? fisiologico che un personaggio debba evolversi per continuare ad essere moderno, ed è altrettanto fisiologico che anche i modi in cui vengono narrate le sue storie debbano evolversi:in questo senso non ho nulla da rimproverare a Borden per le innovazioni a livello tecnico della sua "Patagonia"... il fumetto è cresciuto parecchio grazie ad autori come Pratt,Eisner o Miller, ed è un bene accogliere tale crescita. Quel che conta è rimanere fedeli allo spirito del personaggio, ad alcune sue caratteristiche imprescindibili e immodificabili... questa ?, secondo me, la chiave perchè il successo continui. Tex è un personaggio a cui Bonelli Magno ha dato tutto:Tex nasce moderno, intramontabile nella sua classicit?;? un personaggio che, in quanto tale, non ha bisogno di evolversi(infatti dopo 61 anni è ancora leader del mercato!!). Tex quindi, non ha bisogno di un qualsivoglia Frank Miller che venga a salvare il personaggio, o a toglierlo dalla mediocrit?, o a renderlo maturo, stravolgendone alcune caratteristiche o il suo stesso mondo... quindi, sono certamente grato a Miller, ad Alan Moore e ad altri per aver fatto morire Robin e aver reso paralitica Batgirl, e sono grato ad altri autori per le sconfitte e le umiliazioni date a Batman più volte da avversari vari... perchè Batman di tutto ciò ne aveva assolutamente bisogno!.. ma se gli stessi autori, o altri, avessero fatto lo stesso su Tex io li avrei disprezzati e odiati a vita!Appunto perchè Tex e il suo mondo non hanno bisogno di rivoluzioni e maturazioni!!Tex ha solo bisogno di belle storie, e di autori che lo rispettino-anzi, ogni autore che scrive Tex deve dimostrare sempre, nella stesura dellla storia, di amarlo!Precisato questo, che per me(e credo non solo per me)? fondamentale, credo che la girandola di sceneggiatori non sarà eterna... ormai è chiaro che il presente e il futuro di Tex sono nelle mani di Boselli e Faraci;l'unico altro autore che li affiancher? sarà Manfredi, con poche storie mirate;e forse di questo dobbiamo gioire, perchè da ogni sua storia, scritta senza fretta e solo se da un'idea davvero ispirata, potremo aspettarci sempre il capolavoro(e sicuramente potr? non sempre essere così). Questi sono gli sceneggiatori di Tex sicuri. Il grande Nizzi infatti ha ormai concluso la sua splendida carriera su Tex;su Ruju, per quel che ne sappiamo ora, non possiamo fare affidamento;stesso dicasi per Segura, confinato esclusivamente sui Maxi(evviva!!).
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  • Rangers

Personalmente, reputo l'annata 2009 di Tex particolare. Soprattutto perchè abbiamo visto alternarsi nelle storie un diverso numero di autori, cosa che non succedeva da parecchi anni. Ogni autore ha portato una sua diversa visione del mondo del ranger, ma a mio avviso nessuno ha stravolto in negativo il personaggio. Com'? normale, nelle varie storie si "sente" un tocco diverso, e di conseguenza non a tutti può piacere quel diverso aspetto o quella diversa situazione. Io invece le storie del 2009 le ho trovate positive, tutte o quasi. Purtroppo infatti sono rimasto deluso dal secondo albo del Ritorno della Tigre Nera, per diversi aspetti già detti nel topic relativo alla storia. Ho trovato stupendo, come molti, il Texone "Patagonia", epico e avventuroso come piace a me, forse anche perchè mi ha ricordato la nolittiana "Il Solitario del West". Mi sono piaciute moltissimo le due storie "Lo Sceriffo Indiano" e "La Grande Sete", in cui due diversi autori hanno dimostrato di essere molto abili nell'affrontare un personaggio ritenuto da molti scrittori come "difficile". Beh, personalmente ritengo che Faraci e Manfredi, abbiano colpito nel segno, scrivendo due storie con un tocco originale, ma al contempo rispettando il personaggio creato da GLB. Anche il Maxi l'ho trovato ottimo, ricco d'azione e pericoli in ogni pagina. Non l'ho trovato per niente annoiante, ovviamente sono opinioni personali, Segura su Tex mi ha sempre colpito positivamente, in tutte le sue storie!!! :DSul fronte dei disegnatori, penso che la serie abbia raggiunto ottimi livelli e quest'anno ne ho avuto la conferma. :inch: Nessuno mi ha deluso. Per finire: Patagonia è per me la storia migliore dell'anno. Seguita da vicinissimo da "Lo Sceriffo Indiano", "La Grande Sete", "Lungo i Sentieri del West". Non male "Vendetta per Montales", "Missouri", "La Rivolta dei Cheyenne", "Capitan Blanco". Un p? di delusione per "L'Artiglio della Tigre". :trapper:

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  • 2 settimane dopo...

Senza dubbio l'accoppiata Boselli-Frisenda con Patagonia è stata un palmo sopra a tutti. Ha funzionato tutto: sceneggiatura, disegni, atipicit? della storia, che si fa preferire proprio per l'ambientazione diversa e contemporaneamente per la classicit? nello sviluppo della vicenda che vede alla fine Tex schierarsi dalla parte dei più deboli, in pieno stile Bonelliano. Per quanto riguarda la serie mensile buone prove per Faraci/Cestaro (Lo sceriffo indiano) e Manfredi/Civitelli (La grande sete). Da dimenticare il terzo episodio della Tigre Nera e "La rivolta dei Cheyennes" di Nizzi/Del Vecchio. Da considerare positiva l'alternanza di sceneggiatori e disegnatori, il che fa ben sperare per il futuro del nostro ranger. Il livello medio delle storie è sicuramente sopra la sufficienza, segnando un progresso rispetto al passato, comunque niente a che vedere con le storie del periodo d'oro di Tex. Resto fermamente dell'idea che il format dei "due albi" non sia assolutamente un vantaggio per gli sceneggiatori e non contribuisca ad elevare la qualità delle storie.

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Secondo me l'annata 2009 ?la migliore, da quando siamo entrati nella fascia 500. Abbiamo avuto un capolavoro ,Patagonia, con Boselli che ormai ?il primo sceneggiatore della serie. Frisenda a dato una grandissima prova si se e tutti aspettiamo una sua nuova storia. BEllo che sia tornato Montales , non che quella storia sia un capolavoro assoluto , però almeno Boselli ha tolto le pantofole a Montales . E poi mi piacerebbe che ogni anno comparisse almeno un vecchio amico di Tex. Piccinelli si è confermato uno dei più bravi disegnatori che disegnano alla Bonelli ed era ora che si cimentasse in Tex. Lo sceriffo indiano e La grande sete sono state le vere novità di questa annata , Faraci e Manfredi Hanno costruito due storie in pieno stile Tex , ma sicuramente innovative , spero che in futuro affiancheranno spesso Boselli. Non voglio parlare del Maxi perchè ancora non lo l'etto , ma vi dico che sono un fan della coppia Segura Ortiz. Il ritorno della tigre nera poteva essere migliore però non è naenche male, poi scoprendo , in questo forum , l'idea originale di Nizzi , be mi sarebbe piaciuto molto vederla concretizzata. L'ultima storia non l'o ancoa letta. in definitiva il voto dell'annata 9.

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  • 2 anni dopo...

Io 2009 di Tex è stato secondo me un buon anno caratterizzato da una bella diversit? di storie, di stili di scrittura e di disegno. Un anno in cui forse l'unica storia che mi ha lasciato un po deluso è "La rivolta dei Cheyenne" anche se ottimamente disegnata. Poi c'è stato il terzo ritorno della Tigre Nera che è stato un po sottotono ma a mio avviso pur sempre una buona storia (non riesco proprio a non farmela piacere). La migliore per me è stata "Vendetta per Montales" nella quale apprendiamo anche particolari sul suo passato a noi oscuro. Buono il Texone, il Maxi, "La grande sete" di Civitelli-Manfredi , "Lo sceriffo indiano" e "Missouri" con il ritorno di Damned Dick. Piccinelli il miglior disegnatore dell'anno incalzato da vicino da Civitelli, Del Vecchio e Venturi. Buono anche Frisenda. Boselli il migliore, Nizzi il peggiore (purtroppo). non ho letto solo l'almanacco. Il mio voto complessivo all'anno 2009 è un 8.

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