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TWF - Tex Willer Forum
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Ristampe e censure: tuttotex - nuova ristampa - classic


Immanuel

Question

Salve a tutti, portate pazienza ma mi sono iscritto a questo forum per una domanda molto specifica e per molti di voi certamente noiosa: le censure nelle ristampe di Tex. So per certo che la collana tre stelle è basata sulle versioni censurate degli albi originali, me lo ricordo dai tempi che furono. Credo di aver capito che la collezione book appena iniziata sia, paradossalmente, censurata esattamente come la vecchissima tre stelle. Dopodichè mi perdo: molti sostengono che la ristampa Tuttotex sia non censurata, io non l'ho mai letta e quindi volevo chiedervi se è vero. Per quanto riguarda le altre due, nuova ristampa e classic, pare che nessuno sappia nulla sul tema (o magari a nessuno interessa): sapete dirmi queste ristampe... quale ristampa ristampano? Grazie.

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11 answers to this question

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  • co fondatore

Fa' una ricerca nel forum e troverai pletore di discussioni sul tema.

 

Lascio a chi ha più pazienza di me il compito di risponderti.

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In sintesi: modifiche nei testi e nei disegni iniziano già con gli albi da 200 lire. In alcuni casi di tratta di correzioni di refusi, in altre sono vere e proprie censure legate alla sensibilità del tempo (vengono coperte le cosce, eliminate le scollature, edulcorati i testi, ingentiliti i pensieri di vendetta, modificate le scene troppo cruente). 

Non so se qualcuno ha avuto la pazienza di confrontare le varie 200 lire, i tre stelle, le 350 lire, le 500 lire, ecc. per identificare modifiche successive. 

Con il varo della Tutto Tex c'è una revisione complessiva di testi e disegni per renderli più "attuali" (ad esempio vengono ridisegnati certi baloons e riposizionati nella vignetta). C'è un recupero, per quanto possibile, dei disegni originali e tornano scollature e cosce come erano nelle strisce. I testi invece rimangono quelli edulcorati delle ristampe precedenti. 

Poi arriva la Nuova Ristampa e in molti dicono che è identica alla Tutto Tex. Non è assolutamente vero! Le modifiche sono molte, anche se l'intento che guida il correttore è il medesimo: aggiornare Tex per non farlo sembrare un fumetto troppo vecchio.

La Nuova Ristampa è (sinora) l'edizione definitiva, cioè le successive ristampe (Collezione Storica a colori, Tex Classic, la recentissima Collezione Book) sono basate sulla Nuova Ristampa e non presentano ulteriori revisioni nei testi e nei disegni. 

Va detto che le censure sono massime nei primi numeri e si riducono progressivamente, mentre le correzioni di refusi (non solo nei testi, mab anche nei disegni: il pattern di una camicia, la spalla su cui viene portato un fucile, ecc.) proseguono ad oltranza. 

 

A questo link qualche esempio relativo alla mano rossa: 

https://vintagecomics.forumcommunity.net/?t=63227553&st=105

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2 hours ago, Il sassaroli said:

A questo link qualche esempio relativo alla mano rossa: 

https://vintagecomics.forumcommunity.net/?t=63227553&st=105

Che dire, hai fatto un lavoro di ricostruzione da vero appassionato, complimenti! Incredibile che in tutti questi anni e in tutte queste ristampe, non abbiano mai ristabilito tutti i disegni originali. Ti ringrazio molto per la risposta, ora ho le idee più chiare.

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Ti ringrazio per l'apprezzamento. 

Purtroppo i disegni originali non esistono più! Le "correzioni" fino agli anni 80 venivano fatte direttamente sui disegni originali, modificandoli permanentemente.

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Ringrazio anch’io per la spiegazione ma ho una domanda: sicuramente sono tuttora recuperabili le prime edizioni delle strisce dove i disegni e i testi (compresi i refusi) sono quelli originali. Quindi - in teoria- sarebbe possibile rimontare questi albi nel formato Bonelli magari correggendo solo gli strafalcioni ( o forse neanche). Se non l’hanno fatto in occasione della Collezione Book sarà perché ritengono che sia troppo vecchia per i gusti di oggi. Però quella sarebbe l’edizione definitiva. 

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Per leggere la prima edizione di Tex c'è l'anastatica che sta uscendo come collaterale di Corriere e Gazzetta. Magari terminate le strisce faranno anastatiche degli Albi d'Oro, chissà...

Per quanto riguarda la Tex Gigante II serie, cioè l'attuale mensile inedito, credo che sarà difficile stabilire quale sia la prima edizione, tali e tante sono le varianti che non c'è un'opinione unanime neppure tra gli esperti. 

Per conto mio una "falsa anastatica" costruita a partire dalle strisce non ha alcun senso: non corrisponderebbe a nessuna edizione precedente.

Piuttosto  partire dalle strisce e correggere i refusi per arrivare a una sorta di "artist cut" sarebbe un'idea interessante.

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<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

Per conto mio una "falsa anastatica" costruita a partire dalle strisce non ha alcun senso

Per conto tuo.

Una "falsa anastatica" sarebbe il Tex originale del Grande Vecchio in un formato più comodo e sarebbe una cosa inestimabile.

E lo sarebbe ancora di più se ci fossero, non solo i refusi (Tesach e Tesak) senza i braghettoni et similia, ma anche se fossero assenti le correzioni di Tea (come sappiamo qualche Tex Killer è sfuggito ai moralizzatori della prima metà del secolo scorso).

 

<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

correggere i refusi per arrivare a una sorta di "artist cut"

I refusi sono stati corretti praticamente in tutte le innumerevoli edizioni: sono tutte "artist cut"?

 

Di Tex scommetto che nessuno sa con esattezza quante edizioni diverse sono state stampate e tutte rappresentano un "unicum".

A naso mi verrebbe da dire che la migliore sia la prima.

Badate bene, non la più corretta, la più coerente, la più (ohibò) politicamente corretta, la più...

Ma solamente la "loro", quella di Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini.

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Letizia dice:

Per conto tuo.

Una "falsa anastatica" sarebbe il Tex originale del Grande Vecchio in un formato più comodo e sarebbe una cosa inestimabile.

E lo sarebbe ancora di più se ci fossero, non solo i refusi (Tesach e Tesak) senza i braghettoni et similia, ma anche se fossero assenti le correzioni di Tea (come sappiamo qualche Tex Killer è sfuggito ai moralizzatori della prima metà del secolo scorso).

Perché fare una falsa anastatica quando c'è quella vera? 

 

<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

I refusi sono stati corretti praticamente in tutte le innumerevoli edizioni: sono tutte "artist cut"?

No, perché oltre alla correzione dei refusi ci sono anche le censure. Quello che leggiamo oggi è il Tex revisionato e approvato da Sergio Bonelli, non certo quello scritto da Gianluigi Bonelli.

 

<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Letizia dice:

Di Tex scommetto che nessuno sa con esattezza quante edizioni diverse sono state stampate e tutte rappresentano un "unicum".

A naso mi verrebbe da dire che la migliore sia la prima.

Badate bene, non la più corretta, la più coerente, la più (ohibò) politicamente corretta, la più...

Ma solamente la "loro", quella di Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini.

E qui siamo d'accordo.

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2 ore fa, Il sassaroli dice:

Perché fare una falsa anastatica quando c'è quella vera? 

Perché quella vera costa una cifra, quando la trovi (e se la trovi)

Inoltre sarebbe "falsa" solo nella veste tipografica: vignette e dialoghi sarebbero identici agli originali.

 

2 ore fa, Il sassaroli dice:

No, perché oltre alla correzione dei refusi ci sono anche le censure

 Ma l'opera di revisione è durata negli anni e continua ancora adesso: braghettoni tolti e rimessi, pistole che spariscono e riappaiono, scene edulcorate di tabacco...

Ogni edizione è "tagliata" sui generis.

È comunque "cut": non è anche "artist"?

Ma forse qui hai ragione: un artista non taglia la sua opera (infatti nessun taglio è opera di GLB).

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Per me una edizione definitiva di Tex non potrebbe che essere quella descritta da Letizia:

Una "falsa anastatica" sarebbe il Tex originale del Grande Vecchio in un formato più comodo e sarebbe una cosa inestimabile. E lo sarebbe ancora di più se ci fossero, non solo i refusi (Tesach e Tesak) senza i braghettoni et similia, ma anche se fossero assenti le correzioni di Tea (come sappiamo qualche Tex Killer è sfuggito ai moralizzatori della prima metà del secolo scorso.

Una edizione senza alcuna correzione rispetto a quanto pubblicato a suo tempo in formato striscia, la prima volta che uscì in edicola. Mi sembra cosi' strano che non ci abbiano ancora pensato. Forse per gli 80 anni ? :D

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Letizia, rispondo qui anche ai post nell'altro thread sempre sul tema "anastatiche", e su affermazioni (scusami, davvero strampalate) sul fatto che solo l'edizione originale può avere anastatiche, basate sul vecchio significato di "anastatica" del dizionario.

 

Quella definizione non si applica, perchè NESSUNO più fa QUELLE anastatiche. È un processo di riproduzione e stampa estinto. E non con l'arrivo del digitale, ma da DECENNI PRIMA.

 

NESSUNA delle serie "anastatiche" di cui si parla, persino quelle degli anni 70, è mai stato fatto con quel processo di stampa! Nessuna è "anastatica" in quel senso, quindi come potrebbe quella definizione avere la minima rilevanza su cose fatte con procedimenti diversi?

 

"Anastatica" è come "nuvoletta" o "baloon" (palloncino), "voiceover", e tanti altri termini nati in altri contesti e con altri significati, di cui il fumetto si è APPROPRIATO, alterandone il significato per i suoi scopi. Ha quindi come parola lo stesso "legame" con il suo uso originale che ha "baloon": se guardi nel dizionario, è gonfiato con idrogeno o elio: quindi sostieni che le nuvolette nei fumetti sono per definizione gonfiate con idrogeno o elio?

 

Ma non è una parola usabile "ad cazzum" (come ha fatto purtroppo la Mercury inquinandone temo irrimediabilmente il senso nella testa di molti giovani lettori), è una parola il cui uso da DECENNI (quasi un secolo ormai...) è standardizzato dalle consuetudini e da una "cultura condivisa", quella del fumetto amatoriale e di quelle pionieristiche case editrici come il Golden Comics Club di Piacentini, attorno a cui si è formata una cultura e una comunità. Una "cultura condivisa" tanto forte da RESPINGERE le comunicazioni pubblicitarie della Mercury e disconoscere le sue "pseudo-anastatiche" (se vai nel sito Bonelli, e cerchi i rari articoli che ne parlano, vedrai che anche la Bonelli non le definisce più "anastatiche")

 

una edizione anastatica è una riproduzione il più fedele possibile di un albo originale. Questa riproduzione non sarà mai perfetta al 100% ma si cerca di arrivarci vicini per quanto possibile (si dice che Piacentini cercò di utilizzare anche un tipo di carta il più vicino possibile a quello originali, e in effetti al tatto le sue anastatiche somigliano molto di più agli originali)

 

Quindi, una ristampa formato Bonelli o Book del Tex non censurato non sarebbe mai "anastatica", anche se utilizzasse i files con gli scan usati per le anastatiche. (mentre sarebbe una anastatica una riproduzione fedele del Tex Gigante non censurato degli anni 50, anche se è l'anastatica di una ristampa)

 

Puoi dire che non sei d'accordo con quell'uso della parola, come puoi dire che secondo te, "porta" dovrebbe significare "torta" e viceversa, perchè vedi la "p" come più "dolce" della t, è un opinione legittima... ma non cambia il senso delle parole "torta" e "porta".

-----------

 

Chiarite le difficoltà linguistiche, concordo con chi dice che sarebbe stato bello se la Bonelli avesse utilizzato gli impianti delle anastatiche, già fatti, per fare finalmente dopo 70 anni una edizione "fedele" del Tex di GL Bonelli senza le modifiche posticce fatte a posteriori da altri. Ci avrebbe dato uno straccio di motivo per comprare questa ristampa che invece lascerò tranquillamente in edicola.

 

Ma questa, purtroppo, non è mai stata la "politica aziendale" Bonelli, non in passato e men che meno oggi: non hanno mai dato il minimo valore alle "edizioni originali" (non le avevano nemmeno in archivio) e da sempre modificano TUTTO e OGNI VOLTA, la loro idea è che il lettore cerchi sempre cose "più moderne". Piuttosto modificano ancora di più! (una concezione che fa capire quanto sono "vecchi dentro", è un idea del mercato da anni 90 del secolo scorso, in un periodo in cui TUTTI stanno riscoprendo le edizioni originali non censurate, li fa sembrare dei dinosauri in via di estinzione)

 

Aggiungici che, dentro la Bonelli, purtroppo c'è da tempo una idea strisciante che il Tex di GL Bonelli sia un personaggio "vecchio e superato" (è incredibile come dimostrino stupore ogni volta che straccia come vendite i loro "fumetti moderni al passo con i tempi", ai tempi della CSAC si erano convinti che fosse merito del colore...), che dimostra come abbia ormai perso completamente il contatto con i reali gusti dei lettori...

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