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TWF - Tex Willer Forum

[571/572] Il Fuggiasco


ymalpas
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Per amor di verità, io ne "Il segreto del giudice Bean" mi ricordo di aver riso e sorriso parecchio: con l'anziano giudice si vede che Boselli si divertì a farne una simpatica macchietta, come a volte a Nizzi capita, eccedendo, con Carson. Ma appunto mi ricordo di quella storia come di un evento abbastanza sui generis: la commedia e i siparietti non sono certo il registro preferito di borden.

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  • 8 mesi dopo...

Letta e mai più ripresa. Però la storia, pur essendo una delle minori di Boselli, si lascia leggere. Un'oretta di relax tutto sommato da 6/7, non di più anche per i disegni non proprio di mio gradimento. 

Per la  cronaca anche a me ha dato fastidio il ranger Donovan quando si attribuiva la cattura di Harris. 

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  • 3 anni dopo...

Allora...In un albo e mezzo Boselli coadiuvato dall'ottimo Seijas ci racconta una bella storia di redenzione.

Tanti personaggi ben identificati, i cattivi Owens e Spade, il ranger Donovan, lo sceriffo Warren ma soprattutto Frank Harris.

La sua redenzione, le sue traversie, la sua abilità con la pistola ti tengono compagnia per un'oretta.

Sparatorie, inseguimenti, linciaggi non riusciti, un Tex sul pezzo. Boselli e Seijas in poco tempo e in poche pagine danno soddisfazione.

Il 30/6/2020 at 22:25, virgin dice:

Anche io ricordo con grande piacere questa storia; però apprezzai davvero molto i disegni di Seijas, uno dei miei preferiti fra i disegnatori attuali di Tex.

Trovo che @borden quando faccia storie di un taglio volutamente minore rispetto ai suoi grandi affreschi epici (come questa, come "La tragedia del treno 809", come "Eroe per caso", come "A sangue freddo", come "La lunga pista") spesso tiri fuori dei gioiellini più essenziali, quasi intimisti (per quanto si possa essere intimisti su Tex, ovviamente), che si fanno rileggere con grandissimo piacere.

Personalmente, pur ritenendo che le sue storie più grandi e più ambiziose siano le altre, ho un vero e proprio debole per queste storie, quasi le preferisco: perché in esse Boselli rinuncia a molti degli effetti di trame avventurose e complesse e con intrecci spettacolari, per cui è giustamente famoso, e si dimostra narratore in grado di lavorare con non minore efficacia su materiali più semplici, più realistici.

E dai, lo ammetto: la ragione mi dice "Il passato di Carson", "Gli invincibili" e "La grande invasione", ma il cuore, al quale non si comanda, imporrà "La lunga pista" ed "Eroe per caso"; e, perché no, anche "Il fuggiasco". :D

Concordo...Riesce a scrivere storie ambiziose e storie "semplici" ma efficaci. 😁

Il 1/7/2020 at 10:08, virgin dice:

Dici bene, @valerio: altro che storie per bambini scemi, in queste Boselli si dimostra sempre lo scrittore complesso e raffinato che è; addirittura, la sua capacità di delineare psicologicamente i personaggi in queste trame più semplici spicca di più, così come le sue finezze (mi viene in mente anche "Bad River", in tal senso). L'impressione che se ne ricava è che Boselli, che pure su Tex è uno scrittore molto versatile, potrebbe fare ancora più cose: queste storie mi fanno pensare che se la caverebbe alla grande anche nella tragicommedia, nel bel melodramma, senza grandi connotazioni d'avventura. Forse il suo unico limite è il senso dell'umorismo: riesce a far sorridere con gli scambi di battute fra i pards e col tempo si è affinato anche sotto questo aspetto; ma il Nizzi di una volta dal punto di vista dei dialoghi da commedia brillante rimane inarrivabile. Per non parlare di GLB, che faceva sganasciare grazie al suo gusto goliardico per le devastazioni, i vandalismi e le brutalizzazioni verbali e fisiche più esilaranti che mi sia mai capitato di vedere.

 

Altra cosa: quando si parla di Boselli come di un autore classicamente western, io penso proprio a queste sue storie se vogliamo minori, che sembrano dei bei western degli anni quaranta-cinquanta, di quelli che duravano la loro oretta e venti/oretta e mezza. Nelle sue storie più epiche oltre al western io ci vedo anche molto poema cavalleresco, molto feuilleton francese e anche un bel po' di Salgari.

Questa storia per me sarebbe un perfetto western classico, con Frank Harris interpretato da James Stewart.

Sacrosante parole.. 👏👏👏

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