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TWF - Tex Willer Forum

[591/592] L' Uomo Di Baltimora


ymalpas
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L'uomo di Baltimora di Tito Faraci & Giovanni Bruzzo  

73 utenti hanno votato

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L'unico punto interrogativo riguarda il disegnatore:a parte che il suo tratto rispetto alle tavole postate in precedenza, sembra piuttosto diverso, più sintetico e "tirato via"

Confrontando le tavole postate da Pedro relative alla seconda parte della storia con quelle postate da Piero prese dal numero di gennaio questa diversit? è abbastanza evidente... Comunque magari vedendole sulla carta la differenza forse non sarà così marcata, almeno spero!
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Le tavole del numero 591 che ho postato sopra, sembrano molto differenti dalle tavole postate dell'albo di febbraio, viste così sembra quasi che la storia sia disegnata da due artisti differenti.. non vorrei che il tratto grafico di Bruzzo si fosse disperso durante la storia...

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  • Rangers

Ciao Tito!!! :DDa me ancora non è uscito, ma sento in giro che c'è grande attesa. Dalle tavole postate sopra e dal soggetto mi sembra ci siano parecchie situazioni originali e raramente viste su Tex. Il tratto di Bruzzo mi sembra che rispecchi la tradizione, ma ha comunque un tocco personale. Tu Tito, come reputi il suo esordio su Tex?A rileggerci!!! :trapper:

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Ragazzi, ci siamo!

(Che paura...)

Beh, dai Tito, non esageriamo adesso... :D

E' comprensibile per un nuovo autore(non tanto nel tuo caso)che si cimenti con Tex, provare una certa tensione alla viglia della pubblicazione di una sua storia, pero' dev'esserci anche la consapevolezza di aver fatto un lavoro mettendoci tanta passione e impegno, oltre che amore. E queste cose ad un lettore non sfuggono e viene apprezzato piu' di quanto tu possa immaginare.
Nel tuo caso, con "Evasione" e "Lo sceriffo indiano", hai dato un ottima prova e hai dimostrato di saper gestire al meglio anche un personaggio difficile come Tex. E la storia ci insegna che un autore piu' prende confidenza con un personaggio e piu' vi e' la tendenza a sfornare un bel lavoro.
Dai Tito, non sei certo l'ultimo arrivato nel mondo dei fumetti. haha

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Comprato e letto oggi il n. 591. IMHO l'albo ha una funzione essenzialmente di prologo, nel quale sono presentati i tre filoni narrativi che compongono la storia:

lord Hodson ( personaggio tutto sommato simpatico, anche nei suoi ammicchi metanarrativi, che gli fanno compiere all'interno della storia ciò che Faraci e Bruzzo fanno dandole vita verbale e grafica, malgrado una tendenza forse eccessiva a scambiare complimenti con Tex e Kit Willer ) e la sua attività di viaggiatore e scrittore di viaggi; la caccia che Tex e Kit Willer danno ad una feroce e astuta banda di rapinatori di banche, che, come ci dicono le anticipazioni del n. 592, porter? il figlio di Tex sull'orlo della tomba; lo sceriffo ed ex ranger Cameron, roso dal senso di inadeguatezza e dal complesso di inferiorit? nei confronti di Tex che lo hanno portato ad abbandonare il corpo dei ranger dopo che Tex gli ha salvato la vita.
.

Il loro intreccio sembra promettere una storia di ottimo livello e molto godibile, anche perchè il rapporto tra Tex e Kit Willer mi sembra insolitamente "paritario" e non privo di reciproche "frecciatine" ( come quelle usuali tra Tex e Carson, con l'unica differenza che Kit recita il ruolo di solito assunto da suo padre, che indossa invece i panni di Carson ), ; l'unico problema IMHO sarà vedere come tanta "carne al fuoco" verr? "sistemata" in sole 110 pagine.
I disegni di Bruzzo mi sono finora sembrati di livello piuttosto buono ( cosa richiesta anche dai disegni di lord Hodson come quelli raffigurati nella prima vignetta di p. 31 o nella quarta di p. 96 ), anche se alcune raffigurazioni dei due pards ( come il Kit Willer dell'ultima striscia di p. 54 o il Tex dell'ultima vignetta di p. 56 o della terza di p. 58 ) mi paiono alquanto meno riuscite del resto.

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  • Rangers

Preso e letto con calma. Aspetto di leggere la seconda parte per una valutazione completa. Ma posso già dire che la partenza è più che buona. Tito mi sembra che stia entrando sempre più nelle corde del personaggio (le precedenti due mi erano piaciute parecchio, ma questa partenza la trovo migliore, anche se alla fine è sbagliato fare confronti tra storie diverse :) ). Uno spunto classico: una spietata banda che compie assalti alle banche della regione, ma pieno di tocchi originali, come Lord Hodson, un gran personaggio che ricorda lontanamente il fotografo Sullivan del Solitario del West, pieno di abilità ancora da scoprire. Tex e Kit in forma perfetta, e qui ci sta un grande applauso a Tito per come ha utilizzato il giovane Willer, veramente ottima rivalutazione del personaggio. Le premesse per un'ottima storia ci sono tutte e le anticipazioni del prossimo numero non fanno che aumentare l'attesa!! ;)Non dico altro per non rovinare la lettura agli altri. :DVenendo ai disegni mi sembra confermata l'ottima prova per l'esordiente Bruzzo: il suo Kit Willer è praticamente uguale a quello di Ticci. :):trapper:

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Comprato e letto stamattina, storia simpatica e resa altrettanto particolare dalla presenza di Hudson che si rivela essere uomo dalle mille sorprese, capace di farti l'autoritratto, di anticipare Tex con la pistola e di fare a pugni, ed è proprio questo personaggio a rendere la storia diversa da altre, infatti senza la sua presenza si sarebbe trattato di una classica storia texiana, la figura di kit Willer viene in questa storia esaltata tanto che forte è la sorpresa del padre

nel vederlo anticipare la sua mossa e sparare contro gli indiani, e secondo Hudson il giovane può farsi carico tranquillamente dell'eredit? paterna
. Tex è sempre lui, tosto, autoritario, convincente, ma trova nella figura del lord inglese un antagonista da non sottovalutare............... Staremo a vedere nel prossimo numero.
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Decisamente un'ottima prima parte!Nonostante non ci siano particolari colpi di scena o scene d'azione, questa prima parte è tutto fuorch? noiosa: il personaggio di Lord Hogson viene immediatamente presentato come un tipo particolare, bravo a parlare ma anche ad agire se le circostanze lo richiedono. A rendere il tutto interessante contribuisce anche la figura dello sceriffo costretto a vivere con il ricordo di un episodio passato che ha determinato in lui la presa di una decisione drastica (e a questo proposito le ultime due vignette di pag. 93 mi lasciano presagire che probabilmente nel prossimo labo succeder? qualcosa sotto questo punto di vista). Tex non agisce molto, ma quando lo fa opera con una determinazione e con una saggezza che ce lo mostra come il Tex che siamo abituati a conoscere: nessuna esitazione, perfetto controllo della situazione e sangue freddo. Sono contento che in questa storia sia stato inserito anche il giovane Kit, e non vedo l'ora di scoprire come faranno i rapinatori a mettere in pericolo la sua vita... Mi aspetto una seconda parte con molta azione, e anche qualche colpo di scena... Per quanto riguarda i disegni, devo dire che dalle tavole in anteprima mi aspettavo qualcosa di più: mi pare che il tratto di Bruzzo cambi più volte nel corso della storia, soprattutto nel disegno dei personaggi... Comunque aspetto il secondo albo per un'opinione definitiva!

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  • Collaboratori

Storia semplice ma godibilissima. Faraci presta molta cura nel delineare i vari protagonisti. Eccede diverse volte, senza però essere fastidioso, con i continui complimenti che Lord Hodson riversa su Tex ( e anche suo figlio ); il Lord peraltro è uno splendido personaggio che cattura tutta la nostra simpatia. La governante dello sceriffo Cameron è identica a Lulu Darling ( texone n° 4 ), Bruzzo la presenta con le stesse smancerie, la torta di mele è però sprecata in assenza del vecchio cammello, che avrebbe reso sè, lui, scopiettante la scena. La parte migliore della storia è senza dubbio quella della rissa nel saloon, da applausi il comportamento di Tex che mostra notevole fiuto sulla personalit? dell'uomo di Baltimora. Un po' moscio lo sceriffo, ma anche qui il flashback spiega alla perfezione la natura, la psicologia dell'uomo. Caratterizzazione di Kit Willer tutto sommato passabile, non riesce però a mettersi troppo in luce ( il suo volto è quello del Tex ticciano della fascia 100 ). Resta da parlare degli antagonisti e qui viene forse il punto dolente, nel senso che ci troviamo di fronte alla solita banda, con un capo classico bastardo ma chiaramente mezza tacca, tanto che vien difficle ricordarsene pure il nome. Meglio caratterizzato è l'altro componente della banda, il signor Rowland. Nel complesso una storia più che buona, di quelle che vorremo leggere ogni mese, di stampo "nizziano" ( cioè l'avrebbe potuta scrivere Nizzi senza che ce ne accorgessimo ) senza ovvviamente le magagne a cui ci ha abituato lo sceneggiatore modenese in questi ultimi anni. Per il momento dare un voto alla storia è difficile, nel senso che come è già stato scritto prima di me, per ora siamo solo al prologo, con una seconda parte in cui mi aspetto molta più azione e movimento, che finora sono stati quasi assenti. Non è questo un fatto negativo, sono uno di quei lettori che apprezzano tantissimo le pause nelle storie ( una su tutte Hodson dallo sceriffo che disegna al chiaro di luna ), e in fondo quello che molti lamentano in quelle di Boselli è che non lasci un attimo di tregua, di respiro. Infine due parole per Bruzzo. Un onesto lavoro, mi piace anche se deve migliorare la resa del volto di Tex che in alcune vignette è inguardabile. Come ho già detto, sembra strizzare troppo l'occhio verso altri disegnatori, Ticci ma anche Font, ma non è un male. Per me senz'altro promosso: un buon acquisto per Tex!

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ciao a tutti, sono nuovo, e non sono molto soddisfatto. Le prime 22 pagine mi hanno lasciato completamente spiazzato, ho dovuto interrompere la lettura, sono ancora sotto questo influsso e preferisco parlare, per ora, di queste, e rimandare il commento complessivo.

Primo. Tex e Kit arrivano, c'è una sparatoria in corso e questi scherzano: Sai, con l'età i riflessi rallentano?. eh? Tono scherzoso un po' fuori luogo, o no?Secondo. Tex in versione maestrino ci fa una lezione di ?politically correctnessè, ribadito e puntualizzato anche da Hodson: cavolo, l'ha scritto anche nei suoi libri!Io non mi ricordo niente di simile, mi viene un po' da ridere, forse ricordo male. Di sicuro mi ricordo i ?musi rossi? anche sulla bocca di Tex, ma forse questo non si può più dire. Terzo. Questo Hodson è addirittura più veloce di Tex nel vedere, lui che è di spalle mentre Tex è di fronte, il riflesso di un fucile e a sparare. Alla faccia dello scrittore sprovveduto: non c'è male, ha già dimostrato in partenza di essere (quasi) più veloce del miglior tiratore di tutto il West, o per lo meno più veloce del Tex ?gentleman° dal sangue inglese ipotizzato dal nostro lord. Ora, io sono il primo a ripetermi che una storia va valutata nel suo complesso, però qui siamo nelle prime pagine, si crea l'atmosfera di un racconto, si introducono situazioni e personaggi, e quest?atmosfera mi lascia molto, ma molto perplesso. Goliardia in una situazione drammatica, correttezza politica non necessaria, (e abbastanza pesante), inadeguatezza di Tex nei confronti soprattutto della sua immagine (non voglio dire del suo mito). Tanta roba in sole 22 pagine: io non voglio fare le bucce a ogni vignetta o dialogo, però, ripeto, l'atmosfera mi sembra inadatta alla situazione e ai personaggi. Io voglio autoconvincermi che questi sono dettagli, che queste sono solo bischerate, se viste nell'economia complessiva della storia. E? da un po' che non riesco a leggere Tex col dovuto relax, e quest?inizio cade proprio a puntino, mi manda ancora più in crisi. Cosè mi devo fermare un po', tanto sono spiazzato, e riordinare le idee, resettare tutto e sforzarmi a pensare che sto leggendo Tex. Ma non mi riesce mica, perchè subito dopo si vengono a creare anche delle situazioni involontariamente comiche, sicuramente non volute dall'autore, almeno lo spero. E? vero che noi toscanacci siamo sempre pronti allo sberleffo e alla battuta feroce, ma come non sorridere di fronte alla battuta di Kit dopo che Tex ammazza un coniglio per la cena: ?bravo, pa?! sei sempre il migliore??Il migliore, sè, a sparare ai conigli, però, perchè a sparare agli uomini in precedenza sei stato lento in ben due occasioni, sei vecchio, hai i riflessi appannati dall'età. Mi viene da ridere, lo so che non è simpatico, però fin qui l'impressione mi sembra quella di un fumetto comico. E non è ancora finita: quando vedo la faccia del magnifico lord in basso a pagina 37, che mi sembra quella di un perfetto deficiente, allora la risata è fragorosa. Non riesco a trattenermi. Questo, naturalmente, non c'entra nulla col giudizio sull'albo, solo che questa introduzione mi ha dato sensazioni di fortissimo spiazzamento e umorismo involontario così forti che la concentrazione va un po' a farsi friggere. Ho bisogno di una seconda e forse una terza lettura per valutarla nell'insieme. A pelle non sono soddisfatto, vediamo se cambio idea.
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SPOILER

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Naturalmente, ho il MASSIMO rispetto dei gusti di tutti.
Tuttavia, lo stupore di Jack mi... stupisce. Una delle caratteristiche di Tex, da sempre, con infiniti esempi nelle storie più classiche... è proprio questa ironia sferzante nei momenti più drammatici. Molto hard boiled, mi verrebbe da dire. (Non per niente GLB era un grande fan di Spillane.)

La scena in cui Kit spara prima di Tex è volutamente ambigua. Comincia con la canna del fucile. Kit non ha battuto suo padre: è stato più impulsivo, ha deciso di sparare mentre il padre ponderava la situazione. I due personaggi sono messi a confronto, anche nella loro differenza di età (e saggezza).
In seguito, Tex e Hodson sparano simultaneamente. Potremmo anche dire che in fondo Tex è più bravo, dato che non ha avuto il vantaggio di vedere il riflesso.
Mi serviva un inizio così. Ma nel seguito mi sembra che Tex affermi il proprio predominio in modo netto, deciso. E drammatico.

Spero quindi che il resto della storia induca l'amico Jack a rivedere le sue posizioni. Che, in ogni caso, rispetto.

Un ringraziamento a tutti.
TF

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Complimenti Tito! La prima parte è bella ed è stato un piacere leggerla, tutto molto piacevole e appassionante. Mi è piaciuto anche per come hai reso l'attesa delle varie cose, di tutta una serie di cose che devono evidentemente ancora accadere ... Non mi hanno dato certo fastidio tutti quei complimenti a Tex e a Kit fatti da chiunque (e ci mancherebbe) ma forse quel "sei sempre il migliore" (Kit al padre), e relativa risposta, è di troppo. Ecco, proprio se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, direi solo questa battuta, ma anche l'accenno di Kit ai due pards assenti, a meno che non spuntino fuori nella seconda parte (ma se si erano divisi per cercare la banda perchè Tex non li informa di averla trovata? Non li farà mica vagare a vuoto da un'altra parte, con tutto quello che c'è da fare?). Poche, pochissime cose, quisquilie di fronte al piacere regalato dalla lettura. Bravo!I disegni sono all'altezza della storia, Tex l'ho trovato tostissimo, mentre viso ed espressioni del Lord, a mio parere, risultano spesso poco convincenti (ma non durante la scazzottata, molto godibile), ma è solo perchè non sono riuscita ad empatizzare con la faccia, mentre il personaggio è molto ben riuscito. Bene, per me, davvero bene. texiana :indianovestito:

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  • Collaboratori

ciao a tutti, sono nuovo, e non sono molto soddisfatto. Le prime 22 pagine mi hanno lasciato completamente spiazzato, ho dovuto interrompere la lettura, sono ancora sotto questo influsso e preferisco parlare, per ora, di queste, e rimandare il commento complessivo. [...]

Ciao, permettimi di dirti che inizi male Jack65. Quello che fai, dissezionare le prime 22 pagine servendoti di una buona dose di sarcasmo è un giochetto che tutti potrebbero fare prendendo in mano magari anche il capolavoro scritto da G. L. Bonelli.
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L'exordium in medias res ex-abrupto mi sembra un'ottima idea! Aspetto di avere la storia completa per leggerla, ma al momento sembra promettere benissimo: spero che il buon Tito si meriti i miei complimenti anche per la terza volta!

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Ora che l'ho riletto con calma posso dire la mia opinione con più tranquillit?, rivedendo in parte quello che avevo detto ieri. Chiedo fin da ora perdono per l'eccessiva lunghezza di quest?intervento, è una storia molto particolare e le sensazioni sono state molto forti. Tutto sommato, presa nel suo complesso la storia è abbastanza carina, si fa leggere bene, un po' atipica per Tex soprattutto per i tanti spunti umoristici, voluti e non. Si potrebbe dire che il ritmo è un pochino lento, ma a me piace così, e c'erano tanti personaggi da caratterizzare. Tuttavia trovo in alcune situazioni determinanti, come l'inizio e la sparatoria finale, delle pecche molto gravi, e qualcosa che non mi convince in alcuni personaggi. Intesa come una sorta di prologo in vista del secondo albo, più che agli eventi in sè, mi sembra che l'attenzione dell'autore sia andata ai personaggi.

Carson, il personaggio ombra. Anche se per ora il vecchio ranger non c'è, se ne respira continuamente la presenza grazie alle battute di Kit e al mitico lord. Quest?ultimo sembra sostituirlo anche nell'appetito, vista l'insistenza rivolta alla famosa torta di mele. Hodson, il mitico lord. E? sicuramente un personaggio stravagante, a volte sembra stralunato, con la testa fra le nuvole, altre invece presentissimo e molto abile. Con lui si ride, almeno io ho riso diverse volte, e inoltre diciamo che ?ruba? la scena a Tex, è un po'ingombrante. Non perchè nella storia sia quasi più presente del ranger, non perchè Tex debba essere esaltato sempre e comunque, ma perchè sembra essere anche troppo ?superiore? alla media dei personaggi texiani: è un intellettuale, ci sa fare con la penna e il disegno, ma sembra più che bravo anche con la pistola, i pugni, a braccio di ferro, con la vista e con l'udito. Forse un po' troppo per un nobile proveniente dall'est, per lo meno ci vorrebbe qualche spiegazione in proposito, anche se si schernisce di fronte a Tex. Il personaggio mi sembra acquisti spessore, diventando più di una semplice macchietta, proprio in quel dialogo l' (?non ho ancora capito di cosa sono alla ricerca?) e soprattutto nella famosa vignetta che mi ha fatto tanto sganasciare. S?, perchè presa nel suo contesto dimostra la sensibilit? e anche il romanticismo di un soggetto alquanto singolare, se paragonato ai rudi uomini del west, che si sa emozionare, come rapito in estasi, alla vista dello spettacolo della natura. Quanto ho detto ieri sulla inadeguatezza di Tex di fronte alla velocit? del lord mi sembra esagerato, rileggendolo in fondo ci sta, è Hodson che è veloce, anche troppo veloce per un ?damerino?. Questo mi aveva fatto sospettare che l'occhiataccia del bandito in città fosse rivolta a lui, e che in realtà fosse o uno scaltro bandito in guanti bianchi o un agente, che so, della Pinkerton. Ma l'occhiataccia era per Tex, e ho dovuto smontare tutti i castelli in aria. Un po' troppo forzate le smancerie gratuite verso i nostri eroi, non hanno ancora dato modo di meritarsele. Un personaggio così è fuori luogo in Tex? Direi di no, però la sua accentuata impronta comica finisce per influenzare tutto l'albo a scapito della tensione drammatica. Va rivisto tutto nell'ottica dei due albi. Cameron. Molto interessante il flashback dal punto di vista psicologico. Lo ritroveremo fra i protagonisti nel prossimo albo. Kit. Anche a lui è stato dato un tocco d'ironia, sfottere il padre ci fa sentire forse i due in un rapporto paritario, da uomo a uomo. Se le battute servivano a quello, mi sta bene, vediamo se in futuro si farà, che so, elaborare un piano d'azione all'erede Willer rendendolo veramente protagonista. Rimango della mia idea sullo scambio di battute iniziale: assolutamente fuori luogo e non adeguate al contesto. Prima si aiuta e si salva chi è in difficolt?, poi si fanno tutte le battute che si vogliono. E Tex? Sarà un'impressione sbagliata, ma mi sembra quello che ne esce peggio di tutti. Intendiamoci: spara e picchia come gli abbiamo sempre visto fare quando è in forma, ma alcuni atteggiamenti sono più che discutibili. Già detto della battuta iniziale infelice, il pippone moralistico-pedagogico e per di più politicamente corretto non mi va proprio già. Sembra messo l' per avvertire i lettori più giovani, per insegnarli l'educazione, veramente pesante e fuori luogo. E poi non potevano essere indiani ?cattivi? e basta, senza ulteriori giustificazioni? Anche perchè c'è un'occasione persa dove si poteva osare un po' di più sulla psicologia: quando parla col lord dandogli del filosofo poteva essere il momento giusto per una brevissima riflessione di Tex sulla sua vita. Nulla di intellettuale, chiaro, però, con parole semplici, parlare, che so, della sua vita nella riserva, dell'appagamento che questa gli d', del matrimonio con un'indiana, e qui sè, il lord che si scusa per aver detto ?selvaggià. Insomma, un Tex ?filosofo? ai minimi termini, che per due secondi avesse potuto rompere il muro granitico su una parte così privata di sè, mi avrebbe intrigato al massimo. Troppo sconvolgente? Inadatto al personaggio? S?, non lo vedremo mai, ma questi sono i miei gusti e sotto sotto ci spero. Una chiacchierata con Hodson come quella avuta con lo sceriffo, ecco, questo mi manca un po'. Pippone a parte, dove Tex non fa una gran figura mi sembra proprio nella parte finale. Ci sono 4 banditi (aspettiamo di vedere meglio il capo) più 3 vicesceriffi: tutti quanti veramente rinco, che più rinco non si può. Lasciando perdere il giovane bandito che si fa beccare dal cacciatore di taglie, che ci sta benissimo, penso che dei nemici un po' più tosti Tex se li meriterebbe, e invece no. I 4 babbei si limitano a stare in casa, nella stessa stanza, con la donna in ostaggio, senza un minimo piano, non sono in guardia, non sorvegliano, non vedono neanche chi li verr? a stanare, chiedono se c'è Tex, sè, c'è, cucc?!, e sono morti. Sarebbero potuti addirittura scappare con la donna e fare un agguato, ma lasciamo da parte i ?se? e i ?forse?. La tensione creata per questa sparatoria finale purtroppo si perde, mica tutte devono essere epiche o straordinarie, però, ripeto, con nemici più tosti ne guadagnava Tex e la storia tutta. Dall'altra parte ci sono i 3 vice babbei (vice inteso come sceriffi, come babbei sono il non plus ultra), lo abbiamo visto con la scena della pistola: ora, sono giovani e inesperti, va bene, non è una colpa essere babbei, ma chi li sceglie è Tex in persona, e francamente, non è una decisione saggia. Poteva scegliere diversamente gli uomini, addirittura il lord, nonostante si preoccupasse, giustamente, della banca. E quel vice, morto o ferito che sia, ce l'ha sull'anima lui. Ma Tex non è mica infallibile, può sbagliare anche lui, fare degli errori, è ?umano?. Questo però a parere mio è un errore veramente grossolano, un errore imperdonabile di valutazione degli uomini, non da Tex, da un uomo della sua esperienza, anche se questi disobbediscono sapeva benissimo che erano inaffidabili. Certo che Tex è ?umano?, ma qui non si confonda fra ?umano?, e, mi si passi la battutaccia esagerata, ?l'ottavo babbeo?. Dopo quest?episodio le battute iniziali di Kit assumono un sapore veramente amaro. Questo finale d'albo getta un'ombra su tutta la storia. Spiace, ma la vedo così. Insomma, un albo con scelte narrative coraggiose ma non completamente soddisfacente. Vediamo il prossimo.
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letto ora qualche intervento:per Faraci e ymalpas: ho rivisto in parte la mia posizione iniziale nell'intervento precedente. Io non disseziono una parte, le sensazioni sono state molto forti, forse sbagliate ma forti, compresa la componente ironica che fra l'altro mi sembra importante nella storia. Fa parte del mio carattere usare qualche termine ironico abbastanza forte, forse anche troppo, ma in nessun modo, ripeto nessuno, qualsiasi appunto io possa fare alla storia è mai rivolto all'autore e al disegnatore, non mi permetterei mai di arrivare vicino a una possibile offesa. Novanta volte su cento non guardo mai all'inizio chi sia l'autore di una storia, voglio la massima impersonalit? possibile. Avendo usato proprio ora "babbeo", garantisco che è il mio modo scherzoso di fare, per inquadrare una situazione o dei personaggi, magari chi non ci è abituato pensa che io voglia irridere tutto e tutti, non è così, mi scuso se ho dato quest'impressione ed eviter? in futuro di usare certi termini coloriti. Tuttavia, se devo esprimere i miei gusti personali, se ho da muovere qualche appunto non posso fare finta di nulla. E mentre in passato leggevo Tex con molta tranquillit?, al limite dell'ingenuità, da qualche tempo questo non mi è più possibile, questo tipo di lettura è entrato in crisi. Non si tratta di dissezionare rigo per rigo, o di fare l'autopsia, ma di rilevare non "errori", ci mancherebbe altro, non sono nessuno per dirlo, ma gusti personali. A me la tirata sul "selvaggio" è rimasta impressa, che ci devo fare?E poi sono sempre disposto a cambiare idea. Spero di aver chiarito. E se non si fosse capito, la storia mi è piaciuta abbastanza, con qualche ombra, va bene, ma ho detto che la scelta narrativa è stata "coraggiosa". Non so per voi, ma per me è un grosso complimento.

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Ottimo primo albo. SPOILERStoria dal soggetto classico, la banda di rapinatori terrore di banchieri e poveri cittadini impauriti. Dopo sessantanni di soggetti trovarne di completamente nuovi è praticamente impossibile o quasi. La diversit? e la bravura st? nel condimento e nella proposta di contorni sfiziosi. :rolleyes: Secondo me tentativo riuscito. Si parte subito con una bella sparatoria vecchio stile con il personaggio di Hodson in pericolo di vita, e l'arrivo di Tex e Kit a levargli le castagne dal fuoco, con Kit giustamente impulsivo e cecchino infallibile. Molto divertene lo scambio di battute tra padre e figlio;mi ha strappato un sorriso, con relativa faccia sorpresa di Tex. Giustamente alcuni post hanno sottolineato i troppi complimenti di Hodson, ma personalmente ritengo che sia lo stesso Tex ad interromperli quasi bruscamente, dicendo in maniera sottointesa ma neanche troppo a Hodson di darci un taglio. Hodson è un personaggio a mio parere ben delineato e riucito, rende molto più ricco e interessante il nostro piatto. Non è il solito damerino messo li per creare disagio e mettere difficolta il protagonista. Sa sparare quando serve. Sa fare a pugni con buona tecnica e intelligenza tattica, sfruttando i limiti del suo avversario(faccio pugilato), ottimo ottimo ottimo. Kit si dimostra il degno erede del padre, veramente simpatico e deciso, Da tempo non mi piaceva cosi tanto. Bellissima la rissa generale nel saloon, ai livelli di quella della storia un uomo senza passato, spassosa. I cattivi questa volta, in questo albo, sembrano veramente cattivi e senza regole. Sparano alle spalle di nemici e di amici alla stessa maniera senza rimorsi. Una bella banda di tagliagole. Quindi ancora maggiore sarà il godimento nel vederli sconfitti. Passiamo a Tex. Pressoch? perfetto, duro e risoluto come deve essere Tex e una volta tanto è lui che deve subire le battute scherzose. Come dicevo fino a qui molto bene e molta attesa per l'albo successivo. Purtroppo per l'ennesima volta la redazione anticipa troppo nel prossimamente di febbraio. Tex che cerca vendetta? Kit in fin di vita? potevamo scoprirlo da soli il mese prossimo leggendo l'albo :bisonte: I disegni di Bruzzo mi sembrano azzeccati ma il disegnatore sta cercando ancora una sua definitiva interpretazione e un suo stile. E' una mia senzazione o dopo la rissa il suo stile cambia e diventa leggermente più stilizzato e somigliante per certi versi soprattutto in alcuni primi piani di volti a Ticciò Bravo Tito Faraci e bravo Bruzzo. Bella prima parte.

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letto ora qualche intervento:per Faraci e ymalpas: ho rivisto in parte la mia posizione iniziale nell'intervento precedente. Io non disseziono una parte, le sensazioni sono state molto forti, forse sbagliate ma forti, compresa la componente ironica che fra l'altro mi sembra importante nella storia. Fa parte del mio carattere usare qualche termine ironico abbastanza forte, forse anche troppo, ma in nessun modo, ripeto nessuno, qualsiasi appunto io possa fare alla storia è mai rivolto all'autore e al disegnatore, non mi permetterei mai di arrivare vicino a una possibile offesa. Novanta volte su cento non guardo mai all'inizio chi sia l'autore di una storia, voglio la massima impersonalit? possibile. Avendo usato proprio ora "babbeo", garantisco che è il mio modo scherzoso di fare, per inquadrare una situazione o dei personaggi, magari chi non ci è abituato pensa che io voglia irridere tutto e tutti, non è così, mi scuso se ho dato quest'impressione ed eviter? in futuro di usare certi termini coloriti. Tuttavia, se devo esprimere i miei gusti personali, se ho da muovere qualche appunto non posso fare finta di nulla. E mentre in passato leggevo Tex con molta tranquillit?, al limite dell'ingenuità, da qualche tempo questo non mi è più possibile, questo tipo di lettura è entrato in crisi. Non si tratta di dissezionare rigo per rigo, o di fare l'autopsia, ma di rilevare non "errori", ci mancherebbe altro, non sono nessuno per dirlo, ma gusti personali. A me la tirata sul "selvaggio" è rimasta impressa, che ci devo fare?E poi sono sempre disposto a cambiare idea. Spero di aver chiarito. E se non si fosse capito, la storia mi è piaciuta abbastanza, con qualche ombra, va bene, ma ho detto che la scelta narrativa è stata "coraggiosa". Non so per voi, ma per me è un grosso complimento.

Si, tutto chiarito. Sai, trattandosi del tuo primo messaggio sul forum... era un pochino forte. Lungi da me comunque l'idea di accusarti di disonest? intellettuale, d'altronde puoi partecipare liberamente e come meglio preferisci a questo forum. Spero di rileggerti presto in qualche altra discussione, così ad occhio magari hai molto da dire in quella sull'"integralismo e tradizione".
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