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TWF - Tex Willer Forum

[n.100] Supertex


Guest Wasted Years
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Voto alla storia  

59 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Febbraio 1969
Inizia e finisce nel numero 100


I sanguinari tagliagole apache di Matias che terrorizzano la zona di frontiera tra il Messico e l'Arizona, foraggiando una rete di vili rinnegati, sono destinati a rompersi i denti contro un insuperabile ostacolo. Eppure lo stregone Yaqui aveva ammonito Matias: i sette falchi visti volteggiare sull'accampamento erano di cattivo auspicio! Sono Tex, Kit Willer, Kit Carson, Tiger Jack, Jim Brandon, Gros-Jean e Pat Mac Ryan i sette titani chiamati dall'esercito a riportare l'ordine! Se il ribelle Matias fosse ancora vivo, non bollerebbe più come sciocchezze i giusti presagi...
 

 

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Storia molto carina per essere una storia centenaria. I sette cavalieri dell'apocalisse, una giubba rossa in divisa in Messico (Ohib?! :D ), l'unica volta che Tex chiama i suoi amici e non il contrario (che mi risulti), diversi spunti simpatici e una storia chiusa abbastanza in fretta. Con Pat e Gros Jean insieme!!! Complessivamente, se fosse stata a più ampio respiro sarebbe stato molto meglio.
Copertina mitica, con fonte una famosa foto, all'acquerello, tecnica in cui anche Ticci sa dire la sua, non solo Galep.

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Guest Kerzhakov 91

S?, tutto sommato una storia carina, forse proprio la migliore tra le centinarie (anche se io sono molto legato alla 200, "L'idolo di cristallo", che leggevo in continuazione da piccino :D). PS: si sente un p? la mancanza di Montales, eh...

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Concordo appieno col giudizio dato da Wasted. La storia di per sè presenta spunti simpatici ( primo fra tutti mostrere per la prima volta Tex e 6 pards anzich? i soliti tre ). Peccato che mancassero anche i due grandi messicani Morisco e Montales.... vabb? non tutti i Tex escono col "buco".... Devo però ammettere che quando lessi l'albo per la prima volta, ossia quando usci in nuova ristampa, rimasi un po' deluso, sebbene non mi attendessi da 114 pagine una storia di dimensioni epocali... sapete com'?... probabilmente avendola aspettata per anni, avevo idealizzato il suo contenuto, e invece.... Nel complesso però la storia risulta originale e leggibile, ottimi i disegni del grande Galep per la prima volta a colori!!!.... per quanto riguarda la divisa in messico, che male c'è sono sempre stato affezionato alla mia giubba rosso fuoco!!! :D :D :D .... Voto : 7

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Guest Kerzhakov 91

Lo so bene (numero 137 se la memoria non mi tradisce), però poteva benissimo richiamarlo, anche se sono passati tantissimi anni dal loro ultimo incontro (albo 7): alla fine, anche Jim e Gros-Jean era dal numero 11 che non si facevano vivi...

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  • 3 mesi dopo...

In realtà Gros - Jean si era già rivisto ne "La bufera" ( nn. 75 - 76 ), in cui era stato mostrato in flash - back anche Jim Brandon; di qui, probabilmente, la scelta di GLB di usarli per questa avventura centenaria ( anche se il vestito in pelle da trapper e la giubba rossa non è che siano fatti per non dare nell'occhio in Messico... :D:D:D ) incalzante e ricca di eventi ( anche troppo, visto che alla fine si desiderebbe durasse almeno due albi, tanta e tale è la carne al fuoco, che in un albo solo non riesce sempre a cuocere a dovere )La mia valutazione personale ?:soggetto 7sceneggiatura 8disegni 9.

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  • 3 settimane dopo...
Guest Wasted Years

Sarei curioso di sapere perchè non lo hai gradito oltre che più dettagliatamente la tua opinione sulla storia. Cosa non è andato, secondo te, in Supertex?
Se poi ti andasse di presentarti puoi farlo in questa discussione.

In ogni caso benvenuto!

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  • 2 mesi dopo...

quando un albo della mia collezione subisce "solo" 3-5 riletture significa che c'è qualcosa che non va: questa storia non mi ha mai colpito più di tanto anche se la "normalit?" di GLB è sempre buona musica per le nostre orecchie. diciamo che il nemico non è un granch?, intendo che non ha lasciato una gran traccia, e le riunioni con troppi amici sono difficili da gestire. certo, avrei potuto cavarmela dicendo semplicemente che non amo affatto gli albi celebrativi specie se a colori ma questa storia mi sembra quasi un passo dovuto per GLB (.. non per Galep, eh? fantastico)

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  • 4 mesi dopo...

Io ricordo benissimo la prima volta che lessi questo Tex... fu il piu' ricercato da ragazzo perchè era IL DIVERSO a colori... incredibile per quei tempi... quando terminai di leggerlo rimasi contento della storia era carina.. diciamo una rimpatriata di amici... sicuramente un tributo alla saga di tex fino ad allora... e poi la copertina è davvero affascinante grande GALEP.

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Supertex... mamma mia che ricordi, io sono del 66 ho iniziato a leggere Tex nel 73, negli anni della mia adolescenza gli unici arretrati che potevo comprare erano al mare quei 20 giorni che passavo in Liguria a Loano, li nel "budello" c'era un giornalaio che ne aveva centinaia che andavano a ruba come il pane, il Supertex era da sempre il numero "mito" che mancava alla mia collezione, un giorno in mezzo agli altri lo trovai :inch::inch: non mi sembrava vero, ricordo che mi aveva punto un insetto ed avevo la coscia come un melone ma quei 20 30 minuti in sala di attesa dal medico, sfogliando i fantastici disegni di Galep passarono in fretta e mi portarono dietro una emozione indelebile....

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  • 1 mese dopo...

Scusate, chi mi sa dire in quale volume della collezione storica di Repubblica/Espresso è riportata questa storia?Io ho riletto i primi 97 numeri e non mi sembra di averla trovata!Forse l'hanno omessa perchè gia pubblicata a colori. Grazie.

Modificato da Wasted Years
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  • 2 settimane dopo...

Tex gigante Albo n. 100 è SuperTex:La storia di per se non è certamente delle migliori, tuttavia non è neanche male. Mi procurai l'albo attraverso scambi ma era mancante della 1^ copertina e lo rimpiazzai con il 3 stelle comprato in edicola nel giugno del 1972 al prezzo di L 250. Da ragazzo mi piacque la storia e poi era il primo a colori. Tuttavia rileggendolo negli anni successivi mi ha dato la sensazione di essere una sintesi di una storia di più lunga accorciata per poterla contenere in un unico albo. Qualcuno lo avrà letto in uno dei miei pochi post su questo forum dal titolo ?Incongruenze Vorrei Un Aiuto? che in pochissimi hanno visitato, ma i più vecchi lettori di Tex ricorderanno di sicuro l' incongruenza nel personaggio di Red Runyon, Se siete in possesso del n. 100 Supertex originale controllate la pag. 54 e la pag. 88 dell'albo: Red Runyon appare dapprima come un uomo bianco dalla robusta corporatura con barba nera, cappello da cow boy, camicia rossa e gilet nero, poi diventa un longilineo messicano con lunghi baffetti che scendono verso il mento, sombrero e giubbino con borchie. Ovviamente tutto ciò è stato corretto nelle ristampe successive a cominciare dal 3 stelle.

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  • 3 mesi dopo...

Devo dire che questo Supertex mi ha lasciato un'ottima impressione! E' vero, purtroppo la storia deve starci in un solo albo, e quando ho visto che Tex intendeva farsi aiutare anche da Pat, Jim e Gros Jean ho pensato: ma come farà GLB a usarli tutti (oltre ai due Kite Tiger)?? Ovviamente ci doveva essere spazio per tutti, visto che era il numero 100!Però la storia penso che sia riuscita benissimo: in qualche modo agiscono tutti, la trama non è niente male e in effetti non mi pare neanche finita in un modo troppo affrettato. Forse può apparire un p? strano il fatto che tutti i complici di Matias muoiano in circostanze fortuite, forse alcuni di essi sarebbero potuti essere consegnati allo sceriffo, anzich? decidere per una fine del genere,L'unica cosa che mi ha lasciato un p? perplesso sono, in alcuni casi, i colori utilizzati: alcuni personaggi sono vestiti con dei gilet e cappelli verde brillante, tanto per dirne una! Direi che un bell'8 è meritato!

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Concordo con AtTheRocks sul giudizio positivo!La storia ha un bel ritmo, è simpatica, e Bonelli sa reggere la baracca nonostante i molti personaggi... la colorazione forse è sè un po' tenue, ma in ogni caso molto migliore delle colorazioni computerizzate di adesso, come quella di 'Sul sentiero dei ricordi' : già non sono un amante di Civitelli, che pure è tecnicamente molto bravo, ma il colore rovina proprio tutto!I limiti sono intrinseci al fatto che deve essere una storia di un albo: non può avere molto respiro, il che per un personaggio come Tex è un grosso problema: ecco allora la provvidenziale ironia che la fa essere una storia godibile.

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  • Rangers

Beh certo, la storia non è male. Però per il numero 100 tutti forse si attendevano un qualcosa in più. Che so forse per un numero così importante era meglio una storia come quella di Vendetta Indiana (che durava esattamente un albo). Risulta strano che per una missione così facile per Tex, si faccia aiutare da Jim Brandon, Pat McRyan e Gros Jean, quando bastava l'aiuto di un drappello di Navajos. :DInsomma, va benissimo che Tex chiami per una volta i suoi lontani amici, ma pare un p? forzato il loro utilizzo per una missione così "normale". Soprattutto Jim Brandon non è granch? utile nella storia, mentre i due forzuti si danno comunque da fare con i muscoli. Per il resto la storia non è così malvagia come viene spesso raffigurata, ma per me rimane un numero normale. Voto 7 :trapper:

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  • 5 mesi dopo...

Penso che ormai sappiamo bene che dai "centenari" difficilmente possiamo avere dei capolavori. Tuttavia questo SuperTex è a mio avviso un'ottimo albo, che contiene una storia molto bella, certamente costretta dall'esiguo numero di pagine, ma che si lascia leggere con sommo piacere. La storia infatti è costruita benissimo, e Bonelli dimostra di sapersi adattare alle 114 pagine;infatti alcune caratteristiche tipiche del suo modo di scrivere ci sono tutte, a cominciare dai dialoghi scoppiettanti:scoppiettante quello che si svolge tra Tex e Pat mentre Gros-Jean fa volare in aria il povero Laval... Storia in cui è impossibile annoiarsi:infatti i nostri sono qui una vera e propria banda di castigamatti che dove passa distrugge-e questa serie di spedizioni punitive mi ricordano molto la prima parte dello splendido texone di Giolitti. L'ultima parte è incalzante, senza tregua;non credo che si possa dire che questa missione sia stata facile per i nostri, che infatti si salvano per il rotto della cuffia(splendido Carson che gioca un bello scherzo a Tex con il lasso)... Su tutti ovviamente svetta un Tex deciso e risoluto, che chiacchiera pochissimo e fa volare i pugni, e che da una prova della sua furbizia nel modo in cui usa Silver... Siamo di fronte certamente ad una storia pensata davvero come celebrazione;infatti lo stesso Sergio Bonelli ha ammesso che per una casa editrice all'epoca non ancora importane come lo è oggi, arrivare a festeggiare il centesimo numero di un personaggio che sembrava dovesse durare poco,? stato un traguardo eccezionale. Ecco che allora Bonelli padre crea una festa vera e propria, inserendo nella storia alcuni tra gli amici storici di Tex-infatti è brutto festeggiare da soli... questo carattere festivo, forse anche più leggero del solito, si vede anche nel fatto che si è passati tranquillamente sopra il fatto che nel west uno con una giubba rossa e un altro vestito da trapper non passano certo inosservati... ma va benissimo così!Galep in questa storia è straordinario!!La copertina dell'albo, nella sua semplice originalità è una delle più belle della serie, e il colore sembra dare vita ai disegni del Maestro, che balzano agli occhi per la forza vitale dei personaggi e per la loro evidenza plastica. Anche gli scenari sono esaltati dal colore, per non parlare delle scene di battaglie in cui Galep è davvero eccezionale!Tuttavia mi piacerebbe vedere questo albo con qualche colorazione più moderna, tridimensionale, con quelle colorazioni tecnologiche riservate ad altri personaggi bonelliani:sarebbe una festa per gli occhi ancora maggiore!!Per chiudere, credo che questa "festa" meriti comunque un 8 e mezzo-sopratutto per il grande Galep...

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  • 5 mesi dopo...

Ricordo la trepidante attesa quando stava per uscire questo albo. Dopo "La sconfitta" stava per concludersi il primo centenario, e addirittura con un albo a colori. Avrei avuto tempo più avanti per capire che gli albi "commemorativi" lasciano sempre molto a desiderare. Tuttavia, questa rimane una pietra miliare nella serie. La storia non è un capolavoro, ma probabilmente è una delle migliori, se non la migliore in assoluto, tra gli albi commemorativi di cui sopra. L'utilizzo di tre dei migliori amici di Tex d' all'avventura un sapore particolare, e il continuo movimento in cerca dei complici di Mathias, per culminare poi con l'inseguimento e lo scontro al guado del Rio Bravo catturano piacevolmente l'attenzione del lettore. Forse inserire anche Montales e il Morisco, a parte il fatto che il primo non si vedeva da tempo e il secondo aveva fino ad allora fatto solo una brevissima comparsa, poteva appesantire eccessivamente la trama. L'uso del colore, che come dicevo a quel tempo mi aveva entusiasmato (ora mi dichiaro fedele al b/n, anche se apprezzo di tanto in tanto l'alternativa) comporta un po' una delusione, perchè continua a essere difficile distinguere Tiger, e a maggior ragione Kit Willer, dai loro pards bianchi. Comunque la storia merita, a mio parere, un 8 complessivo.

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  • 4 settimane dopo...

Francamente questa storia non mi ha entusiasmato molto. Ci sono alcuni spunti buoni ma alcune forzature come la già citata presenza di Jim Brandon; è veramente poco credibile un Jim Brandon che continui a gironzolare fra il Messico e l'Arizona con la sua divisa rossa, come minimo si sarebbe dotato di indumenti più adatti che danno meno nell'occhio. Comunque questo era il primo numero a colori e capisco che il buon Bonelli non se la sia sentita di togliere tutto quel bel rosso dal fumetto, probabilmente anche io al suo posto avrei fatto lo stesso. Ma c'è dell'altro la storia sembra un p? fare il verso al film "i magnifici sette" da cui Bonelli ha tratto, secondo me, ispirazione non dalla trama ma dall'idea di riunire gli amici di Tex, questo è forse il motivo per cui non ci sono tutti gli amici di Tex, a Bonelli ne servivano solo 3 per raggiungere il numero sette; come ha ben detto Sam Stone probabilmente la stessa storia con solo i 4 pard aiutati da un gruppo di navajos sarebbe stata più credibile e meglio sviluppata. Il finale mi sembra un p? troppo affrettato, quasi banale. I disegni mi sembrano buoni anche se non ho avuto la possibilità di vederli nel formato originale, la storia l'ho letta nella collezione storica a colori. In sostanza darei un sette alla storia ed un otto ai disegni.

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Guest Gilbertfan

Jim Brandon: "Finora la faccenda ha tutta l'aria di voler essere una nuova forma di suicidio, ma poich? non hai l'aspetto di uno che è stanco di vivere presumo che tu abbia altre idee sotto il cappello". Tex 100, "Supertex"Un'avventura piuttosto interessante, non solo per quanto concerne il soggetto ma anche per altri motivi, alcuni anche curiosi. In primo luogo c'è da dire come questa sia la prima avventura della serie gigante completamente a colori. Inoltre, se guardiamo le precedenti storie di Aquila della Notte, non lo vedremo mai che chiama in aiuto i suoi amici (? sempre accaduto l'opposto). Ora vediamo addirittura due personaggi che non si ritroveranno più assieme: Pat Mac Ryan, il pugile irlandese, e Gros-Jean, il meticcio del grande Nord. Infine, questa è stata l'unica copertina della serie gigante realizzata da Galep con la tecnica della tempera (l'altra è "Il segno del serpente", ma è stata pubblicata sul terzo Texone, nell'ormai lontano 1991). Questa storia era stata concepita per diventare una vera pietra miliare della serie, per lasciare un ricordo incancellabile nella mente di noi lettori, ma Bonelli doveva rendersi conto che concentrare all'interno di un albo di 114 pagine una storia con trafficanti, rinnegati, militari traditori e ribelli Apaches sarebbe stato impossibile. Infatti, a pagina 112 la partita è ancora tutta da giocarsi per Tex e a pagina 114 appare la scritta "Fine dell'episodio".

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Questa storia era stata concepita per diventare una vera pietra miliare della serie, per lasciare un ricordo incancellabile nella mente di noi lettori, ma Bonelli doveva rendersi conto che concentrare all'interno di un albo di 114 pagine una storia con trafficanti, rinnegati, militari traditori e ribelli Apaches sarebbe stato impossibile.

Mah, io non ho avuto questa sensazione. Piuttosto credo che GLB avesse voluto costruire una storia che fosse in qualche modo un "omaggio" a quello che era stata finora la serie, includendo tutti i pards e quegli amici di Tex che oggi sono storici. E credo che ci sia anche riuscito bene!
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Guest Gilbertfan

No, vabb?, non dico che GLB abbia creato una cattiva storia, anzi... Dico solo che se proprio voleva un'avventura con tutti gli amici di Tex avrebbe dovuto dare spazio ad una geniale idea delle sue, dato che ha sempre dimostrato di averne a bizzeffe (magari prolungando l'albo fino a 164 pagine, come i primissimi numeri...).

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  • 2 settimane dopo...

Questa storia era stata concepita per diventare una vera pietra miliare della serie, per lasciare un ricordo incancellabile nella mente di noi lettori, ma Bonelli doveva rendersi conto che concentrare all'interno di un albo di 114 pagine una storia con trafficanti, rinnegati, militari traditori e ribelli Apaches sarebbe stato impossibile.

Mah, io non ho avuto questa sensazione. Piuttosto credo che GLB avesse voluto costruire una storia che fosse in qualche modo un "omaggio" a quello che era stata finora la serie, includendo tutti i pards e quegli amici di Tex che oggi sono storici. E credo che ci sia anche riuscito bene!
Si anch'io leggendo la storia ho avuto la sensazione che Bonelli abbia voluto rendere omaggio a Tex per il raggiungimento dei 100 numeri facendo una specie di riunione di famiglia. Poi, ma questa è una mia sensazione, ha scelto di far figurare 7 protagonisti forse ispirandosi al film "I magnifici sette" molto famoso a quei tempi, altrimenti perchè avrebbe escluso altri personaggi come ad esempio Montalesè
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