lo fa per finta!!!!!
vi ricordate la scena nella prima storia a San Francisco in cui Tex umilnente chuede scusa al bandito, ma poco dopo lo minaccia?
Questa cosa che aveva scritto Grande Tex mi aveva lasciato perplesso. Non mi ricordavo assolutamente una scena in cui Tex chiedeva umilmente scusa come nell'ultima storia di Nizzi. Allora sono andato a controllare. E ho visto che ricordavo bene, quella scena non c'è!
Ecco cosa c'è invece, alle pagine 11, 12 e 13 di Tex Gigante 62 "Squali" (spero di non fare casini con le immagini...)
La cosa che si nota subito, invece, è quanto Bonelli fosse poco "moderno" e originale, il suo Tex si comporta in maniera totalmente prevedibile: non solo NON chiede scusa a nessuno (nell'ultima vignetta di pagina 11 dice testualmente "scusate amigo, sapreste indicarmi dove si trova la redazione del San Francisco Examiner?" ma se qualcuno interpreta lo "scusate" usato per parlare con sconosciuti con il "chiedere umilmente scusa" ha problemi con l'italiano...), ma perde un sacco di occasioni per mostrarci la sua "umanità".
Un autore come Nizzi avrebbe tratto, in maniera più moderna, una scena drammatica dalla situazione: Tex poteva gettarsi a terra piangendo, avrebbe potuto strisciare baciando gli stivali ai due maleducati, avrebbe potuto correre via a nascondersi in una latrina... insomma, cose che oggi sono apprezzate da un pubblico più smaliziato, che apprezza le "finezze" inserite abitualmente da Nizzi.
E invece che fa qui il Tex di GL Bonelli? Non solo NON chiede scusa, non solo NON è in mutande (imperdonabile questa...), non solo non si fa beccare come un beccaccino in mutande disarmato appena svegliato, ma dopo una "finta" di mezzo secondo, subito inizia a fare il prepotente facendo saltare cappelli a pistolettate!
Scusa, Grande Tex, ma l'associazione che hai tentato di questa buffa scenetta con il capolavoro Nizziano di drammaticità e di critica sociale (perchè tutti quanti portiamo i pantaloni? Liberiamo le nostre mutande, il Tex di Nizzi ci indica la strada!) che abbiamo potuto leggere in questo ultimo numero, non regge. Quella di Nizzi non è una mera scenetta buffa di poche strisce (la finta remissività di Tex nel numero 62 dura per l'esattezza una sola vignetta, un terzo di striscia), quella descritta da Nizzi è una situazione che non solo dura due pagine, ma viene "costruita" con gli eventi delle venti pagine precedenti! Venti pagine per far vedere Tex in mutande che chiede umilmente scusa! (altro che quella vignetta di GL Bonelli in cui Tex rimane vestito e non chiede scusa a nessuno...)