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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 19/05/2020 in tutte le sezioni

  1. Facciamo un esperimento mentale, per cercare di farti capire il problema. Mettiamo che io scriva una storia in cui Tex, per battere un cattivo, si finga gay. Lo seduca, lo faccia spogliare, baciandolo, e poi quando questo è nudo, lo pugnali alle spalle a tradimento. Tu la leggi e ovviamente (almeno spero) inizierai a protestare dicendo che questo è contrario alla caratterizzazione di Tex, che Tex non lo farebbe mai, etc tc. E io ti rispondo "non dire cazzate, Tex lo fa per fregarlo, quindi va tutto bene. Non ho mica detto che Tex è gay, fa solo finta per vincere" Tu provi a dirmi che il problema non è che Tex sia gay o meno, quanto il fatto che tutta l'azione è totalmente contraria a come è sempre stato caratterizzato il personaggio. E io ti rispondo "anche nelle storie di GL Bonelli capitava sempre!" E poi, se mi fai notare che invece non capitava, "chi sei tu per dire che GL Bonelli non avrebbe approvato questa scena?" oppure "che ne sdappiamo noi di che carattere ha Tex" (dopotutto, ne leggiamo le avventure da soli 70 anni...) Ecco, se riesci ad immaginarti in questa situazione, vedi com'è partecipare a questo thread per me e diversi altri (sempre che tu abbia voglia di capire...)
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  2. Diablero sarà anche esagerato e scarsamente diplomatico ma, secondo me, non potrebbe avere più ragione di così. Prendete Tex 714, andate a pag. 72 ed eliminate le ultime due vignette (casualmente si risolve anche il problema della vignetta copia e incolla). Poi andate a pag. 73, cancellate nella quarta vignetta il "certo... capisco..." con una bella pennellata di nero: basta e avanza l'espressione silenziosa di Tex che fulmina gli scagnozzi come dire "tra un po' te lo do io il silenzio." Questo non è da Tex: verissimo. Ci voleva... per fregare...: se i banditi non si facevano fregare, cosa cambiava? Rubagalline: se i banditi erano così beccaccioni, Tex non sarebbe riuscito a farne un sol boccone anche senza umiliarsi per finta?
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  3. Insomma, trovo un po' difficile negare anche questa evidenza. Che Tex chieda umilmente scusa è incontrovertibile! Non capisco perché continuare a negare una cosa così evidente! Questo non è da Tex, anche considerando il fatto che lo faccia per ingannare i banditi! Non abbiamo letto forse DECINE di storie in cui Tex si finge qualcun altro per ingannare qualcuno? Lo sappiamo come fa (o almeno, dovremmo saperlo), e dovremmo anche sapere che non lo fa così. Questa è una palese violazione delle caratteristiche psicologiche del personaggio! I pards NON SONO intercambiabili! Una commedia così esagerata la potrebbe fare Carson, che si diverte di più a "recitare" ruoli fintamente sottomessi (come quando fa il vecchietto brontolone). Tiger no, Tiger quando deve fingersi sottomesso sta in silenzio, magari fingendo di non saper parlare in inglese, perchè non riesce a farlo. Tex ancora peggio di Tiger, Tex ringhia anche davanti ad una pistola! Notare anche che, palesemente, le scuse non erano necessarie. Tex poteva ritirarsi lo stesso. Questo è un caso più che evidente (ma proprio al livello di "per negarlo bisogna rifiutarsi di leggere la pagina") di un autore che VOLEVA, a tutti costi, scrivere una scena con Tex in mutande che chiedeva scusa, e per riuscirci non solo ha fatto passare i quattro pard per dormiglioni incapaci e li ha fatti agire contro ogni logica, ma ha ignorato completamente tutta la caratterizzazione precedente del personaggio.
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  4. @Diablero ha citato prima Boris, ora lo cito io: "A noi la qualità c'ha rotto er cazzo!" Ti ha già risposto Diablero, ma... la tattica non deve essere per forza parlata. La si può anche mostrare e basta. Che è un po' diverso dal fare pagine e pagine di gente immobile che falcia avversari.
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  5. Ti racconto un aneddoto. Un bandito della mia terra, tal Stochino, nome che ai più non dirà niente, con altri pastori sardi agli ordini di Emilio Lussu, sugli altopiani dove nella grande guerra si combatteva palmo a palmo contro gli austriaci, immagino per puro spirito di bravata o più semplicemente perché non tenevano in gran conto la loro pelle, di notte scavalcavano le trincee e silenziosi come gatti si recavano in territorio nemico, nelle trincee austriache, dove coglievano gli inermi nel sonno e gli tagliavano la gola con un coltello che è ancora in uso e che in sardo si chiama "leppa". Questo per dirti che c'è gente che non scappa, c'è gente a cui la morte non fa paura e che per vivere pensa si debba innanzitutto portare rispetto alla propria persona. E' una questione di mentalità, i sardi di quelle trinceee erano usi a compiere certe azioni sanguinarie e penso che per gli austriaci il terrore vero fosse in realtà quello psicologico di non poter dormire in pace se non il lungo sonno della morte. Quella guerra l'abbiamo vinta anche così. Non siamo molto lontani, mi piace pensarlo almeno, dallo spirito che animava quei selvaggi guerrieri che tu denigri.
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  6. lo fa per finta!!!!! vi ricordate la scena nella prima storia a San Francisco in cui Tex umilnente chuede scusa al bandito, ma poco dopo lo minaccia? Questa cosa che aveva scritto Grande Tex mi aveva lasciato perplesso. Non mi ricordavo assolutamente una scena in cui Tex chiedeva umilmente scusa come nell'ultima storia di Nizzi. Allora sono andato a controllare. E ho visto che ricordavo bene, quella scena non c'è! Ecco cosa c'è invece, alle pagine 11, 12 e 13 di Tex Gigante 62 "Squali" (spero di non fare casini con le immagini...) La cosa che si nota subito, invece, è quanto Bonelli fosse poco "moderno" e originale, il suo Tex si comporta in maniera totalmente prevedibile: non solo NON chiede scusa a nessuno (nell'ultima vignetta di pagina 11 dice testualmente "scusate amigo, sapreste indicarmi dove si trova la redazione del San Francisco Examiner?" ma se qualcuno interpreta lo "scusate" usato per parlare con sconosciuti con il "chiedere umilmente scusa" ha problemi con l'italiano...), ma perde un sacco di occasioni per mostrarci la sua "umanità". Un autore come Nizzi avrebbe tratto, in maniera più moderna, una scena drammatica dalla situazione: Tex poteva gettarsi a terra piangendo, avrebbe potuto strisciare baciando gli stivali ai due maleducati, avrebbe potuto correre via a nascondersi in una latrina... insomma, cose che oggi sono apprezzate da un pubblico più smaliziato, che apprezza le "finezze" inserite abitualmente da Nizzi. E invece che fa qui il Tex di GL Bonelli? Non solo NON chiede scusa, non solo NON è in mutande (imperdonabile questa...), non solo non si fa beccare come un beccaccino in mutande disarmato appena svegliato, ma dopo una "finta" di mezzo secondo, subito inizia a fare il prepotente facendo saltare cappelli a pistolettate! Scusa, Grande Tex, ma l'associazione che hai tentato di questa buffa scenetta con il capolavoro Nizziano di drammaticità e di critica sociale (perchè tutti quanti portiamo i pantaloni? Liberiamo le nostre mutande, il Tex di Nizzi ci indica la strada!) che abbiamo potuto leggere in questo ultimo numero, non regge. Quella di Nizzi non è una mera scenetta buffa di poche strisce (la finta remissività di Tex nel numero 62 dura per l'esattezza una sola vignetta, un terzo di striscia), quella descritta da Nizzi è una situazione che non solo dura due pagine, ma viene "costruita" con gli eventi delle venti pagine precedenti! Venti pagine per far vedere Tex in mutande che chiede umilmente scusa! (altro che quella vignetta di GL Bonelli in cui Tex rimane vestito e non chiede scusa a nessuno...)
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  7. Bella storia con una bellissima ambientazione (tutta messicana). I disegni sono strepitosi, sebbene continuo a pensare che questo formato tenda a non rendergli giustizia visti i tantissimi dettagli di cui è piena ogni singola vignetta. Se questa storia venisse ripubblicata in formato più grande (cosa che sarebbe giusta nei confronti dell'enorme lavoro fatto da Capitanio) la ricomprerei sicuramente. Aggiungo anche che la versione grafica di Carson di Capitanio è quella che più di tutti gli altri disegnatori rappresenta il Kit come me lo immagino io.
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  8. Ah ok basta una notte di "vigilanza", poi tutti in vacanza Un bel tanga leopardato e arriviamo a duecento pagine
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  9. Senti Ymalpas, hai senz'altro tante buone qualità, ma è inutile che giri la frittata come vuoi. Di Nativi tu non capisci un cazzo. Punto.
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