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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 21/05/2020 in tutte le sezioni

  1. La tua ironia non attacca, Diablero, soprattutto con me. Nel suo libro, Guida alla fantascienza, Asimov parla che nelle fanzine degli anni Trenta gli aficionados di science fiction disquisivano caparbiamente su astronavi e androidi per mesi interi, fino al punto di raggiungere livelli di puntigliosità che avrebbero messo a dura prova la pazienza di Giobbe. Insomma, lui parlava degli antenati dei simpatici nerd visti nella sit comedy The Big Bang Theory. Questo per dire che io non ho proprio l'intenzione di continuare per altre quindici pagine nel parlare di come avrebbe agito Tex, di come Tex non si fa mai trattare da fesso, delle mutande, e bla bla bla bla bla. Si capisce, e chi ha letto il mio post precedente l'avrà sicuramente capito, che mi basavo su quanto orchestrato da Nizzi per quella SEQUENZA specifica. Non entro nel merito, non dico che doveva agire diversamente o modificare, oppure SE utilizzare o no un ostaggio. Era, quella di Nizzi, una scelta narrativa, e, come ha confermato il Bos, una scelta plausibile e tale resta, ossia: Tex che FINGE e fa la COMMEDIA. E' un espediente utilizzato nella fiction, nei film, nelle serie televisive: l'eroe minimizza perché impossibilitato, momentaneamente, nell'agire, e si ritira per poi intervenire massicciamente in seguito. Nizzi poteva agire diversamente? Certo. Ma mi chiedo: decidi TU? Rispondo io: NO. E sei stato libero di esprimere la tua opinione (alleluia). E ancora: Boselli ha convalidato la sequenza incriminata. Insomma, non gliel'ha fatta riscrivere a Nizzi, ergo l'ha ritenuta idonea, quindi per lui andava bene. Non me lo vedo Mauro tergiversare e farsi dei problemi. Credo che avrebbe di certo fatto modificare a Nizzi quella scena, gli avrebbe detto di correggere il tiro se essa minava alla integrità del personaggio e alla sua storicità, ma non l'ha fatto. E' un dato di fatto INOPPUGNABILE che dimostra che nessuno ha ragione. SOLO il curatore. Però tu continui e perseveri perché ci vuoi dire che: - Nizzi non sa sceneggiare - Nizzi deride Tex mettendolo in scene surreali (della serie "slacciamolo il cinturone") L'hai detto? Amen. Perciò sarebbe bello che Nizzi intervenisse. Così potrebbe spiegare le sue scelte. Sarebbe democratico e bello. Ah, tu scrivi: E sì, specialmente se non si ha chiaro cos'è una storia, e il fatto che sono create dagli sceneggiatori.... Innanzitutto, quei quattro puntini sospensivi gridano vendetta (ma ti sarà scappato, però visto che fai le pulci a Nizzi, consentimi di farle a te 😁). Comunque non entro nel merito di questa tua affermazione perché non è argomento del topic. Sii rispettoso, amigo, visto che qualche post precedente mi hai fatto la verginella che in questo forum non rispettano abbastanza la TUA opinione...
    2 points
  2. Eh sì, certo che è un dannato paletto, quell'ostaggio... se Nizzi avesse potuto SCRIVERE UNA STORIA, invece di raccontare un fatto vero e storico in cui l'ostaggio c'era, avrebbe potuto cambiare qualcosa... ma visto che QUESTA NON È UNA STORIA MA UN DOCUMENTARIO, MICA L'HA DECISO NIZZI CHE TEX LÌ ERA IN MUTANDE, DISARMATO E CON UN OSTAGGIO! Non l'ha mica deciso Nizzi, lui non scrive mica storie, l'ha deciso lo Spirito Santo che decide i nostri destini! E sì, specialmente se non si ha chiaro cos'è una storia, e il fatto che sono create dagli sceneggiatori....
    1 point
  3. La storia è di gran lunga superiore al color. E le sparatorie sono solo una componente della storia. Non aspettarti la qualità offerta dalle storie di Mauro Boselli, questo no, ma questa di Nizzi è comunque superiore aalla maggior parte delle storie scritte da Faraci.
    1 point
  4. Per me Mezcali è tutt'altro che magnifica, e quella di Rauch mi è piaciuta. Leggendo le sue storie che ha scritto per Zagor, molto belle , per me andrebbe benissimo anche su Tex.
    1 point
  5. Ecco quelle sono un ottimo esempio di quanto ho detto: ti lanci in molte affermazioni apodittiche; argomenta di più e vedrai che non solo i tuoi interventi saranno più solidi, ma anche tutta la discussione ne verrà arricchita e ne verranno maggiori spunti.
    1 point
  6. (Post conclusivo, almeno per me, che oggi dovrebbe essere uscito Tex Willer e da domani spero di parlare di storie ben più interessanti di questa.) Vi ho mai raccontato di quando ho creduto che Tex fosse morto? È stato pochi anni fa, quando sono tornato a leggerlo dopo un (lungo) periodo di smago, seguito alle famose polemiche su TWO, che mi avevano tolgo il gusto del leggerlo. Comunque, senza andare troppo a rivangare il come e il perché, mi trovo a leggere un albo di Tex per la prima volta da anni... e la malasorte ha voluto che fosse uno degli ultimi albi di Faraci! Mi sono perso gran parte delle storie di Faraci, le leggerò in futuro probabilmente, man mano che recupero il periodo che non ho letto. Mi dicono che all'inizio non fosse così male. Ma quella volta mi trovai di fronte ad una "storia" che non lo era. Era un elenco di clichè, di tormentoni, di cose già viste e straviste, di "satanasso" e "vecchio cammello", di patatine fritte e bang bang zip zip, tutte scene riconoscibili come texiane... ma senza una storia decente di Tex sotto. Soprattutto, senza "vita", e senza "anima". Non era una storia di Tex, era una citazione di una storia di Tex. un collage di scene fotocopiate da storie di Tex. E io ho pensato che, dopo tutte le polemiche che ricordavo, mandato via Nizzi, per non scontentare i lettori "tradizionalisti", Tex fosse stato ingabbiato in un eterno rifare sempre le stesse poche cose, come un santino dell'eroe che fu, o una bella statua equestre. Con patatine, satanassi e cammelli in ogni storia, per accompagnare dolcemente i lettori rimasti nel sonno e nei ricordi, senza turbarli con qualcosa di nuovo. O di vivo. Prima di leggere quell'albo, non avevo smesso di comprare Tex, solo di leggerlo. E non avevo deciso davvero "smetto di leggerlo", era solo capitato. Non ne avevo più voglia e rimandavo. Alla fine, rendendomi conto di quanti Tex non letti avevo accumulato, mi ero detto "ora basta, leggo l'ultimo numero uscito, e decido, o ricomincio a leggerlo, o smetto anche di comprarlo" Dopo aver letto quella storia di Faraci, la mia decisione fu di smettere di comprarlo. Mi faceva troppa pena vedere Tex ridotto così, ad un burattino ridotto a ripetere sempre gli stessi stanchi tormentoni. Per fortuna, le mie manie completiste mi impedirono di smettere subito con un numero qualunque. Volevo arrivare almeno ad un numero "significativo", e il centenario non era lontano. Così comprai e lessi anche i successivi. E inoltre lessi anche qualcuno degli ultimi Texoni. E scopri che invece Tex era ben vivo nelle storie di Boselli, anzi era vivo come non lo era stato da anni! E ne fui contentissimo: era, dopotutto, un vecchio amico d'infanzia che credevo morto, che invece era in ottima salute! E se prima ero "boselliano" per preferenza rispetto a Nizzi, adesso mi sa che lo sono per paura. Paura di cosa potrebbe diventare Tex dopo Boselli. Dopo aver visto cosa sarebbe se fosse affidato ad autori anche "alla moda" come Faraci... Mi è tornata la voglia non solo di leggere Tex, ma anche di parlarne, ed eccomi quindi qui, di nuovo a discutere sulle storie (anche se speravo che l'epoca delle flame su Nizzi fosse finita per sempre... ) Cosa c'entrano queste reminiscenze personali con questa storia di Nizzi? Beh, dovrebbe essere chiaro. Al di là degli allungamenti del brodo, al di là degli svarioni, al di là delle mutande e delle scuse... anche se tutti i difetti di questa storia fossero corretti (almeno, quelli che io ritengo difetti), alla fine rimarrebbe comunque una citazione di una storia di Tex. Ci ritrovo quella maniera di "fingere" una storia ammassando pezzi fotocopiati da vecchie storie. Non c'è l'effetto santino di quella vecchia storia di Faraci, paradossalmente, proprio perchè Nizzi insiste a mostrarci i pards come incompetenti dormiglioni. Invece di un monumento equestre, è una parodia, ma comunque, è qualcosa di freddo. Freddo come una tomba. Non c'è anima, non c'è passione, non c'è avventura, non c'è partecipazione. Non c'è tutto ciò che rende grande una storia e un narratore, al di là del mero "mestiere". in una parola, non c'è vita. Lunga vita a Tex!
    1 point
  7. Su questo concordo totalmente. Ma, per esperienza, il fatto che queste discussioni finiscano per incentrarsi su 1-2 scene "emblematiche" è abbastanza normale. Io dovevo ancora fare un post "complessivo" sulla storia, aspettavo di farlo "a bocce ferme" ma ormai mi sa che ho già detto tutto in vari post precedenti. Per non stare a ripetermi troppo, cercherò di fare un riassunto. La storia per me presenta davvero diversi problemi, sotto un sacco di aspetti. Del primo avevo già parlato molto all'uscita del primo albo: 1) Metà del primo albo è chiaramente un "allungamento del brodo", che non ha nulla a che vedere, anche tematicamente, con la storia successiva. Il resto dei due albi è dedicato ad una storia che ha comunque un tema chiaro: Tex e pards sono su una barca, devono farla arrivare a destinazione nonostante varie minacce e diversi attacchi, non a caso alla fine appena scendono dalla nave catturano il "cattivo" immediatamente, a quel punto la sua cattura è una postilla, l'impresa è far arrivare la nave in porto. Che senso ha farci vedere il viaggio per arrivare sul luogo, se non per allungare il brodo? Quando mai si è visto prima in una storia di Tex che ci facessero vedere tutto il viaggio? (mi immagino come sarebbe stato bello "massacro" se ci avessero fatto vedere prima il viaggio di Tex dalla riserva, con i cambi di treno, il menù dei vari ristoranti, i tragitti panoramici, un bel depliant per "l'agenzia viaggi Tex", con Tex che arriva a Goldeena solo dopo decine e decine di pagine così...) Questo aspetto di estraneità dalla storia vera e propria è accentuato anche dal fatto che gli eventi che vengono descritti (la morte del cercatore d'oro per esempio) non hanno il minimo effetto sulla storia successiva. Avete presente il concetto della "pistola di Cechov"? (se non sapete cos'è qui c'è una rapida spiegazione). Ma nè il cercatore d'oro, nè le lumache tornano più, e anche la scena in cui il boss inizia a tramare è totalmente inutile, non fa che far vedere quello che comunque viene svelato e spiegato poi nella storia (ad essere precisi, non solo la storia successiva non usa minimamente questo lunghissimo incipit, ma accade il contrario, questa parte che commenta la successiva: durante la riunione, il boss chiarisce una delle domande che potrebbero venire DOPO aver letto la storia: "ma perchè non l'hanno semplicemente fatta saltare?", come se rispondesse ad un osservazione o a una critica. Altro indizio sul fatto che sia stata scritta DOPO. Il fatto che Nizzi abbia consegnato la sceneggiatura intera non ci dice infatti nulla su come lui l'abbia scritta prima di consegnarla, cosa ha fatto prima o dopo. Ma in ogni caso, anche se l'avesse scritta da pagina 1 in poi, senza aggiunte..., la prima parte è ancora un elemento estraneo e superfluo) Ma anche se consideriamo solo la storia vera e propria escludendo questo allungamento del brodo (e gli altri che si notano più avanti, tipo la tavola muta per salire le scale), ci sono altri problemi: 2) Il comportamento di Tex e pards, totalmente illogico e out of character (ho letto il post di Borden, ma non concordo, per me il senso dell'umorismo di Tex è più del tipo "ti accendo un cerino fra le dita dei piedi" che non del tipo "mi fingo umile e sottomesso e rido fra e me su come ti sbagli sul mio conto"...). Ma a parte la scena delle scuse, che ha monopolizzato anche troppo la discussione, ci sono davvero troppe cose che non vanno nel comportamento dei pards, tutte già citate: il fatto che dopo aver fatto migliaia di chilometri perchè si sa che ci sarà un attentato, poi vanno a dormire tutti fregandosene completamente. Il fatto che sanno già chi è il capo dei sabotatori e sanno cosa vuol fare, mettono in grave pericolo la vita dei passeggeri invece di prevenire la minaccia (ma questo fatto del mettere in pericolo innocenti perchè "servono prove" è un po' il pallino di Nizzi, lo faceva anche ai suoi tempi migliori, nonostante ci siano decine di storie di glb in cui Tex delle prove se ne è sempre fregato), etc. 3) Se, sulla carta, l'idea di avere una storia in cui Tex e pards devono far arrivare una nave a destinazione è piuttosto intrigante... in pratica poi tutto si sgonfia nelle solite pagine e pagine di "bang bang ahhh!", assolutamente indistinguibili dai "bang bang Ahhh!" della storia precedente sul fortino. Insomma, sono storie in cui il soggetto potrebbe anche essere interessante e originale... ma poi l'idea viene rovinata da una realizzazione sciatta, piatta e ripetitiva. Per un esempio della ripetitività delle pagine e pagine di bang bang Ahhh... E questa è solo una piccola parte (sono solo quelle dove il "bang bang Ahhh!" è su due vignette affiancate), in tutto ci sono solo nel secondo albo 31 scene "Bang bang Ahhh", e visto che ogni volta ci devono far vedere sia lo sparo ("bang bang") che il morto ("Ahhh"), occupano come minimo due vignette, a volte di più (GL Bonelli era più economico nelle sue sparatorie, spesso usava una vignetta sola, tanto era chiaro chi sparava, e non aveva bisogno di allungare brodi). 4) L'abuso di "bang bang Ahh" porta, come nella storia precedente, ad avere comportamenti assurdi anche da parte dei nemici. Gli indiani soprattutto sono trattati da Nizzi come dei suicidi senza il minimo senso di autoconservazione. Come è già stato fatto notare, questi non sono indiani che stanno combattendo per difendere case e famiglie, e nemmeno per tenere lontani invasori: sono lì solo per il bottino, sono ladri, come i moderni rapinatori che si infilano nelle ville isolate. Beh, avete mai sentito parlare di una banda di rapinatori che insistesse a cercare di rapinare una villa dopo che gli abitanti ne hanno uccisi DECINE? Anche se la rapina avesse successo, e il capo indiano si portasse a casa whisky e bottino... come potrebbe giustificare ai suoi stessi uomini la perdita di anche solo 4-5 guerrieri, in una razzia? I parenti di quei guerrieri si accontenterebbero come giustificazione di "sì, ho fatto ammazzare tuo fratello, ma guarda che bella bottiglia di Bourbon che ti ho portato!"? Direi che un capo simile non solo durerebbe poco, ma rischierebbe di perdere la vita oltre che il titolo. Invece, questi indiani da operetta che fanno? Nel primo assalto, dove si fanno beccare ad avanzare con delle canoe (?!) all'attacco di una nave piena zeppa di persone armate (e già qui siamo sul suicida andante, il piano iniziale prevedeva di aggredire vittime inermi nel sonno, ed era chiaro che era già fallito) ne muoiono dieci! A quel punto, dopo una simile strage, cosa decidono? Di rinunciare e cambiare capo? Nooo! Di riprovarci più avanti! Da come ne parlano, sembrerebbe che per ritentare, abbiano a disposizione un agguato perfetto, chissà quale arma segreta... ma no, anche qui, per la sciatteria della sceneggiatura, il diabolico piano è... riattaccarli allo scoperto con le canoe! (l'idea sarebbe che con la nave insabbiata, non possono scappare... come se avessero motivo per scappare di fronte a quattro sfigati che si fanno ammazzare come bersagli al tiro a segno...) Ma andiamo per ordine: di per sè la nave non si incaglierebbe, per farla incagliare, gli indiani devono impedire che vadano in avanscoperta, e qui per riuscirci... sacrificano altri nove di loro! (e siamo a 19 morti per qualche barile di Whisky) Alla fine, sacrificando quei 9 uomini, riescono a farli arenare, e qui, qual è il loro piano diabolico? ATTACCARE ALLO SCOPERTO SU UNA BELLA SPIAGGIA SABBIOSA! (vedere pagina 45. All'inizio vedendoli avanzare fra le canne pensavo che almeno lì stessero dimostrando prudenza, ma anche lì finiscono per andare al massacro come un branco di idioti). Correndo allo scoperto ne muoiono altri cinque! (e siamo a 24 morti!) Nonostante questo, insistono (ma quanto era buono quel whisky????) e ne devono morire altri sette in vari assalti suicidi (sì, perchè gli ultimi muoiono stile kamikaze, gettandosi in mezzo ai nemici cercando di farne fuori qualcuno prima di essere uccisi), e il ridicolo assalto finisce solo quando... muore il capo. Senza che la morte di trenta indiani in precedenza avesse la minima importanza. A saperlo prima, che contava solo il capo, bastava ammazzare lui e basta, no? Se ero di quella tribù, al quarto morto il capo sarebbe stato tristemente ucciso da una freccia vagante... Questo era l'elenco (in teoria riassuntivo, ma sono prolisso, non posso farci niente), a dopo per le conclusioni (spero brevi, ma non garantisco niente)
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  8. Non lo nego, Grande Tex. Ma a volte potresti argomentare di più. Senza dubbio arricchirebbe ulteriormente la discussione.
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  9. Il mondo è bello perchè è vario...
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  10. Mancano l'avvocato Guarino e Fog che si dileggiano a vicenda e sembrerà di essere tornati indietro di 18 anni.
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  11. A rafforzare il (grosso) sospetto che possa essere gay. Il vecchio cammello, invece, per me fa la commedia da vecchio reprobo ma è tutta una copertura per non far capire a noi lettori che sta con Tex da 70 anni. D'altra parte Tex è totalmente disinteressato alle donne come il mio collega gaio, non ci sono dubbi. Non gli piace la Fxxx...
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