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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 29/04/2022 in tutte le sezioni

  1. Scrivo un bel commento su Winnipeg, così è la volta buona che Boselli mi toglie definitivamente il saluto Premetto col dire che per me Winnipeg rappresenta la peggiore storia di Boselli su Tex...con un aggettivo, la definisco inclassificabile. Dopo Winnipeg, decisi di chiudere con Tex (e per due anni non sono riuscito più a leggerlo), perchè questa storia a tinte gotiche, piena di verbosità e di atmosfere cupe mi angosciava letteralmente, pagina dopo pagina...non tanto perchè Boselli cerca fino all'ultimo, per altro in modo del tutto insufficiente, di tenere "coperto" il finale (ci potrebbe stare, in realtà) ma perchè il finale è qualcosa di indecente, perchè comporta un fallimento dei quattro pard, soprattutto di Tex, che non riesce MAI a comprendere la vera natura del Kid. Nella storia in questione i protagonisti sono il Bieco Thunder, trasformato in modo improprio da guerrigliero di Quantrill, ammazzasette dannatamente in gamba e privo di pietà, lurida feccia del vecchio Missouri, in una sorta di assassino psichiatrico e abile negli intrighi, ben poco interessante...per assurdo perde la sua fisionomia, diventamdo solo un vecchio folle assetatto di vendetta. il vero protagonista della storia, in fin dei conti, è il Cieco insieme a Kid Rodelo, mentre i pard stanno sullo sfondo, brancolando nel buio. Parliamo di Kid Rodelo...in "Giovani assassini", ottima storia, già Boselli aveva cercato di rendere il Kid un cattivo reso "quasi" buono dalla contingenza, un tronco umano senza un braccio distrutto nella psiche e ormai "finito" dopo aver cercato e ottenuto la sua vendetta. Ma qui a mio modo di vedere errore non vi è stato, dal momento che il Kid viene sempre dipinto come uno speitato assassino, "rabbonito" nel finale solo dalla sua condizione di infermità e dall'affetto per lui da parte di Dallas...Tex nella famosa votazione non sbaglia, perchè in cuor suo sa che il Kid è rimasto uno spietato assassino, ma lascia aperta una votazione con i pard, cui Borden aggiunge volutamente Mike, per "evitare" un capestro al Tronco Umano, proprio perchè Tex non essendo un uomo di legge ma di giustizia, non se la sente di consegnarlo al boia...e qui Il Bos non sbaglia assolutamente, dal mio punto di vista: l'avrebbe fatto anche GlBonelli. il riprendere il Kid per un'avventura successiva è stato invece tragicamente un errore, perchè Boselli ha dovuto nuovamente "ricostruire" un personaggio già destrutturato (con un certo successo, per altro, come dicevo) nella sua seconda apparizione, dimostrando a tutti che il giudizio di Tex nella storia precedente sul Kid è stato in buona sostanza sbagliato...la morte del Kid nel finale, che di tragico proprio non ha nulla, dal momento che neanche per un minuto il lettore "medio" può immedesimarsi in un personaggio reso qui male psicologicamente, senza una chiara personalità, fa credere al lettore che Tex ha sbagliato a giudicare Rodelo... Ho provato a rileggerla, senza pensare che sia una storia di Tex, e ho trovato ovviamente interessanti molte trovate del Bos ( tra cui il carro dei saltimbanchi cinesi e le allucinazioni succesive). Per fortuna quando ho ripreso a rileggere Tex ho trovato un Boselli redivivo...questa storia dimostra a mio modo di vedere, che i ritorni ad libitum di alcuni personaggi possono produrre un avvitamento creativo dell'autore, che per far quadrare la trama e tirare le fila deve fare salti mortali, rischiando di appesantire la storia. Ancora amici, Bos?
    1 point
  2. Ho letto le altre storie (quattro) che ancora mi restavano e lascio un ultimo commento solo per quella scritta da Ulzana. Prima considerazione: è una storia dedicata a Tex, un tributo alla sua grandezza e a quello che rappresenta per noi lettori. Tante volte la lettura di un Tex ci ha tolto dalla mente pensieri, preoccupazioni. Tante volte in questo senso ci è venuto in aiuto senza che noi si potesse dirgli grazie alla fine della lettura. In questo vecchio soldato Ulzana ci ha messo se stesso, ci ha messo noi lettori. Poter incontrare Tex, per mezzo di un personaggio fittizio, nelle sue pagine e nella sua storia che ne declina ancora una volta il mito, è un po' il sogno di tutti noi. Una storia tutta per dirgli grazie, semplicemente questa parola per decine, centinaia di avventure che ci hanno fatto divertire nella sua compagnia. Beh Ulzana, il gioco dell'immedesimazione l'ha giocato fino in fondo, ci ha lasciato come il suo personaggio, dopo aver detto un grazie a Tex e senza potergli spiegare il perché. Che io ricordi di albi dedicati a Tex e al suo mito ce ne sono stati pochi. C'è quello di Magnus che è il massimo tributo dedicato da un'artista al personaggio creato da Bonelli e Galleppini. Anche Magnus, come Ulzana, per pochi mesi non ha potuto vedere l'albo in edicola, con il suo nome riportato sopra. E' un qualcosa che, tutte le proporzioni mantenute, li accomuna. La storia è una storia crepuscolare, c'è il Tex che salta fuori all'improvviso, nel momento di maggior bisogno. E' quello che ci si aspetta da un eroe. Ulzana l'aveva capito benissimo. Lo capiscono molto meno quegli autori che pur di metterlo in difficoltà non fanno di lui il salvatore, quello che ti tira le castagne dal fuoco, ma quello che ha bisogno di essere aiutato e qualche volta salvato. Il che ci sta anche, ma le figure da piccione per il Tex glbonelliano non sono mai ammesse. Ecco perché il Tex immaginato da Ulzana è un Tex glbonelliano nel profondo dell'anima, il Tex che noi lettori amiamo e pretendiamo, sbrigativo nel risolvere i problemi. Ecco perché questa storia vale molto di più di quello che può sembrare di primo acchito. E che questa sia la sua prima e ultima storia per Tex ci aggiunge malinconicamente quel tocco poetico in più, una storia di cui saresti potuto andare ben fiero. Adios amigo!
    1 point
  3. Potrebbero chiamarla Bedlam Rivalry, che però esiste già ed è usato per la rivalità tra le università di Oklahoma e Oklahoma state.
    0 points
  4. Sul sito SBE, nella pagina dedicata a Nizzi, si legge ancora oggi: "A metà degli anni Ottanta comincia ad alternarsi con Gianluigi Bonelli alla stesura delle sceneggiature di Tex, compito che continua a svolgere anche oggi con efficacia e maestria." Suggerirei di attualizzare nel seguente modo: "... compito che ha smesso a svolgere, invero con sempre minor efficacia e maestria, per insanabili divergenze di vedute con la redazione sulla gestione del personaggio."
    0 points
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