Ma secondo me la questione è molto semplice: la serie "Tex Willer" è fatta in parte di nuove avventure del giovane Tex (mai pensate prima da GL Bonelli) e in parte di remake di vecchie storie o di alcune loro scene (l'ha spiegato proprio Boselli qualche post fa). E che cos'è un REMAKE?
Treccani: "Rifacimento di un film, o anche di uno spettacolo, che a distanza di tempo intende ripeterne le caratteristiche emotive e spettacolari e, possibilmente, il successo, puntando soprattutto su nuove tecniche, su interpreti di richiamo, su dialoghi aggiornati."
Per cui finora abbiamo visto il remake de "Il totem misterioso" e in parte de "Il passato di Tex" . Ma le vignette, le inquadrature, i dialoghi mica devono essere per forza identici!
Se vedete il remake di un vecchio film in bianco e nero, mica vi aspettate di ritrovare le stesse identiche scene, gli stessi identici movimenti della macchina da presa, o gli attori che recitano in modo uguale a quelli di una volta!
L'importante è mantenere la fedeltà di fondo ai contenuti, alla trama, ai personaggi, aggiornandoli all'oggi. Ricalcare pedissequamente ciò che ha fatto GL Bonelli nel 1948 non avrebbe senso.
E questo vale anche per il carattere dei personaggi: Tex, Mefisto, Lily sono diversi da quelli di GL Bonelli del 1948? Sì, in parte e inevitabilmente, ma di base sono sempre loro, come il Tex di oggi o il Gros-Jean o il Montales di oggi sono in parte diversi ma allo stesso tempo simili a quelli originali. Per cui dire "questo non è Tex, non è Mefisto, ecc." non ha senso, sono interpretazioni.
Poi a qualcuno può non piacere, ma questi sono gusti. Personalmente di Tex Willer preferisco le storie totalmente nuove, come quella dei Seminoles o di Carson in Montana, e attendo con curiosità avventure inedite con Montales e durante la guerra civile, mi intrigano un po' meno i remake, come quello annunciato de "La mano rossa", ma in fondo è ovvio che sia così.