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KitWiller

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  1. KitWiller

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Finito di leggere il terzo albo (e tutta la discussione precedente) con il consueto ritardo, pur non avendo ancora avuto occasione di leggere le due storie "originali" di GLB mi sento di promuovere questa storia. I disegni, al netto di alcune vignette in cui i molti dettagli rallentano la lettura, sono quasi perfetti e comunque un "nuovo ingresso" sulla regolare, abbastanza giovane da poterci regalare altre storie per molti anni. La trama apprezzabile, i dialoghi non spiegazionisti ma sufficienti, forse si poteva tagliare un po' tutta la scena della mandria in favore di un maggior approfondimento successivo, ma in ogni caso non si cade in un finale affrettato come è capitato talvolta a Borden. Interessante invece il commento di alcuni altri, con una sorta di fil rouge. Anche @Il Berna e @frank_one commentano sulla stessa linea. Probabilmente, poiché nel tempo cambia la visione di eroe del pubblico cambia (scorre l'orologio della storia), un eroe per rimanere pienamente tale deve cambiare a sua volta. Così se una volta l'eroe (Tex) non si poneva domande, ora deve avere un atteggiamento più aperto, per l'appunto moderno in cui cede all'evidenza e crede al soprannaturale se gli si presenta; e forse (nuovo Ulisse) deve anche (come fa l'uomo moderno, peccando di Hybris?) spingersi oltre i suoi confini, quindi perché no all'Africa o all'Europa? Se i valori di una società cambiano, deve cambiare il personaggio oppure cambiare come il pubblico lo percepisce, considereremmo ancora Topolino un eroe se utilizzasse frasi razziste? "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi". esemplifica bene il mio pensiero su Tex.
  2. KitWiller

    [765 BIS] Un covo di vigliacchi

    Stavo per scriverlo nel topic delle anteprime, prima di verificare se non ci fosse già il topic della storia. La cover sa di visto e rivisto, senza originalità.
  3. Pure io! Anche per l'affezione alla storia...
  4. Nel frattempo da qualche mese le storie cult è rincarato da 4.50 a 5 €, pur essendo ormai una mera ristampa.
  5. KitWiller

    [GIOCO] Come finirà la storia di Tex?

    Mi spiace che questo gioco sembra essersi fermato, la terza puntata si è persa?
  6. KitWiller

    [001] El Diablo

    Molto bella questa lettura sulla quale non mi ero soffermato. Anche se certamente oggi varie di queste scelte, penso ad esempio al salvataggio da parte di Tex, sarebbero discutibili…
  7. KitWiller

    [GIOCO] Come finirà la storia di Tex?

    Cinque fiches sulla C. Concordo con @Loriano Lorenzutti Kit portasfortuna non di nuovo.
  8. KitWiller

    [Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie

    Io, visti anche i commenti precedenti (in particolare sulla storia del mormone), direi che le storie con una trama "classica" forse non sono adatte ad essere brevi (perché risultano banali) ma se c'è uno spunto "originale" e "particolare" perché no? Mi chiedevo proprio (e chiedo ai più esperti dalla ottima memoria) se fosse già capitato di avere parti di storie di Tex "ambientate" nel presente. Cito Leo, ma anche altri hanno espresso la stessa incertezza, tuttavia, secondo me, leggendo l'editoriale introduttivo di @borden dice testualmente "Sal Velluto celebra […] una leggenda del West […]:da un suo spunto, la storia del Sansone mormone Porter Rockwell è affidata ancora una volta alla penna del fidato e affidabile Ruju" Ritengo improbabile che Sal Velluto abbia fornito l'idea e @Letizia il soggetto; e sapendo che la storia di @Letizia è stata scritta da Ruju e pubblicata su questo color, direi che si può essere praticamente certi che sia "Mesa blanca".
  9. KitWiller

    [753/754] Wolfman è vivo!

    Petizione per la Damage Control anche in Tex .
  10. KitWiller

    La collana di "Artist Edition" di Tex

    Secondo me ti converrebbe scriverlo in CHATBOX.
  11. KitWiller

    La collana di "Artist Edition" di Tex

    Sicuramente su questo @Diablero aveva ragione, tanto che anche la limited del pueblo perduto è ancora disponibile.
  12. KitWiller

    [755] La cavalcata del destino

    Mi riferivo alla tua giustificazione, non all'atteggiamento dei pards che E' EVIDENTE deve essere quello dell'epoca. Perchè attribuisce un "valore formativo" ad un'esperienza che invece ha le caratteristiche negative da me già citate.
  13. KitWiller

    [755] La cavalcata del destino

    Sono d'accordo con @Exit questo mito del rude cameratismo (peraltro solo maschile) deve finire, avendo già causato danni irreparabili. Peraltro è noto che nelle caserme venissero (e forse tuttora sono) usati termini offensivi verso la comunità LGBTQIA+ e sessisti. Credo che bisognerebbe evitare frasi del tipo "non avete fatto la naja".
  14. KitWiller

    [08/09] La Banda Dei Dalton

    Tanto più che è la dimostrazione che le accuse a @borden di aver reso Dinamite un super cavallo (nella Tex Willer) sono infondate.
  15. Prima di iniziare a leggere dall'inizio il topic, ho pensato quasi la stessa cosa: Boselli! Comunque secondo me la domanda va riformulata pensando ad uno specifico tipo di lettore. Per gioco ci provo io, quali storie consigliereste per fare appassionare una lettrice di gialli classici e romanzi storici che non ha mai letto Tex, ma è una grande appassionata di Diabolik?
  16. KitWiller

    [755] La cavalcata del destino

    Questo credo sia considerato offensivo perché di matrice razzista o comunque basato sull'aspetto esteriore.
  17. Secondo me di solito funziona al contrario, è chi sostiene un'opinione che la argomenta approfonditamente e POI CASOMAI gli altri argomentano contro. Ancora?
  18. Sul fatto che Letizia non sia una IA sono sicuro al 100% anche io, ma non accuserei alla leggera un utente neo iscritto di essere una IA, immaginate se appena iscritti vi foste trovati una colonna portante del forum ( @Letizia) che vi accusa di essere una IA. Certo alcune risposte di @Geralt di Rivia sembrano un po' "strane"... P.S. Comunque bisognerebbe aggiungere un articolo al regolamento normando l'uso dell'IA per rispondere agli altri utenti.
  19. Consiglio la visione del video ufficiale SBE su quest'albo e sull'originale di Zagor:
  20. Mi riferivo anche al riassunto di @ymalpas e comunque secondo me non era chiarissimo che fosse "esattamente" il prompt, peraltro per essere completo dovresti anche citare quale IA hai scelto (cosa che a dire il vero hai fatto per il riassunto di @ymalpas ma non per il soggetto di @borden).
  21. Sono d'accordo, oltre a riassumere semplifica e perde le vie di mezzo, l'IA è stata estremamente più severa nel confrontarti rispetto a @Diablero. Sì, sarebbe ancora più interessante riportando il prompt esatto. Considera anche che imho per un'IA (e forse anche per un umano, non so) sceneggiare un fumetto (o trovare un soggetto) è molto più complesso che provare a scrivere il soggetto di un libro, proprio perché le IA testuali spesso non sono allenate su "testi misti" come i fumetti o comunque su un numero limitato. Probabile che si sia basata su recensioni online, la frase di presentazione sul sito Bonelli, ecc...
  22. Suppongo fossi ironica . Ecco il riassunto di @Diablero elaborato da GPT3.5 . In questo lungo messaggio, l'autore esprime una serie di opinioni e considerazioni riguardo alla qualità degli autori di fumetti, in particolare concentrandosi su Gianluigi Bonelli (GLB) e Mauro Boselli, e sulle sfide dell'atto creativo nella scrittura di storie a fumetti. Ecco un riassunto delle principali idee espresse nel messaggio: L'autore inizia affermando che la domanda se un autore sia migliore di un altro in generale ha una risposta solo se c'è una differenza enorme tra i due autori. Questo perché scrivere fumetti è un atto creativo in cui l'ispirazione gioca un ruolo fondamentale, e la qualità delle storie può variare notevolmente. L'autore sottolinea che il confronto tra autori dovrebbe avvenire a livello di singola storia, poiché gli autori possono essere ispirati in modi diversi in momenti diversi e su personaggi diversi. Vengono fatti confronti tra autori noti come Alan Moore, Bill Mantlo, Tiziano Sclavi, Chiaverotti, GL Bonelli e Mauro Boselli su diverse serie di fumetti. L'autore afferma che la produzione di GL Bonelli per Tex Willer rappresenta un "periodo d'oro" e che Boselli non ha raggiunto lo stesso livello di eccellenza. Si discute della complessità delle storie e del modo in cui gli autori moderni tendono a mostrare subito molti personaggi e trame, mentre GL Bonelli preferiva introdurre elementi gradualmente. L'autore fa notare che GL Bonelli aveva la capacità di scrivere storie apparentemente semplici ma ricche di dettagli e sottotesti, mentre gli autori moderni spiegano troppo esplicitamente. Si solleva la questione di come GL Bonelli avrebbe scritto oggi, considerando il cambio di gusto dei lettori e la necessità di dialoghi esplicativi. L'autore riflette sulla differenza nei dialoghi tra GL Bonelli e Mauro Boselli, sostenendo che GL Bonelli avesse dialoghi più evocativi e complessi. In generale, l'autore sembra sostenere che GL Bonelli sia superiore a Boselli nell'arte della scrittura di fumetti, sottolineando la sua capacità di creare storie ricche di dettagli e sottotesti, ma riconoscendo anche il contributo di Boselli alla serie Tex Willer.
  23. Esatto! E aggiungo un'altra osservazione sull'albo, l'ultima tavola presenta la firma con accanto la scritta "22" il che quindi farebbe pensare ad una possibile nuova uscita di Scascitelli in tempi non lunghissimi.
  24. Capisco quello che intendi ed ovviamente il titolo non altera il contenuto dell'albo; ma imho "Sulle tracce di Carson" è più colloquiale, tra amici, come noi affezionati lettori. Invece "Sulle tracce di Kit Carson" aggiunge quella "sfumatura" di leggenda. Peraltro gli esempi che citi mi sembrano piuttosto distanti dal nostro caso; se credo che nessun lettore di Tex che abbia letto almeno un albo con Carson possa non conoscere il suo nome completo; mentre molti, anche avendo studiato il West possono non conoscere/ricordare George, così come è possibile leggere moltissime storie (sicuramente la maggior parte) di Paperino, senza mai incontrare il suo nome proprio; come, per aggiungere un mio esempio, molti giocano videogiochi di Mario senza conoscere il suo cognome. Mi sembra che il caso di Carson sia più simile a James Bond, e non solo Bond, a "le ultime lettere di Jacopo Ortis" o a Sherlock Holmes che nonostante sia arcinoto a tutti, è citato solo come "Holmes" quasi esclusivamente in modo informale.
  25. Dopo aver letto l'albo trovo che praticamente è stato detto tutto quello che si poteva dire. Mi limito ad una nota a margine del commento di @PapeSatan che diceva che sarebbe stato meglio il titolo "Sulle tracce di Carson", se prima di leggere l'albo concordavo, dopo la lettura credo che il titolo scelto renda meglio l'idea di questa "caccia" e dell' "epico" inseguimento di Tex per salvare Carson.
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