Proseguo imperterrito coi commenti a queste prime leggendarie storie. 1) Questa storia è la prima di un gruppo di 4 n cui a Kit viene fatto fare una sorta di giro del Sud Ovest per, diciamo così, completare la sua educazione. 2) Nota cronologica: non sappiamo esattamente quanto tempo sia passato dalla storia precedente, ma stavolta lo stacco potrebbe anche essere solo di pochi giorni. In teoria Tex e Kit potrebbero essersi appena separati da Kit Carson che, per quanto ne sappiamo, è tornato a Fort Dennison. 3) La trama, non è particolarmente originale. Si inserisce perfettamente nel filone che nel gergo western è chiamato "town taming", termine che si potrebbe tradurre un p? impropriamente come "Città da domare". Ci sono tutti gli ingredienti che ritroveremo in innumerevoli storie successive. Tutti... a parte lo sceriffo impotente o corrotto... perchè questa volta lo sceriffo è Tex, che accetta l'incarico per poter vendicare la morte del precedente sceriffo barbaramente ucciso. Anzi è proprio l'aver assistito da lontano all'uccisione dello sceriffo la molla che . spinge Tex e Kit a fermarsi a Pecos City.4) Una menzione particolare va, invece, al giudice Vermont, che ha una caratterizzazione azzeccatissima ed una fine che si inserisce nel filone della giustizia poetica e che a suo tempo trovai davvero impressionante. L'immagine del giudice che, bruciando vivo, corre per il paese e si butta nel fiume, mentre l'ultima cosa che si ode di lui è la risata da pazzo, è davvero evocativa secondo me. 5)Divertente (anche se non per lui, probabilmente) l'idea di far travestire Kit da ragazza per tendere un agguato letale a Sam Truscott ed i suoi.,6) Trovandosi sotto la minaccia di una valanga d'acqua, Tex lascia coraggiosamente Dinamite a mettersi in salvo, rischiando di affogare. Questo si che è amore per gli animali.7) Una cosa si può dire con sicurezza di G. L. Bonelli non si preoccupava troppo di poter turbare gli animi dei suoi lettori. Scriveva quel che gli pareva e se c'erano scene forti, beh meglio che il lettore si adeguasse. Mi chiedo che ne avrebbe pensato del politicamente corretto oggi imperante.8) In questa storia Pietro Gamba è affiancato alle chine da Lino Ieva. Le matite sono, come sempre, di Galep. E con questo ho finito anche qui.