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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 07/12/2023 in tutte le sezioni

  1. Puro vangelo, pard ! Merita di essere qui riportata...
    1 point
  2. SPOILER SPOILER SPOILER Bene o male, l'ho apprezzata parecchio, anche se stando ai miei gusti non raggiunge affatto lo stesso livello della Valle dell'ombra, che per me rimane impareggiabile. È sicuramente piacevole vedere Tex, Zagor, Carson, Cico, gli altri rangers e altri personaggi rilevanti che rimangono nella memoria come Quanah Parker assieme in un'unica storia, per non parlare di Arkansas Joe, (era da un po' che non lo rivedevo e mi ha fatto piacere vederlo addirittura come l'iniziatore di una rissa ). Bellissima la parte in cui a Carson si spappolano letteralmente le meningi a presenziare alla messa in pratica delle pessime doti canore del Cayetano, (Scully addirittura scambia la canzone con i lamenti di un gatto ). Interessante la "conversione" di Burnette: si rende conto che i vigliacchi non sono quelli che sono amici degli indiani perché rinnegati rispetto all'integralismo rigido intriso di moralismo dei cosiddetti "civilizzati" - che de facto non è affatto scontato -, ma bensì vigliacchi sono quelli che si nutrono di sotterfugi e artifici scaturiti dall'odio e trincerati dietro inflessibili ideali astratti, (a tal proposito mi viene in mente Carson che nel texone Per l'onore del Texas deve seccare per forza Cass Mitchell e gli chiede perché si fosse schierato dalla parte "sbagliata". Lui risponde: "Per... per l'onore del Texas" - o una roba simile, di preciso non ricordo). Però, fatto sta che diventare individui migliori di prima significa aprire gli occhi innanzi al valore qualitativo che ogni persona ha senza alcuna distinzione. Non ci deve essere alcun ideale che per dare un indirizzo alla personalità restringa il cerchio dell'apertura del soggetto rispetto a tutti gli altri di qualunque razza che lo circondino. Io l'ho concepita/intuita così la conversione di Burnette. Nonostante tutto ciò, ho scritto "bene o male" e poi che per me questa storia non raggiunge il livello della Valle dell'ombra perché i luoghi comuni che ritornano - tipo la famiglia da proteggere ma anche l'aura di essere invincibili che i pards stavolta "emottono" troppo - prendono un bel po' di spazio nell'episodio. (Fortuna che almeno Zagor se ne sia reso conto e abbia detto a Tex in riferimento a Cico: "lui è meno permaloso di te." E anche qua il topos della saggezza di chi è più anziano. Per carità, anche nella Valle dell'ombra c'è il topos del viaggio, ma sono due luoghi completamente diversi a mio avviso: bisogna distinguere tra quelli che non saranno mai canonizzati perché danno una prospettiva nuova per ogni singolo caso - il viaggio che ognuno fa è sempre molto personalizzato e non smette mai di stupire e quelli, invece, che potrebbero assumere connotati eccessivamente canonici e, quindi, porre in situazioni di sfiducia chi non è in determinate posizioni, (vedasi l'inesperto, ma non è detto che sia per forza un pivello). Eppure ancora oggi, oltre alla presunzione di quegli inesperti che sono veramente pivelli, c'è una discreta dose diffusa di presunzione anagrafica. Per fortuna né Tex né Zagor rientrano nell'uno o nell'altro caso. Ma i miei gusti sono quelli: più si riformano i canoni e meglio è, così si potrà dare valore a voci mai ascoltate e a tante avanguardie che farebbero notare cose evidenti mai osservate nemmeno dai più antichi saggi. Poi sarà il contesto della guerra e dell'eccessivo richiamo alla Storia con i suoi eventi negativi che comporta il determinismo nelle persone ad irritarmi... Ma c'è anche un lato positivo: l'emozione provata nel vedere come la Storia sia davvero una titana maestra maldestra. E noi umani - almeno una parte - non impariamo se non per un periodo circoscritto nel tempo, (Quanah non dice no alla guerra perché pensa che sia destino, che sia già tutto scritto e gli altri capi hanno deciso diversamente, non vuole essere tacciato di tradimento, ma se i suoi colleghi sono teste calde non dovrebbe farsi tanti scrupoli morali astratti nell'allinearsi a loro... La soluzione c'era, ma la rigidità astratta "arcaica" verso i valori idealizzati - si pensi anche ai mores maiorum - come cultura gioca sempre brutti scherzi, come la civilizzazione ipocrita degli egoisti usata come falso espediente per fini individualistici...). Questo è quello che ho percepito nel commiato di Zagor e spero davvero di rivederlo assieme a Tex, (lui dice sempre a Carson che camperà 100 anni e che ancora starà in sella a sparare, perché non mettere Zagor in sella con scure e pistola a 85 anni? Mi immagino le battute affettuose di Tex e Carson - Del resto ho sentito dire che Tarquinio il Superbo usasse ancora la lancia e combattesse a 90 anni, quindi se ci era riuscito un verme come lui, io non mi farei problemi a farlo fare in maggior misura anche ai Nostri). Voto 9 –
    1 point
  3. Comprato e letto subito anche io, lo aspettavo da tanto. Siccome sono tra i primi a scrivere qualcosa in merito mi azzardo a prevedere molte pagine di discussione (come direbbe Kit Carson: grandinerà piombo) in merito perché l' albo in se fa discutere, soprattutto da parte zagoriana. Premetto che la storia è ben fatta, sceneggiatura che funziona, nonostante l'abbondanza di personaggi tipica dell'autore. La lettura (arricchita da ottimi disegni di Piccinelli) risulta comunque molto impegnativa, e richiede la conoscenza del precedente speciale "Bandera". A bruciapelo questo incontro tra Zagor e Tex mi è piaciuto di più del precedente, per una sola semplice ragione: è una storia non pazza, di più. Tradisco il mio tradizionalismo per una volta, perché se Boselli voleva buttarsi nella fossa dei leoni almeno lo ha fatto fino in fondo e ammiro il suo coraggio. In una sola storia ha narrato il futuro di Zagor e Cico, pure con una certa precisione, fissando, come dice giustamente @Il sassaroli paletti che non potranno più essere rimossi. Non spoilero niente se non la presenza della costa Est nel futuro di Zagor (come, dove?) ,mi limito a prendere atto della situazione, e dico che la frittata è fatta. Per me la storia e l'esperimento in se sono promossi perché sono arrivati "senza avvisare ", o meglio, nessuno di noi si aspettava un contenuto così shock in questo albo (che resterà nella storia dei personaggi ). Perché dico questo? Perché evidentemente Boselli avrà avuto le sue buone ragioni per un esperimento del genere, probabilmente vuole sondare gli animi e vi dico anche (senza prenderlo per un processo alle intenzioni) che se Nizzi o Burattini avessero fatto una cosa del genere sarebbero stati "crocifissi in sala mensa" per citare Fantozzi. Non sono mai stato un grandissimo fan di Boselli ma oggi lo ammiro molto più di prima in quanto si vede che in questo albo ha dato tutto per i due personaggi, cioè ha veramente avuto l'ardore di sostituire Nolitta e Gianluigi Bonelli. Intenzionalmente o no, lo ha fatto. Dal mio punto di vista ci sono ora due strade (e questo Boselli ce lo lascia intendere) ovvero continuare l'azzardo provato con questa storia o fermarsi qui (e sarebbe già tanto). Continuare significherebbe narrare il futuro di Zagor, e se proprio vogliamo farlo io dico facciamolo perché forse è il momento giusto. Ma potrebbe anche andare molto male se Boselli ed eventuali altri autori dovessero perdere la concentrazione o montarsi la testa. Io farei magari uno speciale Zagor in cui si vede come va e poi una rivoluzione definitiva sulla serie regolare in cui si vede lo svolgimento dei fatti fino all'epoca della storia uscita oggi ( quindi Zagor nel periodo della guerra di secessione, Cico che fa delle scelte ecc.). Mi rendo conto che molti non sarebbero d'accordo, e ripeto, anche io non lo sarei se la cosa venisse gestita male ma sento che può essere molto interessante da vedere , specie per i lettori di Zagor ultimamente un po' delusi come il sottoscritto, perciò do fiducia e dico : si può fare ma occhio. Voto alla storia per il coraggio dello sceneggiatore e di chi lo ha assecondato: 10 Voto alla storia in sé: 7,5 Voto ai disegni: 7,5 Da adesso in poi Boselli è per me un temibile ribelle rivoluzionario in stile Che Guevara. Sento adesso addirittura il bisogno di leggere una nuova classica storia del buon vecchio Nizzi in cui Carson e Tex mangiano 80 bistecche in una volta, voglio vedere la legna bruciare nel camino del saloon mentre arriva un ordine dal comando dei ranger in cui chiedono un' indagine nel quartiere cinese. Intanto un uomo con una bottiglia di whisky in mano sta spiando dalla finestra del saloon, legge l'ordine dei ranger con il binocolo, va dai cinesi in un sottoscala a metterli in guardia. Spero arrivi nei prossimi numeri, non sto scherzando, ne sento il bisogno. Piccolo appunto se proprio vogliamo essere precisi: la storia è ambientata dopo la guerra civile e Zagor nella serie regolare vive nel periodo del presidente Jackson (morto nel 1845) ; perciò dovrebbe avere qui circa 60-65 anni e Cico pure. Di conseguenza io li avrei disegnati un pelino più vecchi e Zagor con meno muscoli. Sono proprio curioso di vedere adesso cosa succede. Sono onestamente divertito e preoccupato allo stesso tempo dalla situazione.
    1 point
  4. Ultima lunga avventura scritta da Gianluigi!Oltre alla lunghezza che ne conferisce ampio respiro, si tratta senza alcun dubbio dell'ultimo capolavoro che ci ha regalato il "padre" di Tex!Infatti le storie successive, pur essendocene ancora un certo numero di buon livello, tendono ad avere qualche difetto o comunque qualche punto di debolezza. Venendo alla storia in questione è classica e epica al tempo stesso! "Classica" perchè il lettore più fedele si sente come a "casa", dato che ritrover? tutti gli elementi più tipici della saga Texiana: indiani ribelli, trafficanti d'armi e di whisky e soprattutto tutti e quattro i pards riuniti come nelle migliori avventure!"Epica" perchè l'ampio respiro con cui sono raccontate alcune scene, riescono a catturare il lettore fino alla fine, mettendolo a fianco di Tex e Carson mentre distruggono il traffico di armi, oppure ancora a fianco di Kit, Tiger e i Navajos, eroici difensori del Devil Pass!E per una volta la parte imho migliore è proprio quella che vede protagonisti il giovane Willer e Tiger, su al Devil Pass!Infatti qui Kit Willer ha un ruolo importantissimo, prendendo praticamente il posto del padre, in tutte le decisioni più tattiche. Spesso mi viene in mente quando nei primi numeri il piccolo Kit era un allievo di Tiger, che come un Maestro gli ha praticamente insegnato come tirar d'arco, cavalcare e tutti i trucchi indiani. Beh non vorrei uscire dal topic, ma è come se con l'avanzare della serie, GLB, abbia voluto "dimenticarsi" (forse è un brutto termine) di questi fatti e abbia voluto giustamente rendere abili al pari livello tutti i pards. Infatti qui è come se Tiger (prendendo il posto di Carson), appare dubbioso in seguito alle decisioni del pard, facendogli anche qualche appunto pessimistico!Le scene al Devil Pass sono raccontate e raffigurante stupendamente, come meglio penso non si potesse fare!! Come indimenticabile per ogni texiano (almeno penso) è il duello finale tra Aquila della Notte e Cane Giallo. Cane Giallo appare subito come un borioso, in cerca di gloria e di onore, ma che non esita a ricorrere ad ogni sorta di trucco (taglia la corda con i quali erano legati i polsi dei due duellanti, venendo meno ad una regola) e cercando di sforacchiare Tex con la lancia. Geniale (a dir poco) la decisione finale del nostro di umiliare Cane Giallo, rasandogli i capelli. Una punizione ancora più terribile che la morte, dato che verr? abbandonato dai suoi guerrieri. La vignetta finale è bellissima!!Disegni di Ticci da incorniciare!!! Voto: 10
    1 point
  5. Se Nizzi abbandona la sceneggiatura del seguito è meglio ancora. La storia, a parte un momento centrale un po' meno coinvolgente (relativamente meno coinvolgente s'intende), è una delle ultime perle di GLB e la resistenza dei navajos contro Utes e Hualpai ha il sapore del Tex d'annata che già nell''80 stava cominciando a perdersi. Ma la cosa più bella è la parte finale, con la sfida tra Tex e Yellow Dog, che piglia una brutta batosta. La vignetta finale con quella didascalia è qualcosa che sfiore il Mito. PS Ticci raramente è stato così bravo ed è tutto dire! TESTI: 9 DISEGNI 10 e lode
    1 point
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