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[Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra
Hellingen replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Comprato e letto subito anche io, lo aspettavo da tanto. Siccome sono tra i primi a scrivere qualcosa in merito mi azzardo a prevedere molte pagine di discussione (come direbbe Kit Carson: grandinerà piombo) in merito perché l' albo in se fa discutere, soprattutto da parte zagoriana. Premetto che la storia è ben fatta, sceneggiatura che funziona, nonostante l'abbondanza di personaggi tipica dell'autore. La lettura (arricchita da ottimi disegni di Piccinelli) risulta comunque molto impegnativa, e richiede la conoscenza del precedente speciale "Bandera". A bruciapelo questo incontro tra Zagor e Tex mi è piaciuto di più del precedente, per una sola semplice ragione: è una storia non pazza, di più. Tradisco il mio tradizionalismo per una volta, perché se Boselli voleva buttarsi nella fossa dei leoni almeno lo ha fatto fino in fondo e ammiro il suo coraggio. In una sola storia ha narrato il futuro di Zagor e Cico, pure con una certa precisione, fissando, come dice giustamente @Il sassaroli paletti che non potranno più essere rimossi. Non spoilero niente se non la presenza della costa Est nel futuro di Zagor (come, dove?) ,mi limito a prendere atto della situazione, e dico che la frittata è fatta. Per me la storia e l'esperimento in se sono promossi perché sono arrivati "senza avvisare ", o meglio, nessuno di noi si aspettava un contenuto così shock in questo albo (che resterà nella storia dei personaggi ). Perché dico questo? Perché evidentemente Boselli avrà avuto le sue buone ragioni per un esperimento del genere, probabilmente vuole sondare gli animi e vi dico anche (senza prenderlo per un processo alle intenzioni) che se Nizzi o Burattini avessero fatto una cosa del genere sarebbero stati "crocifissi in sala mensa" per citare Fantozzi. Non sono mai stato un grandissimo fan di Boselli ma oggi lo ammiro molto più di prima in quanto si vede che in questo albo ha dato tutto per i due personaggi, cioè ha veramente avuto l'ardore di sostituire Nolitta e Gianluigi Bonelli. Intenzionalmente o no, lo ha fatto. Dal mio punto di vista ci sono ora due strade (e questo Boselli ce lo lascia intendere) ovvero continuare l'azzardo provato con questa storia o fermarsi qui (e sarebbe già tanto). Continuare significherebbe narrare il futuro di Zagor, e se proprio vogliamo farlo io dico facciamolo perché forse è il momento giusto. Ma potrebbe anche andare molto male se Boselli ed eventuali altri autori dovessero perdere la concentrazione o montarsi la testa. Io farei magari uno speciale Zagor in cui si vede come va e poi una rivoluzione definitiva sulla serie regolare in cui si vede lo svolgimento dei fatti fino all'epoca della storia uscita oggi ( quindi Zagor nel periodo della guerra di secessione, Cico che fa delle scelte ecc.). Mi rendo conto che molti non sarebbero d'accordo, e ripeto, anche io non lo sarei se la cosa venisse gestita male ma sento che può essere molto interessante da vedere , specie per i lettori di Zagor ultimamente un po' delusi come il sottoscritto, perciò do fiducia e dico : si può fare ma occhio. Voto alla storia per il coraggio dello sceneggiatore e di chi lo ha assecondato: 10 Voto alla storia in sé: 7,5 Voto ai disegni: 7,5 Da adesso in poi Boselli è per me un temibile ribelle rivoluzionario in stile Che Guevara. Sento adesso addirittura il bisogno di leggere una nuova classica storia del buon vecchio Nizzi in cui Carson e Tex mangiano 80 bistecche in una volta, voglio vedere la legna bruciare nel camino del saloon mentre arriva un ordine dal comando dei ranger in cui chiedono un' indagine nel quartiere cinese. Intanto un uomo con una bottiglia di whisky in mano sta spiando dalla finestra del saloon, legge l'ordine dei ranger con il binocolo, va dai cinesi in un sottoscala a metterli in guardia. Spero arrivi nei prossimi numeri, non sto scherzando, ne sento il bisogno. Piccolo appunto se proprio vogliamo essere precisi: la storia è ambientata dopo la guerra civile e Zagor nella serie regolare vive nel periodo del presidente Jackson (morto nel 1845) ; perciò dovrebbe avere qui circa 60-65 anni e Cico pure. Di conseguenza io li avrei disegnati un pelino più vecchi e Zagor con meno muscoli. Sono proprio curioso di vedere adesso cosa succede. Sono onestamente divertito e preoccupato allo stesso tempo dalla situazione. -
[Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie
Hellingen replied to Sam Stone's topic in Le storie inedite
Sono passati 2 giorni e Tex arriva nello stesso momento in cui Nash viene torturato. La prendo per buona ma è una cosa più che già vista, perciò secondo me resta forzato il finale. Guardare le lapidi durante una sparatoria in cui sta per avere la peggio, al posto di fuggire?? Uno come Slater? Un attimo di malinconia, parecchio irrealistico. E poi perché "sa che nessuno gli sparerà alla schiena" ? Un uomo assetato di vendetta potrebbe farlo, specie dopo essere stato torturato. Prendo per buona anche questa... -
[Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie
Hellingen replied to Sam Stone's topic in Le storie inedite
Letto oggi, visto che il color arriva ogni sei mesi, lo prendo di solito come una lettura leggera, in cui mi concentro sulla colorazione, che ho trovato molto bella in tutte le storie. Ho notato che la colorista Bendazzoli specialmente nella prima storia si è impegnata molto. Nell'altra in cui ha lavorato (l'ultima) si è dovuta adeguare a paesaggi aperti e con la luce del sole e, a mio avviso, non avendo luci soffuse e possibilità di sfumare il colore come nella storia di Mastantuono, i disegni di Alessandrini sono sembrati penalizzati ma questo non influisce più di tanto. Nota sulle trame (PICCOLI SPOILER): Nella prima storia un po' forzato il finale con Tex teletrasportato alla fattoria e con Slater che aspetta di spalle che gli sparino vicino le tombe. In "Lunga Notte a Cayote" invece mi aspettavo qualcosa in più visto che gli ingredienti buoni c'erano. Per esempio per me è inverosimile il comportamento dello sceriffo: sapendo di essere minacciato lascia la moglie in casa da sola (con la luce accesa , proprio per farsi trovare) e il figlio piccolo appostato a difendere la città (da solo) mentre lui e il suo vice sono nell' ufficio con il prigioniero. È vero che l'obiettivo è il prigioniero ma se (da come sembra) il fratello del prigioniero conosceva la casa della moglie dello sceriffo si doveva trovare una soluzione alternativa. Lo dice il bandito stesso a pag 104: "è stato un gioco da ragazzi !" Quindi idea carina anche per l'ambientazione notturna ma trama difettosa purtroppo. Per il resto tutto abbastanza scorrevole, bel personaggio il pistolero mormone, per una volta uno che non si rivela in realtà corrotto o doppiogiochista. -
Oggi, per passare il pomeriggio, ho cercato vecchi Tex in vendita in un' edicola di una stazione e volendo comporre una storia tra quelle che mi mancano ho preso n.201 e 202 completamente a caso. Sono stato fortunato! Davvero una bella storia; mi ero chiesto prima di giungere alla parte finale, come avrebbe potuto comportarsi Tex con i banditi nel caso si fossero arresi (per evitare la fuga della notizia riguardo l'oro in quel tratto del fiume) e avevo pensato al fatto che con l'accusa del massacro al pueblo sarebbero stati impiccati nella città più vicina e non avrebbero potuto parlare. Invece è andata in un altro modo, che ha lasciato alta la suspence fino alla fine. Menzione speciale a Carson che dice saltando dalla cascata: "Addio verdi praterie! Questa è la fine!" Pur con ironia dimostra di avere davvero paura degli elementi naturali, così come tutti gli altri personaggi. E questo rende più realistico tutto l'inseguimento.
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https://www.lastampa.it/cultura/2023/11/24/news/roberto_diso_leggenda_vivente_del_fumetto-13884798/ Notizia fresca, pare che Diso stia disegnando una storia di Mister No "ritrovata" su sceneggiatura di Nolitta. È prevista per il 2025. Hanno fatto una bella riordinata al magazzino a quanto pare, se sono sbucate addirittura 2 sceneggiature, e non c'è due senza tre! Io sono contento di questa notizia ma se uscisse fuori che si tratta di un complotto ordito da un oscuro magazziniere autore di entrambe le sceneggiature che ha corrotto Tarquinio e Diso utilizzando i fondi neri delle vendite delle monete degli eroi Bonelli sottobanco sarebbe top! Pardon la notizia era già trapelata , ho visto ora. Comunque l'articolo conferma quanto anticipato dall' utente sopra.
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Leggendo il tuo commento e quelli precedenti non posso che essere d'accordo. Le storie del vecchio Sud mi sono sempre piaciute sia quando ne portano il ricordo, come nel recente maxi "I quattro vendicatori", che quando vi sono immerse come in questo. Inoltre è da tenere presente come sia Segura che Nizzi nelle storie di questo tipo abbiano sempre lasciato la "riflessione aperta" sulla guerra di secessione, prendendo in considerazione i punti di vista di vincitori e vinti. Chi ha approfondito la storia di quella guerra sa che i soldati spesso non si battevano per la schiavitù ma più in generale per quella che consideravano la loro terra e il loro sistema di valori. Senza entrare troppo in merito, per noi ora è facile ergerci a giudici del passato e dire: qui erano tutti cattivi li tutti buoni. Invece la grandezza delle storie di questo tipo è ricreare le atmosfere con sottigliezza, mettere i lettori nei panni dei personaggi e creare in loro delle domande. In questo certamente i disegni di Ortiz e Casertano si sono rivelati ottimi. Nell'ultimo Tex gigante di Boselli e Dotti che mi è comunque piaciuto, specialmente la parte iniziale molto narrativa (ricordo la scena del generale Johnston che attacca i soldati nel fossato) ho percepito invece a tratti una maggiore tendenza al moralismo nei confronti degli sconfitti, ma sono interpretazioni.
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Ho comprato oggi lo Zagor più con Drunky Duck, lo sto finendo di leggere. Come al solito molta sperimentazione però non credo che Nolitta avrebbe permesso di disegnare i personaggi di Zagor con gli occhi in stile manga o quasi, e in questo Zagor più succede. Ci sono anche delle belle cose come una trama insolita nel primo episodio e una divertente storia di raccordo. Anche la sceneggiatura di Rigamonti non mi è dispiaciuta(è un albo che farà discutere probabilmente ma non dirò altro perché non è questa la discussione). Per quanto riguarda la sceneggiatura originale allegata al volume di Tarquinio ti dirò invece che è una cosa molto utile, specie per chi volesse avvicinarsi al mestiere in qualche modo. Non credo tolga nulla al volume anzi è un valore aggiunto in questo caso, io ne vorrei vedere volentieri altre. Non ho ancora letto la storia ma la prima cosa che ho guardato è stata la sceneggiatura. Personalmente non sapevo che Gian Luigi Bonelli usasse sceneggiature disegnate, lo faceva pure Rodolfo Cimino per i fumetti Disney ed è una cosa molto interessante da vedere.
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Ho letto il maxi appena è uscito. A mio avviso Diso si conferma ancora in ottima forma, i suoi disegni espressivi e dinamici mi sono sempre piaciuti. Anche la sceneggiatura di Ruju è scorrevole e a tratti coinvolgente, mi ha ricordato alcune vecchie storie di Nizzi.
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Vedrei bene Alessandro Chiarolla tra gli interni ma anche Roberto Diso che se lo meriterebbe e potrebbe trovare un'altra occasione dopo quella mancata di un po' di anni fa, e tra quelli esterni Dario Perucca, perché a mio avviso sarebbe interessante vedere se si avvicina o no alla "Valle del Terrore" o interpreta Tex in un altro modo.
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Recuperato e letto di recente. Un susseguirsi di azione in cui Tex viene veramente messo alla prova, assieme alla sua capacità di risolvere i problemi. Inoltre viene evidenziata la quotidianità della vita nel west, che tende a non essere mostrata nelle storie canoniche in cui si vedono spesso solo le azioni salienti come le sparatorie. Segura e Ortiz sono stati una ricchezza per il mondo del fumetto e li consiglierei a tutti, specie ai lettori che si avvicinano adesso a Tex, perché offrono storie veramente belle e slegate dalle complesse trame della serie regolare.