Ci torno io in topic!
Ho già scritto che alla prima lettura questo speciale mi è piaciuto poco. L'ho riletto e mi è piaciuto ancor meno.
Prima di tutto per la brevità: la storia, zeppa di personaggi e densa di eventi, ci sta stretta in 126 tavole. Quando Boselli pensa a una storia come questa bisogna lasciargli almeno 400 pagine! Per farcela stare nello speciale ha tagliato un po' qui, di là, dall'altra parte, un po' anche lì, così alla fine si parte in media res e pare di aver preso l'episodio precedente in cui Tex e Zagor si incontrano. Per lo stesso motivo la storia mi è sembrata carente dal punto di vista "relazionale" con personaggi che agiscono e parlano per coordinarsi, non per conoscersi e raccontare di loro a noi lettori che, spesso, è la cosa più interessante (vedi, ad esempio, l'incontro con la Tigre Nera attualmente in edicola). Insomma, c'è parecchia azione e poca introspezione, in questo speciale, se escludiamo il trattamento riservato a Zagor.
Ecco, veniamo a Zagor... A mio giudizio (giudizio di zagoriano, ça va sans dire) in questo speciale è stato maltrattato. Poteva essere un team-up tra Tex e Zagor, ma non lo è stato. È invece un'avventura corale, tipicamente boselliana, nella quale Tex è il protagonista mentre Zagor uno dei tanti figuranti, tranquillamente sostituibile da Carson o Arkansas Joe.
Mi chiedo allora perché inserire Zagor in una storia se di Zagor non c'è bisogno, se non fa "cose da Zagor". Mi chiedo perché annunciare un team-up se poi la storia, di fatto, non lo è. Mi chiedo, soprattutto, perché mettere Zagor in un'avventura tenacemente agganciata alla Storia con la S maiuscola, se il mondo di Zagor è quello delle "libertà narrative", delle invenzioni in anticipo sui tempi, in bilico tra Atlantide e steampunk, tra incubi lovcraftiani e razze aliene, tra Dragonero e Martin Mystere, tra aerei a-grav e Nautilus.
Certo, il fascino di scrivere uno Zagor segnato dalla vita può essere una forte tentazione. Un milleriano Dark Zagor sarebbe stato fascinosissimo anche per noi lettori zagoriani! Sarebbe stato perfino una figura nolittiana. Però non ho trovato nulla di tutto ciò. Di Zagor viene sottolineata l'incapacità a modificare gli eventi, viene messo in rilievo esclusivamente il fallimento. Fallimento contingente (negli speciale) e fallimento globale (a Darkwood).
Dice: per forza, le cose sono andate in quel modo, come poteva fermare la grande razzia dei Comanches guidati da Quanah Parker o lo sterminio dei nativi americani? Beh, proprio per questo Zagor non si presta a un'avventura con pretese di aderenza alla Storia, mentre ha già trovato la sua perfetta "ultima avventura" (crepuscolare ma eroica) nel terzo team-up tra Dylan Dog e Martin Mystere.
Epperò il messaggio da fine di un'epoca, analogo a Il mio nome è nessuno, con Tex nella parte di Terence Hill e Zagor in quella di Harry Fonda sarebbe stato un'interessante conclusione di un vero Team-Up, basato sul confronto tra i due eroi. Ma questa invece è una storia corale, voglio ribadirlo, nella quale Zagor è stato cacciato a forza e non ha il ruolo di coprotagonista, sicché le parole di Quanah Parker e le didascalie dell'ultima pagina suonano come la certificazione del fallimento degli ideali e della filosofia del personaggio.
Qualche giorno fa PapeSatan ha detto che Zagor è morto... Forse non ha tutti i torti... Di sicuro a seppellirlo ci stanno provando.