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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 12/12/2023 in tutte le sezioni

  1. Ci torno io in topic! Ho già scritto che alla prima lettura questo speciale mi è piaciuto poco. L'ho riletto e mi è piaciuto ancor meno. Prima di tutto per la brevità: la storia, zeppa di personaggi e densa di eventi, ci sta stretta in 126 tavole. Quando Boselli pensa a una storia come questa bisogna lasciargli almeno 400 pagine! Per farcela stare nello speciale ha tagliato un po' qui, di là, dall'altra parte, un po' anche lì, così alla fine si parte in media res e pare di aver preso l'episodio precedente in cui Tex e Zagor si incontrano. Per lo stesso motivo la storia mi è sembrata carente dal punto di vista "relazionale" con personaggi che agiscono e parlano per coordinarsi, non per conoscersi e raccontare di loro a noi lettori che, spesso, è la cosa più interessante (vedi, ad esempio, l'incontro con la Tigre Nera attualmente in edicola). Insomma, c'è parecchia azione e poca introspezione, in questo speciale, se escludiamo il trattamento riservato a Zagor. Ecco, veniamo a Zagor... A mio giudizio (giudizio di zagoriano, ça va sans dire) in questo speciale è stato maltrattato. Poteva essere un team-up tra Tex e Zagor, ma non lo è stato. È invece un'avventura corale, tipicamente boselliana, nella quale Tex è il protagonista mentre Zagor uno dei tanti figuranti, tranquillamente sostituibile da Carson o Arkansas Joe. Mi chiedo allora perché inserire Zagor in una storia se di Zagor non c'è bisogno, se non fa "cose da Zagor". Mi chiedo perché annunciare un team-up se poi la storia, di fatto, non lo è. Mi chiedo, soprattutto, perché mettere Zagor in un'avventura tenacemente agganciata alla Storia con la S maiuscola, se il mondo di Zagor è quello delle "libertà narrative", delle invenzioni in anticipo sui tempi, in bilico tra Atlantide e steampunk, tra incubi lovcraftiani e razze aliene, tra Dragonero e Martin Mystere, tra aerei a-grav e Nautilus. Certo, il fascino di scrivere uno Zagor segnato dalla vita può essere una forte tentazione. Un milleriano Dark Zagor sarebbe stato fascinosissimo anche per noi lettori zagoriani! Sarebbe stato perfino una figura nolittiana. Però non ho trovato nulla di tutto ciò. Di Zagor viene sottolineata l'incapacità a modificare gli eventi, viene messo in rilievo esclusivamente il fallimento. Fallimento contingente (negli speciale) e fallimento globale (a Darkwood). Dice: per forza, le cose sono andate in quel modo, come poteva fermare la grande razzia dei Comanches guidati da Quanah Parker o lo sterminio dei nativi americani? Beh, proprio per questo Zagor non si presta a un'avventura con pretese di aderenza alla Storia, mentre ha già trovato la sua perfetta "ultima avventura" (crepuscolare ma eroica) nel terzo team-up tra Dylan Dog e Martin Mystere. Epperò il messaggio da fine di un'epoca, analogo a Il mio nome è nessuno, con Tex nella parte di Terence Hill e Zagor in quella di Harry Fonda sarebbe stato un'interessante conclusione di un vero Team-Up, basato sul confronto tra i due eroi. Ma questa invece è una storia corale, voglio ribadirlo, nella quale Zagor è stato cacciato a forza e non ha il ruolo di coprotagonista, sicché le parole di Quanah Parker e le didascalie dell'ultima pagina suonano come la certificazione del fallimento degli ideali e della filosofia del personaggio. Qualche giorno fa PapeSatan ha detto che Zagor è morto... Forse non ha tutti i torti... Di sicuro a seppellirlo ci stanno provando.
    1 point
  2. Io temo che sia semplicemente un effetto collaterale del calo generale del livello delle sceneggiature, associato alla richiesta pressante di inserire sempre e comunque questi elementi per "motivi di immagine" (non ci credo nemmeno se me lo firmano su una montagna di bibbie che la Disney, per esempio, voglia rinunciare a denaro per diventare più inclusiva, in realtà vogliono apparire più inclusivi per fare il denaro che è l'unica cosa che gli interessi. Poi magari questi conti si sbagliano...) All'epoca su Ken Parker (e non certo su Tex, ci sono serie diverse e hanno pubblici diversi) Berardi riusciva SIA a fare battute di grana grossa che oggi sarebbero censurate (e infatti nella ristampa le ha censurate lui stesso) sugli omosessuali visti come macchiette, e faceva però anche storie come "Diritto e rovescio". E riusciva a inserire queste tematiche senza risultare pesante o didattico, era comunque una "storia", molto bella oltretutto, e non una lezioncina di morale. Oggi chi vedi in grado di farlo? Lo stesso Berardi su Julia fa solo lezioncine di morale. E queste tematiche NON SONO davvero "affrontate" come in Diritto e Rovescio, ma sono "imposte" di partenza in TUTTE le storie (con effetti anche ridicoli, tipo vedere persone di colore nell'Inghilterra del 1800 essere nobili aristocratici...). Imposte in maniera grossolana e controproducente (qui non si sa quanta colpa sia di sceneggiatori scarsi e quanta di "attivisti" e produttori che non sono capaci di sceneggiare ma ci vogliono mettere becco) Alcune cose, tipo il fatto che gli unici bianchi etero che si vedono in un film siano SEMPRE i cattivi (ci puoi scommettere appena vedi un bianco etero ad inizio film, o farà coming out o sarà il cattivo della storia) non esplicitamente richieste dall'"inclusività" sono dovute a questo: scarsità degli sceneggiatori o di chi gli impone queste cose. In questa maniera fai incavolare gli spettatori (in gran parte bianchi ed etero) e ottieni l'effetto contrario. Da decenni sono bravissimi ad Hollywood a farti passare qualsiasi tipo di propaganda senza che tu te ne accorga. Il fatto che adesso te ne accorgi e ti dia fastidio non è perchè hanno INIZIATO a fare propaganda, è perchè adesso la fanno MALE, ottenendo l'ostilità del pubblico che prima erano abili a convincere...
    1 point
  3. Sì, ma rovinerebbe la serie. Perchè andrebbe a modificare una trave più o meno portante (ma comunque IMportante) della saga. E sopratutto perchè introdurrebbe un argomento non necessario e non richiesto. Io mi tranquillizzo perchè Boselli ha solo 8 anni più di me e ipotizzando che possa vivere fino al 110 anni, a me basterà non arrivare oltre 102. O anche più in là, perchè magari a 105 anni sarei cieco e sordo e magari rimbambito (e i sintomi di tutte le tre patologie hanno già fatto capolino), per cui non mi accorgerei di qualunque cambiamento della serie. Diablero, Dio ce ne scampi. Purtropo noto che in pubblicità si inserisce di forza figuranti di colore e omosessuali, meglio ancora se omosessuali di colore. Il troppo stroppia. Le "citazioni" devono essere naturali, non forzate. Non a caso Dylan, Julia, Gea e Ken Parker me hanno parlato senza che la cosa stridesse.
    1 point
  4. A metà. Per adesso è una battuta, perchè sono abbastanza tranquillo che se qualcuno propone a Boselli una storia in cui Kit fa coming out, Boselli lo sbrana (anche se, dopo che ha accettato l'idea assurda del 755 e l'ha pure sceneggiato, la mia fiducia su queste cose è stata molto scossa, non so più dove potrebbe arrivare...) Il giorno che Tex cambia curatore, inizia il conto alla rovescia, temo che tutti (nessuno escluso) i possibili sostituti abbiano una gran voglia di passare alla storia come chi ha messo un protagonista LGBTA+ su Tex. E visto che non sanno mai come caratterizzare Kit, temo sarebbe la prima scelta... Viviamo in tempi in cui l'accusa da cui difendersi per non venire cancellati non è "ma perchè vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica?", ma è diventata ""ma perchè non vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica? Sarai mica omofobo, sessista, fascista, nazista? Non so mica se una persona spregevole come te dovrebbe rimanere qui..." (e un eventuale coming out di Kit venderebbe un sacco perchè ne parlerebbero tutti i TG, altro che Dylan Dog che sposa Groucho...)
    1 point
  5. Mmm... se Venturi si è annoiato a disegnare questa storia vuol dire che è una persona particolarmente noiosa, perché credo siano pochissime le avventure di Tex in cui avvengono tanti cambiamenti di scenari e personaggi come in questa: si va dalla città di San Francisco alle paludi della Louisiana, da New Orleans alla giungla tropicale e ai treni di Panama, dai porti del Nicaragua alle foreste e ai paesaggi del Borneo, scontri a fuoco nelle paludi, pestaggi in bettole, duelli sulle navi, scontri a fuoco tra vascelli, imbarcazioni di tutti i tipi, palazzi reali del Borneo, isolotti e spiagge esotiche, personaggi di etnie diverse, malesi, cinesi, olandesi, afroamericani, seguaci del voodoo, bellezze malesi e sbirri della Pinkerton, persino scene orrorifiche (le visioni di Omoro), ecc. ecc. Secondo me Venturi non si è lamentato troppo, piuttosto che disegnare i soliti deserti, cactus e apache...
    1 point
  6. Ma quale indomita, se ci fosse stata una ragazza al posto di Kit (io, per esempio), un bel paio di calci nelle palle al pseudo-tigrotto glieli avrei mollati al primo tentativo di portarmi dalla sua parte.
    1 point
  7. Letto, esattamente quello che mi aspettavo. Soliti dialoghi ridondanti con personaggi che si raccontano cose che dovrebbero già sapere e storia che dimenticheremo nell'arco di dieci giorni. Molto belli invece i disegni di Del Vecchio, che spero riprenda a lavorare con Boselli su TW dove è molto più valorizzato.
    1 point
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