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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 02/03/2024 in tutte le sezioni

  1. In effetti no. Nizzi, soprattutto il Nizzi dei primi tempi, che secondo me ha sempre avuto più problemi sui soggetti che sulle sceneggiature, si "rifugiava" spesso in situazioni e personaggi ripresi da Glb, con alterne fortune. Nel caso di Zhenda, la retcon è del tutto gratuita e non giustificata nemmeno dalla qualita della storia.
    3 points
  2. Allora...Letta finalmente la prima storia con Zhenda (ho letto già la seconda parte di Nizzi/Civitelli). Cosa dire...I disegni di Galep, seppur io preferisca di gran lunga Civitelli, si sono mostrati calzanti, evocativi (soprattutto su Zhenda e il suo nascondiglio) e precisi. La sceneggiatura di GLB mette in luce tanti aspetti retorici ma universali. La lealtà, la fratellanza e l'amicizia. Attraverso parole ed azioni, sia dei "buoni" (Tex, lo stregone navajo, il guerriero navajo prigioniero con Kit) che dei "cattivi" (Sagua) GLB cerca di dare epicità e significato alla storia. Zhenda vuole aiutare il figlio e avere voce in capitolo. Ci sono azione, sparatorie, ferimenti (Tex e Tiger), colpi di scena, magia. C'è tanta carne al fuoco che GLB e Galep gestiscono bene. Storia buona e forse non c'era bisogno del seguito (accettabile ma non necessario) di Nizzi/Civitelli. Concordo con molte tue analisi. Tanti bei personaggi, sfaccettati, protagonisti, ambivalenti. Storia molto matura, avvincente e non banale di GLB, coadiuvato da un Galep efficace (seppur non di mio gusto).
    1 point
  3. A questo proposito: nella versione originale a quanto pare Zhenda avrebbe dovuto morire e con lei tutti i suoi indiani,ma siccome Civitelli aveva reso " troppo teneri" i personaggi,si decise,non so se la redazione o l' autore,per il finale alternativo( più bello e originale a parer mio.Vero che forse Zhenda se la cava troppo a buon mercato,e infatti lo dice perfino Carson stesso,ma tutto sommato nel contesto non é così stonato). Nel contesto delle storie di Nizzi (che quando non erano proprio comiche erano comunque grottesche) magari sì, è un "teatrino" dove nulla ha senso, nulla ha sostanza, tutti mangiano bistecche e patatine e si fanno tante battute... Ma nella storia originale (che Nizzi avrà letto distrattamente fregandosene come al solito), Zhenda ha "solamente" ucciso un vecchio amico di Tex, che era pure il sacerdote che l'ha sposato con Lilith ed è stato il suo stregone, del suo villaggio, per anni (al funerale di Freccia Rossa era ancora lui lo stregone, quindi è stato lo stregone di Tex per più di 15 anni prima di essere sostituito da Nuvola Rossa). Non solo: si è alleata con i bianchi per uccidere altri Navajo, ha cercato di uccidere il figlio di Tex in un sacrificio umano, e solo l'intervento di Big Elk, che ha sacrificato la sua vita per ucciderla salvando kit, ha impedito che il figlio di Tex venisse ucciso. Macchissenefrega? Nizzi se l'era scordato, quindi se n'è scordato pure Tex. E pure Kit. Se nell'ultimo almanacco invece di Ta-Hu-Nah incontrava Big Elk, un cazzotto sul naso non glielo levava nessuno, e si sarebbe meritato anche un "e la prossima volta tuo figlio te lo salvi da solo, stronxxx!"
    1 point
  4. Appena finito di leggere il primo albo, sento echi sia dei Lupi Rossi che di Colorado Belle... due delle storie boselliane di maggior livello (e questo è riconosciuto da tutti) e non a caso disegnate entrambe proprio da Font. Il bello è che questo ultimo non pare proprio risentire più di tanto del passare del tempo, disegni che magari non sono sempre 'tecnicamente impeccabili' ma sempre di grandissima atmosfera. Come era anche del resto nell'altrettanto acclamato "Nei territori del Nord Ovest". Se il secondo albo sarà all'altezza di questo primo, avremo tra le mani una storia che rimarrà nella Storia della saga 75ennale.
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  5. Non c'è bisogno, secondo me, di motivare l'odio feroce di Mefisto verso Tex con la morte di Lily, basta e avanza quello che Tex gli ha fatto subire ai tempi dell'"Eroe del Messico", ossia l'inseguimento notturno, travestito da cavaliere nero, che terrorizza lui e Lily urlando il suo nome, braccandolo, per poi, dopo averlo sfinito, catturarlo e legarlo come un salame, tutto stracciato, sul dorso di un mulo (neanche un cavallo). Insomma, non solo rovina i suoi piani, ne infrange i sogni, lo arresta e lo fa marcire in prigione, ma anche si diverte a terrorizzarlo per bene e a umiliarlo in tutti i modi. Direi che l'odio e il desiderio di vendetta sono il minimo... In realtà Boselli ha già dato una possibile spiegazione in "Mefisto: le origini del male", dove ha aumentato di molto le ambizioni del giovane Steve Dickart ( e di conseguenza la sua frustrazione nel veder fallire i suoi piani per colpa di Tex), non solo l'ambizione nella magia, ma anche in politica. Scusate l'autocitazione dall'altro topic: "I soldi e il sapere sono entrambi un mezzo... è il potere ciò che desidero... l'abilità di costringere gli altri al mio volere". Questa è la vera filosofia/psicologia di Steve Dickart, alias Mefisto. E anche della sorella Lily, alla fin fine. Ciò che più conta per entrambi, infatti, è la capacità di "costringere gli altri" a far ciò che loro vogliono, Steve per mezzo della magia, Lily per mezzo della seduzione. Il potere sugli altri è lo scopo di Steve Dickart, e ora il suo sogno è il potere politico e il "grande gioco segreto", che gli appaiono più eccitanti e appaganti dell'ipnotismo e di tutti i trucchetti usati finora, il modo migliore per comandare sugli altri, attraverso la carriera politica, diventando un senatore o addirittura - lo dice lui esplicitamente - il presidente della nuova nazione che nascerà dalla secessione del Sud." Così si può spiegare anche perché ne "La gola della morte" Mefisto vuole che Tex uccida il figlio: vuole costringerlo a fare quello che lui non farebbe mai, vuole dimostrare di essere più forte e abile di Tex, ipnotizzare Kit e Carson e farli uccidere da Tex senza neanche ipnotizzarlo. E ovviamente vuole arrecargli un dolore insopportabile, e infine disonorarlo, umiliarlo come lui è stato a suo tempo: insomma, desiderio di potere sugli altri e vendetta per le ambizioni fallite. Già nella breve storia dell'ultimo Magazine vediamo un Mefisto particolarmente vendicativo verso chiunque appena lo ostacoli o parli male di lui. Insomma è già un tipetto megalomane, rancoroso e pieno di livore verso tutti. Se poi ci aggiungiamo che Lily lo abbandonerà (già lo sappiamo), e che lui imputerà a Tex la rottura con l'amata sorella, il quadro è completo. E poi chissà, Boselli magari potrebbe anche accentuare nel prossimo capitolo mefistofelico le sofferenze e le violenze subite dalla sorella in carcere, e questo far aumentare ancora di più l'odio di Mefisto. Alla fine secondo me Nizzi ha fatto bene a far tornare un personaggio così interessante come Lily (è l'unica cosa buona della Mefistolata) poi giustamente ripreso da Boselli. La Lily invecchiata, cinica e malvissuta di Nizzi è un bel personaggio. Che poi abbia finito per oscurare il fratello è un altro discorso...
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  6. Se Carson ignorava che Steve Dickart alias Mefisto fosse sopravissuto, come poteva avere invece la certezza che Lily fosse morta? Dai!
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  7. Credo che il GL Bonelli dei primi tempi (quello che faceva vedere Marie Gold seminuda e Tesah con la minigonna) trattasse con maggiore rispetto Lily di Mefisto (è lei che fa tutto. che raccoglie informazioni seducendo gli ufficiali, che organizza l'evasione, che ordisce il piano per incastrare Tex, mentre Mefisto nonostante il costume non solo non dimostra nessun potere, ma si limita a fare da tramite con i suoi piccioni viaggiatori. Poi dieci anni dopo quando crea il personaggio di un "mago" che vuole vendicarsi di Tex e decide che è Mefisto invecchiato (ma in realtà è un personaggio completamente diverso sia per aspetto che per poteri per caratterizzazione, che sia lo stesso Mefisto gli serve solo per motivare la sua vendetta), i tempi sono cambiati, su Tex di donne se ne vedono pochissime, soprattutto per la Garanzia Morale imperante e forse anche per l'idea di serie che aveva GL Bonelli, e di Lily non sa che farsene. Ma questo non rende "retroattivamente" meno importante Lily nella storia originale! Sono storie diverse con protagonisti diversi! Io HO GIÀ BOCCIATO l'ultima di Boselli, già quando è uscita, non ti ricordi? Ecco la prova: https://texwiller.ch/index.php?/topic/5363-741744-sierra-nevada/&do=findComment&comment=186521 E questo è strano. È vero che GL Bonelli non faceva spiegoni inutili (e quindi per me ci sta benissimo che non stia a spiegare come e perchè Tex abbia causato la morte di lily, specie appunto in tempi di Garanzia Morale con Tex già nell'elenco dei fumetti diseducativi perchè troppo violenti), ma addirittura DIMENTICARSI? Visto oltretutto che la tavola che ho mostrato sopra DIMOSTRA CHE SE LA RICORDAVA BENISSIMO? Se siamo d'accordo che GL Bonelli non sentiva il bisogno di "spiegazioni inutili"... perchè la tira fuori nel dialogo di Carson? PERCHÈ vuole che ce la RICORDIAMO... in un albo in cui non appare? È vero che il fatto che Lily sia morta è solo una cosa che "immagino" perchè GL Bonelli non lo dice. Ma lo "immagino" proprio perchè GL Bonelli me lo fa immaginare, disseminando di indizi tutta la storia. Se non me lo voleva fare immaginare non l'avrebbe citata "inutilmente", non avrebbe usato quelle parole, forse avrebbe fatto dire a Mefisto che fine aveva fatto (visto che ormai nella storia l'aveva fatta entrare), non l'avrebbe citata APPOSTA perché il lettore SE LA RICORDASSE... per poi non parlare mai di che fine aveva fatto. E soprattutto perchè, altrimenti, se non immagini quello che GL Bonelli per me voleva farti immaginare... il comportamento di Mefisto non ha senso. Nella recente storia del magazine con il Mefisto "giovane" Boselli ha cercato di motivare l'odio di Mefisto descrivendo le sue sofferenze in carcere (e al tempo stesso sminuendo le sofferenze causate da Tiger Jack, con una chiarissima retcon che cambia molto gli eventi), ma non basta. Se Mefisto volesse vendicarsi di sofferenze FISICHE avrebbe fatto rapire TEX, per torturarlo. È quello che fa Yama, dopotutto, che smette di seguire il "piano tipico di mefisto" e punta semplicemente a farli morire tutti di fame e di sete senza preoccuparsi di iniziare dal figlio. Prima della ret-con boselliana Mefisto dice che ha passato ANNI con "le ossa fracassate", inerme, fra atroci sofferenze, lottando ogni giorno per riavere l'uso degli arti. Ma di Tiger Jack se ne frega, non lo odia più degli altri. Padma l'ha reso folle con visioni spaventose e fatto relegare in un manicomio, ma Mefisto non pensa minimamente alla vendetta contro di lui. Che cavolo gli ha fatto Tex che è peggio del torturarlo per ANNI e del farlo diventare FOLLE terrorizzandolo con visioni della sua morte? Certo, finché la cosa non veniva "sancita" in una storia, la morte di lily era solo "la spiegazione più sensata", ma potrebbero esserci, forse, spiegazioni alternative. Anche se non mi viene in mente nulla che possa funzionare così bene. Toccherà a Boselli farsene venire in mente una. Adesso saranno cavoli di Boselli, il cercare di motivare un odio così feroce, e una vendetta che vuole SPECIFICAMENTE che Tex uccida il figlio o lo veda morra braccato da criminale. Finora NON c'è riuscito, pochi mesi in una cella per quanto duri non sono paragonabili a quello che gli hanno fatto Tiger e Padma. Nizzi se n'è semplicemente fregato. Dubito che se la sua nemmeno riletta "la gola della morte". E visti gli svarioni che ha fatto sin da subito (la Mano Rossa una setta segreta, per esempio), questa noncuranze a disinteresse ci sarebbero stati anche la Mefistolata l'avesse scritta nel 1988. Già all'epoca faceva fare figure ridicole a Tex descritto come un po' scemo e quindi le figure ridicole, tipo Tex che se ne torna a casa senza inseguire Mefisto fuggito da cinque minuti, e "Tex sei tu?" probabilmente ci sarebbero state comunque, o cose equivalenti. Anche all'epoca i personaggi "magici" erano fuori dalle sue corde quindi se Mefisto non era in un retrobottega che spiava dalla serratura sarebbe stato in uno scantinato che spiava dalla botola, ma in ogni caso cose tipo le rovine nella palude ce le scordavamo. Sarebbe stata "scritta meglio" probabilmente, con dialoghi meno noiosi e ripetitivi: ma i problemi della Mefistolata vanno molto al di là della forma e dei dialoghi, sono proprio nella sostanza di una storia sbagliata.
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  8. Sappiamo che l'incipit è preso pari pari dalla sceneggiatura del "Cagliostro" glbonelliano. Ci ha messo Lily, un personaggio sfumato, apparso in qualche striscia quasi cinquant'anni prima. Qual'era nelle intenzioni di GLB il personaggio di Lily? La pin-up sensuale, una marionetta nelle mani del fratello, una fatina che incantava il pubblico durante i suoi spettacoli, abbastanza spregiudicata da corrompere e sedurre il primo ufficialotto. In qualsiasi modo Nizzi l'avesse ripresa per te sarebbe stato sbagliato. ma quello è il personaggio e Boselli tale e quale l'ha ripreso sia nella sua versione giovanile (nuova serie) sia in quella da quarantenne. Così stai bocciando anche l'ultima di Boselli, dove il personaggio ha una sua autonomia e non fa ombra a Mefisto, anzi è il tassello che ne permette la sconfitta finale dopo l'effimero trionfo. E da sola ha tutte le possibilità di ritornare, se abbiamo interpretato bene le pagine finali dell'ultima storia. Per Boselli Lily è ancora una risorsa, altrimenti avrebbe potuto facilmente sopprimerla. No, non lo ha detto. La frase di kit può essere intesa in mille modi, oltre all'epitaffio. E il Mefisto in cerca di vendetta dal numero 39 in poi nemmeno si ricorda di aver avuto una sorella. Che nel numero 4 era un personaggio che arrancava, una femmina debole, prossima alla soglia della tenebrosa follia. Si ricorda invece di avere un figlio, un ingenuo da manipolare e da plasmare facendone il suo duplice. E gli affianca Loa che ne "Il figlio di Mefisto" sostituisce idealmente nella nuova coppia criminale proprio la sorella Lily, con la differenza che Loa è una femmina diversa, una figura guidata dall'odio e mossa dalla vendetta. GLB un personaggio ombra lo inserisce quasi sempre: come spalle abbiamo prima Lily, poi Padma, poi il barone, quindi con il figlio Yama c'è Loa, c'è Manuela e Matias, c'è infine Aryman. Non si sfugge alla regola. Come idea non sarebbe stata male. Ma c'è solo nella tua fantasia. Di vero c'è invece che Nizzi ha colmato una lacuna di Bonelli, che non si curava troppo nel dire ai lettori che fine facessero certi suoi personaggi. E su questo terreno vago si sta inserendo benissimo Mauro Boselli con le storie che sta raccontando nella nuova serie. Quando arriverà il momento, cioè alla guerra messicana, sono sicuro che lui avrà modo di spiegare come e perché Lily abbia fatto perdere le tracce per così tanto tempo e perché fratello e sorella non abbiano più incrociato le loro strade se non nelle storie pubblicate dopo l'anno duemila. Una sfida per raccontare nuove storie, che gli autori devono cogliere e non lasciare decadere. Quoto queste mie righe per chiedermi che storia di Mefisto avrebbe scritto Nizzi nel 1988 invece che nel 1996. Della depressione che lo colpì nel 1992 e che durò circa sei mesi (la fase acuta appena due), l'autore ha avuto modo di dire che negli anni successivi ci furono degli strascichi importanti, che riguardarono alcune storie che nascono bene e finiscono male (Yukon selvaggio, Yucatan, la seconda della Tigre Nera sono solo alcune delle indiziate, oltre alla storia di Mefisto dove dopo il primo ottimo albo Nizzi non capisce più niente).
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  9. No, dai, stavolta non concordo con te. Nizzi ha usato Lily in modo sbagliato? Possiamo essere d'accordo. Ma era un errore recuperarla? No.
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  10. Vero che nel suo caso il danno è recuperabile, Nizzi la mostra per pochissimo tempo, ma in quel pochissimo tempo riesce ad aggiungere una quantità di stravolgimenti incredibile (a tutti i personaggi, non solo lei). La Loa del "figlio di Mefisto" era rosa dall'odio e dal desiderio di vendetta. E persino più motivata di Yama (che in fondo agiva soprattutto per avidità di denaro e potere, non aveva mai conosciuto il padre. Ma Loa aveva visto uccidere il padre Otami davanti ai suoi occhi, e poi era stata presa come schiava sessuale dall'uomo che aveva ordinato la morte del padre, Yampas! All'epoca la cosa sarebbe sembrata più strana e Tex ha sempre avuto problemi a sparare alle donne, ma con il senno di poi, era meglio lasciare Yama nel Veliero Maledetto (una fine iconica che era un vero contrappasso, per lui che trascinato dalla sua avidità aveva cercato di dominare le forze del male con la sua scarsa esperienza), e far tornare Loa nello Yucatan ad affrontare Tex la volta dopo! Ecco la Loa che ricordavamo: Nizzi prende questo personaggio e la prima cosa che pensa è "mmm... per me questa qui se si salva va a fare la fattucchiera di paese, vive tranquilla in una capanna senza grilli per la testa o desideri di vendetta, ma ha tanti problemi a trovare soldi, dopotutto è "solo" bellissima e con poteri magici e di evocazione demoni e zombie, che per denaro fa da guida per andare a resuscitare Mefisto per poi chiedergli scusa per averlo tradito..." È ancora salvabile come personaggio, ma uno sceneggiatore bravo che ci si provasse dovrebbe ricominciare da zero. Prima aveva motivazioni fortissime per desiderare la vendetta, o contro i pards o contro i Seminole, ma Nizzi le ha cancellate, mostrando che non ci pensa proprio. Adesso cosa gli fai fare, la rapinatrice di banche? Nizzi davvero al di là del "giallo" non arriva. Tutte le storie "potenti", con emozioni "forti", non solo non le sa scrivere ma credo che non le capisca nemmeno (come si fa a leggere "Fra due bandiere" e tutto quello che ne ricavi è che è una storia sbagliata perchè Tex doveva combattere con i "buoni"?) E invece anche per me quella è una colpa, un gravissimo errore, e un ulteriore prova della "sordità" di Nizzi di fronte a qualunque cosa in una storia non venga spiegato tre volte. Lily serve a Nizzi non solo per resuscitare Mefisto, ma anche per scrivere un personaggio più nelle sue corde (la vecchia avida arrampicatrice sociale quante volte si è vista in un giallo?), perchè Mefisto invece proprio non lo sapeva scrivere. Come risultato, nel ritorno di Mefisto... fa tutto lei. E cosa si mette a fare? Rapina diligenze. Con la copertura di un Saloon. Ti pare una storia di Mefisto questa? Nizzi la usa per mettere nella Mefistolata gran parte delle cose che i lettori hanno odiato. Mefisto in secondo piano. Mefisto scemo. Mefisto nascosto in un retrobottega che spia dal buco della serratura. Mefisto ridotto a rapinare diligenze. Perchè il vero capo di tutto è Lily, ed è lei che affronta davvero Tex. Ma Nizzi la rende una maliarda qualunque, abbastanza stereotipata. È "cattiva", ma dove è finita la diabolicità che ricordavamo? Dov'è la Lily che dice a Mefisto che un colpo in testa non è abbastanza per Tex, e ordisce lei l'intrigo per farlo accusare di omicidio? Lily è un personaggio "sbagliato" perchè, in una storia con Mefisto, sminuisce Mefisto. Se si voleva farla tornare era meglio farelo in una storia separata, con una sua vendetta separata (in cui aveva senso magari che agisse da un saloon) O meglio ancora, poteva essere una maliarda qualunque. Perchè Lily non doveva assolutamente essere "resuscitata". il; fatto che sia viva "uccide" le motivazioni di Mefisto. L'ho già detto altre volte, per me nelle storie di GL Bonelli, era dato per scontato che Lily fosse morta. E che fosse morta per colpa di Tex. Solo così si spiega un odio tanto sconfinato da aver fatto diventare folle Mefisto, tanto da rendere la vendetta su Tex la sua unica ragione di vita. Essere stati catturati non basta. poi è evaso, ha poteri tali che potrebbe fare una vita da nababbo, eppure lui è ossessionato da Tex. Anche dopo che Tiger Jack lo fa cadere da una rupe, non pensa a vendicarsi di Tiger Jack (pensaci, Tiger Jack lo ha reso un invalido per anni, anni di sofferenze, ma lui pensa SOLO a Tex, Tiger è un "collaterale". E come vuole vendicarsi di Tex? Lo vuole uccidere? No. Oh, certo, ALLA FINE lo ucciderà. Ma non vuole ammazzarlo per prima. Prima deve vedere soffrire e morire suo figlio e il suo migliore amico. Perché una vendetta tanto elaborata per vendicarsi di "mi ha messo in galera"? Se fosse solo quello Mefisto dovrebbe farlo finire in galera o impiccato. Non renderlo folle assistendo alla morte lenta del figlio. GL Bonelli non spiegava le cose tre volte. A volte non le spiegava proprio, te le lasciava immaginare. Ma se usavi l'immaginazione, te le diceva. E per me ce lo ha detto come è morta Lily. Pensa alla PRIMA vendetta di Mefisto. Le altre volte aveva complici, ostacoli, circostanze che lo spingevano ad "arrangiarsi", ma pensa invece alla prima vendetta. A "La gola della morte". Ha pianificato per ANNI, fino a che non è stato tutto perfetto. E nel suo piano, qual era la fine "perfetta" per Kit Willer e Carson? Pensaci, il piano prevede la cattura DEL SOLO KIT WILLER, sin dall'inizio. E cosa dice Mefisto a Tex e ai pards? E no, GL Bonelli non si era "semplicemente dimenticato" di Lily... "dicono fosse bellissima". GL Bonelli non usava le parole a caso. Quello che non poteva mostrare in un fumetto per ragazzi lo lascia immaginare. Lily è morta e Mefisto considera responsabile Tex. Forse è stato Mefisto stesso a ucciderla o causare la sua morte e per questo il suo primo piano era che Tex li uccidesse. Forse è successo in un deserto, mentre erano entrambi ricercati dalla legge (la fine che Mefisto riserva a Kit Willer e a Carson quando rinuncia a farli uccidere direttamente da Tex) Ma Nizzi se non gli spieghi le cose tre volte non le capisce, e tanto considerava GL Bonelli uno che faceva solo pup-pum, e entra anche qui come un elefante in una cristalleria. Pensaci, a come si comporta Mefisto ne "la gola della morte". E a come diventano "assurde" quelle stesse scene alla "luce" di quello che "Nizzi ci ha svelato". Lily non è morta, se ne è andata. Mefisto è stato arrestato ma è evaso, e per decenni ha pensato di vendicarsi di Tex. poteva diventare ricco e potente in qualsiasi altro posto, magari diventare Re o Arciduca da qualche parte in Europa, ma no, vive con una tribù indiana e campa da cani per anni perchè ce l'ha con Tex. Se l'è legata al dito. Nizzi con il ritorno di Lily ha rovinato un personaggio, ma non era Lily. Ha tolto ogni motivazione sensata a Mefisto. Alla luce del ritorno di Lily, Mefisto è un coglione che ha perso tutto, ha perso la vita, le ricchezze, il potere, tutto quello che avrebbe potuto avere, perchè se l'era legata al dito che Tex l'aveva arrestato. Poi Padma l'ha fatto impazzire, ma lui è fissato con Tex e non pensa a vendicarsi di Padma. Prima ancora Tiger Jack l'aveva reso paralitico e soggetto a dolori atroci per anni, ma Mefisto se ne frega, lui è fissato con Tex. O è un coglione, o ha una fissazione per Tex assolutamente irrazionale. Forse è innamorato di Tex, chissà. Chiamate Recchioni a farci un what-if con la storia d'amore fra Tex e Mefisto...
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  11. No, era chiaro fin dall'inizio, non ho fatto tue citazioni infatti, anche se ho preso spunto dalle tue deduzioni. Il mio interesse era solo mostrare che di "ritorni" è zeppa la letteratura popolare. E che anche su Tex sono frequenti (e su Zagor ormai vediamo solo quelli, pensa al vampiro morto e resuscitato in mille maniere e oggi prigioniero sotto i ghiacci, ma sarà morto?) Per il resto la penso come te, come ho già specificato nel mio precedente messaggio, per cui ho poco da aggiungere. Se un personaggio è morto, è inutile riportarlo alla luce specialmente se la storia è banale come l'ultima di Ruju che abbiamo letto. In effetti hai ragione, la rivediamo nel numero 501, e dire che GLB avrebbe potuto riprenderla in una delle due storie che scrisse in seguito. E' chiaro che Nizzi la inserisce tanto per far contenti i lettori, in quella storia ha poco da dire e resta infatti un personaggio di contorno di cui si dimentica presto. E' vero che la banalizza ma il danno non mi sembra tanto, insomma non la inserirei tra i personaggi rovinati da Nizzi. Che in quella stessa storia recupera però Lily Dickart, le dà nuova vita, e qui ha almeno il merito di aver permesso a Boselli di inserirla tra i personaggi dell'ultima trilogia, nonchè nella nuova serie. Che dire invece di Barbanera? Anche questo è un personaggio irriconoscibile rispetto al personaggio bonelliano. Complice anche la caratterizzazione efficace di Villa diventa definitivamente simpatico. Boselli lo sta riprendendo dicendo che lui si rifarà al vecchio lupo di mare degli anni settanta. Nizzi riprende anche personaggi minori, come il nolittiano Manuel Pedroza e ne "la leggenda della vecchia missione" certo non possiamo dire che lo rovina. La stessa cosa per il Carnicero, preferisco la storia di Nizzi a quella di Bonelli, uno dei rari casi. Ma questo perché una volta che riprendi un personaggio è perché ha lasciato un segno e riuscire a fare qualcosa di meglio non è un problema che ha solo Nizzi. L'ideale sarebbe partire da personaggi che apparentemente morti, come Wasape o Wolfman, possano essere costruiti tassello dopo tassello in nuove storie magari migliori delle precedenti, fino a farli diventare come la Tigre Nera o Nick Castle (che non è mai morto), cioè degli antagonisti di sicuro spessore, ricorrenti. E' una delle vie del fumetto. Qui ti sbagli, l'ispirazione è palese, anche se Nizzi pur riconoscendola ha affermato di non aver pensato di primo acchito a Salgari e a Sandokan. Le fonti modello della Tigre sono diverse e in primis lo è Mefisto. Forse la redazione aveva chiesto a Nizzi di scrivere una storia con un grande cattivo che ancora mancava nel suo repertorio. Nizzi pensò subito a una nuova storia di Mefisto ma Sergio gli mise l'alt. Per due motivi, il primo era che il vecchio GLB accarezzava sempre l'idea di scrivere un'ultima storia di Mefisto (magari con Mauro Boselli ad assisterlo?), ne parlava spesso, il secondo è che l'editore era rimasto scottato dalla precedente avventura. Cosa fa allora Nizzi? Si dice tra se e se che farà una nuova storia di Mefisto senza che questo si chiami Mefisto. Inizia a studiare il personaggio: la prima annotazione che fa è che deve essere un mattoide. Poi deve avere grande fascino. Non deve affrontare Tex direttamente ma tramite i suoi scagnozzi, pensa all'inizio a una setta di cinesi o negri (e quindi ad altri classici bonelliani), che il nuovo personaggio possa soggiogare con la sua mente. A tutto questo bisogna aggiungere un abbigliamento particolare che sia molto appariscente e teatrale. Vi ricorda qualcuno? E' proprio la Tigre Nera. In un secondo momento pensa a delle motivazioni psicologiche e qui entrano in scena le sue reminiscenze salgariane. Infine resta l'ambientazione e proprio in quegli anni dominano negli schermi televisivi le avventure di Indiana Jones. Nasce così la prima storia della Tigre Nera. Mi autoquoto. Questo è un caso su cui all'inizio ero proprio ostile al cambiamento. La prima storia non censurata di Coffin vede Tex nelle vesti di un giustiziere mascherato. La fonte di ispirazione del primissimo Tex sono i personaggi presi dalla letteratura di inizio secolo da Fantomas a Zorro (ma sono davvero una miriade). E' proprio la prima storia di Tex, il personaggio come andrà a delinearsi nelle storie successive è già un altra cosa. Nei primi anni sessanta il figlio Sergio con la censura cambia il senso della storia. Quando a Boselli sono commissionate le storie della nuova serie che può fare? Rispettare la primissima storia di Bonelli padre nello spirito che questa aveva prima della censura oppure seguire la strada indicata da Nolitta, cioè cercare di uniformare, cioè smussare quegli angoli che, ormai datati, rappresentano ormai una contraddizione? Succede così che Coffin non muore così tragicamente nell'incendio. Per i lettori della fine degli anni quaranta quella storia doveva apparire molto adulta nella sua brutalità, anche se i giovani di allora molto più di noi erano familiari con quella letteratura di inizio secolo. Oggi è preferibile la rivisitazione, con Boselli che se non vuole tradire lo spirito di quelle storie si permette comunque qualche piccolo cambiamento in nome del realismo, anche se sa già che non accontenterà tutta la platea dei suoi lettori (molti dei quali non seguono il giovane Tex Willer proprio per questo motivo).
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  12. @Ymalpas, non conosco tutti i casi che citi, ma in quelli che conosco si tratta genericamente di "seguiti" o di personaggi semplicemente ritenuti morti che riappaiono. Ma io non sto parlando di questo, non sto attaccando il concetto di "seguito" in generale (altrimenti dovrei incavolarmi con Bonelli per aver fatto tornare Mefisto dopo la Gola della Morte, mentre invece nel thread su "Ritorno A Redrock" l'ho messo come esempio di seguito ben fatto - altra dimostrazione che non sono contro tutti i seguiti. I sono contro i seguiti basati sul processo distruzione-remake di un altro autore. Cioè, basati su: 1) Demolire il finale di un opera precedente di un altro autore, riportando la situazione grosso modo al punto di partenza, per poi 2) Rifare di nuovo l'opera originale, con (grossomodo e per quanto possibile) gli stessi cattivi con gli stessi sistemi che fanno le stesse cose alle stesse vittime. Queste opere hanno in comunque quasi sempre una terza caratteristica, non necessaria ma frequentissima: 3) chi fa queste cose di solito non ha la fantasia e le capacità dell'autore originale, quindi lo pseudo-remake è inferiore e spesso rovina il personaggio "resuscitato". Specifico che per "demolire il finale" non intendo una cosa tipo la morte di Mefisto alla fine de "la gola della morte", che è una morte "banale" e a cui nemmeno i lettori dell'epoca probabilmente hanno creduto troppo, visto quanto era facile che fosse sopravvissuto (nell'ottica di un fumetto), ma morti che, per qualunque ragione, sono essenziali per il senso stesso della storia (morti eroiche, morti che redimono, tipo Lucero, morti che fanno giustizia con il contrappasso, karma in azione, giustizia divina, o morti che se "revocate" rendono ridicolo e stupido l'eroe, come quella in Redrock, o quelle sui fa perno tutta la storia, come quella di Zhenda. Zhenda non è un avversario da "sconfiggere" e basta, ha portato la guerra civile fra i Navajos, sconfiggerla vorrebbe dire uccidere molti innocenti. Il sacrificio di Big Elk, profetizzato dall'Antico, è il momento verso cui punta tutta la narrazione precedente. Se fosse Tex o uno dei suoi uomini ad uccidere Zhenda, il figlio avrebbe proseguito la guerra per vendicarla. Big Elk non solo elimina Zhenda ma con il suo sacrificio elimina il "colpevole" e il bersaglio dell'ira di Sagua) Chiarito (spero) questi aspetti, vediamo i tuoi esempi: Stesso autore. Personaggio che "muore e risorge" programmaticamente ogni volta che cambia attore. L'autore che scrive la "morte" di solito è lo stesso che lo "resuscita" cinque minuti dopo, nella stessa puntata del telefilm. Non mi pare una gran "morte"... Stesso autore (e non mi risulta che Harry Potter sia mai morto). Porcata acchiappa-gonzi a cui non aveva creduto nessuno. La stessa testata "Superman" proseguì le pubblicazioni con una storyline sul "ritorno di superman", sai che sorpresa. Semmai questo esempio conferma la mia tesi. Sono cose da autori spompati. Questa addirittura è il caso contrario: nella storia originale chiaramente Hellingen NON ERA MORTO, in quel periodo tempo dopo anche Cico utilizza quella stessa cabina ed era un semplice mezzo di teletrasporto. È Sclavi che invece uccide Hellinger (per fargli fare peraltro cose assolutamente nuove, altro che remake...) Che non erano mai stati mostrati morti. (e ti sbagli, Loa viene recuperata da Nizzi anche lei nella Mefistolata, non da GL Bonelli). Anche se il caso di Yama non rientra per due motivi (non era morto e l'autore è lo stesso), peraltro, è comunque un ritorno "debole", un errore da parte di GL Bonelli. Penso che in molti oggi diremmo che Yama era un grandissimo personaggio se non fosse più tornato dal Veliero Maledetto. Ma l'ha fatto e oggi è considerato una barzelletta, un idiota ridicolo. Altra dimostrazione della mia tesi, anche per lo stesso autore spesso è un errore. il caso di Loa invece è una conferma completa della mia tesi. Era una terrificante "mambo" quasi al pari di Yama, crudele e vendicativa, "il figlio di mefisto" è la storia della vendetta DI TUTTI E DUE, e lei a differenza di Yama si vendica. Nizzi la fa tornare come una banale cartomante da paese, povera e avida di denaro... un altro dei tanti, tantissimi, troppi personaggi di GL Bonelli sputtanati e rovinati da Nizzi (che non aveva la sensibilità di CAPIRE i personaggi di GL Bonelli, figurati riuscire a scriverli...) Stesso autore. E ho già detto nel thread di quella storia di come anche quello è stato un errore, che "indebolisce" molto il carisma di Thunder. Boselli avrebbe potuto benissimo riprendere il suo vecchio personaggio, nessuna "offesa ad un altro autore" in questo, sia perchè il personaggio era suo, sia perchè la sopravvivenza di Thunder non danneggia in nulla "il passato di carson", è una di quelle morti "non poetiche" che possono essere cancellate tranquillamente anche se di altri autore. E oltretutto, non lo usa per un mero ramake di "il passato di Carson", quindi manca anche la condizione (2) Eppure.. è stato un errore lo stesso. Perché la morte "finale" non vale quella originale e la storia non si avvicina nemmeno al livello de "il passato di Carson". A parte le osservazioni sulle incongruenze fra i due Thunder fatta nel thread apposito, prima moriva in un capolavoro, adesso è morto in una storia "debole".. Non ho letto la storia di Nizzi con la sua morte, ma da quello che ne ho sentito non solo non è una morte "poetica" ma è addirittura "sbagliata", quindi nessun problema a cancellarla, probabilmente il personaggio ci guadagna. (e personalmente, visto come si è comportato Nizzi con i personaggi degli altri, non solo con GL Bonelli, possono anche stuprargliele tutte le storie, se lo merita) Detto questo, se Boselli si limiterà a fare un mero "remake" facendo fare di nuovo alla Tigra Nera le stesse cose, come ha fatto Nizzi qui... non ne rimarresti deluso?
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  13. Nella letteratura popolare è avvenuto di tutto. Ponson du Terrail, autore oggi dimenticato, creatore del fortunato personaggio di Rocambole (che sopravvive nell'aggettivo "rocambolesco"), sulla figura del quale incentra tutta una lunga serie di romanzi, a un certo punto immagina che il suo antieroe finisca i suoi giorni nel bagno penale di Cadice dopo essere rimasto sfigurato. Nel 1865, Ponson decide di ritornare sui suoi passi e immagina un seguito nel romanzo "La resurrection de Rocambole" e il personaggio ritrova d'incanto la sua giovinezza e un viso incantevole. Sono risorti nell'ordine il Doctor Who, Sherlock Holmes e Harry Potter. Nel 1993 non si salva nemmeno Superman. Pensa a Sclavi e alla sua storia molto discussa di Hellingen su Zagor. Su un altro piano, il personaggio Long John SIlver da "L’Isola del Tesoro" ha vissuto una trasposizione cinematografica in una serie TV nella quale lo si immagina un' impenitente checca, diventa cioè veicolo di propaganda di rivendicazioni omosessuali. Su Tex, Nizzi all'inizio ha un pochino abusato con El Carnicero, Zhenda e se vogliamo anche Barbanera, ma lo stesso GLB aveva salvato anni prima dai flutti Yama e Loa. Mauro Boselli ha ripreso il personaggio di Thunder dopo aver affermato per anni e anni che era morto e sepolto nel crollo della galleria. Si appresta a farlo con un personaggio, la Tigre Nera, che si era sfracellato su una roccia e che Nizzi riteneva definitivamente morto. E la storia di Wolfman, che è vivo, come recita lo sfortunato titolo dell'albo di luglio 2023, è la storia dell'ennesimo risorto. Una storia, per me, andrebbe giudicata per il suo valore al di là dei ripescaggio un po' sopra le righe, come se la nuova storia di Sumankan che leggeremo da ottobre dovessimo lasciarla in edicola solo perché quel dato albo di Tex aveva avuto quel finale. La Zhenda di Nizzi non vale la storia originale bonelliana, ha un finale molto deludente e lo stesso autore è stato il primo a riconoscerlo, ma contestarla sulla base di una profezia forse è spingersi un po' troppo in la. Premetto che in linea di principio io la penso più o meno come te, oggi serve molta più cautela e rispetto, mi rivolterebbe una ripresa del personaggio di Proteus o per esempio mi ha lasciato dubbioso il Coffin boselliano nella nuova serie, ma le pretese di oggi in quel lontano 1987 però non dovevano essere al centro dell'interesse dell'editore e dell'autore e questo dobbiamo avere l'onestà intellettuale di riconoscerlo.
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