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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 12/03/2024 in tutte le sezioni

  1. Ha perfettamente ragione @Letizia, non mi riferivo nello specifico ad un tuo commento, dato fra l'altro che non hai offeso nessuno. La mia era una riflessione "ad alta voce" su come sia ormai diventato un hobby sterile e soprattutto crudele stroncare qualsiasi storia che non provenga dalla penna di GL Bonelli, ammettendo che queste storie siano state realmente lette tutte e si ricordino perfettamente. E non voglio tirarmi fuori dal novero di coloro che talvolta abbiano storto il naso e criticato aspramente certe scelte, ma credo che adesso si stia proprio esagerando. Il lavoro che @borden e @PRuju svolgono da anni è soltanto encomiabile. Qualche storia, ma soprattutto qualche scena, non incontra il nostro favore? Nella maggior parte dei casi si tratta soltanto di punti di vista diversi dal nostro, raramente possono comparire discordanze con scene ormai consolidate nella nostra memoria, altre infine dovrebbero farci capire che oggi Tex mostra tutto nei dettagli, senza eludere o sorvolare come accadeva all'epoca di Bonelli senjor. Vogliamo sostituirci agli sceneggiatori ufficiali e scrivere da noi le storie di Tex che più ci interesserebbe leggere? Qualcuno come @Letizia hai il piacere di affiancare alle storie edite anche le proprie. In un altro caso recente, da un soggetto di un componente del forum è stata tratta una sceneggiatura scritta da @PRuju. Sarebbe dovuta diventare un capolavoro, dato che soltanto noi del forum abbiamo la Verità infusa. E invece? Credo di poter affermare che proprio quella sia stata una delle più brutte storie di Tex. Vogliamo dare la colpa a @PRuju ? Sarebbe un'ingiustizia, come da un bel pò di tempo accade con le sue storie, nella quasi totalità ben scritte, sempre accattivanti, con snodi geografici e temporali intriganti, un pizzico di apprendimento psicologico e anche del mistero che non guasta mai. Cosa vogliamo di più? Abbiamo rotto le scatole a tal punto @borden che ha preferito tirarsi fuori da certe atmosfere asfittiche e negative. Forse qualcuno sfoga qui le proprie frustrazioni o spera che le testate chiudano per un piacere soltanto sadico. Anche perché chi critica maggiormente si scopre poi non comprare gli albi regolarmente o ha sospeso l'acquisto anche da parecchi anni, oppure ha una visione così ristretta del personaggio che non si avvicina neppure ad una serie più innovativa come Tex Willer o agli album cartonati alla francese. Che pazienza devono avere questi nostri autori ... ma fortunatamente noi rappresentiamo una esigua parte dei lettori.
    7 points
  2. Critiche portando esempi, postando vignette, facendo capire il proprio punto di vista come lettore lo trovo interessante. Leggo sempre i post di autori come @Diablero ad esempio perché ti danno una prospettiva diversa. Sui toni e su certe espressione usate in passato (non remoto) in relazione ad autori e ad altri utenti ci sarebbe molto da ridire (ed è stato già detto). Poi è bello discutere, il sale del forum è anche questo, portando le proprie visioni. Siamo lettori diversi, con sensibilità diverse, background culturali diversi e gusti diversi. Certo è che approcciarsi in edicola ad ogni uscita di Tex in un certo modo non aiuta. Io spero sempre in una storia coinvolgente ogni volta, ogni singolo giorno. A volte gli autori ci riescono altre volte no. Dopo più di 700 numeri e alla mia età (42) anni forse è già tanta roba per me...
    3 points
  3. I personaggi non saranno scritti da Freud,ma io comunque ho apprezzato che si sia dato un certo risalto psicologico ad alcuni di loro,anche se altri magari questo risalto non lo vedono.É abbastanza per i miei standard. Sul perché certi autori se ne siano andati,ognuno puo' dire quello che vuole,ma contano i toni,e spesso purtroppo ci sono molte critiche espresse in toni sgarbati e sarcastici,da qualche anno a questa parte.E questo purtroppo é grave.
    3 points
  4. Arrivo a commentare la storia in netto ritardo, come da un bel po' mi accade. Di solito in passato mi astenevo dal leggere i commenti degli altri utenti, prima di scrivere il mio, per non esserne influenzato, ma ultimamente ho perso pure questa abitudine. Di carne al fuoco ne è stata messa tanta in queste quattro pagine di discussione e come ovvio, le opinioni non sono tutte uniformi. Certo che passare dal 2 al 9 di valutazione, ti fa capire di quanto sia bella la varietà di giudizio nella vita e guai se così non fosse. Soprattutto mi capita spesso che, leggendo le critiche di coloro a cui gli episodi non piacciono, le trovo pure plausibili e motivate e mi chiedo se realmente è il mio modo di leggere e approcciarmi a Tex a essere inadeguato e superficiale, se a primo impatto il mio giudizio è differente. Ma per quanto motivate possono essere alcune critiche, ciò non toglie che ognuno, a seconda della propria sensibilità, assimila un'opera d'arte in maniera differente e non vi è nulla di scandaloso se alla fredda razionalità di alcuni, si contrapponga la visione più "romantica" e più fallace di chi si tuffa in una trama per sognare ad occhi aperti, trascurando snodi anche un po' forzati, ma funzionali alla narrazione di fantasia. Se non si è già capito, la lunga premessa serve solo a dire che al sottoscritto, la storia è piaciuta e mi ha davvero incollato alle pagine, anche se non è perfetta come giustamente fatto notare da utenti più freddi e razionali di me. Ho da tempo coniato la cosiddetta "Zona Ruju", ovvero un limbo di qualità costante senza eccessivi picchi o capolavori" in cui si attestano quasi il 90% delle prove dell'autore, al netto di un lieve calo di qualche anno fa e alcune composizioni più corpose. Questa che sto commentando, a mio avviso, supera quel confine e la reputo davvero una delle migliori prove di Pasquale sulla testata. Oltretutto è l'ulteriore conferma che lo sceneggiatore sta risalendo la china dopo un periodo di appannamento e ciò è un buon segno per i lettori e per Mauro nei suoi panni di curatore. Magari la storia è stata sceneggiata al rovescio e si avvale di qualche clichè; il tradimento di Big Frank sarà scontato e Boucher incide poco come villain, gli indiani non sembrano essere caratterizzati in maniera encomiabile e il mio amato Carson fa una figuraccia, ma nel complesso non si può non notare che ha un buon ritmo, discreta l'azione e molto funzionali gli snodi e i passaggi di scena. Ma soprattutto è affascinante l'intreccio che si viene a creare fra realtà e visioni oniriche, trovata che permette a Pasquale di far spiccare la figura di Lagarde e la tenera empatia che si crea con la dolce Nadie (ennesima figura femminile interessante nata dalla penna di Ruju) sono il quid in più in una storia, non esente di imperfezioni, ma splendida anche per questo. Se una lettura mi coinvolge e stimola la mia fantasia, accarezzando le giuste corde dell'anima, non mi soffermo troppo sulle presunte illogicità razionali di alcuni passaggi. Sono un lettore che legge "ad occhi chiusi"? Forse sì, ma poco mi importa se questo serve a farmi sognare e questa storia ci è riuscita. Anche l'epilogo è poetico e romantico, con Lagarde che viene riportato alla vita da Tex col bene placido dello spirito della defunta fidanzata, un passo verso un futuro presumibilmente destinato fra le braccia della bella e coraggiosa Nadie. Font è sempre un disegnatore adattissimo per queste tematiche e latitudini, tuttavia si riscontra una certa fretta realizzativa soprattutto nel secondo albo, con alcune vignette tirate un po' via, ma l'effetto ottenuto non è male e la sua prova è soddisfacente. Unico neo, la poca grazia con cui il maestro iberico ha caratterizzato le due donne dell'episodio, soprattutto in alcune vignette la visione della fidanzata defunta è troppo caricaturale e poco accattivante. Una maggiore cura su questo aspetto non sarebbe guastata, ma sugli sfondi e i paesaggi, il lavoro è stato notevole. Il mio voto finale è 9
    1 point
  5. E poi ci meravigliamo se @bordensia scappato da questi lidi
    1 point
  6. Io personalmente,di drammi psicologici nelle storie non mi stanco.Aggiungono pepe alla vicenda.L' importante é che siano fatti bene e per me qui lo sono.Non mi ha affatto dato fastidio che Carson si faccia scappare il bandito,non mi pare ci faccia una brutta figura.Anzi tutto sommato é una boccata d' aria rispetto ai Tex e Carson perfettini che di solito Ruju mette nelle sue storie...
    1 point
  7. Intervento estemporaneo fatto a fin di bene Sono preoccupato del fatto che se Pasquale passa di qui e legge i commenti, si convinca che è sulla buona strada. Niente imho di più sbagliato. Una delle peggiori prove in assoluto, e questo fatto mi conferma che Ruju non abbia la minima idea di cosa si adatto a Tex e continui imperterrito a scrivere racconti che narrano le vicende del solito personaggio con problemi esistenziali e poi triboli nel cercare un sistema per cacciarci dentro i titolare della testata, con il risultato di fargli fare una figura alla Nizzi. SPOILER Si perché Frank viene fatto uscire di prigione dai pards e Carson - da notare botta in testa che ricorda moltissimo un famigerato autore modenese - se lo fa scappare. Quindi il pericolo corso dalla ragazza pellerossa è tutto imputabile ai nostri. Con Tex che rischia anche non poco quando la fa cadere in un fiume con temperature decisamente rigide. Non era semmai più logico far uscire il bandito e seguirlo mentre questi si dirigeva verso il complice? Qualcuno osserverà che poteva essere ammazzato dai suoi soci. E allora? Tex e Carson avrebbero poi potuto andar dietro a questi che della vita di Frank certo non interessava a nessuno. Oltretutto sarebbe servito a dare un senso alla presenza dell'avvocato poi scomparso nel nulla, quando poteva essere fatto secco nell'agguato o strangolato da Frank per rappresaglia. Un avvocato giunto immediatamente in un forte in un posto da lupi - chissà come ha fatto a sapere con tempestività della cattura del malvivente?!?! - che è al soldo non di un signorotto locale come mi pareva più lecito aspettars, ma di un cavernicolo che sta in un luogo ancor più irraggiungibile. Lo so. Se avrete letto finora penserete che sono due critiche, nulla di che. Ebbene. A memoria di texiano non mi ricordo di una volta che Tex chiami in causa Carson davanti ai pellerossa come conferma della bontà della sua parola. Cioè se i blackfeet non credono ad Aquila della Notte, perché mai dovrebbero convincersi per il pard? Ma la vera (imho) stramberia è che Carson si è appena fatto fuggire un prigioniero che aveva in custodia. Che accidenti di credibilità potrà avere dopo aver fatto la figura del deficiente??? Se non basta ancora. Ci sono una cinquantina (a spanne) di tavole incentrate sul possibile scontro tra giubbe rosse e blackfeet assolutamente ridicole. Non era bastato che Tex dissadesse il primo gruppetto di sfigati, ma c'è una tiritera su i pellerossa che cercano di attaccare i soldati, questi che rispondono senza infierire e un lunghissimo dialogo a distanza dove il capo indiano finisce per convincersi pian piano dell'estraneità nei fatti di Brandon & co., con l'intervento risolutivo di Tex che ripete la manfrina e tutto si risolve. Già perché se arriva uno sconosciuto che si dichiara essere Aquila della Notte anche il più arrabbiato degli apache dissotterra l'ascia di guerra! Ammesso che abbia senso, ma perché diavolo il blackfoot non ha controllato le tracce invece di prendersela con un militare che non poteva certo aver sterminato i presenti nel campo indiano da solo. Certo poteva essere rimasto appiedato o ferito e lasciato lì a morire dai commilitoni, però qualche domanda se la doveva porre. Quindi mi sembra che la storia sia stata scritta in fretta e furia attorno all'unico elemento originale: l'ufficiale visionario e la love story con la ragazza Come si fa a spiegare a Pasquale che una parte dei lettori di Tex si è davvero stufato di questa insistenza? Siamo alla centesima volta con un soggetto con drammi esistenziali di cui, a dir poco, non mi frega nulla. Tex è un fumetto d'avventura e non un romanzo post-moderno dove analizzare gli stati d'animo manco fossimo dallo psicologo. Basta. Davvero basta. La prossima volta per favore voglio SOLO una storia di Tex. Senza seg*e mentali, ma dura, spietata e, perché no, solare. Voto 2 Disegni. Font che non è certo il mio preferito è stata la cosa migliore delle 220 pagine. Voto 6,5
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