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TWF - Tex Willer Forum

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  1. Condor senza meta

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  2. ymalpas

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Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 16/03/2024 in tutte le sezioni

  1. Nota bene Diablero, ti stimo da tempo e sono sempre il primo a sostenere che l'allontanamento di Borden non sia dovuto alle tue motivate critiche, (figuriamoci Mauro ti teneva giustamente in considerazione per la tua indiscutibile competenza e acume) ma permettimi di dire che, ogni volta che alludi alla mancata capacità di capire un testo scritto degli altri utenti mi fai cascare le braccia. Il post di Jeff, oltre a esprimere un suo opinabile pensiero sulla faccenda, elogia pure il lavoro di Borden e Ruju sulla saga e magari qualcuno ha messo il suo like pure per questo, o sbaglio? Uno dei like è il mio, sebbene ti abbia sempre difeso da quella accusa, pensa te! Continuare a dare del lettore superficiale o poco sveglio con questa leggerezza è quel tipo di critica arbitraria e a senso unico che non accetto. Denota una forma di attezzosità che rischia di surriscaldare gli animi. Senza rancore...
    4 points
  2. Non so, forse gli aggettivi che usiamo dovrebbero essere più moderati. Questa storia non è così negativa come potrebbe sembrare dalle critiche ricevute. Detto questo la sensazione di un finale in cui tu puoi contare su una specie di fortino e invece ti fai beccare col tiro al piccione in campo libero perché Tex e i suoi arrivano all'ultimo momento, in sincrono, per me lettore resta difficile da digerire. In una distilleria persa tra le nevi che nessuno dovrebbe facilmente trovare, tra l'altro e dove tutti finiscono per arrivare in un arco di tempo ristrettissimo. Allo stesso tempo l'atteggiamento da avvoltoio di Big Frank mi sembra esageratamente ottimistico nelle sue previsioni, e il fatto che vedendosi a mal partito si carichi di un ostaggio che gli rallenta la fuga e che tra l'altro rende certo un inseguimento da parte di mastini di cui ha potuto apprezzare la caratura, rende le sue scelte irragionevoli se non propriamente illogiche. E sono solo appunti sparsi che si possono opporre a una sceneggiatura che è tutto tranne che inappuntabile. Siamo su Tex e non su topolino, niente scorciatoie topolinesche è il minimo sindacale. A Borden, curatore, anche se fischiano le orecchie, troppe uscite conducono a questo e chi dice che il numero di storie su cui mi devo concentrare non influisce sul risultato finale fa a pugni con la matematica.
    2 points
  3. Non sono d accordo.il Carson di Nizzi non è assolutamente fastidioso...Anche io penso che,per far risultare Tex sempre centrale,a volte Nizzi nelle ultime storie tendeva a trasformare Carson in macchietta,ma i dialoghi tra Tex e Carson del primo Nizzi sono una delizia, fantastici... Humour e ironia virile ad alti livelli.
    1 point
  4. Davvero una gran bella storia, in alcuni momenti sicuramente entusiasmante-basti citare la scena della discesa nell rapide del Colorado. Una delle cose che più mi sono piaciute sono i dialoghi. Sappiamo tutti che Bonelli era un maestro nel far recitare i suoi personaggi, e quindi dovremmo essere abituati a questa peculiarità del suo stile; però non si può che rimanere a bocca aperta di fronte alla sua capacità di saper sviluppare una storia con il sostegno quasi esclusivo di questa impalcatura. Una impalcatura spesso instabile che bisogna saper gestire, poiché può diventare, nelle mani di un cattivo maestro, noiosa;e se diventa noiosa, soprattutto se essa risulta essere l'elemento portante della storia(come in alcuni dei migliori casi bonelliani), ecco che anche la storia non potrebbe che risultare noiosa, e quindi brutta. Non è il caso di "L'oro del Colorado": i dialoghi brillano per la loro durezza e scorrevolezza, e anche quando Bonelli si sofferma sui discorsi dei nemici o su dialoghi più statici, non viene mai la voglia di saltare le pagine a più pari. Inoltre la storia è molto dura:il massacro iniziale al pueblo dei Navajos non solo è raccontato splendidamente, ma è anche molto crudo; ma di una crudezza, però, molto particolare: nulla di più lontano dalla crudeltà gratuita di un Segura - non ci vengono mostrate vignette splatter con corpi bruciati vivi e cristiani appesi per il collo e mangiati dai corvi. Bonelli non ha bisogno di colpire il lettore con queste cose:gli orrori del massacro non vengono descritti con sadico compiacimento, ma vengono solamente evocati, evocati da scarne didascalie che lasciano la certezza di quello che è avvenuto, senza per questo inorridire gratuitamente il lettore. E i nemici di questa storia sono davvero degni di questo nome, sono veramente dei gran bastardi:non esitano ad attaccare con la dinamite facendo strage di indiani alla fin fine inermi;e non esitano a ricattare vigliaccamente Moqui minacciando di violentare la moglie -mi sembra che qui ci sia uno dei pochissimi tentativi di violenza carnale su una donna visti nella saga texiana. Tra tutti, per bastardaggine, spicca Gilas, alla cui caratterizzazione contribuisce in maniera determinante il pennello di Ticci, anche questa volta in stato di grazia. Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è l'aver sottolineato lo status di Tex: lui è Aquila Della Notte, il capo grande e riconosciuto di tutti i Navajos, colui che li protegge ad ogni costo e che non esita a punire coloro che ne minacciano l'esistenza pacifica. Non c'è scampo per i massacratori del pueblo, non c'è scampo per i mercanti che vendono sottobanco armi o whisky:magistrale la lezione data al mercante del trading post., belle le parole diTex all'indiano superstite e bello il fatto che ci siano segni convenzionali che indicano la sua presenza come un fatto rassicurante per ogni navajo!Kit Carson:il vecchio cammello che agisce in questa storia è straordinario! Ma mentre leggevo mi dicevo: Bhe, questa volta Nizzi ha davvero esagerato! Forse gli antinizziani hanno ragione! Perchè questo Kit Carson è in certi frangenti davvero una palla al piede, non fa altro che brontolare e lamentarsi! Di più, addirittura questo Carson si comporta quasi da vigliacco: pagine e pagine in cui il nostro fa di tutto per non andare sulla canoa, in cui cerca di convincere i pards a prendere un'altra strada. E' vero, questa volta Nizzi ha esagerato: il Carson vero, quello di Bonelli, si sarebbe gettato senza farsi troppi problemi nelle rapide; il vero Carson non si sarebbe lamentato per pagine e pagine;il vero Carson non sarebbe stato così macchiettistico, così è alla Cico! Per una volta do ragione agli antinizziani, coloro che davvero sanno cosa è o non è il vero Kit Carson, quali sono e quali non sono i metodi di scrittura autentici del grande Bonelli! :inch:
    1 point
  5. Non solo non te lo dico, ma ti dico anche che hai tutto il diritto di affermare che, per te, Bocci esagera. Certo che con quell'azione ci potevano uscire anche più di due vignette. Hai visto mai che Bocci voglia far risparmiare alla SBE i compensi per le tavole?
    0 points
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