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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 23/04/2024 in tutte le sezioni

  1. Stai scherzandooooooooo????????? Che vita sarebbe senza ii fumetti!!!!!!!!
    2 points
  2. La penso anch'io così. Boselli e Ghion hanno fatto come sempre un ottimo lavoro, ma resta il fatto che per un lettore che conosce già la storia originale l’interesse, a dir la verità, non è altissimo. Insomma io aspetto con maggior curiosità le nuove avventure inedite, augurandomi che siano del livello di “Pinkerton Lady” e di “Nella terra dei Seminoles”. Per quanto riguarda i cambiamenti: non sono tali da stravolgere la storia o da modificarne l'essenza, ma comunque ve ne sono di significativi. A parte quelli già segnalati, ne noto tre: 1) Il Tex de “La mano rossa” di GLB è un giustiziere solitario che - lasciamo da parte l'aspetto violento censurato - ha l’approvazione dei cittadini e della gente onesta, ma di fatto è senza troppe relazioni, è una specie di romantico cavaliere della valle solitaria ante litteram, che appare e poi sparisce chissà dove non appena compiuta la sua impresa. Boselli invece in questa sessantina di numeri ha creato attorno a Tex una serie di amici e di punti di riferimento: la famiglia Sanderson (che ricompare qui come momentaneo luogo di rifugio) oppure Cochise, oppure tutta una serie di rangers, sceriffi, agenti Pinkerton, ecc. che lo conoscono e lo stimano (come viene detto anche nella penultima pagina della storia). Questo rende più credibile il passaggio che compirà Tex da fuorilegge a ranger, ma secondo me gli toglie (inevitabilmente) molto dell’aura da cavaliere errante e inquieto, da "lupo della prateria" (come si definisce lui stesso), che aveva invece nella versione di GLB. 2) La polemica insistita verso la legge e gli sceriffi che non sanno fare vera giustizia in un mondo violento, presente in GLB, qui sparisce. Tex è preso dalle sue vicende personali, deve discolparsi e basta, il contesto in questa storia non conta, e insomma il West non appare così privo di legge e in mano ai banditi come traspare invece da quello di GLB. Questi tipi di commenti non ci sono più: Come scrive GLB in una didascalia: "L'intero Texas è terrorizzato dalle gesta della Mano rossa. Crudeli omicidi, assalti alle banche, ecc." Questo elemento di criminalità incontrollata e di paura dei cittadini in Boselli non emerge (o non abbastanza). 3) Non ci sono neanche più, appunto, i commenti della gente comune, onesta, che quasi come un coro accompagnavano il Tex degli inizi. Come quello postato qui sopra o come quest'altro: Infine una piccola cosa che non mi spiego: perché, quando Tex precipita dalla cascata, viene tagliata la scena eliminando il seguito ben più drammatico di GLB? Tex nell’originale, infatti, viene trascinato sul fondo, fatica a riemergere e stremato dice: “E’ finita!” Niente di grave, ma mi chiedo perché sia stata tolta. In generale tutta la scena della caverna e del fiume sotterraneo in GLB è più cupa e coinvolgente. Non critico i cambiamenti (è un remake, quindi è chiaro e legittimo che ve ne siano), ma alla fine mi sembra che in generale tolgano qualcosa senza molto aggiungervi. Per esempio, questa bella vignetta l'avrei lasciata, ovviamente rivista da Ghion.
    1 point
  3. Senza entrare nell'annosa questione dell'integralismo o meno, ritengo che le modifiche apportate da Mauro nella sua versione della Mano Rossa possono pure starci nell'ottica di una serie moderna come Tex Willer. La giovane saga verosimilmente deve pure mantenere una sorta di autonomia dalla serie regolare ed è rivolta anche a un pubblico più giovane che non conosce a fondo i classici bonelliani. La mia non vuole essere una critica alla iniziativa editoriale, che finora è stata di grande spessore e qualità e anche in futuro ci proporrà spunti interessanti, ma personalmente questi inevitabili toccate nella "tappe imprescindibili" della vita di Tex (che si trasformano in parziali remake), mi appassionano poco. Gusto soggettivo ovviamente, ma preferisco di gran lunga gli episodi con soggetti inediti; ciò non toglie che continuerò ad acquistare Tex Willer, ma per quanto ben sceneggiato, all'episodio della Mano Rossa attualmente in edicola, prediligo le ariose trame ambientate in Florida o in Montana.
    1 point
  4. E non solo: ci sono addirittura bambini che si sono avvicinati a Tex grazie a Tex Willer ed alcuni di loro sono passati anche al Tex classico.
    1 point
  5. Tex Willer è una serie destinata, almeno nelle dichiarazioni, anche a nuovi lettori. E anche se mi pare chiaro che la maggior parte degli acquirenti siano i vecchi lettori di Tex, ESISTONO nuovi lettori che leggono solo Tex Willer. Presentargli di colpo un Tex che ha già fatto il ranger, è stato ricercato per tradimento, ha fatto la rivoluzione messicana, etc dicendogli "se volete sapere cosa è successo nei due anni passati dall'albo del mese scorsoi a questo, leggete Tex gigante tot pubblicato nel 1958 o una delle sue ristampe" mi sembra il metodo più veloce per cacciarli via. Capisco il desiderio di cacciare via tutti i lettori giovani e rimanere noi vecchi, ma non capisco perchè la Bonelli dovrebbe accontentarci...
    1 point
  6. Meno male che ci sei tu ad illuminarci le menti. Ti rispondo semplicemente; sì, era necessario. Non si poteva semplicemente saltare questa fase e passare alla successiva senza frastornare i nuovi lettore. No, non è uno stravolgimento. Non è stato modificato nulla di realmente importante.
    1 point
  7. Riletto oggi. Giudizio positivo su questo Texone che risale ormai a 20 anni fa. Ben riuscita in particolare la prima parte, di ambiente carcerario, dove Tex si guadagna in breve tempo la fiducia di Fremont. Quest'ultimo è il personaggio meglio riuscito dell'albo, una figura di valoroso ufficiale, disilluso però dalla guerra, in cui (proprio come Tex) ha visto troppi lutti e distruzioni. È il maggiore Corbett, furfante senza scrupoli, a pronunciare con disprezzo il suo epitaffio, senza rendersi conto invece di lodarlo, quando dice a Tex e Kit che Fremont giocava a fare il cinico, mentre era in realtà un "dannato sentimentale". Nel finale dell'albo sarà poi Tex a dire a Carson e Davis che Fremont resterà nel suo ricordo, per il suo sacrificio nel tentare un disperato salvataggio del generale Jackson. Un omaggio insolito da parte di Tex ad un uomo che aveva fatto parte dell'altra barricata, sia nella guerra civile che nel rispetto della legge. Il mio voto alla storia è un 8: un Nizzi ancora in gran forma. 8 anche ai disegni di Colin Wilson: mi sono piaciuti il suo Tex e le ambientazioni, sia carcerarie che nel rifugio dei ribelli. Unico appunto, forse, un Fremont graficamente poco originale, ispirato nell'aspetto, da simpatica canaglia del sud, al Rhett Butler dell'indimenticabile Clark Gable.
    1 point
  8. Mi associo a quello già detto da altri nel thread delle anteprime: mettere la camicia gialla a Tex è un errore storico gravissimo! All'epoca era rossa! Così si dà credito alle maldicenze secondo cui Tex non si cambia la camicia da 20 anni, e per questo dopo Lilyth non trova una donna! Ecco le prove!
    0 points
  9. Concordo! Almeno al giovane Tex lasciamogli la camicia rossa! (o almeno, facciamo vedere che si cambia la camicia ogni tanto, almeno quando era ancora giovane e andava a donne! ) Camicia Rossa la Trionferà!
    0 points
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