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Testa di Vitello

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Tutto il contenuto pubblicato da Testa di Vitello

  1. Così tutto torna ! Grazie Mah...a me del fatto che "le avventure si incastrino bene" frega nulla...Anche se non lo è dichiaratamente (e forse nemmeno nelle intenzioni), considero "Tex Willer" un reboot a tutti gli effetti...troppo diverso il giovane Tex Boselliano da quello di G.L. Bonelli (che era mille volte più arrogante e sfrontato, e sempre sul limitare di un "lato oscuro" che lo portava spesso nei territori del "giustiziere senza scrupoli"...quasi un Punisher del vecchio west...almeno all'inizio)...troppo diverso il contesto in cui si muove (in "Tex Willer", per stessa ammissione dei redazionali Boselliani, l'accuratezza dell'aspetto Storico è preponderante, anche più che nella serie principale attuale...figurarsi del primo Tex a striscia, dove G.L. Bonelli si prendeva gigantesche licenze storiche)...inoltre con tutta la buona volontà, non riesco a immaginare una tale mole di avvenimenti e peripezie collocata tra "Il Totem Misterioso" e "La Mano Rossa", che ho sempre considerato immediatamente consecutivi l'uno all'altro... Però, detto questo, alcuni punti fermi devono esserci...a mio giudizio uno dei tanti motivi di fascino di Mefisto, sta anche nella sua evoluzione o, per meglio dire, trasformazione...tra come lo lasciamo in "Fuorilegge" : prestigiatore da strapazzo lercio doppiogiochista, sconfitto martoriato e umiliato da Tex...a come lo ritroviamo poi, satanico sacerdote dell'occulto, e maschera di odio trasfigurata. Dotarlo di poteri esagerati sin dall'inizio a mio avviso toglie gran parte del fascino al personaggio e alla sua evoluzione... Senza contare che l'idea di farlo quasi-interagire con Tex già prima del loro incontro G.L. Bonelliano mi piaceva poco in partenza...rischia di fare apparire questi U.S.A. di metà Ottocento un po' troppo piccoli...
  2. Non mi è piaciuto il Mefisto visto in "Pinkerton Lady"... aveva poteri decisamente spropositati in proporzione a quanto visto nella sua prima apparizione ("Fuorilegge", che è cronologicamente posteriore a quella storia). Spero che in questo speciale troveremo un Mefisto più simile al cialtronesco prestigiatore doppiogiochista delle origini GLBonelliane, piuttosto che al potentissimo e già sovrannaturale ipnotista della rilettura Boselliana. Piuttosto, e a rischio palesare la mia ignoranza : nelle tavole in anteprima mi incuriosisce il riferimento all'apparizione del vampiro Dracula...ora, se il libro di Bram Stoker esce nel 1897...esisteva forse già una tradizione orale che identificava Vlad III con un vampiro ? Si tratta invece di una spiritosa boutade Boselliana ?
  3. Letto "I Misteri di San Francisco" : qui ho trovato-forse- un paio di forzature/macchinosità nell'operato degli antagonisti. All'inizio, a seguito della visita a casa del giudice Matthews, Tex e Co. cadono in un trappolone, finalizzato a ucciderli in maniera "fantasiosa" (come ammette lo stesso Mefisto). In seguito, invece, Mefisto opta per catturarli, tramite un piano elaboratissimo, per il quale si serve del "macellaio" Gradmore, e del ragazzino strillone rapito. Ma : se l'intento era da subito catturarli vivi, per poter loro poi far soffrire "mille inferni", Mefisto avrebbe potuto "semplicemente" narcotizzarli con quanto hanno bevuto a casa del giudice (invece che fornir loro droghe allucinogene, per madarli nel trappolone sulla scogliera), mentre se avesse voluto "semplicemente" ucciderli, avrebbe potuto direttamente avvelenarli li (metodo poco fantasioso e gratificante, ne convengo). Inoltre : a mio avviso sarebbe stato più coerente (oltrechè una decisa impennata nel macabro) che i pezzi umani (lobo auricolare e mano) disseminati da Gradmore, appartenessero al ragazzino...oltre a fare infuriare ulteriormente Tex e Carson. In questo caso si è optato per la soluzione più "buonista"...anche se confido che l'identità del proprietario delle parti anatomiche, ci verrà rivelata nel prossimo numero... Poco male ! La storia si mantiene su binari totalmente esaltanti : il manto dell'incubo che avvolge la città di San Francisco e le azioni dei pards va infittendosi. Su tutto aleggia un'atmosfera di incertezza e spaesamento. Frisco in una notte deserta, ammantata di nebbia innaturale, assume sembianze aliene e perturbanti. La corsa folle delle carrozze, guidate da demoniaci vetturini, sulla strada a strapiombo sul mare, è una sequenza potentissima...verrà bissata più avanti dal faccia a faccia col "macellaio" Gradmore, trasfigurato in un energumeno satanico e indistruttibile-quanto è figa la scena in cui Tex e Carson ne crivellano il corpo all'unisono, dopo che già era volato da diversi metri...e lui continua ad alzarsi... Tante cose da dire...ma mi piace segnalare : Un paio di origlioni sul finale (anzi, un'origlione e un "guardone") : Duke, Lorna e il Dottor Crane che origliano i discorsi di Mefisto e l'infermiera... e Jerry il mendicante che casualmente assiste al rapimento di Devlin...ma per me gli origlioni non sono mai stati un problema... la splendida maxi-rissa vecchio stile, con i ragazzi della palestra di Lefty intenti a sfasciare il ristorante, e massacrare cinesi al suono di "facce di limone" "limoncini" "macachi" e via discorrendo !! Il maestoso cliffhanger finale con Mefisto che danza sulle menti sconvolte di Tex e Carson imprigionati nei loro incubi peggiori...sicuramente una delle storie in cui i pards sono maggiormente messi in difficoltà, e questo io lo apprezzo moltissimo. Sempre ottimi i brumosi e melanconici Cestaro. Gran storia fin qui !
  4. Solleticato dal ritorno di Mefisto, mi sono riletto questo classico del Tex demoniaco/esoterico. Qui non c'è nulla di fantastico/sovrannaturale, ma la storia è caratterizzata da un costante e crescente senso di perturbante che tutto avvolge. Il Lava Flow è come un terreno "alieno" e lunare, attraversato il quale Tex e Carson entrano in una dimensione di sottile spaesamento e onnipresente paranoia. Quemado è all'apparenza un "normale" paesino del Nuovo Messico, che però nasconde da subito una moltitudine di segnali destabilizzanti : il fienile/tempio adornato di simboli esoterici, il non meglio specificato culto seguito dai suoi abitanti (di cui vengono fornite informazioni frammentate e contraddittorie), il sinistro sacerdote e la chiesa "ribaltata," decorata di affascinati e terribili vetrate e affreschi satanici. La popolazione è composta da soli uomini ostili e abbrutiti, come negazione totale della Grazia del Femminino e di ogni speranza per il futuro. La dimensione infernale si sviluppa verso il basso, e sotto una facciata di blanda normalità, Tex e Carson verranno ad imbattersi prima nel macabro scantinato/fossa comune del fienile (nella scena più lugubre e sinistra della storia), poi nei labirintici e immaginifici sotterranei del paese. Da segnalare il rito recitato nella scena iniziale del sacrificio, che cita il "Paradiso Riconquistato" di John Milton. E la resa dei conti finale, totalmente esaltante, dove Tex e Carson si trovano, per una volta a corto di munizioni, a fronteggiare la moltitudine di fanatici incappucciati, in una caotica zuffa a base di cazzotti, armi bianche, una balestra e il fuoco che tutto divora. Inoltre abbiamo una delle scene a base di bistecche e patate tra le più liriche di tutta la saga, con Tex che declama, estasiato :"Bistecche che hanno ancora il profumo della prateria, e patatine dorate che si sciolgono in bocca come burro"...almeno qualcosa di buono in quel mefitico paese sapevano farlo ! Una storia grandiosa, e probabilmente una delle ultime grandi storie di G.L. Bonelli. Ai disegni un Fusco in stato di grazia, che nelle atmosfere di sottile decadenza, nei temporali scroscianti, nei lugubri sotterranei e nell'incendiario e infernale finale da il meglio.
  5. Letto "Trappola per Jim Callahan"...albo preparatorio, nella migliore accezione del termine : mi piacciono le storie che sanno prendersi i dovuti tempi nella narrazione, la presentazione del contesto, l'esposizione degli elementi e le forze in campo. In questo "Tex Willer" si conferma come serie coraggiosamente ambiziosa, e questa storia in particolare. La prima parte, ambientata nel Ranch di Cortina, è piena di tensione sotterranea, e impregnata sul confronto tra tre uomini (Tex, Cortina e Faver) saldamente fermi sulle proprie posizioni e convinzioni. Inoltre l'intreccio di Storia e Avventura è sempre più fine e cesellato...Tutto ciò che riguarda società segrete mi affascina moltissimo (anche se sono fondamentalmente ignorante come un'asse da stiro) quindi l'introduzione dei "Cavalieri del Cerchio d'oro"- gli antenati del Ku Klux Klan !- moltiplica ulteriormente il mio hype per il prosieguo di questa storia. Inoltre Boselli si conferma portato per l'introduzione di personaggi femminili avvenenti e combattivi, e la bella Gala (che mi ricorda molto la Sara Montiel di "Vera Cruz"), che prima esibisce il coltello ad altezza coscia, poi scaglia sprezzante un bicchiere di vino in faccia al gringo Tex Willer, si guadagna subito la mia stima ! A chiudere degnamente l'albo, un bel pestaggio vecchia scuola (anche se qui Tex dice che ci deve ancora prendere le misure)...anche se un po' mi spiace per l'ellissi : lo avrei voluto ancora più dettagliato ! Sempre maestosi i disegni di Brindisi, che si conferma "nato per il western".
  6. Belle considerazioni ! Sia quella del "contrappasso" (anche questo al contrario) di Mefisto, da internato a signore e padrone di un manicomio, e anche il suggestivo parallelo con Mabuse... Certo che è in qualche modo doloroso constatare quanto ancora più belle sarebbero le copertine di Villa, se i coloristi seguissero le sue indicazioni e i grafici non le storpiassero...
  7. Letto "Il Manicomio" : dopo il prologo col delirio di Yama, si parte subito a bomba col tour guidato del neo-arrivato Crane nei meandri di muta e perenne sofferenza del manicomio, vera "anticamera dell'inferno" come verrà più avanti definito...ma è un inferno ribaltato, dove i malvagi vengono premiati, e gli innocenti sottoposti a supplizi senza possibilità di fuga. Mefisto, dopo l'infelice partentesi Nizziana, torna nel pieno del suo oscuro e glaciale carisma di vera emanazione infernale sulla terra...in più, in questo ambientazione, in veste di "uomo di scienza" dedito all'occulto, col suo ufficio traboccante oscuri e blasfemi libri esoterici, i suoi laboratori pieni di alambicchi ed enigmatiche apparecchiature, le cavie umane alla mercè delle sue oscure macchinazioni, mi ha dato fortissime suggestioni Lovercraftiane...amplificate nella successiva scena del delirio di Yama, trasportato da una nera creatura alata al di sopra di un apocalittico deserto vegliato da muti guardiani di pietra...mi ha ricordato moltissimo i momenti finali dell'immenso "Sconosciuto Kadath". Inoltre la galleria di criminali bestiali e serial killer a disposizione di Mefisto promette benissimo per il prosieguo, comprese le due damigelle oscure, rappresentate dalla sadica infermiera e la locandiera assassina. Disegni di Cestaro spettacolari nel dar vita alla brumosa e melanconica atmosfera gotica che ammanta il tutto. Unica cosa che mi ha fatto storcere il naso : Tex che aspetta acquattato nell'acqua putrida della fogna (colera come minimo), e balza fuori con la molla tipo Aldo Baglio dalla sabbia in "Tre uomini e una gamba". Ma a parte questa inezia, un inizio semplicemente entusiasmante.
  8. Testa di Vitello

    [05] Satania

    Finita di rileggere... La storia è sbilenca e sgangherata : non ha alcun senso che Cora riveli a Tex e Carson l'ubicazione della banda (se non per gettare fumo negli occhi al lettore, ma contemporaneamente con altri "indizi" l'identità di Satania era assolutamente palese), e nella scena dell'attacco finale al covo, quando Jim ordina ai suoi scagnozzi di disporsi all'ingresso della caverna vediamo decine di individui, mentre all'arrivo di Tex e Carson ci viene rivelato che erano rimasti solo in tre (e gli altri ?). Inoltre i componenti della banda sono forse tra i più maldestri e inetti mai incontrati da Tex, e la scena dell'agguato nell'intrico di rocce e canyon, coi nemici tutti belli appostati che non riescono a portare a segno un colpo neanche per sbaglio, è un momento di una certa comicità involontaria... Ciononostante la storia è tra le più ricordate delle primissime, e ha guadagnato nel tempo lo stato di culto, grazie alla miscela incendiaria di elementi che ne fanno forse il primo episodio totalmente weird della saga : l'erotismo fornito da Cora Gray/Satania, coi lineamenti e le forme di Rita Hayworth, in doppia veste di femme fatale da saloon e super-cattiva mascherata con modi da mistress (e in una copertina dotata di allusivo frustino) ; e l'esotismo sottotraccia suggerito dalla presenza enigmatica del servo Giavanese e del mitico orango Gombo, protagonista della scena più bella e iconica della storia (l'agguato a Tex in camera), e giustamente citato e celebrato da Boselli nel suo seguito. A impreziosire il tutto i soliti dialoghi esilaranti di altissimo livello, e un grande Galep ai disegni.
  9. A me il suo ritorno ha stupito in positivo. "Un capestro per Kit Willer" era orribile e sciatta e insignificante a livelli traumatizzanti, ma poi ho trovato "Mezcali" passabile, "Belle Star" più che buona (e, detto per inciso, e senza riaprire vecchie ferite, a mio avviso non contiene nulla di più scandaloso e inaccettabile di certe Ruju-ate degli ultimi tempi) e la "Missione Spagnola" piacevole pur nella sua convenzionalità sin troppo telefonata. Lontano galassie dalla sua media nella fascia meravigliosa 300-400, e anche da alcuni splendidi exploit che tirava fuori di tanto in tanto nel periodo post-crisi ("L'uomo senza passato", "Le colline dei Sioux", "Congiura contro Custer"), ma allo stesso tempo lontano anche dai baratri più abominevoli cui è stato capace dopo il 450... Sicuramente un contributo lungi dall'essere importante, ma in grado di garantire in parte quella dignitosa medietà su cui anche si deve fondare una serie come Tex, accanto ai lavori articolati e ambiziosi di Boselli. Riguardo al discorso dell'alternanza degli sceneggiatori, e di Boselli che non può scrivere tutto lui : Medda e Berardi per me sono il grande rimpianto del Tex degli ultimi 30 anni...ma penso che quel treno sia ormai passato per sempre...Ruju lo vedo in un momento di grande appannamento...Rauch e Giusfredi hanno grandi potenzialità , ma secondo me Boselli dovrebbe fargli un corso accelerato su certe cose...
  10. Testa di Vitello

    Interviste Agli Autori

    Da certi commenti letti in questo topic mi apsettavo una cosa molto più sbracata e punk, invece mi sono trovato davanti il solito Nizzi-a livello comunicativo- degli ultimi 30 anni : programmaticamente cinico (sono tutti mezze pippe e sopravvalutati, anche Chandler e Agatha Christie), con le solite macroscopiche castronerie disseminate con studiata oculatezza (le storie di G.L. Bonelli erano tutte uguali e cominciavano sempre con uno sceriffo o un ufficiale in difficoltà da aiutare ? Nelle storie di Boselli manca il lavoro di squadra e l'azione congiunta dei 4 Pards e Tex agisce sempre da solo ?)... A risaltare casomai è l'acredine nei confronti Boselli, ancora più accentuata e sgradevole rispetto alle uscite precedenti...e l'insistenza con cui Nizzi sempre lì va a parare, a prescindere dalle domande dell'intervistatore, a cui fondamentalmente di Tex frega poco... Insomma, pare ossessionato, un disco rotto, e non offre una bella immagine di sè...probabilmente però non gliene frega una mazza...una via di mezzo tra Jose Mourinho e Pino Scotto.
  11. Dopo che nell'ultima storia con Quercia Rossa Ruju ha ufficializzato la camicia gialla come elemento caratterizzante e imprescindibile del personaggio di Tex, temo siaormai impossibile tornare indietro...
  12. Suggestionato e fomentato dalla ri-ri-lettura di "La Banda del Rosso" (il traffico di Oppio esercitato dalla setta cinese) e "Satania" (la dark lady in maschera, intuibile da tutti tranne che dai nostri eroi), mi sono ri-ri-letto questo mio cult assoluto, che difatti soprattutto rielabora, perfezionandole, suggestioni precedentemente e ripetutamente affrontate... Devo in parte tornare su quanto ho scritto in precedenza in questo topic : Tex è molto meno sprovveduto di quanto ricordassi, sicuramente più prudente...a farci la figura dell'ingenuo sempliciotto fino al momento della rivelazione, qui, è soprattutto Carson. Comunque : la demolizione notturna delle bische, il tonitruante assedio a Casa Hermosa a base di piombo e dinamite, e le bistecche alte tre dita degustate al ristorante di Min-Li, ne fanno una classico immortale.
  13. Devo ancora leggerlo, ma che figata è la copertina del prossimo "I misteri di San Francisco" ? Villa in grazia totale, in sto periodo...
  14. Bell'inizio ! Boselli prosegue nel suo disegno di un grande romanzo Storico-avventuroso, e questo albo si pone probabilmente come il tassello fin qui più ambizioso, dal punto di vista della narrazione della Storia, con la lunga e dettagliata-per quanto forse romanzata- rievocazione della presa di Brownsville... Per me non è assolutamente un difetto il fatto che Tex compaia poco, e agisca ancor meno- anche se la breve scena della scazzottata, per verve e brio, polverizza tutte le pompose e irrealistiche scene di lotta del "Mio amico Hutch"... Anzi apprezzo moltissimo la libertà narrativa che in questa serie va palesandosi sempre più... Bello il "corrido" su Juan Corrida, e mi piacerebbe sapere se Boselli lo ha inventato di sana pianta o-cosa tutt'altro che improbabile, conoscendo la cura e la passione che mette nel recupero delle fonti Storiche- si tratti della riproposizione precisa di una vera ballata popolare d'epoca... Mentre mi ha fatto scassare il successivo "corrido" su Tex, con tanto di espressione insofferente del diretto interessato Sui disegni di Brindisi, ormai non so più cosa aggiungere...per me, tra tutte, la più grande rivelazione Texiana degli ultimi anni...disegni come sempre meravigliosi, che restituiscono il mondo raccontato con una densa e vitale vividezza che ha pochi paragoni...
  15. Molto bella questa storia...e sottovalutata...anzi, a ben vedere si tratta di due storie distinte, legate tra loro dalla losca figura giudice Bess... e in questo è un po' precorritrice di futuri combo quali "San Francisco" + "Il Tiranno dell'Isola" & "Giungla Crudele" + "Artigli nelle Tenebre". Qui la prima delle due vicende è purissimamente western, con Tex intento a proteggere il ranch dei paciosi coniugi Stanfield...i nemici sono il giudice trafficone, e la banda di tagliagole del torvo Rosso...l'azione si articola tra il solito paesino messo in subbuglio da Tex, e su e giù per le aspre catene degli Spanish Peaks. La seconda impresa Texiana, invece, lo vede intento a fronteggiare una gang di trafficanti di sigarette drogate !! Storia seminale, in quanto prima del florido filone dedicato alle bande di cinesi cattivissimi, e una delle primissime a sconfinare in territori un po' weird, anche per la presenza del fantomatico Mister-X/Stern, abile trasformista, finto paralitico e finto barbuto. Da segnalare il sarcasmo violento di Tex che raggiunge vette sublimi, quando allestisce sul terreno degli Stanfield un improvvisato cimitero di tutti gli sgherri del Rosso che manda al Creatore di volta in volta...o quando scherza con Carson dei cinesi che ha appena ammazzato ("E' tra le fiamme dell'inferno cinese. Gli ho misurato la pancia dall'ombelico alla schiena con una scimitarra che tagliava come un rasoio" e ancora "Temo non possiate più interrogarlo, mentre scambiavo quattro chiacchiere mi è scappato di mano uno sgabello"). Inoltre, siccome all'epoca non c'erano lettori ossessivi che pretendevano che Tex avesse il dono della preveggenza e quello della telepatia, Tex viene catturato due volte (Il Tex piccione !), ed entrambe le volte frustato e torturato...in un'altra scena un coltello lanciato da un cinese gli passa spalla da parte a parte...e la ferita si riaprirà più avanti nella storia (si, all'epoca mostrare Tex sanguinante non era ancora un sacrilegio)...in un'altra scena ancora, causa sella preventivamente tagliata, nel salire a cavallo, Tex cade rovinosamente sul culo (il Tex slapstick !). Sul fronte del politicamente scorretto (che all'epoca non esisteva neanche come concetto) la storia è ricca di spunti: oltre ai negri grottescamente mostruosi che "barlano duddi gosì", Tex apostrofa a più riprese il Rosso come "Sporco meticcio" e i cinesi come "Musi gialli" e "Vermi gialli"... Inoltre altro elemento ci capitale importanza è la definitiva consacrazione dell'accoppiata Willer/Carson, nonchè il ritorno di Tex in seno al corpo dei rangers, con tanto di scuse di Mr. Marshall, in una scena colma di sobria e virile commozione. A impreziosire ulteriormente il tutto, una delle migliori prove grafiche del primo Galep, che pare quasi abbia potuto disegnare queste strisce in un clima di minor fretta e maggiore rilassatezza, tanto è alta la qualità complessiva del suo lavoro. Per me una delle migliori storie in assoluto tra le primissime.
  16. Testa di Vitello

    [96/98] La Caccia

    Altra storia che rileggo sempre con grandissimo piacere...pura commedia, ritmo incredibile, e un meccanismo narrativo implacabile ! GLB qui era in grazia di Dio, e si vede anche dai dialoghi ai livelli massimi concepibili...tutta la parte "paesana" a Mohawk tocca vette da delirio, col "povero" sceriffo deriso e umiliato a più riprese (quando intima a Tex di abbandonare il paese il giorno dopo, e si sente rispondere da Tex che farà un nodo al fazzoletto), e con la notte incredibile dove succede di TUTTO : Tex e Carson partecipano a 2 sparatorie, 3 pestaggi, e riducono in cenere un saloon un albergo e un ranch ! La seconda parte in aperta campagna invece registra un vertiginoso scarto di tempi narrativi, dalla "densità" della prima parte, la vicenda si srotola qui su più giorni che scorrono alla velocità della folgore, mentre entra in gioco tutto l'acume strategico dei ranger, intenti a tessere la rete... Il trappolone finale culmina con un godurioso pestaggio del losco Farriman, tra le ovazioni festanti di tutto il corpo dei rangers (impagabile Tex che da un'altro cazzottone al decaduto signorotto, solo per fare un favore all'amico Horne)...ed è la degnissima conclusione di una storia a mio avviso tra i punti più alti di questo filone "paesano", assieme a "L'aquila e la folgore". Infine assolutamente da menzionare la terribile vedova Payson, l'unica in grado di mettere in riga i due pards che stanno rivoltando il paese...e un Carson a livelli stellari, sempre alla ricerca di saloon e bistecche alte tre dita ogni volta che mette piede in un centro abitato, come tradizione vuole. Belli i disegni solidi e ultra-tradizionali di Muzzi : peccato per l'insensato innesto delle correzioni di Galep su tutti i volti di Tex.
  17. Letto l'albo conclusivo...Quercia Rossa alla fine si delinea come un personaggio contraddittorio-è una macchina da guerra di rara potenza, e aveva deciso di lasciarsi morire in seguito alla scomparsa della moglie, pur avendo ancora figli e una tribù presso cui era tenuto in grande considerazione- Più coerente e convincente lo "sradicato" Chogan in cerca di una folle rivalsa. Il giovane Kimy si presenta come un autentico psicopatico in fieri, e le pagine finali ci fanno intuire che probabilmente ritornerà... I Tex e Carson di Ruju, sempre ingrugnatissimi : mai una battuta o un'espressione colorita neanche per sbaglio... La storia non mi ha annoiato...anzi, direi che qui Ruju è riuscito a mettere in campo dell'azione tutto sommato convincente, limitando al massimo le sue solite esagerazioni "over the top", e tutto sommato, si viaggia entro i binari di una certa logica... Storia quasi discreta, e purtroppo penso che questo sia il massimo che ci si può aspettare da Ruju, attualmente.
  18. Votato...sondaggio stupendo... Ho trovato particolarmente sfiziosa la 8, che mette sul tavolo un ventaglio di proposte molto interessanti con picchi semplicemente esaltanti...qui mi sconfifferavano anche il profondo Nord col Mare di Bering (ma c'è appena stata la storia delle Navi, che si pone come una pietra angolare di fatto insuperabile per l'immaginario del Grande Nord, quindi tornare sul quelle atmosfere, almeno in tempi brevi, potrebbe essere ridondante)...e quella sugli intrighi politici a Città del Messico...ma alla fine ha prevalso quella nel Perù, perchè si sente il bisogno di una nuova avventura di ampio respiro in combo col Morisco, e l'ambientazione offre spunti e suggestioni di alto livello.. E mi ha messo un po' in difficoltà anche la 7 sui disegnatori, ma alla fine ho optato per Font, anche per questioni affettive, dato che il Texone "Gli Assassini" fu una rivelazione come poche, e lui è tutt'ora uno dei miei disegnatori preferiti della serie, che a mio giudizio possiede tutte le caratteristiche imprescindibili per il mondo di Tex (oltre a saper rendere la furia delle sparatorie come forse nessun altro). Sulle altre sono andato deciso e diretto...
  19. Mi ha lasciato la stessa impressione di "Old South" : ovvero, fondamentalmente, di una storia senza alcun senso...nella scena iniziale, Felipe, guida la sommossa dei contadini...che già partono con manie suicide, andando con forche e zappe, non per protestare o esporre le loro ragioni, ma per ABBATTERE una diga presidiata da gente armata di fucile...e che si aspettavano ? Ebbene, Felipe è l'unico che a salvarsi dalla pioggia di piombo, non ci viene spiegato come... I sequestratori dicono di dovere uccidere Camila perchè li ha visti in faccia...quando, visto che le viene tenuto il cappuccio in faccia per tutto il tempo ? Forse quando si volta fugacemente un secondo prima di essere incappucciata...con la coda dell'occhio ? Vabbè... Sulla scena finale, di cui in questo topic si è già discusso fino allo sfinimento, aggiungo solo che il piano di Tex e Carson non ha alcun senso...non solo perchè mettono in pericolo la vita di Felipe (e di fatto arrivano a farlo ammazzare)...ma già di partenza...presuppone che loro già sappiano che Don Samargo lo avrebbe portato davanti alla diga per ucciderlo lì...Samargo avrebbe potuto molto più agevolmente fargli tagliar la gola alla fazenda e far sparire il corpo lì...invece no...senza contare tutta la cosa fumosa del dover "trovare le prove", ma su quello già si è discusso... In compenso mi è piaciuta la scena della liberazione di Camila dai sequestratori...secca, brutale...con Tex e Carson che sparano per uccidere senza mezzi termini, lei che pianta il coltello nella gamba di Heredia e poi prende a calci il cadavere...e anche i desperados qui non sono dei bandidos da operetta, ma vorrebbero mutilare la ragazza per chiedere il riscatto, e poi "spassarsela" con lei...un'iniezione di crudo realismo, in una storia altrimenti sconclusionata oltre il livello di guardia-e non credo di essere un pignolo dei "buchi di sceneggiatura" Stupende le tavole di Casertano ottimamente coadiuvati dai colori tenui e "crepuscolari"...se non si considera la storia, un volume bellissimo da sfogliare.
  20. A me la copertina ricorda un po' "Diabolo il grande"...
  21. "Non vi accorgete che basta il vostro fiato per concimare anche il deserto del Colorado...filate, sterco di cavallo." E ancora : "Se troverete un veterinario in gamba, forse avrete modo di non restare monco e disgustoso anche agli occhi di un coyote"...Come scriveva i dialoghi GLB, mai più nessuno...non ci sono cazzi...
  22. SPOILER/ SPOILER/ SPOILER/ Ultimata la storia...per me non ci siamo proprio...Dopo il Tex di gomma indistruttibile degli albi precedenti, qui lo vediamo rientrare alla chetichella nel super-carcere invalicabile, muoversi al suo interno, farne uscire chi vuole a piacimento non visto da nessuno...il tutto con ellissi pazzesche...poi c'è il fair paly di sparare alle armi per disarmare, o in punti non vitali, legare e imbavagliare, quando in quattro gatti si cimentano nella conquista del carcere. C'è gente che non tollera di vedere Tex che commette un piccolo sbaglio o si fa prendere qualche volta alla sprovvista : per me il contrario...non sopporto quando tutto diventa troppo facile, e si trova ad affrontare solo incompetenti totali... In compenso non mi è dispiaciuta la sotto-trama di Carson e degli altri ranger...e mi è particolarmente piaciuto il romanticismo dell'ultima pagina, col figaiolo Carson che si allontana insieme alla bella Lillian al chiaro di luna...ma è troppo poco per salvare la storia. Belli invece i disegni di Valdambrini, "sporchi" & polverosi, e molto efficaci e "pastosi" nelle sparatorie.
  23. Testa di Vitello

    [04] L'eroe Del Messico

    Storia che non sono mai riuscito a farmi piacere. E l'ennesima rilettura, sulle strisce anastatiche, conferma tutti i miei ricordi delle impressioni precedenti : per me, davvero brutta... L'infuocata guerriglia che ci veniva mostrata nella parte finale della storia precedente, qui si tramuta implacabilmente in una rivoluzione da operetta, se non addirittura da barzelletta...Miliziani che, a gruppi di 10, 20 o più uomini, si arrendono all'unisono non appena spunti il solo Tex a pistole spianate, senza accennare una pur blanda reazione, niente...Il capo della polizia di tutto il Messico che se ne sta nel suo villone senza uno straccio di vigilanza a proteggerlo, fa accomodare uno sconosciuto armato e chiede pure al maggiordomo che li si lasci da soli, pur sapendo che il principale alleato di Montales è uno yankee...Nella striscia "Il Traditore" Tex, dopo aver tramortito un miliziano col calcio della pistola, pensa : "Diavolo, se tutti i poliziotti messicani sono scemi come questo...". Si, lo sono, e pure peggio... Lo stesso "Desperado" Montales se ne esce come un imbelle in totale balia degli eventi, che delega al solo Tex tutti gli aspetti strategici e decisionali della guerriglia, oltre ovviamente a lasciare a lui anche l'onere delle imprese più pericolose (che poi pericolose per modo di dire)...insomma, praticamente, Tex porta a termine la "rivoluzione messicana" tutto da solo. In tutto questo salvo due cose : l'evasione di Montales, con la fuga notturna attraverso i tetti della cittadina ; e il momento "intimo" riflessivo in cui Tex confida a Montales la sua volontà di portare a termine una rivoluzione il più possibile non violenta, e atta a colpire soprattutto i vertici...Per me, la peggiore storia fin qui tra le prime...Poi oh, importantissima per la definizione del personaggio di Montales (che considerando anche quante volte verrà salvato in futuro, non si contano i ceri che deve accendere a Tex).
  24. Si, anche a me ha lasciato un po' perplesso la scena...inoltre c'è anche una piccola "inesattezza" : Tex e Carson si trovano a fronteggiare un gruppetto costituito da Awan e altri 4 Comanche...3 vengono abbattuti a fucilate, uno tramortito col calcio del fucile, e Awan tirato giù dal cavallo in corsa, a opera da Tex. Nella scena successiva i Pards tengono il solo Awan come prigioniero, dicendo che lui è l'unico ad essersi salvato. Che fine ha fatto quello colpito dal calcio del fucile di Carson ? Giace tramortito nella prateria dimenticato da tutti ? Risvegliatosi, è scappato alla chetichella ? Il colpo di Carson è stato così forte da ucciderlo ? Boh, non ci viene spiegato... Comunque qui secondo me siamo "al limite" ma ancora non oltre...personalmente ci passo sopra, e considero-fin qui- gli elementi positivi della storia, sorpassare di gran lunga quelli negativi... Piuttosto temo, nel secondo albo, il momento in cui i soli Tex, Carson, e Quercia Rossa si troveranno a fronteggiare Chogan e la sua nutrita banda...li temo che Ruju avrà modo di sbizzarrirsi... ...che poi, a dirla tutta, riguardando la scena, Tex quando si palesa si trova su una collina rialzata, rispetto al piano in cui si trovano gli altri... Potrebbe avere seguito Carson e Awan a debita distanza, e su una traiettoria parallela di alcuni metri rispetto a quella da loro seguita, per poi essersi tenuto al nascosto di alcune collinette, come quella da cui poi arriva "plausibilmente" non visto... Ripeto : scena al limite-a partire dal piano kamikaze di usare Carson come esca- ma nulla per cui gridare all'eresia secondo me... E meno peggio di altre cose viste ultimamente, tipo : ferite che scompaiono la vignetta dopo, Tex usato come sacco da boxe da 5-6 energumeni contemporaneamente che si rialza fresco come un bocciolo, etc.
  25. Bel primo albo...con alcune belle finezze. Tanto Quercia Rossa che Chogan sono personaggi affascinanti e ben delineati. L'inizio con Quercia Rossa sull'altura a lasciarsi morire, richiamato alla vita dalla strage al suo villaggio, è potentemente crepuscolare. Mi è molto piaciuto il discorso con cui Tex convince il ragazzino a non seguirli sul sentiero della vendetta, fatto in modo da dare lui nuove motivazioni e farlo sentire importante...E, specularmente, quello di Chogan ai ragazzini rapiti, finalizzato a farli sentire parte di una nuova famiglia...coerentemente con la psiche di un personaggio reietto e "sradicato" quale lui è, mosso dall'utopia tragica e sanguinaria di fondare e crescere un "suo" popolo. La famigerata scena del salto dalla rupe non l'ho trovata per nulla scandalosa : a occhio saranno 4-5 metri, e un ragazzino un salto così può portarlo a termine senza eccessivi danni...dipende da come salta, e dalla fortuna. Mi sono inoltre piaciuti molto i disegni di Prisco, con un tratto che mi è parso una sorta di sintesi tra Brindisi e Milazzo, con una spruzzata del Ticci ultima maniera. Quindi : bene fin qui...per il momento non mi sbilancio, e spero che nel prossimo, alla resa dei conti tra i Pards e la banda di Chogan, Ruju sia riuscito stavolta a non infilarci qualcuna delle tamarrate che purtroppo piazza spesso ultimamente.
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